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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

Altro giro altra corsa. L’Akragas ha ripreso oggi la preparazione in vista della prossima gara di campionato. Domenica a Siracusa la sfida con la Reggina (ore 16,30).

Di Napoli non può contare sugli infortunati Scrugli e Navas che hanno svolto lavoro differenziato e, soprattutto, non potrà disporre per ben tre giornate dello squalificato Parigi. Per l’attaccante punizione del giudice sportivo fin troppo eccessiva che penalizza oltremodo l’Akragas.

Una situazione, insomma, sempre più complicata per il club biancazzurro alle prese ancora con una situazione societaria tutt’altro che definita. Sembra sfumare la trattativa per la cessione al romano Alessandro Nuccilli che avrebbe presentato una documentazione che non soddisfacente in proiezione futura. Resta in piedi l’interlocuzione con il milanese Nava che, tuttavia, dovrà discutere il suo progetto con il presidente Silvio Alessi ed il socio di maggioranza Marcello Giavarini. La prossima settimana le parti dovrebbero incontrarsi per discutere.

Da questa trattativa dipende molto il futuro dell’Akragas. Qualora non dovesse andare a buon fine il presidente Silvio Alessi preannuncia decisioni drastiche sulle quali oggi non è opportuno soffermarsi. Preferibile attendere l’evoluzione dell’interlocuzione tra Nava e Alessi.

Una cosa è chiara: se Nava dovesse subentrare dovrà iniziare dalla realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto. L’Akragas e Agrigento chiedono ciò nell’immediato. Senza illuminazione non si può parlare di futuro e di professionismo calcistico.

 

 

 

Non era facile vincere in quel campo. La pressione ed il calore del numeroso pubblico rietino unito all’aggressività e fisicità dei padroni di casa erano davvero un mix non di poco conto. Ma la giovane e smaliziata Fortitudo Moncada Agrigento ha saputo reagire da vera squadra, giocando con intelligenza tattica e non perdendo la testa nei momenti migliori di Rieti.

E poi nell’ultimo quarto il completamento dell’opera. Agrigento ha neutralizzato il vantaggio di Rieti e con una difesa attenta e attacco spietato si è spianata la strada verso un successo meritatissimo.

Una bella vittoria, sudata e fortemente voluta, che ha fatto felici il gruppetto di tifosi agrigentini “emigrati” a Roma che hanno seguito la squadra del cuore con tanto di maglia e sciarpa biancazzurra.

A fine gara molto soddisfatto il coach della Fortitudo Moncada Agrigento, Franco Ciani.

"Nei primi due quarti abbiamo sofferto molto i nostri avversari. Nei secondi due quarti abbiamo avuto una straordinaria reazione, soprattutto con una grande prestazione difensiva. Non abbiamo prodotto molto in attacco, ma siamo andati davvero bene in difesa. 

L'assetto con i 4 piccoli più Cannon ha tolto punti di riferimento, certezze e ritmo ai nostri avversari, riuscendo a prendere l'inerzia della gara e a non lasciarla più. Abbiamo retto l'urto fisico e questo ci ha consentito di ben figurare". 

 

 

Primi due quarti così così e molto bene dal terzo in poi. La Fortitudo Moncada Agrigento espugna con grande merito il caldo palasport di Rieti conquistando due punti importanti. 68 a 74 il successo dei biancazzurri al termine di una gara avvincente.  

Nel primo quarto Rieti parte forte. Agrigento soffre la fisicità e la rapidità dei padroni di casa trascinati dai due americani Hears e Olasewere. La Fortitudo reagisce e con Evangelisti e Zugno recupera i dodici punti di scarto. Rieti, tuttavia, ha maggiore ritmo ed è più continua e chiude il primo parziale avanti 18 a 17.

Il secondo quarto inizia come il primo: Rieti comanda il gioco e la Fortitudo Moncada soffre la velocità dei laziali. Rieti pigia sull’acceleratore e accumula un cospicuo vantaggio. Le due squadre vanno al riposo lungo col punteggio di 39 a 27.

Nel terzo quarto Rieti accusa un calo d’intensità: commette diversi errori in fase d’attacco e difesa e incassa i colpi di Agrigento molto più compatta in difesa e concreta in attacco con un super Evangelisti. Tuttavia, Rieti mantiene il vantaggio e chiude il terzo periodo avanti 53 a 46.

