Fine anno tempo di bilancio in casa Akragas. Occasione per il patron dell’Akragas Giuseppe Deni per tornare sulle polemiche nei confronti dell’amministrazione comunale che, a dire di Deni, si sta completamente disinteressando del club.
“Quando mi sono insediato al vertice della società chiesi al Comune la gestione dello stadio Esseneto per fare in modo che l’Akragas potesse anche autofinanziarsi e al contempo realizzare degli interventi per migliorare le condizioni dell’impianto. Finora il nulla, il disinteresse totale. Terreno di gioco in pessime condizioni che a nostre spese stiamo sistemando, tribuna sporca e direi indecente così come i servizi igienici. E’ così che il Comune di Agrigento pensa di accogliere chi viene la domenica allo stadio? A noi interessa avere uno stadio Esseneto all’altezza del blasone dell’Akragas, una struttura efficiente. Se saremo noi a gestirlo ancora meglio ma se dovesse aggiudicarsi la gestione qualcun altro che ben venga. Ma bisogna fare. Qualche assessore come Principato è da sempre vicino all’Akragas così come qualche consigliere come ad esempio Piparo. Per il resto constatiamo distacco come se l’Akragas non esistesse. Ci chiediamo come mai questo disinteresse da parte dell’amministrazione comunale. Forse qualche antagonista si sta mettendo di traverso? Mi auguro di no, sarebbe grave”.
Deni insiste sulla validità del progetto di rilancio dell’Akragas.
“Noi andiamo avanti e non pensiamo assolutamente di cedere a chicchessia. Anzi, vi anticipo che dall’inizio del prossimo anno aumenteremo il capitale sociale da 80mila a 300mila euro aprendo a chi vorrà contribuire al progetto. Andiamo avanti con ambizioni. La squadra? Non si tocca. Non andrà via nessuno perché la nostra è innanzitutto una famiglia, una bella famiglia. E per noi questo è un valore fondante. Siamo primi in classifica e in finale regionale di Coppa Italia. Insieme al ds Ernesto Russello e al nostro uomo immagine Matteo Colucci riteniamo che stiamo facendo un grande lavoro che ci porterà lontano”.
Infine, il patron Giuseppe Deni si rivolge agli amministratori comunali. “Mi piacerebbe che si mettessero la mano sulla coscienza e rivedessero la loro posizione di chiusura nei confronti di questo gruppo societario. Sarei ben contento di tornare sui miei passi. In quel caso tornerei a essere il presidente dell’Akragas”.