“La mia priorità è l’Akragas. L’anno scorso abbiamo avviato un progetto importante che ci ha visto trionfare con una salvezza meravigliosa conquistata da un gruppo di ragazzi splendido. Voglio restare alla guida dell’Akragas per proseguire il lavoro avviato”.
Il tecnico Raffaele Di Napoli dichiara amore ai colori biancazzurri. Intervenendo nella trasmissione televisiva “A tutto campo”, l’allenatore ha pronunciato parole di profondo attaccamento nei confronti dell’Akragas e della città di Agrigento ricordando le belle esperienze vissute sia da calciatore che da allenatore. Da qui il desiderio di proseguire confidando nel superamento delle difficoltà societarie.
Di Napoli ha confermato la propria disponibilità a restare al timone della squadra. “Ho parlato con Giavarini spronandolo a continuare il proprio impegno in favore dell’Akragas. Sia lui che Alessi rappresentano dei punti di forza importanti per l’Akragas. Mi auguro che a loro si possano aggregare altri imprenditori. Da tempo sentiamo parlare di cordate interessate, ma vi dico francamente che per quanto mi riguarda restano solo parole e buone intenzioni se non sono seguite da fatti concreti.
Oggi il presente dell’Akragas si chiama Giavarini ed Alessi e mi auguro che, qualora ritrovassero entusiasmo, si possa ripartire. Io sono pronto. Aspetto l’Akragas e desidero fortemente questa maglia. La sento mia. E così anche tanti dei ragazzi con i quali mi sento ogni giorno.
Sono certo che, se si ritrova serenità ed armonia, l’Akragas possa prendersi belle soddisfazioni. Non occorre necessariamente spendere grosse cifre. E lo sanno molto bene Peppino Tirri e Salvatore Catania con i quali abbiamo approntato il progetto sportivo dello scorso anno. Per ottenere risultati occorre chiaramente il giusto mix di gioventù ed esperienza ed anche fame di successi. La stessa fame che noi abbiamo avuto lo scorso anno”.
Il tecnico dell’Akragas aspetta la chiamata dell’Akragas e spera arrivi presto per programmare la nuova stagione. Nel suo intervento nella trasmissione di Carmelo Lentini è sembrato moderatamente ottimista e fiducioso. ”Ho sentito che si stanno adoperando per l’individuazione del campo alternativo allo stadio Esseneto. Da questo deduco che abbiano voglia di continuare. Vedremo, speriamo”.
Adesso la parola passa a Giavarini e Alessi.
I tifosi dell’Akragas auspicano il rilancio del club, sperano nel chiarimento delle dinamiche societarie ed il superamento delle difficoltà con il buon senso da parte di tutti.
Un gruppo di appassionati sostenitori biancazzurri questa mattina si è radunato nei pressi dello stadio “Esseneto” per esprimere il proprio disappunto riguardo l’ennesima crisi societaria e, più in particolare, per auspicare la convergenza di intenti per andare avanti.
La gran parte dei tifosi presenti al sit-in ha esortato Marcello Giavarini e Silvio Alessi a proseguire, provvedendo intanto ad iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie C, in attesa di individuare altri imprenditori seriamente intenzionati a contribuire al progetto sportivo.
Qualche tifoso ha, invece, chiesto ad Alessi e Giavarini di farsi da parte qualora, come hanno scritto nell’ultimo comunicato, non fossero in condizione di far fronte alle numerose spese. "Basta chiacchiere. L'Akragas merita rispetto e serietà".
Altri invitano Giavarini a proseguire il proprio impegno. “Anche se a correnti alterne, Giavarini si è adoperato. Ci piacerebbe proseguisse ma con maggiore equilibrio. Oggi non chiediamo una squadra da primato ma semplicemente una squadra dignitosa, e possibilmente serenità e salvaguardia dell’immagine mediatica della nostra amata Akragas. Noi continueremo a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto con amore e passione”.
In casa Akragas si sta verificando esattamente quanto già accaduto lo scorso anno di questi tempi. Ovvero, i due massimi esponenti del club biancazzurro, Silvio Alessi e Marcello Giavarini, preannunciano l’impossibilità di proseguire l’attività e, dunque, in mancanza di sostegno economico da parte della classe imprenditoriale e politica, di non iscrivere l’Akragas al prossimo campionato di terza serie.
Lo scorso anno Alessi e Giavarini decisero di andare avanti, insieme all’uomo di mercato ed amministratore delegato Peppino Tirri. Il resto è storia ben nota che culmina con il nuovo comunicato di oggi che, sostanzialmente, ricalca i precedenti.