La partita è avvincente e combattuta. Nell’ultimo quarto le due squadre si danno battaglia. Agrigento recupera diversi palloni e insacca. A cinque minuti dalla fine Cannon mette dentro i due tiri liberi che valgono il pareggio 57 a 57 e nell’azione seguente ancora l’americano schiaccia il pallone del 57 a 59. L’inerzia è in favore della Fortitudo Moncada che rifila sei punti con due tiri dalla distanza firmati Simone Pepe. Cannon e Pepe danno l’allungo alla squadra di Franco Ciani che gioca con grande sagacia. Rieti va in tilt e subisce il gioco di Agrigento che chiude con pieno merito il match in proprio favore. 68 a 74 il punteggio finale. La Fortitudo Moncada conquista due punti preziosi su un campo difficile: vittoria frutto della grande determinazione ma anche dell’intelligenza tattica. La squadra di Ciani ha saputo soffrire e non si è disunita nel momento migliore di Rieti per poi dal terzo quarto costruire la vera rimonta che le ha consentito di portare a termine l’impresa di giornata.

Evangelisti migliore realizzatore dell’incontro insieme a Gigli (Rieti) con 18 punti. Bene anche Cannon con 13, Williams con 11e Pepe con 10.

 

Con questo successo la Moncada sale in classifica a quota dieci staccando di quattro Rieti.

Come nelle previsioni il Catania si aggiudica il derby del “Massimino” contro l’Akragas. I rossazzurri si sono imposti due a zero con reti nel secondo tempo firmate dall’ex Di Grazia al 59esimo e Curiale al 63esimo.

Per l’Akragas una nuova sconfitta che la relega sempre più all’ultimo posto in classifica ma questa volta non si può certo dire che i biancazzurri abbiano ceduto con estrema facilità e che non abbiano mostrato determinazione e convinzione. L’Akragas non ha sfigurato ed, anzi, in qualche occasione ha anche sfiorato il gol.

Nel primo tempo, alla mezzora l’Akragas perde Parigi per espulsione. Il direttore di gara Natilla di Molfetta ha punito col rosso un fallo dell’attaccante su Bogdan. I biancazzurri sfiorano il vantaggio con un tiro dalla distanza di Gjuci con Pisseri che devia sul palo. Sul finire di tempo sono i padroni di casa a sfiorare la marcatura con Russotto ma l’attaccante trova la deviazione provvidenziale di Danese.

L’Akragas gioca con impegno e volontà ma la superiorità del Catania emerge nella ripresa. Di Grazia sblocca il derby su assist di Curiale e alcuni minuti dopo è lo stesso ex attaccante del Trapani a firmare il bis che di fatto chiude il match.

 

L’Akragas perde, ancora una volta, ma al “Massimino” davanti a dieci mila spettatori ha dimostrato di non meritare l’ultimo posto in classifica. La pesante e difficile situazione societaria sta indubbiamente contribuendo a rendere il cammino dell’Akragas può complicato e difficile. La speranza è che si possa trovare presto una soluzione certa e sicura. L’Akragas ha necessità urgente di sistemare il quadro societario. Solo così si potrà provare a salvare una stagione molto difficile.

Il punto interrogativo è d’obbligo. L’Akragas potrebbe avere un nuovo patron. Il romano Alessandro Nuccilli nei prossimi giorni potrebbe rilevare il pacchetto di maggioranza del club biancazzurro. La trattativa sarebbe in fase avanzata ma si attende la definizione, probabilmente nella giornata di mercoledì.

Nel frattempo, si registrano le dimissioni del direttore generale Biagio Nigrelli. Dimissioni irrevocabili. Da parte ha voluto farsi anche il collaboratore dello staff tecnico Francesco Nobile.

L’Akragas è in piena crisi dirigenziale e di risultati. Si attendono novità per provare ad invertire la rotta.

Il presidente Silvio Alessi ha convocato una conferenza stampa, oggi alle 11, allo stadio Esseneto. Subito dopo incontrerà i tifosi. Parlerà dell'attuale situazione del club e farà un excursus degli anni di gestione dirigenziale. 

