Una delle stagioni più brutte dell’Akragas. Sempre più giù, sempre più ultima. Le residue speranze di evitare la retrocessione diretta si sono spente al triplice fischio dell’arbitro Gambacurta di Enna. I biancazzurri – oggi in divisa viola – hanno dato il lascia passare al Sant’Agata che nei minuti di recupero, vincendo 2 a 1, ha portato via i preziosissimi tre punti dall’Esseneto.
Akragas condannata da un calcio di rigore trasformato da Faccetti ma va rimarcato che la squadra di Favarin ha evidenziato i soliti limiti tecnici. Pochissime occasioni gol, pochi tiri in porta. Sant’Agata più volitiva e determinata.
Gli ospiti sono riusciti a sbloccarla con Catalano. Il pareggio momentaneo dell’Akragas su rigore siglato da Mudrinski.
Nella ripresa l’Akragas ha una buona occasione con Meola ma la spunta il Sant’Agata che al 93esimo pesca il “jolly”. Dagli undici metri segna Faccetti e l’Akragas resta in nove uomini per le espulsioni di Gningue (il suo fallo ha causato il rigore) e Tuccio per proteste.
Ancora un epilogo amaro per l’Akragas e nuova delusione per i tifosi. Il futuro è sempre più nebuloso.