Stadi e palazzi dello sport deserti. Niente pubblico. Lo sport si ferma. Quasi tutto, tranne i campionati professionistici di calcio.
L’emergenza coronavirus impone lo stop nelle diverse discipline e, in alcuni casi, ferma anche gli allenamenti. Nell’agrigentino oggi la Seap Dalli Cardillo Aragona ha comunicato di aver sospeso gli allenamenti a tempo indeterminato. La decisione del presidente Nino Di Giacomo anche su indicazione della capitana Melissa Donà. “Il provvedimento – si legge nel comunicato - per tutelare la salute di tutti i tesserati e collaboratori. In un momento di incertezza e confusione come questo con partite disputate a porte chiuse ed altre rinviate a data da destinarsi, la Seap Dalli Cardillo, su sollecitazione delle atlete, ha deciso di fermarsi fino a quando l’emergenza non sarà terminata. Nonostante la poco chiarezza sulle varie alternative da adottare in ambito sportivo contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’otto marzo 2020, la società biancazzurra ha ritenuto di sospendere ogni tipo di attività al fine di preservare al massimo la salute delle proprie atlete ed evitare qualsiasi tipo di contagio o diffusione del COVID-19”.
Ernesto Russello all’interno di questa Akragas è il factotum, anche se nell’organigramma dirigenziale ha il ruolo di direttore sportivo. Intervenendo nella conferenza stampa di presentazione del tecnico Gaetano Longo, ha detto la sua sull’assetto societario e, più in particolare, sulla situazione economica del club biancazzurro.
“La risposta a chi sostiene che questa Akragas non ha lunga vita, che il progetto non avrà una prosecuzione nel tempo, è contenuta in questa conferenza stampa. Se abbiamo deciso di coinvolgere un tecnico di esperienza e temperamento quale Gaetano Longo ad un mese e mezzo dal termine del campionato è proprio perché ci crediamo. Avremmo anche potuto optare per una soluzione interna. Prendere oggi Longo vuol dire che intendiamo giocarci le nostre possibilità per concludere al meglio la stagione.
L’Akragas è viva, ha una società alle spalle e non dobbiamo sicuramente dare ulteriori spiegazioni o dettagli sulla situazione finanziaria. Il tempo ci darà ragione. Continuiamo il nostro percorso. Noi ci crediamo. Chi ad Agrigento non ha la nostra stessa convinzione resti pure a casa”.
“Abbiamo il dovere di dare tutto nelle sei restanti gare per arrivare più in alto possibile e prepararci ai play off”.
Gaetano Longo si presenta così. Da battagliero qual è, il tecnico di Taormina ma oramai agrigentino d’adozione, sprona l’ambiente sin da subito.
“Non c’è da abbattersi. Anzi, tutt’altro. Ho visto la squadra in diverse occasioni e devo dirvi che mi ha colpito in particolare nella gara vinta all’Esseneto contro il Geraci. Desidero che si riparta dal temperamento e dalla determinazione di quella partita dominata dall’Akragas. Ci sono giocatori di qualità. Comprendo la delusione dei tifosi e della dirigenza ma in questo momento dobbiamo stringerci e fare di tutto per superare questo momento. Stando uniti sono sicuro che possiamo prenderci belle soddisfazioni. Il campionato è aperto e l’Akragas deve giocarsi le sue possibilità con impegno e determinazione”.
Gaetano Longo è già al lavoro per l’Akragas. Il tecnico chiede partecipazione, applicazione, sudore e grande agonismo. E ai tifosi di continuare a seguire la squadra con la passione di sempre.
Totò Vullo ha lasciato la guida tecnica dell’Akragas. Ieri il suo saluto alla squadra. Oggi l’annuncio in conferenza stampa del presidente Giovanni Castronovo: il nuovo tecnico biancazzurro è Gaetano Longo.
L’Akragas punta sul suo temperamento e la sua esperienza. “La sconfitta di Favara è stata bruciante per come è maturata. E l’Akragas non può permettersi simili prestazioni. Mi scuso con i tifosi che ci hanno seguito a Favara con passione e calore. Insieme a Totò Vullo abbiamo analizzato il momento e con molto senso di responsabilità lui stesso ha preferito fare un passo indietro per cercare di dare uno scossone alla squadra. Accogliendo le sue dimissioni ci siamo subito mossi per individuare il sostituto. La nostra scelta è ricaduta su Gaetano Longo, peraltro indimenticato calciatore dell’Akragas. Ne conosciamo tutti il valore tecnico e umano, la grinta, la determinazione. Pensiamo sia l’uomo giusto per risollevare una squadra che in questo momento sembra appagata, priva di stimoli.
Con la squadra avremo modo di confrontarci. Adesso bisogna cambiare pagina. Vogliamo vedere un piglio diverso, una mentalità vincente, sin dalla gara di domenica con lo Sporting Vallone. Siamo delusi da molti giocatori”.
Accanto al presidente Castronovo il direttore sportivo Ernesto Russello ed il vice presidente Giancarlo Rosato. Il numero uno del club biancazzurro ha comunicato anche che i calciatori Giuseppe Pirrone, Pietro Lala e Stefano Procida non fanno più parte dell’organico “per varie ragioni”.
L’Akragas ha, inoltre, denunciato alla Questura di Agrigento il furto dello striscione apparso recentemente in curva allo stadio “Dino Liotta” in occasione della gara Licata – Palermo. “E’ un furto che fa male ai tifosi dell’Akragas ed alla nostra società e, tramite le forze dell’ordine, intendiamo dare un nome a chi ha agito. Lo striscione era affisso all’interno dello stadio Esseneto”.
