In sala stampa il tecnico dell’Akragas, Lello Di Napoli, si gode la salvezza ed esprime la sua gioia per lo straordinario successo.
“Sono felicissimo e ringrazio tutti. I complimenti vanno principalmente ai miei giocatori. Un gruppo straordinario. Dedico questa salvezza alla mia famiglia e alla città di Agrigento. Sono orgoglioso di aver completato ciò che avevo lasciato in sospeso nel 1992. Il prossimo anno giocheremo ancora in Lega Pro. Un finale così lo avevo immaginato durante la settimana così come avevo immaginato segnasse proprio Lorenzo Longo. Faccio i complimenti a Diana e al Melfi ma purtroppo il calcio è questo.
Desidero ringraziare Giavarini, Tirri e Alessi per la possibilità che mi hanno dato. Adesso mi godo la festa e poi penseremo al futuro. La mia priorità è l’Akragas ma non sono io a decidere. Vedremo. Adesso godiamoci questa salvezza meravigliosa”.
Grande festa anche fuori dallo stadio. Il tecnico dell’Akragas, Lello Di Napoli, acclamatissimo dai tifosi biancazzurri. Di Napoli rilascia loro una dichiarazione: “Sono arrivato ad Agrigento con grande umiltà e me ne vado con grande umiltà. Il merito della salvezza è anche vostro, dei tifosi dell’Akragas. Abbiamo vinto tutti insieme”.
Di Napoli dice di andare via da Agrigento. Solo per le meritate vacanze estive, oppure lascia la guida tecnica dell’Akragas?
L’Akragas conserva la terza serie nazionale di calcio. Agrigento calcistica trionfa. Il ”miracolo sportivo” si è materializzato. Al termine di un gara sofferta i biancazzurri conquistano un pareggio meritato che gli consente di mantenere la Lega Pro. Il prossimo anno, per il terzo consecutivo, ai nastri di partenza dell’importante campionato ci saranno ancora i giganti.
I tifosi dell’Esseneto, circa duemila, liberano la loro gioia. Finalmente è festa dopo una stagione tribolata. Una salvezza dal sapore particolare, speciale, proprio perché conquistata da un gruppo molto giovane ed al termine di un anno all’insegna delle incertezze, principalmente di natura societaria.
A siglare il gol salvezza è stato l’ex Lorenzo Longo al 77esimo bravo a raccogliere l’assist del piccolo grande Leveque. Prima di quel momento l’Akragas ha tenuto i tifosi dell’Esseneto in grande apprensione sbagliando diverse occasioni gol.
Il Melfi ha accarezzato la salvezza grazie all’autogol nei primi minuti di gioco ad opera del difensore dell’Akragas, Cristian Riggio. I gialloverdi di Aimo Diana si sono poi difesi con ordine dimostrando solidità. Nel secondo tempo l’Akragas ha cambiato qualcosa: il tecnico Di Napoli ha inserito l’attaccante Klaric per Cocuzza e i biancazzurri sono apparsi più tonici e reattivi.
Il gol di Longo è stato una vera e propria liberazione. L’Akragas è salva. Può iniziare la festa all’interno del rettangolo di gioco e poi fuori. Giocatori e tecnici in trionfo. Lello Di Napoli ha realizzato un autentico capolavoro con un organico essenziale, con poca esperienza, molto giovane ma anche molto motivato ed unito. Premiato il lavoro del gruppo ed anche della società che ha rischiato ringiovanendo e ridimensionando l’organico. Ma quella linea verde, quasi obbligata, a dicembre criticata dai più adesso si è rivelata vincente. E probabilmente quella che garantirà all’Akragas continuità futura. Complimenti agli artefici del “miracolo”.
L’Akragas prosegue la preparazione in vista della gara di ritorno dei play out contro il Melfi. Domenica prossima, alle 16, allo stadio Esseneto “la resa dei conti” tra siciliani e lucani. Il Melfi è obbligato a vincere. L’Akragas può contare su due risultati: vittoria e pareggio. A prescindere da ciò sarà gara difficile. I biancazzurri si stanno allenando con grande impegno e determinazione.
Oggi allo stadio Esseneto il gruppo di Lello Di Napoli ha dato vita ad una partitella in famiglia durante la quale il tecnico ha provare diverse soluzioni nei vari reparti. Assente il centrocampista Bruno Pezzella che ha svolto un lavoro personalizzato.
