Due giorni dopo la gara pareggiata con il Taranto il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, si presenta in sala stampa per alcuni chiarimenti insieme all’amministratore delegato Peppino Tirri. Di Napoli blinda il gruppo ed esorta la stampa ad essere maggiormente costruttiva.
“La stampa svolge un ruolo importante ed in alcune situazioni mi sento di poter dire che una parte degli operatori dell’informazione non stanno dando una mano all’Akragas. La critica è ben accetta ma sono state dette cose inesatte. Domenica non c’è stata alcuna discussione con i tifosi, non ci sono state accuse. E’ normale che i tifosi vogliano sempre vincere: lo vogliamo anche noi ma bisogna comprendere che siamo un gruppo giovane, dalle grandi motivazioni ma anche con alcuni limiti che col lavoro quotidiano stiamo cercando di sopperire.
Intanto desidero chiedere scusa al tifoso della tribuna per il comportamento di un mio collaboratore tecnico. Un atteggiamento sbagliato in un momento di nervosismo ma in ogni caso ingiustificabile. Per questo mi piacerebbe incontrare il tifoso, stringergli la mano e chiedere scusa personalmente. Dobbiamo però andare avanti con serenità.
Io sono pagato dalla società per fare delle scelte e intendo farle. Ascolto e leggo con molta attenzione pareri e commenti di tifosi e stampa ma vado avanti per la mia strada con determinazione, difendendo le mie scelte. Voi non state dando una mano a questi ragazzi. Sin da quando abbiamo iniziato la stagione avevamo detto chiaramente quale sarebbe stato il nostro cammino: un progetto basato sui giovani per costruire qualcosa di stabile e importante per il futuro. Non abbiamo certamente promesso la vittoria del campionato. Vogliamo salvarci con questi ragazzi e ci riusciremo. Con orgoglio affermo che abbiamo la squadra più giovane dei tre gironi di Lega Pro. Stiamo facendo un gran lavoro e oggi siamo ottavi in classifica. La società non sta lesinando sforzi per portare avanti questo progetto per il bene della città e mi piacerebbe che ciò fosse ben compreso da tutti.
Le critiche su alcune mie scelte? Perché non in campo Thiago Cazè sin dall’inizio? Perché veniva da un lungo stop e mi sembrava doveroso continuare a dare spazio a chi, come Riggio, si è sacrificato ed impegnato in questi due mesi. Per me il gruppo è sacro. Thiago è un giocatore importante che saprà riguadagnarsi il ruolo che merita. Tutto qui. Gomez? L’ho tolto non perché stava facendo male ma perché ha cominciato ad essere fischiato ed era già stato ammonito. Ho voluto salvaguardarlo perché è un giocatore importante. E lui lo sa bene. E’ tra quelli che ha giocato di più in questa prima fase cosi’ come Pezzella.
A prescindere da ciò desidero che si remi tutti verso una direzione. Vorrei che la stampa e la tifoseria comprendesse la bontà del nostro lavoro. Questi ragazzi lavorano con grande impegno per il bene dell’Akragas. Vedrete che stando uniti centreremo il nostro obiettivo. Domenica andremo a Matera per fare la nostra partita. Ci attende una gara di sofferenza ma vogliamo giocarcela”.
A rafforzare le parole del tecnico anche l’amministratore delegato Peppino Tirri.
“La società ci ha dato un budget preciso e stiamo lavorando su quello. Abbiamo una squadra di giovani che rappresenteranno il nostro futuro. Cercheremo ovviamente di migliorarci e stiamo lavorando su questo intento.
Azzeriamo le polemiche e godiamoci quel che abbiamo. Giochiamo nella terza serie nazionale, ci confrontiamo con piazze importanti e siamo all’ottavo posto. Lottiamo tutti insieme. In questa provincia oltre Giavarini ed Alessi non ci sono investitori nell’Akragas. Sosteniamo il loro impegno e stringiamoci. L’impianto di illuminazione? Il progetto va avanti. Entro il 29 gennaio dobbiamo necessariamente avere le carte apposto. Operazioni di mercato nella sessione di gennaio? Stiamo lavorando da tempo”.