Esperienza al capolinea? Probabilmente sì. L’Akragas ed il tecnico Totò Vullo potrebbero separarsi. Ago della bilancia la sconfitta di domenica nel derby di Favara. Nell’ambiente non è piaciuto come è maturata ed ha lasciato l’amaro in bocca anche alla dirigenza. Come accaduto già in altre occasioni, la squadra è apparsa priva delle giuste motivazioni, appagata, scarica. Come se non fosse in corsa per un obiettivo importante.
Si attendono sviluppi e, soprattutto, una comunicazione ufficiale della società. Nelle prossime ore si dovrebbe apprendere come l’Akragas intende proseguire.
E tra i tifosi, come accade in questi casi, girano alcuni nomi per un’eventuale sostituzione in panchina. I nomi più ricorrenti sono quelli di Gaetano Longo e del palermitano Giorgio Corona. Ma c’è chi, in caso di “dimissioni” di Vullo, sulla panchina dell’Akragas vorrebbe Alessandro Bonaffini. L’ex centrocampista ad Agrigento ha lasciato un ottimo ricordo.
Domenica prossima l'Akragas torna allo stadio Esseneto per affrontare lo Sporting Vallone. Nel caso in cui Vullo dovesse lasciare la guida tecnica, per la gara di domenica potrebbe esserci "autogestione" nell'attesa dell'ufficializzazione del nome del nuovo tecnico. Ma c'è chi non esclude una soluzione interna fino al termine della stagione.
Gradito ritorno in casa Seap Dalli Cardillo Aragona. L’italo brasiliana Jaqueline Do Nascimento si è unita al gruppo ed è a disposizione del tecnico Massimo Dagioni. La schiacciatrice sarà un utile elemento su cui poter contare in questa delicata seconda parte della stagione.
Do Nascimento è stata fortemente voluta dal presidente Nino Di Giacomo per completare l’organico. Indosserà la maglia numero 16.
La Seap Dalli Cardillo Aragona è in piena corsa per tutti gli obiettivi prefissati quest’estate, la promozione in A2 e la conquista della Coppa Italia di categoria, con la final four che si disputerà tra poco più di un mese.
Intanto, dopo la sosta per la questione coronavirus, sabato prossimo, 7 marzo, si torna a giocare anche nel campionato di serie B1 femminile. La Seap Dalli Cardillo Aragona ospiterà al pala Nicosia di Agrigento, alle 15,30, l’Europa Isernia, formazione in lotta per la salvezza.
L’Akragas conosce la prima sconfitta della stagione in campionato. L’imbattibilità dei biancazzurri si rompe nel derby del “Bruccoleri“ contro la Pro Favara.
Ha prevalso la maggiore determinazione, caparbia, concretezza e voglia di vincere. La Pro Favara si è aggiudicata la gara grazie al gol realizzato a dieci minuti dal termine dall’ex difensore Fallea.
I tifosi dell’Akragas che si aspettavano una prova di carattere hanno lasciato lo stadio di Favara con l’amaro in bocca. La squadra di Vullo non entusiasma, prima di oggi non aveva ancora perso, ma – eccetto qualche occasione - non ha mai colpito particolarmente per personalità, tecnica e fluidità di gioco.
E’ vero che infortuni e squalifiche si sono spesso messi di traverso ma le alternative nel complesso non hanno dato quel qualcosa in più. Nel corso del campionato l’Akragas ha dato spesso l’impressione di essere appagata, priva degli stimoli giusti. Anche a Favara non c’è stata la migliore prestazione del gruppo.
Il portiere della Pro Favara non è mai stato realmente impegnato, non si contano azioni di rilievo da parte dell’Akragas. I gialloblù dell’ex tecnico Falsone hanno giocato, invece, con agonismo e grande cuore. I numerosi giovani in campo hanno dato l’anima.
In casa Akragas si pensava che l’avvicendamento in panchina, Vullo per Mutolo, avrebbe dato alla squadra maggiori motivazioni e, vista la grande esperienza del tecnico, anche contribuito ad elevare la resa tecnica. Ed, invece, questa Akragas non appare brillante e volitiva.
La Pro Favara ci ha messo il cuore. L’Akragas no. Ed il cuore ha fatto la differenza. Molto spesso le partite si vincono con le motivazioni che questa Akragas non riesce ad esprimere pienamente.
Questa domenica avrebbe potuto essere favorevole all’Akragas considerato che il Dattilo ha pareggiato in casa con il Marineo. Ne ha approfittato il Canicattì che rifilando cinque gol al Monreale si riappropria del secondo posto e accorcia il distacco dalla capolista Dattilo. L’Akragas sente adesso il fiato della Sancataldese e del Geraci entrambe vittoriose e distanti cinque lunghezze.
L'orgoglio, la determinazione e la voglia di vincere devono essere le prime cose da recuperare prima possibile. Ancora prima degli infortunati.
La questione caronavirus fa fermare anche i campionati di volley. Una settimana di pausa, allora, per la Seap Dalli Cardillo di serie B1. Il sestetto di Massimo Dagioni avrebbe dovuto affrontare in trasferta l’Altino Chieti, terza forza del torneo.
Le agrigentine approfitteranno della pausa per affrontare in amichevole il Marsala di serie A2. La gara si giocherà sabato alle 16,30 al pala Bellina di Marsala.
Per il nuovo tecnico della Seap Dalli Cardillo sarà l’occasione per tenere alta la concentrazione, provare gli schemi e valutare la condizione complessiva della squadra.
L’obiettivo è mantenere il primato in classifica, agguantato la settimana scorsa dopo il mezzo passo falso del Cerignola, vittoriosa solo al tie break.