Per la gara più importante della stagione, l’Akragas confida nell’apporto del pubblico. La presenza di tifosi è auspicata dal presidente Alessi, ma anche dal tecnico e dai giocatori. “Riempiamo l’Esseneto” è l’appello rivolto ai sostenitori dell’Akragas per fare sentire calore e passione.
Ultima settimana di lavoro. Sono i giorni più importanti della stagione: in palio la permanenza in Lega Pro. Akragas – Melfi di domenica prossima fa salire la febbre degli appassionati. L’Akragas oggi ha ripreso gli allenamenti allo stadio Esseneto. Quasi due ore di lavoro al quale hanno preso parte tutti i giocatori. E’ tornato in gruppo anche l’esterno offensivo Fabio Aveni, “clinicamente guarito dall’infortunio al ginocchio” .
Ricordiamo che per la gara di domenica il tecnico Di Napoli potrà contare sui rientri del centrocampista Palmiero e del difensore Riggio. I due calciatori hanno scontato le rispettive squalifiche.
E’ deluso dall’esito della stagione appena conclusa. Da quel gruppo di giocatori che hanno formato la sua Fortitudo si aspettava un comportamento diverso. Non solo dal punto di vista agonistico ma anche, e soprattutto, umano.
Incontrando la stampa il presidente Salvatore Moncada ha espresso la propria amarezza dichiarando di “auto bocciarsi” e, quindi, le dimissioni (simboliche) intendono essere un modo per riconoscere anche i propri errori di valutazione. "Quest'anno ho avuto la sensazione di sentirmi estraneo a casa mia. Deluso dal comportamento di diversi giocatori, tra i quali i due americani".
Moncada non molla ma la sua Fortitudo rivedrà gli obiettivi. Si profila un ridimensionamento del budget. “In questi anni ho speso tanto facendo grossi sacrifici economici. Ma l’ho fatto con piacere perché amo il basket e ne riconosco la grande valenza sociale. Adesso però è arrivato il momento di rivedere i programmi. Parteciperò come sponsor e puntiamo decisamente alla linea verde. Spazio essenzialmente ai giovani. Ne ho parlato con Franco Ciani. Mi piacerebbe che fosse ancora lui il coach. Ci rivedremo entro la fine della settimana. Vuol prima parlarne col suo procuratore ed insieme valuteranno le altre proposte.
Intendo guardare ai giovani, ampliando gli orizzonti ai talenti stranieri. Mi auguro che Ciani voglia sposare il mio progetto”.
Moncada ha ringraziato i tifosi che quest’anno sono stati vicini e a quanti in questi giorni gli hanno manifestato stima. “Grazie a quanti amano davvero la Fortitudo. Il loro apporto è apprezzato ma purtroppo il contributo economico non è sufficiente.
Abbiamo incassato 88mila euro dalla vendita dei biglietti e quest’anno il campionato è costato circa un milione di euro. Comprenderete che la maggior parte del costo ricade sulla mia persona e ciò non può andare bene. Dal 2010 al 2016 abbiamo speso circa 9milioni di euro. Personalmente ho sborsato poco più di otto milioni. Da adesso in poi mi comporterò da sponsor. Metterò la mia quota ma non potrò più farmi carico di ingenti somme”.
La Fortitudo Moncada Agrigento riparte, allora, dai giovani. La prima mossa sarà la scelta del tecnico. La prossima settimana se ne saprà di più.
La Fortitudo Moncada Agrigento si aggiudica gara 1 degli ottavi di finale dei play off promozione e regala uno splendido pomeriggio di basket ai tifosi del pala Moncada. 100 a 77 il successo della Fortitudo Moncada.
Una vittoria meritata, frutto di grande determinazione ed efficacia sia in attacco che in difesa.
Bologna ha retto praticamente 29 minuti, poi Agrigento ha allungato e chiuso con un sostanzioso +23.
Primi due quarti all’insegna dell’equilibrio. Bologna ha avuto ottime percentuali al tiro sia da due che da tre punti ma Agrigento ha risposto bene. Dopo l’intervallo la forza difensiva e l’esplosività in attacco hanno consentito ai padroni di casa di prendere in mano saldamente le redini del match. Super protagonista del match l’americano Perrin Buford: il suo atletismo ha fatto la differenza chiudendo con un bottino personale di 21 punti. Subito dietro Marco Evangelisti. Anche lui ha fatto un ottimo lavoro in attacco realizzando 20 punti. Ma in casa Agrigento hanno tutti svolto il loro compito con la giusta mentalità ed applicazione. Le rotazioni profonde sono state il valore aggiunto della squadra di Franco Ciani.
