Prima le dimissioni del vice presidente Bruccoleri annunciate tramite facebook, la replica attraverso lo stesso mezzo del presidente Giovanni Castronovo. E non solo. Polemiche, botte e risposte, che non piacciono alla squadra che oggi ha voluto dire la propria.
Una delegazione di calciatori dell’Akragas, capeggiata dal capitano Peppe Gambino, si è presentata in sala stampa per esprimere il proprio pensiero.
“Siamo stanchi e infastiditi delle polemiche tramite i social. Usare questo mezzo per dirsi le cose non è adatto. Dispiace che i protagonisti siano persone che fanno parte, o ne hanno fatto, della società. Ogni giorno è un continuo e non è il modo di fare calcio. Pensiamo che quando ci sono dei problemi si affrontano di persona, parlando tra uomini allo stadio nel chiuso di una stanza e non certamente pubblicamente sui social.
Si è scritto cose assurde. Chi non vuol fare parte dell’Akragas che se ne vada e ci lasci in pace. E chi vuol darci una mano che lo faccia. Noi siamo un grande gruppo, e vi dico di più. Abbiamo parlato tutti insieme e promettiamo il massimo impegno e professionalità anche giocando gratis qualora ci fossero problemi economici. Non credo succederà ma affermo questo per far comprendere a tutti quanto teniamo alla maglia biancazzurra. Il direttore sportivo Russello insieme al presidente Castronovo si sono dati da fare per trovare sponsors e far avvicinare altre persone.
Leggere le polemiche velenose fa solo male all’Akragas. Le loro questioni personali a noi non interessano e non vogliamo leggerle. Non ci aiutano assolutamente. Noi continueremo a dare il massimo per il club e per i tanti bambini che ci seguono. Per tanti di loro siamo degli idoli e non possiamo deluderli. I piccoli tifosi dell’Akragas devono continuare a sognare e noi dobbiamo dare il meglio di noi anche per loro. Se ci scontriamo tra noi è la morte del calcio ad Agrigento. Ciò non può accadere. Basta litigi, screzi inutili. Basta infangare l’Akragas, la città, noi giocatori”.
Ma Gambino ha tirato in ballo anche l’ex tecnico Corrado Mutolo. “Il mister ha scritto: felice di aver fatto questa scelta. A lui vorrei ricordare che in realtà è stato cacciato. Non è stata una sua scelta lasciare l’Akragas. Per lui è stato come un miracolo avere la possibilità di allenare un club importante quale l’Akragas. E non al circo. Qui c’è una stadio vero, un campo in erba, e si fa calcio seriamente. Mister Mutolo è stato cacciato per un comportamento non consono con noi giocatori, non faceva gruppo ma disgregava la squadra. Dovrebbe, quindi, evitare di parlare di circo e di scelta giusta nel lasciare l’Akragas. Mutolo è stato sollevato dall’incarico e ci teniamo a sottolinearlo”.