Dopo due vittorie consecutive la Fortitudo Moncada Agrigento è costretta allo stop. A Biella biancazzurri sconfitti 78 a 71. Si sapeva che non sarebbe stata gara facile contro una delle squadre più forti della categoria ed in effetti il valore tecnico dei piemontesi ha prevalso contro, tuttavia, una buona Fortitudo.
Agrigento si presentava incerottata, priva di Zugno e Zilli, ma ha sopperito con la determinazione e l’impegno di chi è andato in campo.
Primo quarto equilibrato (19 a 19) con Cannon bravo a recuperare rimbalzi e superare la difesa di Biella. Ma dal secondo quarto i padroni di casa prendono in mano le redini dell’incontro e salgono in cattedra con Ferguson. Biella alza la testa ed è +10. L’ex Chiarastella gioca una buona gara, Bowers e Ferguson sono implacabili al tiro.
La Fortitudo Moncada prova a rientrare in partita con Evangelisti e Cannon ma Biella prevale e vince meritatamente.
Ancora un semaforo rosso per l’Akragas. Si sperava nei nuovi acquisti di gennaio ed, invece, la rotta dei biancazzurri non cambia. A Bisceglie si registra l’ennesima sconfitta di una stagione assai deludente. Finisce 2 a 1. I pugliesi sono riusciti a spuntarla solo nei minuti di recupero ma tutto ciò accresce l’amarezza nell’entourage biancazzurro e tra i tifosi.
L’Akragas ha giocato nel complesso una gara accorta, ma la gestione dei minuti conclusivi non è stata delle migliori. Forse paura. Eccessiva frenesia. Al 93esimo è arrivato il colpo del Bisceglie che ha vanificato all’Akragas la possibilità di portare a casa un punticino.
La gara si è sbloccata al ’60 con i nerazzurri a segno con D’Ursi. In avanti Criaco preferisce sin dall’inizio Moreo al nuovo acquisto Dammacco. In panchina anche Camarà. L’ex Matera, Dammacco, entra in campo proprio al posto di Moreo e al 90esimo timbra il cartellino siglando il gol dell’illusorio pareggio. Sembrava fatta per gli agrigentini ed, invece, nel terzo dei quattro minuti di recupero la pessima gestione degli ultimi secondi di partita dell’Akragas, ed una buona dose di fortuna del Bisceglie, ha consentito a quest’ultima di ottenere un successo che vale oro. Autore del gol partita Jovanovic su assist di Giron.
Per l’Akragas un nuovo boccone amaro. Sfortuna, si d’accordo. Anche sfortuna. Ma è pur vero che i limiti tecnici e caratteriali della squadra sono emersi ancora una volta. Il cammino si complica. L’Akragas non riesce ad imprimere una svolta positiva al proprio campionato.
Biancazzurri sempre più ultimi in classifica. Mercato praticamente concluso nonostante nei giorni scorsi si fosse parlato di ulteriori due tesseramenti per la difesa e l’attacco. Il direttore sportivo Ernesto Russello aveva individuato due soluzioni utili ma non ha ricevuto l’Ok dalla società.
Il tecnico Di Napoli resta al timone, non si dimette, perché continua a credere di poter evitare la retrocessione diretta. Si continua così. Neppure la società decide un avvicendamento in panchina per provare a dare uno scossone all'ambiente.
Tutto fermo riguardo l’impianto di illuminazione. Non si parla più della soluzione torri faro mobili allo stadio “Esseneto” e la questione societaria è ancora da definire. Per i tifosi dell’Akragas purtroppo nessuna notizia positiva. Stagione tutta da dimenticare?
Due vittorie consecutive hanno dato nuovo slancio alla Fortitudo Moncada Agrigento. Sulla strada dei biancazzurri adesso una delle squadre più forti del torneo. Ecco Biella dell’ex capitano Albano Chiarastella.
La Fortitudo va in Piemonte sperando di giocarsi le sue chance, anche se non sarà facile espugnare il parquet biellese.
Della gara di domenica (inizio alle 18) hanno parlato oggi il coach Franco Ciani e Marco Evangelisti, tra i migliori dell’ultima gara vinta con Scafati.
Franco Ciani: “Biella non viene da un paio di risultato positivi. Avrà bisogno di trovare continuità ed anche il successo in casa. Sicuramente, faranno di tutto per vincere. Mi aspetto una gara molto tosta fatta da quelli che sono i punti di forza di Biella: talento, fisicità e solidità. Biella è temibile per un valore assoluto ma anche per quello che è riuscita ad esprimere in questa stagione. Chiarastella? Valgono tutte le considerazioni affettive e professionali che abbiamo fatto prima della gara di andata, sarà assolutamente piacevole vederlo fuori dal campo. Sarà problematico rivederlo sul campo, è un perno essenziale della sua squadra”.