Una nota che rimarca principalmente l’assenza di interesse da parte di altre forze produttive, almeno stando a quanto scrivono Alessi e Giavarini. L’Akragas, insomma, non interessa a nessuno.
A questo punto cosa potrebbe succedere? Proviamo ad ipotizzare i nuovi (vecchi) scenari. L’Akragas rischia realmente di morire? Che ciò possa accadere in serie C ci appare difficile (ed è anche un auspicio).
Preferiamo tradurre il comunicato di Giavarini e Alessi in un tentativo di far avvicinare altre forze in grado di incrementare le risorse economiche utili ad affrontare la nuova stagione.
Riteniamo molto residue le possibilità che Giavarini e Alessi vogliano completamente estranearsi dalle vicende societarie cedendo il titolo.
Ma, eventualmente, esistono imprenditori interessati a rilevare l’Akragas? Qualora ci fossero dovrebbero farsi avanti pubblicamente. Solo così si potrà avere certezza. Il resto sono solo chiacchiere da bar. “Due cordate, tre cordate, quattro…”. Occorrono i fatti.
La sensazione è che Alessi e Giavarini anche quest’anno decideranno di proseguire in tandem. Cosa direbbero? Che per amore dell’Akragas e dei suoi tifosi si va avanti per il bene della società e degli innumerevoli sforzi economici e di tempo fatti in questi anni. Progetto giovane, probabilmente ancora con Di Napoli alla guida o, altrimenti, un tecnico emergente capace di lavorare con i giovani.
Potrebbe succedere che ad Alessi e Giavarini si uniscano altri imprenditori vicini ai due. E’ un’altra ipotesi possibile.
Nel frattempo, i tifosi aspettano e chiedono, in generale, innanzitutto rispetto. Sui social sono numerose le reazioni all’ennesimo comunicato dei vertici dell’Akragas. Dai più emerge il desiderio di normalità in casa Akragas. Meno polemiche e polveroni e più costrutto, se si vuol continuare. L’Akragas ha bisogno di guide solide e certe e non di improvvisazione, pressappochismo, precarietà, “regali” o “gentili concessioni”. I tifosi si dicono sempre pronti a sostenere i progetti seri e duraturi nel tempo. La disaffezione, si palesa, probabilmente, quando si presentano loro “progetti” all’insegna dell’incertezza e dell’instabilità. E l’Akragas non lo merita. Ci piace ricordare la gara spareggio salvezza con il Melfi, l’abbraccio tra tifoseria, squadra e dirigenza, la festa, le lacrime di gioia da parte di tantissimi presenti allo stadio Esseneto e dopo anche fuori. Bisognerebbe ripartire da qui, insieme.
Alla vigilia dell’ultima gara con il Melfi le parole del presidente Silvio Alessi andavano nella direzione dell’ottimismo, della progettualità e della prosecuzione dell’attività. Parole che, in qualche modo, lasciavano presagire buone nuove per i tifosi dell’Akragas. Oggi il comunicato che fa compiere un passo indietro rispetto ai buoni propositi. Inizia la solita telenovela...
Non si registrano interessamenti concreti per l’eventuale cessione del club o, eventualmente, la condivisione del progetto; L’Enel non rinnova il contratto di sponsorizzazione; lo stadio Esseneto dopo anni di parole è ancora sprovvisto di impianto di illuminazione.
In sintesi, l’Akragas rischia grosso dal momento che Alessi e Giavarini da soli sostengono di non essere disposti a proseguire. Le interlocuzioni con gli imprenditori che apparivano interessati non sono andate a buon fine – è scritto in un comunicato che sotto riportiamo integralmente -. Alessi e Giavarini lanciano un ultimatum: se entro una settimana non si registreranno novità di rilievo consegneranno simbolicamente la squadra al sindaco di Agrigento, Firetto.
Sta accadendo ciò che purtroppo si verifica puntualmente da due anni. Per i tifosi dell'Akragas l'oramai solita "calda" estate, in mancanza di imprenditori decisi a spendersi in favore della squadra che figura nella terza serie nazionale di calcio. Un patrimonio di custodire e rilanciare con un'adeguata programmazione che ad oggi, per motivi diversi, latita.
Ecco il testo della lettera:
“Dopo due stagioni di Lega Pro, difficili, ma esaltanti sotto il profilo sportivo, dobbiamo riscontrare, purtroppo, ancora una volta una complessa e problematica situazione dovuta a diversi fattori.