 

Biella è la prima squadra che quest’anno riesce a violare il pala Moncada. I piemontesi si sono imposti con merito col punteggio di 82 a 74. Biella, con in campo l’ex capitano della Fortitudo Moncada Albano Chiarastella, ha dimostrato il proprio valore tecnico. Agrigento ha sofferto gli avversari, capaci di accumulare un ampio margine di vantaggio, anche se nel finale la squadra di Franco Ciani ha rischiato di rientrare in partita. Ma la reazione è stata troppo tardiva.

Ferguson, autore di 30 punti, Tessitori con 15 e Bowers con 14 sono stati i trascinatori di Biella. La Fortitudo Moncada ha sbagliato più del solito sia in attacco che in difesa. Tra i più positivi Evangelisti, 17 punti, e Lovisotto con 16.  

A fine gara il coach Franco Ciani ha rimarcato la carenza emersa nella gara con Biella.

 

"Con le squadre di una certa fascia facciamo fatica. Dobbiamo essere intensi dal primo minuto e giocare di squadra. Nei secondi due quarti abbiamo avuto ritmo e velocità, dobbiamo imparare a fare meglio, ma siamo in linea con i nostri obiettivi. Non va dimenticato che da cinque partite giochiamo senza un centro titolare. Biella è stata cinica ed efficace".

Quella con la Fidelis Andria può essere definita la pagina più brutta degli ultimi tre anni, da quando l’Akragas è tornata nel calcio professionistico. Sul campo umiliata pesantemente dai pugliesi capaci di rifilare cinque gol non ad una squadra bensì ad undici calciatori apparsi alla deriva, senza più stimoli.

Una sconfitta cocente contro un’attuale diretta concorrente per la salvezza che segna un’ulteriore passo indietro in tutti i sensi: di gioco e di prospettive. Per l’Akragas si è trattata della sesta sconfitta consecutiva ma ciò che preoccupa è la condizione societaria. Da molto tempo, oramai, si parla di cessione, di potenziali acquirenti ma non si concretizza nulla e per l’Akragas la situazione si fa sempre più difficile.

A fine gara il tecnico, Raffaele Di Napoli, ha voluto interrompere il silenzio stampa per chiedere, ancora una volta, scusa ai tifosi ed alla città di Agrigento. Di Napoli è apparso, forse per la prima volta da quando è ad Agrigento, molto provato, demoralizzato, quasi rassegnato. A parole ha dichiarato di credere ancora nella salvezza, di credere in un cambio di rotta, ma la realtà oggi sembra un’altra. L’allenatore campano ha chiesto a ciò che resta della società di fare in fretta: occorre una svolta urgente. Non più chiacchiere ma concretezza nel ricompattarsi per salvare una stagione che rischia di finire molto male per i colori biancazzurri.

Squadra scarica, inesistente in campo, fragile e vulnerabile. Società allo sbando. Tifosi sempre più amareggiati e disaffezionati. Sui social fioccano i commenti e le critiche nei confronti di chi oggi guida il club e, adesso, anche nei confronti dei calciatori che eppure ad inizio di stagione esprimevano buon calcio e del tecnico del quale alcuni chiedono le dimissioni.

Per l’Akragas è buio totale. Da tempo si parla di avvicendamento societario ma solo a parole. Sono sempre più numerosi i tifosi che chiedono a Silvio Alessi di farsi da parte. Occorre una nuova dirigenza, occorre iniziare con urgenza i lavori di realizzazione dell’impianto di illuminazione allo stadio Esseneto, occorre ridare stabilità e tranquillità a squadra ed ambiente tutto. Ma oggi chi è in condizione di fare ciò? Urge mettere le mani al portafogli per provare a salvare una stagione complicatissima che rischia di terminare peggio.

L’Akragas è in seria difficoltà. Si attende la svolta per non perdere quanto conquistato tre anni fa dopo un trentennio di sofferenze e delusioni.       

 

    

La notizia è stata accolta con gioia da tutto l’ambiente sportivo agrigentino. Franco Ciani vice allenatore della nazionale under 20 maschile di basket è motivo di soddisfazione ed orgoglio anche per la Fortitudo Moncada Agrigento che da sei anni è ottimamente guidata del tecnico friulano.

Sulla nomina di Ciani parole di elogio anche dal presidente del club biancazzurro, Salvatore Moncada.

 

"Sono davvero contento, il coach merita l'incarico. Tutto questo è molto aderente al nuovo corso che vogliamo seguire, partendo dai giovani e, cosa c’è di meglio che avere un allenatore che sarà un collaborate della Nazionale Under 20 Maschile".

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