Cresce l’attesa ad Agrigento per il derby tra Akragas e Catania. In palio punti importanti per entrambe le squadre: l’Akragas per continuare a coltivare la speranza di centrare la salvezza ed il Catania per inserirsi nella lotta per un posto nei play off promozione. Il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, oggi in conferenza stampa ha parlato di gara difficile contro una corazzata del campionato e che per provare a centrare un risultato positivo servirà una prestazione perfetta.
“Se vogliamo fare qualcosa di grande dobbiamo andare oltre le nostre aspettative. Affronteremo una grande squadra ma dovranno dimostrare di essere più bravi di noi. Se vinceranno gli stringeremo la mano e saremo stati onorati di giocare contro di loro.
Daremo il benvenuto ad un grande dirigente come Pietro Lo Monaco e la città sarà sicuramente felice di rivedere il maestro Rigoli. Da parte nostra venderemo cara la pelle. Faremo il massimo. Bisogna essere un po’ spregiudicati, affrontare il Catania con determinazione e grande agonismo”.
Il tecnico Di Napoli ha parlato, inoltre, dei nuovi arrivati e si è detto fiducioso sul loro apporto per il raggiungimento dell’obiettivo.
“Bramati e Mileto li ho allenati lo scorso anno a Messina. Tardo è un giovane promettente. Da Klaric mi aspetto tanto impegno e la dimostrazione di voler emergere. I nuovi acquisti hanno portato maggiore qualità. Dobbiamo lavorare sulle motivazioni”.
La Fortitudo Moncada Agrigento continua il proprio viaggio. La prossima tappa è Siena. Una tappa stimolante, di particolare pregio sportivo per il passato dei prossimi antagonisti ed anche per testare il percorso di crescita della squadra di Franco Ciani.
Stamattina il coach di Agrigento ne ha parlato in conferenza stampa insieme alla guardia Ryan Bucci. Per il tecnico friulano si tratta di un’ulteriore gara importante. “Iniziamo un mese particolarmente impegnativo che ci proietta all’attesa Coppa Italia di Bologna, competizione alla quale vogliamo arrivare competitivi.
Siamo in cammino e vogliamo continuare a crescere e migliorarci. A proposito della prossima gara di Siena, non siamo certamente quelli del girone d’andata e ritengo oggi abbiamo una maggiore consapevolezza delle nostre qualità tecniche, frutto di un lavoro quotidiano molto attento e minuzioso. Veniamo da una buona gara vinta con la Viola Reggio Calabria e desideriamo confermare quanto di buono fatto vedere negli ultimi mesi.
La gara di Latina è stata un incidente di percorso che capita in un campionato lungo e difficile. Adesso andiamo a Siena con la voglia di dare seguito ai nostri buoni risultati e mettere un altro solido mattoncino nella costruzione del nostro progetto di crescita. Siena costituisce un altro banco di prova significativo. Non sarà facile ma Agrigento vuol farsi trovare pronta”.
Pronto a dare battaglia anche Ryan Bucci. “Siamo pronti per la gara di Siena. Ci siamo preparati bene e confidiamo in una risposta positiva sul campo. Per quanto mi riguarda ritengo di essere in crescita. Ad inizio di stagione ho avuto qualche difficoltà ma pian piano sto trovando il giusto equilibrio. Lavoro ogni giorno per dare il meglio di me e contribuire alla crescita della squadra. Siamo fiduciosi e vogliamo giocarci tutte le gare al meglio ed arrivare più in alto possibile”.
Antonio Paternoster (coach Viola Reggio Calabria)
Siamo in un momento negativo e i motivi sono infiniti. Sapevamo di affrontare una squadra di grande valore che dopo le due sconfitte consecutive aveva voglia di riscatto. Quando affronti una situazione del genere e non ti opponi nel modo adeguato accade quel che abbiamo visto stasera. Abbiamo subito la loro fisicità.
E' un periodo in cui per svariati motivi non siamo costanti in allenamento, non siamo pronti per giocare quaranta minuti con grande intensità. Perdere così fa malissimo, però il lavoro paga e dobbiamo continuare con dedizione dando tempo, tra l'altro, ai nuovi arrivati di entrare in condizione.
Onore ad Agrigento che ha strameritato la vittoria. Dobbiamo fare tesoro degli errori e non perdere fiducia in noi stessi.
Sapevamo che quest'anno avremmo sofferto. Vogliamo salvarci e stando uniti ci riusciremo.
Franco Ciani (coach Fortitudo Moncada Agrigento)
"Siamo soddisfatti della vittoria e della prestazione. Credo sia stata una buona risposta perché abbiamo ripristinato le consuetudini tattiche e tecniche che ci avevano contraddistinto nelle sette vittorie consecutive: la difesa, la voglia di giocare insieme, il costruire insieme con pazienza le azioni d’attacco ed altri aspetti importanti.
Mi è piaciuto l’atteggiamento, sono contento della risposta dei ragazzi. Dare spazio ai giovani è stata la ciliegina sulla torta: abbiamo dei ragazzi molto validi che si sacrificano ogni giorno e credo sia giusto gratificarli.
Ci godiamo questo +32 e da domani pensiamo alle prossime sfide. Ci aspetta un mese assai tosto con avversarie di rango. Un mese duro che apriamo con una vittoria che ci da morale e fiducia".