Marco Evangelisti: “Andiamo nei campi più difficile dell’interno campionato. Dobbiamo essere umili dobbiamo gettarci su tutti i palloni. Se lasci giocare Biella diventa difficile, dobbiamo limitare i loro punti di riferimento. Chiarastella? E’ uno dei giocatori più intelligenti con cui abbia mai giocato. E’ un playmaker aggiunto di Biella”.
Nel mese di novembre, dopo la quarta sconfitta consecutiva col Cosenza, aveva rimesso il mandato nelle mani del presidente Silvio Alessi.
Oggi Lello Di Napoli non ci pensa minimamente a dimettersi dalla guida tecnica dell’Akragas. La sua squadra è sempre più ultima in classifica ma in una nota diffusa agli organi di informazione il tecnico campano scrive di credere nell’obiettivo play out e, quindi, di riuscire ad evitare la retrocessione diretta in serie D.
Una frangia della tifoseria biancazzurra a questo punto della stagione ritiene che il tecnico non si dimetta per ragioni esclusivamente di natura economica e non perché creda realmente di riuscire a salvare l’Akragas. La sconfitta con il Catanzaro sembra aver compromesso i rapporti tra Di Napoli e i tifosi dell’Akragas sempre più sfiduciati alla luce anche della prestazione deludente con i giallorossi di Dionigi. Ecco le parole del tecnico.
"In un anno e mezzo alla guida dell'Akragas non ho mai cercato alibi e mai li cercherò, nonostante si è sempre lavorato tra mille difficoltà. Non abbandono la nave nel mezzo della tempesta. Non mi dimetto per dignità personale e professionalità. Non ho mai pensato di lasciare l'Akragas e mai lo farò.
Alla gente e ai tifosi che rispetto tantissimo voglio ricordare che lo scorso 15 luglio è morta mia madre ed il 18 luglio sono subito corso a scegliere il materiale sportivo per l'Akragas, perché ritengo Agrigento la mia seconda casa. Ed ancora voglio ricordare a quanti sponsorizzano altri allenatori, che il sottoscritto, in un anno e mezzo, ha lavorato in situazioni molto difficili e precari, e nonostante tutte le avversità è stata ottenuta una salvezza con una squadra imbottita di giovani. In questi mesi è stato fatto un lavoro straordinario e due dei tanti nostri giovani calciatori sono stati ingaggiati da club di Serie A, Leveque dal Torino e Tripoli dal Crotone. Per me e per il mio staff è motivo di grande orgoglio avere riconosciuto il lavoro svolto nella valorizzazione dei giovani da parte di società professionistiche. Nonostante le ristrettezze economiche del budget a disposizione siamo una squadra che gode del rispetto di tutti e fa piacere ricevere, per il calcio profuso dalla mia squadra, i complimenti di club del calibro di Lecce, Catania, Siracusa, Catanzaro, Cosenza e Trapani per citarne alcune.
Ancora una volta ci metto la faccia e continuerò a farlo sempre. Nel mercato di gennaio società di Serie B e C hanno preferito mandare i loro giocatori da noi, nonostante le note difficoltà, per valorizzarli ulteriormente. Tutto questo non fa altro che darmi uno stimolo in più per cercare di portare a termine il nostro obiettivo tra mille diffidenze e critiche, secondo me non costruttive. Posso dire a testa alta che sono un professionista serio ed un uomo che ha il Gigante nel cuore. Non sono come quella gente che ci ha criticato un intero anno e poi a maggio ha festeggiato con noi la salvezza. La nostra classifica è deficitaria ma posso assicurare che non molleremo di un centimetro e che venderemo cara la pelle contro qualsiasi avversario con l'obiettivo di centrare i play out e provare a salvare la categoria".
Nuova penalizzazione in arrivo per l’Akragas. Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito alla sezione disciplinare del Tribunale Federale Nazionale il club biancazzurro, l’Arezzo e il Matera. Alla base del deferimento alcune irregolarità amministrative risalenti alle scadenze economiche di dicembre.
Deferito, inoltre, l’amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore dell’Akragas, Silvio Alessi. La situazione per l'Akragas si complica ulteriormente.
Non è stato facile avere ragione di Scafati ma, pur soffrendo, la Fortitudo Moncada Agrigento ha portato a casa altri due punticini preziosi. 82 a 79 il punteggio finale sul tabellone luminoso. Era la prima partita dei biancazzurri senza il play titolare Zugno e con Scafati sin dall’inizio dà forfait Giacomo Zilli. Più minuti, dunque, per Isacco Lovisotto che ha dimostrato personalità e lucidità realizzando, tra l’altro, nel finale una tripla pesante.
La Fortitudo ha impresso alla gara subito ritmo portandosi avanti nel primo parziale grazie alle prodezze di Evangelisti e Williams, ma Scafati è lì. Il primo quarto si chiude in perfetto equilibrio 23 a 23.
