“La sconfitta di oggi, a mio modesto parere, è frutto anche del campo neutro che ha esaltato la Juve Stabia, squadra fin troppo esperta per fallire l'obiettivo dei tre punti. È una situazione non più sostenibile e bisogna fare di tutto per ritornare a giocare ad Agrigento, nel nostro stadio, e con l'incitamento dei nostri tifosi”.
Così il responsabile dell’area tecnica dell’Akragas, Ernesto Russello, al termine della gara persa con la Juve Stabia.
"Ancora una volta abbiamo pagato a caro prezzo l'assenza dei nostri tifosi e del loro calore. Giocare a Siracusa, in uno stadio semideserto, non aiuta per niente la squadra e di contro favorisce gli avversari, che non sentono nessuna pressione. I nostri giocatori sono giovani e per rendere al massimo hanno bisogno anche del tifo e del sostegno del nostro pubblico”.
La questione stadio resta centrale rispetto al proseguo della stagione dell’Akragas. Una vicenda di non facile soluzione considerate le difficoltà del club a realizzare l’opera. La società, come si ricorderà, nei mesi scorsi aveva sollecitato il Comune di Agrigento a sottoscrivere la convenzione per la concessione dello stadio. L’Akragas chiedeva l’Esseneto in gestione per realizzare, tra l’altro, l’impianto di illuminazione. Poi il dietro front. Adesso Ernesto Russello si rivolge al Comune ed alla società biancazzurra.
“Mi appello al buon senso della nostra Amministrazione comunale e della società affinché ognuno faccia la propria parte per rivedere l'Akragas all'Esseneto. Il mio sogno è anche quello di rivedere qualche imprenditore agrigentino riavvicinarsi al presidente Silvio Alessi, che tanto ha fatto e sta facendo per le sorti di questo club".
Chi realizzerà l’impianto di illuminazione? E quanto tempo ancora dovrà passare?