Vincere una gara che i pronostici danno per persa può suscitare una reazione, far scattare quella molla che in campo si traduce in maggiore determinazione, grinta, voglia di lottare con cuore e coraggio.
L’Akragas è chiamata ad un’altra impresa. Dopo il derby col Catania, sabato allo stadio “Esseneto” arriva il Foggia vice capolista del girone C della Lega Pro. Una gara difficile per i biancazzurri contro il migliore secondo attacco del campionato.
Non sarà semplice ma la squadra di Raffaele Di Napoli è chiamata a provarci e a crederci fino alla fine per regalarsi, chissà, un’altra giornata indimenticabile e che, in caso di risultato positivo, le farebbe compiere un passo in avanti verso quella tanto desiderata salvezza.
Il Foggia di Giovanni Stroppa ha un organico composto da giocatori che uniscono talento ed esperienza ma di contro l’Akragas deve opporre la propria voglia di stupire per ottenere un risultato di prestigio. L’auspicio è che il pubblico sostenga numeroso i giovani biancazzurri. Un “Esseneto” caloroso sarebbe un aiuto fondamentale per questi ragazzi che stanno dimostrando di avere a cuore le sorti dell’Akragas e di voler lottare per centrare l’obiettivo stagionale.
La città è chiamata a stringersi ai colori biancazzurri e dimostrare di volere contribuire al raggiungimento di una salvezza che sarebbe come vincere il campionato.
E, parallelamente, c’è da sperare che si possa risolvere presto la crisi societaria con l’ampliamento della base dirigenziale. Una società solida darebbe maggiore forza all’attuale progetto tecnico. Ma adesso testa e cuore alla gara col Foggia. E’ l’ennesima finale. Ne mancano dodici.
Guai a tirarsi indietro. Akragas, credici fino alla fine.