Il secondo periodo è indubbiamente il migliore della squadra di Franco Ciani che gioca con grande determinazione e fluidità. Tutti i protagonisti in campo fanno la loro parte e Agrigento sale in cattedra. Un dato significativo: nel secondo quarto i biancazzurri realizzano ben 31 punti. La Fortitudo accumula dieci punti di vantaggio ma Scafati non ammaina bandiera ed, anzi, nel terzo parziale con Ammannato dimostra di essere viva e recupera. Si gioca sul filo dell’equilibrio. La squadra di Perdichizzi si conferma avversaria tosta: Lawrence e Ammannato trascinano Scafati ma la differenza nel finale la fanno i punti di Lovisotto e Ambrosin che consegnano il successo ad Agrigento. Seconda vittoria consecutiva per i ragazzi di Franco Ciani. A fine gara il coach friulano spende parole di elogio in particolare per Lovisotto e apprezza lo sforzo della squadra.
“’E’ una vittoria importante. Costruiamo il secondo successo di fila che ci consente di respirare ed alimenta la nostra autostima. Nel terzo quarto abbiamo avuto una flessione netta ma abbiamo saputo soffrire e alla fine spuntarla. Vorrei spendere una riga particolare per Isacco Lovisotto. E’ un ragazzo che si impegna costantemente, come tutti, ma è stato anche penalizzato. Con Scafati ha giocato una grande partita. Andiamo avanti con ottimismo”.
Ancora una sconfitta, ancora una domenica nera per l’Akragas. I biancazzurri perdono l’ennesimo treno utile per continuare a sperare nelle residue possibilità di evitare la retrocessione diretta.
Anche il Catanzaro ha ragione di un’Akragas sempre più fragile e vulnerabile. Uno a due il successo dei calabresi. Sono proprio i giallorossi a sbloccare la gara dopo 19 minuti con Spieghi ben imbeccato da Letizia. Il Catanzaro finisce la prima frazione di gioco in dieci uomini per l’espulsione di De Giorgi ma l’Akragas non ne approfitta. La squadra di Di Napoli non riesce a costruire azioni di rilievo. Il portiere Nordi non è mai seriamente impegnato. Ma ciò che risalta è l’approccio “molle” della squadra.
Nella ripresa, al 52esimo, l’Akragas perviene al momentaneo pareggio con Mileto, di testa, sugli sviluppi di un corner. Ha poco dopo la possibilità di raddoppiare con Zibert ma il suo tiro non centra la porta. E’, invece, il Catanzaro a trovare il gol partita: al 78esismo compie il colpaccio con Corado.
Per l’Akragas è notte fonda. Una giornata in meno e sempre meno possibilità di evitare la retrocessione diretta, anche se i risultati delle dirette concorrenti non sono sfavorevoli ai biancazzurri.
Nel frattempo, non si parla più di illuminazione allo stadio “Esseneto” e si è atteso troppo per completare il mercato di rafforzamento con il tesseramento di un attaccante di esperienza. Si pensa, forse, a chiudere così oramai la stagione?
Sembra prevalere la rassegnazione anche se a fine gara il tecnico Leo Criaco (ha sostituito lo squalificato Di Napoli) ha dichiarato di continuare a credere nella salvezza.
Ma d’altronde cosa può dire un allenatore? “Fin quando la matematica non ci condanna non arretriamo di un millimetro”. E’ calcio. E’ sempre stato così. Alla prossima.
Sarà la prima partita senza il play Ruben Zugno che dovrà stare lontano dal parquet di gioco per almeno un mese a causa di un infortunio. La Fortitudo Moncada Agrigento costretta a rivedere i sistemi di gioco e applicare soluzioni tattiche alternative per sopperire all’assenza del regista nisseno. Domenica prossima contro Scafati, al pala Moncada (ore 18), vedremo come reagirà la squadra.
Si preannuncia una gara molto intensa contro il roster di coach Perdichizzi. Agrigento, però, ha necessità di far valere il fattore campo e conquistare un nuovo successo.
Della prossima gara interna parlano il coach Franco Ciani e l’americano Jalen Cannon.
Franco Ciani: “Scafati proviene da una sconfitta in casa con Reggio Calabria. Sicuramente, per loro, non è semplice. Mi aspetto una squadra arrabbiata e che vorrà subito recuperare. C’è il punto di domanda sulla disponibilità di Sherrod, ma il gruppo allenato da Perdichizzi è sì, impreziosito dalla presenza dell’americano ma è di una solidità importante. Scafati è un avversario competitivo e di altissimo livello. Continuità? Tutto parte dalla possibilità di avere un ‘continuità’ di lavoro con lo stesso gruppo. Abbiamo perso Paolo Rotondo e domenica sarà anche la prima partita senza Ruben Zugno. Dobbiamo essere capaci di assorbire le diverse variazioni che spesso siamo costretti ad affrontare. Due vittorie su tre partite? Era il minimo bottino che avevamo messo in conto”.
Jalen Cannon: "Sto bene, mi aspetto una partita tanto tosta, Scafati è davvero un’ottima squadra. Contro di loro dobbiamo essere molto solidi in difesa, giocando come bene sappiamo fare. Vincere contro di loro vorrebbe dire tanto. Giochiamo al PalaMoncada, in casa nostra, tutto questo va difeso e protetto".