In questi anni sono state impegnate risorse umane ed economiche non indifferenti da parte dei sottoscritti ognuno per le proprie possibilità, nei mesi scorsi abbiamo lanciato più di un grido di allarme a cui puntualmente NESSUNO ha risposto, abbiamo più volte ribadito che senza un aiuto economico questa società avrebbe avuto dei seri problemi nel proseguire il progetto intrapreso, abbiamo promesso, anche tra mille difficoltà, di completare il campionato in corso e di raggiungere la salvezza e quindi mantenere la categoria, promessa mantenuta fino in fondo, nella speranza di rendere il progetto ancora più interessante e quindi provare ad attrarre l’interesse da parte di nuovi investitori, ci abbiamo messo anima, corpo e denaro per mantenere un bene che pensavamo e lo pensiamo ancora essere di tutta la città di Agrigento ma anche della provincia, abbiamo provato a portare avanti noi delle interlocuzioni con degli imprenditori al fine di convincerli ad investire in questo progetto, ma anche queste non hanno avuto l’esito sperato.
Abbiamo fatto tanto, e ci dispiace anche dirlo, tra l’indifferenza totale da parte di tutti e ci riferiamo alla classe imprenditoriale e politica di Agrigento, un’indifferenza che ci ha molto addolorato, dolore alleviato in parte dall’affetto dimostrato da quei tifosi (non tantissimi) che ci sono sempre stati accanto e sostenuto in questi anni.
Francamente il percorso ora si fa molto impervio, avendo preso atto di un totale disinteresse da parte di nuovi investitori, del mancato rinnovo del contratto del Main Sponsor, la totale assenza di nuovi sponsor e infine le eterne problematiche legate agli impianti sportivi.
Poiché abbiamo più volte ribadito che TUTTO, purtroppo, non può essere più mantenuto e sostenuto solo da due persone, Silvio Alessi e Marcello Giavarini, oggi senza l’apporto di nuovi soci, il sostegno adeguato di sponsor ed imprenditori, l’Akragas Calcio non potrà più continuare il suo importante percorso sportivo.
Abbiamo atteso fino ad oggi che qualcosa si muovesse e che almeno qualcuna delle tante promesse fatte fosse stata mantenuta. Oggi non possiamo più attendere e siccome il tempo stringe, per correttezza e rispetto verso chi ha a cuore le sorti di questa squadra (che purtroppo non sono tanti) abbiamo deciso di portare a conoscenza la drammatica situazione in cui versa l’Akragas.
Come già detto purtroppo i tempi sono assolutamente ristretti in quanto entro fine mese bisognerà procedere agli adempimenti di rito ed all’iscrizione della squadra al Campionato di Serie C 2017-2018, sostenendo spese non indifferenti.
Per questo, e per l’ultima volta, rivolgiamo, un accurato appello a tutti i tifosi, alle forze politiche ed imprenditoriali, affinché condividano questo progetto e sposino la causa dell’Akragas, per quanto ci riguarda ribadiamo la nostra disponibilità o a cedere la società (tra le prime della Lega Pro con i conti in ordine) anche a costo zero o valutare la nostra permanenza anche con quote minori rispetto a quelle attuali.
E’ chiaro che, se entro tempi ragionevolmente brevi (per il calcio lo sono) e cioè una settimana da oggi, non dovessimo riscontrare alcun interessamento, per come detto, non potendo più, da soli, sostenere la gestione societaria, saremo costretti simbolicamente a consegnare al Sindaco di Agrigento, nella qualità di rappresentante della Città, la nostra squadra”.
Silvio Alessi
Marcello Giavarini
La Fortitudo Moncada Agrigento inizia a pianificare la prossima stagione agonistica. Dopo la riconferma di coach Franco Ciani, il club del presidente Salvatore Moncada è al lavoro per la costruzione del nuovo roster che si preannuncia con molte novità.
Nel frattempo, si guarda con attenzione alla risposta dei tifosi e degli appassionati: la Fortitudo lancia la nuova campagna abbonamenti con una serie di pacchetti e varietà di prezzi. “Ritorno al futuro” è lo slogan scelto dalla società biancazzurra per la programmazione della quarta stagione in serie A2. “Per la Fortitudo Moncada Agrigento - si legge nella nota del club – inizia una nuova era”.
ABBONAMENTI STAGIONE 2017/18
La campagna si svolgerà in 3 fasi:
FASE 1 dal 15/06/17 al 30/06/17
Le prime due settimane di sottoscrizione sono destinate soprattutto a coloro che vogliono sostenere in maniera più consistente la società.
Durante questa prima fase si potranno acquistare gli abbonamenti con la possibilità di garantirsi (compresi nel prezzo) i posti per gli eventuali playoff o playout (finale esclusa).
