Squilla il mio telefono. A sopresa, è Devis Cagnardi. Non capita spesso che, a bocce ferme, un allenatore prenda il telefono e componga il numero di un cronista. Non accade frequentemente, specie quando non incombe il mercato o non ci sono appuntamenti sportivi. Il coach della Fortitudo Moncada Agrigento lo ha fatto per un saluto molto apprezzato che, ancora una volta, tratteggia la personalità e la sensibilità dell’uomo prima ancora del bravo allenatore che ha dimostrato di essere nella sua prima stagione alla guida della squadra del presidente Salvatore Moncada.
“Ho pensato di chiamare perché non avevamo avuto modo di salutarci e ci tenevo particolarmente a farlo. Il coronavirus ci ha spiazzati ed ha interrotto il nostro percorso sportivo. Pensavamo di tornare in campo ed, invece, la stagione comprensibilmente è terminata anzitempo. Desidero ringraziarla per il suo contributo, per la sua presenza costante durante le gare e nelle conferenze stampa, e per il sostegno umano che ho molto apprezzato. Ci ha incoraggiato ancora prima che arrivassero i risultati ed in questo ambito non accade spessissimo”.
Coach, lei come sta? Come sta vivendo questo periodo?
“Sono rimasto ad Agrigento e trascorro il mio tempo continuando soprattutto a lavorare ed a pensare alla Fortitudo Moncada, fiducioso che si ripartirà con voglia di fare e tanta positività. Lavorare mi aiuta ad affrontare le giornate nel modo giusto e ad Agrigento ho trovato una società molto ben organizzata, composta da persone competenti e di spessore umano, un clima familiare che mi ha certamente aiutato nell’ambientamento”.
Peccato per la fine anticipata della stagione. Un’annata stupenda per la Fortitudo Moncada ed il finale era ancora da scrivere…
“Si, è vero. Il rammarico è innegabile. Abbiamo vissuto insieme tanti bei momenti. La squadra ci ha regalato tante emozioni: i ragazzi sono stati encomiabili e da tutti abbiamo avuto grandi risposte, ma adesso dobbiamo pensare a superare questo periodo con positività per poi tornare in campo. Sono ottimista, ne usciremo. E’ solo una questione di tempo. Dobbiamo avere pazienza”.
Lei, dunque, è ad Agrigento. Come vive la distanza da casa?
“Ho la mia famiglia tra Brescia e Bergamo e devo dire che nel Nord Italia la percezione non è solo di emergenza ma anche di paura. In Lombardia si vive una situazione molto difficile. Da quelle parti c’è anche paura ad affacciarsi al balcone. Mi auguro con tutto il cuore che questo brutto periodo passi presto”.
Una piacevolissima, inaspettata, conversazione con Devis Cagnardi. Un arrivederci, si spera, ancora ad Agrigento per vivere insieme altre esperienze. Come ha testimoniato la telefonata del coach, le emozioni vanno ben oltre l’aspetto meramente agonistico.