Bologna dal terzo quarto è calata. Ha subito tanto, troppo, ed ha dovuto arrendersi incassando ben cento punti. Ma è stata solo gara 1. Appena l’inizio di una lunga serie che si preannuncia combattuta ed avvincente. La Fortitudo Moncada ha iniziato col piede giusto ma c’è da attendersi la reazione di Bologna già da gara due, mercoledì prossimo alle 20,30, ancora al pala Moncada.
A fine gara soddisfatto coach Ciani. Il tecnico friulano contento dell’approccio con i play off e con un avversario di grande qualità quale la Fortitudo Bologna. “Abbiamo iniziato molto bene. I ragazzi si sono espressi come desideravo ma adesso c’è da confermare quanto fatto in gara 1. Ci aspettiamo la reazione di Bologna. Dovremo essere bravi a contenerli e a fare il nostro basket”.
Dall’altra parte coach Boniciolli deluso dalla prestazione di Bologna, al di sotto delle aspettative. “Quest’anno non siamo mai stati così molli in difesa. Abbiamo subito tanto. Se c’era un avversario da non affrontare era proprio Agrigento, che aveva grosse motivazioni nel voler vendicare il 3 a 0 dello scorso anno. Motivazioni implementate da altre situazioni di cui non parlo”. Coach Boniciolli si riferiva alle parole dello sponsor principale della Fortitudo Bologna, Ballandi. (Agrigento è ancora in Italia? Si raggiunge col canotto?) “Mi auguro che questa sberla sia utile a capire il clima di mercoledì. Di certo non faremo sempre la stessa partita”.
Fortitudo Moncada Agrigento - Fortitudo Kontatto Bologna 100-77 (20-20; 48-48; 74-66)
Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 12 (0/1, 3/3, 3/3 tl), Buford 21 (6/9, 2/2, 3/3 tl), Cuffaro (0/2), Zugno 7 (2/3, 0/1, 3/4 tl), Evangelisti 20 (4/7, 2/2, 6/6 tl), A. Tartaglia (0/1), Ferraro 8 (1/1, 2/2), M. Tartaglia, Chiarastella 6 (2/3, 0/1, 2/4 tl), De Laurentiis 13 (6/6, 0/1, 1/1 tl), Piazza 5 (0/1, 0/6, 5/6 tl), Bell-Holter 8 (0/2, 2/3, 2/2 tl). All. Franco Ciani
Fortitudo Kontatto Bologna: Cinciarini 13 (4/6, 1/4, 2/2 tl), Mancinelli 6 (1/1, 1/1, 1/1 tl), 8 (1/1, 2/2), Legion 9 (3/4, 1/3), Ruzzier 9 (3/6, 1/1), Campogrande 2 (0/1 da tre, 2/2 tl), Montano 5 (0/2, 1/1, 2/2 tl), Costanzelli, Gandini 10 (3/6, 1/3, 1/2 tl), Raucci (0/1), Knox 11 (4/6, 3/4 tl), Italiano 4 (2/3, 0/2). All. Matteo Boniciolli
Le speranze di centrare la salvezza diretta si spengono quasi irrimediabilmente. A meno di improbabili colpi di scena dell’ultimo momento, la netta sconfitta interna con la Juve Stabia, tre a uno, condanna l’Akragas agli spareggi per evitare la retrocessione in serie D.
All’Esseneto, davanti a poco più di duemila spettatori, i biancazzurri di Lello Di Napoli steccano uno degli appuntamenti più importanti della stagione. L’Akragas incassa un duro colpo in una gara equilibrata per cinquantacinque minuti. L’espulsione diretta del centrocampista dell’Akragas, Palmiero, ha spezzato l’equilibrio. Nella prima frazione di gioco non si sono registrati particolari emozioni. Nella ripresa i gol della Juve Stabia: al 57esimo con Ripa, bravo a sfruttare l’assist di Matute. Dopo tre minuti la seconda sberla dei campani con Mastalli.
L’Akragas accusa il colpo ma trova il gol di Salvemini che riapre il match. In chiusura di gara i ragazzi di Di Napoli tentano di pareggiare ma è ancora la Juve Stabia ad affondare e colpire in contropiede. A realizzare il gol del tre a uno è il nuovo entrato Cutulo.
All’Esseneto cala il gelo e la preoccupazione dei play out e più di un timore. L’Akragas si arrende e ciò che preoccupa è la condizione complessiva della squadra tra infortuni e diffide. Domenica prossima l’ultimo atto a Monopoli.