TARIFFE ABBONAMENTO “SOSTENITORI”:
Parterre 300 €
Tribuna (Intero) 210 €
Tribuna (Ridotto Under 17) 180 €
Gradinata (Intero) 150 €
Gradinata (Ridotto Under 17) 105 €
TARIFFE ABBONAMENTO “SOSTENITORI PLUS”:
Coloro che sceglieranno di sottoscrivere questa formula avranno sempre il loro posto compreso nel prezzo per playoff e playout (finale esclusa) e l’accesso alla nuova sala Hospitality del PalaMoncada.
Parterre (3 posti) 1.000 €
Tribuna (4 posti) 1.000 €
FASE 2: dal 06/07/17 al 27/07/17
Durante questa fase, i vecchi abbonati potranno godere di uno sconto del 20% e del diritto di prelazione sul posto.
TARIFFE:
Parterre Vecchio Abb. 240 € / Nuovo Abb. 270 €
Tribuna (Intero) Vecchio Abb. 168 € / Nuovo Abb. 190 €
Tribuna (Under 17) Vecchio Abb. 140 € / Nuovo Abb. 150 €
Tribuna (Famiglia - min. 2 pers.) Vecchio Abb. 140 € / Nuovo Abb. 150 €
Tribuna (Under 6) Vecchio Abb. 60 € / Nuovo Abb. 60 €
Gradinata (Intero) Vecchio Abb. 120 € / Nuovo Abb. 150 €
Gradinata (Under 17) Vecchio Abb. 85 € / Nuovo Abb. 105 €
Gradinata (Famiglia - min. 2 pers.) Vecchio Abb. 85 € / Nuovo Abb. 105 €
Gradinata (Under 6) Vecchio Abb. 20 € / Nuovo Abb. 20 €
- FASE 3: dal 05/09/17 al 21/09/17
Terminati anche la prelazione e lo sconto per i vecchi abbonati, l’ultima fase di abbonamenti prevede la vendita libera di tutti i posti disponibili.
TARIFFE:
Parterre 270 €
Tribuna (Intero) 190 €
Tribuna (Under 17) 150 €
Tribuna (Famiglia - min. 2 pers.) 150 €
Tribuna (Under 6) 60 €
Gradinata (Intero) 150 €
Gradinata (Under 17) 105 €
Gradinata (Famiglia - min. 2 pers.) 105 €
Gradinata (Under 6) 20 €
COME CI SI ABBONA:
- Scaricando dal sito e compilando il modulo in duplice copia
- Presentando una foto di identità per Under 6 e Under 17 e l’attestazione necessaria per usufruire dello sconto “Famiglia”
- Fornendo un documento di riconoscimento per i nuovi abbonati
QUANDO E DOVE CI SI ABBONA:
Gli uffici del pala Moncada sono a disposizione per gli abbonamenti ogni martedì e giovedì, dal 15 giugno, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Chi vuole sottoscrivere l’abbonamento “SOSTENITORE” o “SOSTENITORE PLUS” potrà inviare il modulo di sottoscrizione e copia dei documenti all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., siglando la propria sottoscrizione al momento del ritiro.
PAGAMENTO IN DUE RATE:
Tutti coloro che sottoscriveranno l’abbonamento alla stagione 2017-18 potranno versare una prima rata al momento della sottoscrizione e saldare al ritiro.
“Resterai sempre nei nostri cuori”; “Hai lasciato un’impronta nella vita da grande allenatore di pallavolo, mi hai insegnato il valore dello sport e lo hai trasmesso ai miei figli…grazie!”. Sono alcuni dei tanti messaggi pubblicati in questi giorni sui social per salutare Giancarlo Mazzola, indimenticato allenatore di volley scomparso venerdì scorso.
Milanese, 67 anni, insegnante di matematica prima ancora che allenatore di volley, Giancarlo Mazzola è stato molto apprezzato nelle città dove ha lavorato. Tra queste Agrigento dove nei primissimi anni ’90 ha realizzato un vero capolavoro sportivo portando le Amazzoni nella massima serie nazionale, ed anche in A1 ha saputo un plasmare un gruppo dalle grandi doti tecniche ed umane.
Insieme a dirigenti e sponsors competenti e appassionati, Giancarlo Mazzola è stato tra i principali artefici di stagioni indimenticabili per gli sportivi agrigentini, capace di stupire l’intero movimento pallavolistico nazionale. Come non ricordare la vittoria del campionato di serie A2 nella stagione ’91-’92 al termine di un campionato praticamente perfetto. Ed ancora, la meravigliosa stagione seguente in A1 con la vittoria all’esordio con la Teodora Ravenna campione d’Italia in un palasport Nicosia traboccante di tifosi, trascinati dalle giocate d’alta classe di Smirnova e Tchebukina, Cadè e Valsesia, Vernocchi, Zebri. Indimenticabile. Una stagione esaltante che valse la qualificazione in Coppa Cev e gli apprezzamenti di tutti.
