La vittoria con Bergamo è arrivata. Altri due punti per volare quasi in cima alla A2. Anche Agrigento ha voluto ricordare il campione di basket Kobe Bryant prematuramente scomparso nei giorni scorsi. Il pala Moncada gli ha reso omaggio e coach Devis Cagnardi, sotto la giacca blu, ha indossato una maglia celebrativa.
Intervenendo nel dopo gara in sala stampa il tecnico della Fortitudo Moncada ha analizzato il confronto con Bergamo, ha sottolineato i grandi sforzi del gruppo coronati dai risultati ma ha anche “richiamato” tutto l’ambiente cestistico agrigentino.
“Abbiamo vinto un’altra gara difficile, assolutamente non dal risultato scontato. Bergamo da alcune settimane ha trovato la giusta quadra e sta collezionando prestazioni di qualità. Devo essere sincero: ho avuto la sensazione, specialmente nel primo quarto, di essere in un ambiente che si era fatto la bocca buona e questo non va bene. Riguarda tutti. Se viene una Bergamo un po’ in difficoltà a livello di classifica non sta scritto da nessuna parte che la piccola Agrigento sia obbligata a vincere. Non funziona così per nessuno e non deve funzionare così per noi. Sarebbe una cosa molto grave da parte della società, della squadra, dello staff tecnico e dei tifosi. Attenzione a questo aspetto.
Era una partita che temevo molto. Avevo paura che i ragazzi non avessero energia a sufficienza. Abbiamo avuto difficoltà anche perché Bergamo ha avuto un ottimo approccio alla gara. Hanno giocato una buonissima pallacanestro e noi abbiamo faticato e le palle perse lo dimostrano. Ci siamo opposti con poco ritmo ed abbiamo sofferto le loro azioni offensive. Siamo stati bravi a limitare i due americani e nella seconda parte di gara abbiamo offerto una prestazione diversa con maggiore fiducia. I ragazzi hanno fatto uno sforzo notevole.
Per noi non è scontato vincere con nessuno ed i ragazzi si sono impegnati affinché non si rompesse la voglia di lottare che ci ha finora animati e contraddistinti. I ragazzi hanno dimostrato di essere gruppo vero, solido.
Faccio i complimenti a coloro che sono venuti a seguirci. Sinceramente mi aspettavo un maggior numero di gente al palasport ma, probabilmente, avrà influito ciò che ho affermato prima. Ha perso sicuramente chi non è venuto a vedere la partita.
Desidero complimentarmi con i nostri giovanissimi che non sempre hanno lo spazio che meritano ma che ci stanno dando una grande mano. Sono preziosi e confido molto in loro.
Domenica prossima ci attende un’altra battaglia. Arriva Roma: squadra ostica per caratteristiche. Probabilmente giocheremo ancora senza James, il nostro miglior marcatore. Dobbiamo prepararci molto bene fisicamente e mentalmente”.