Il finale è con i calciatori dell’Akragas sotto la curva Sud a ricevere i fischi e la contestazione dei tifosi delusi dal risultato e dalla prestazione della squadra. Avrebbe dovuto essere la gara del rilancio, della ripartenza con rinnovato slancio e determinazione ed invece il volto dell’Akragas è stato molto più brutto di quello visto nell’ultima gara di Marineo.
Il Marsala ringrazia e al termine di una gara tutta cuore, volontà ed agonismo, porta via dall’Esseneto un punto d’oro in chiave salvezza.
L’esperienza di Nicola Terranova sulla panchina dell’Akragas inizia con un amaro uno a uno frutto di due gol realizzati nella seconda frazione di gioco.
Akragas priva dell’adeguato mordente, quasi demoralizzata. Una squadra che vuol superare il periodo buio e risalire la classifica avrebbe dovuto avere un atteggiamento completamente diverso.
Nel primo tempo tanta noia. Agrigentini mai in grado di procurare pericoli alla porta di Furnari. Unica fiammata dell’ex Nissa Prestia ma non sortisce nulla di rilevante. Il Marsala si difende con ordine.
Ad inizio di ripresa il gol dell’Akragas che sembrava il preludio ad una seconda parte di gara diversa. A metterlo a segno il neo acquisto Pavisich dopo appena un minuto. La rete non mette però le ali alla squadra di Terranova che sembra accontentarsi. Il Marsala resta in partita e ci crede fino alla fine. A cinque minuti dal termine riesce a pareggiare con Rosella. Nei minuti conclusivi l’Akragas prova ad essere più intraprendente ma non ne viene nulla di buono.
Finisce con la delusione del pubblico dell’Esseneto. L’Akragas stecca la gara interna e vede allontanarsi ulteriormente il primo posto. Urge un cambio di passo e, soprattutto, di mentalità per non compromettere ancor più il cammino. Continuando così anche l'obiettivo play off rischia di infrangersi. Stando a quanto visto col Marsala, il tecnico Terranova è atteso da un lavoro impegnativo per risollevare la squadra.