Di Giancarlo Mazzola resterà il ricordo di un tecnico preparato e scrupoloso ed una persona perbene dalla grande cordialità e disponibilità.
Figure emblematiche, carismatiche, che vivono il calcio e le proprie squadre come se fossero componenti della propria famiglia, dei veri e propri figli. Presidenti con la “P” maiuscola, anima e cuore, capaci di entusiasmare e coinvolgere. Negli anni diversi personaggi hanno legato i propri nomi alle squadre di calcio. Pensiamo, ad esempio, ad Angelo Massimino a Catania, Romeo Anconetani a Pisa, Costantino Rozzi ad Ascoli. Oggi il protagonista è, indubbiamente, Oreste Vigorito che col suo Benevento festeggia la storica promozione in serie A.
Vigorito è un emblema. Da anni sborsa quattrini per i giallorossi, e lo ha fatto anche quando non ha vinto pur allestendo sulla carta fior di squadroni. Non ha mai messo in discussione la prosecuzione del proprio impegno in favore del calcio a Benevento nonostante le polemiche di alcune frange della tifoseria. E' sempre andato avanti con un progetto ben preciso ed un amore grande per la propria squadra. Oggi i suoi sacrifici trovano realizzazione con una promozione straordinaria. La seconda consecutiva. Dalla Lega Pro alla A in soli due anni. Complimenti al Benevento ed al presidente Vigorito per la tenacia e la perseveranza.
Un altro presidente emblematico può essere considerato Vittorio Morace. Da anni ha preso in mano il Trapani portandolo dall'Eccellenza ad un passo dalla massima serie, negata lo scorso anno dal Pescara. Oggi il Trapani è retrocesso in Lega Pro. La delusione è tanta a Trapani, ma Morace cosa fa nonostante peraltro le recenti vicende giudiziarie che coinvolgono la propria famiglia? Scrive ai tifosi rassicurandoli. “Non preoccupatevi. Il Trapani andrà avanti. Il futuro non è in discussione. Anzi, tutt’altro. Ripartiremo più forti di prima”.
Presidenti che vanno avanti con idee chiare, rassicuranti, ambiziosi, realmente innamorati delle loro squadre di calcio.
Ci sono presidenti e presidenti…complimenti!
L’unica certezza è che al momento non ci sono certezze. Il resto sono solo chiacchiere, o poco più. Lasciarsi andare pubblicando nomi di possibili allenatori o di giocatori che vanno o che potrebbero arrivare in questo momento sono solo dettate da procuratori interessati a far passare nomi di loro interesse. Questione di lavoro, insomma. E sono anche da comprendere. Ma da qui a darle per buone e veritiere ne passa, almeno in questi giorni.
Di vero c’è che l’Akragas sta pensando al suo futuro e i due massimi dirigenti, Marcello Giavarini e Silvio Alessi, in questi giorni si stanno dando da fare per programmare la nuova stagione. Dal momento che il club ha bisogno di forze nuove (ovvero denaro) Giavarini e Alessi stanno provando a sondare la disponibilità di alcuni imprenditori per contribuire al progetto calcistico 2017-2018. L’interesse sembrerebbe esserci ma l’esperienza ci porta ad essere cauti: interlocuzioni e testimonianze di interesse non si traducono in operazioni concluse. Il passato insegna. Il tutto è da definire.
Che possa esserci un cambio con un avvicendamento dirigenziale? Ad oggi non sembra una pista praticabile. Appare più probabile l’ipotesi che nuove forze produttive si aggreghino, con modalità ancora da definire.
La partita è aperta e non c’è molto tempo, almeno se l’Akragas vuol provare a pianificare una stagione con meno sofferenze ed incertezze.
Per il resto, ci sarà un cambio nella guida tecnica? Di Napoli resta o va via? Il portiere Pane torna in Campania (per il bravo portiere sembra esserci l’interessamento della Paganese)? Sicuramente sono due professionisti che hanno fatto bene con l’Akragas e non meraviglia che altri club sondino la loro disponibilità. Aspettiamo certezze.
L’Akragas adesso deve pensare a definire l’assetto dirigenziale, quantificare il budget a disposizione, main sponsor, individuare il campo alternativo da comunicare alla Lega (sperando nella nuova deroga allo stadio Esseneto che anche quest’anno dovrebbe essere concessa). L’auspicio è che quest’anno si possa intervenire per la realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto. Ma resta il punto interrogativo: si farà?