Il gol del giovanissimo Sicurella, siglato allo scadere di gara con il Fondi, ha dato trasmesso nuovo entusiasmo all’Akragas. Il tecnico Raffaele Di Napoli blinda il suo gruppo motivandolo al massimo in vista dei prossimi impegni, a cominciare da quello di sabato con il Francavilla.
Di Napoli ne ha parlato oggi in conferenza stampa. “Il bellissimo gol di Sicurella alimenta i nostri stimoli. Mi auguro abbia dato un po’ di serenità all’ambiente. A noi ha dato la conferma che stiamo lavorando bene. Con impegno, sacrificio e umiltà centreremo il nostro obiettivo.
La gara con il Francavilla sarà molto difficile. Ritengo sia tra le squadre più tecniche del girone. E’ una formazione esperta composta da giocatori importanti. Noi dobbiamo metterci il cuore, dobbiamo moltiplicare le nostre forze. Da adesso in poi saranno quattordici finali e dovremo dimostrare di avere gli attributi per raggiungere la salvezza. Auguro il meglio a chi ci ha lasciato. Sono orgoglioso di averli allenati. Oggi si sono integrati al nostro gruppo altri ragazzi importanti che hanno sposato il progetto Akragas. Conosco molto bene Mileto perché l’ho fortemente voluto lo scorso anno a Messina. Conosco bene anche Bramati per averlo allenato a Messina. Ci tornerà utile anche Tardo. Ha una buona struttura fisica. Adesso aspettiamo l’attaccante Kralic. Confido anche in chi è rimasto, come Cochis, Longo, Cocuzza ed altri. Con il loro prezioso contributo lotteremo fino alla fine. Ai tifosi chiedo di starci vicino in maniera positiva. Sabato sera, dopo la gara col Fondi, ho visto piangere tifosi, giocatori e staff tecnico. Sono orgoglioso di allenare l’Akragas”.
Nonostante l’infortunio che lo costringe a spostarsi con fatica questa mattina si è presentato nella sala stampa dello stadio “Esseneto” per parlare del delicato momento dell’Akragas. Silvio Alessi ha tracciato vari aspetti della questione sottolineando, tra l’altro, l’impegno ed il grande senso di responsabilità del presidente Marcello Giavarini e dell’Amministratore delegato Peppino Tirri.
“Se abbiamo superato la prima delicatissima fase della sottoscrizione della nuova fidejussione lo dobbiamo principalmente al grande gesto di sensibilità del presidente Giavarini. La sua firma, insieme alla mia, erano fondamentali per scongiurare punti di penalizzazione. Non si è tirato indietro nonostante gli insulti e nonostante avesse dichiarato già a novembre il proprio disimpegno finanziario in favore dell’Akragas.
Ma con la fidejussione i nostri problemi non sono finiti, purtroppo. Giavarini ha confermato di non voler proseguire il proprio impegno a sostegno del club e conferma l’intenzione di cedere le proprie quote. Abbiamo, dunque, necessità di sopperire alla carenza economica. Per andare avanti abbiamo bisogno dell’apporto economico di altri. Da solo non posso sicuramente riuscire nell’intento. Ribadisco che le porte dell’Akragas sono aperte a tutti.
Mi dispiace essere stati costretti a cedere i nostri pezzi pregiati, ma è stata una necessità. Peppino Tirri ha svolto un grande lavoro e gli sono grato. E’ stato fondamentale ed ognuno di noi deve essere consapevole che il problema dell’Akragas non è certamente Tirri, bensì la mancanza di denaro. Senza Tirri questa squadra non può avere futuro. La mia fiducia verso di lui resta incondizionata. Vedremo cosa deciderà l’assemblea dei soci.
Sento di rivolgere un appello a tutti. Sosteniamo questa squadra e questa società. Evitiamo di distruggere questo meraviglioso giocattolo che per sei anni è stato il fiore all’occhiello di Agrigento. E’ l’ultima occasione che abbiamo per stare insieme e ricomporre l’armonia di un tempo”.
Il suo lavoro per conto dell’Akragas l’amministratore delegato Peppino Tirri lo ha portato a termine, adesso si concede alla stampa. Stamattina, insieme al presidente Silvio Alessi, ha incontrato gli operatori dell’informazione per fare un resoconto e chiarire alcuni aspetti del proprio rapporto con il club. Tirri ha evidenziato di aver portato avanti il mandato dell’assemblea dei soci, ovvero ridurre i costi.
“Mi sono mosso seguendo questa precisa direttiva societaria e mi sembra che ci siamo riusciti. Non è stato neanche molto difficile perché i nostri giocatori avevano diverse richieste. Le cessioni erano d’obbligo per contenere i costi. Abbiamo fatto del nostro meglio per salvare l’Akragas. Ciò che mi dispiace molto è sentire spesso il mio nome e sentirlo pronunciare da più parti (non solo dai tifosi). C’è chi ritiene che il problema dell’Akragas sia io e se facessi un passo indietro le cose all’interno del club migliorerebbero. Ed, allora, faccio un passo indietro per il bene di questa società e di tutti.
Mi dimetto e sarà l’assemblea dei soci a decidere se accettare o meno le mie dimissioni. E’ stato, inoltre, tirato in ballo mio figlio a proposito delle procure che, secondo qualcuno, divideremmo. Chi sostiene ciò non tiene conto che io sono assolutamente incompatibile con questa situazione per il ruolo che svolgo. Basta chiedere ai giocatori dell’Akragas quali siano i propri agenti. Mio figlio ha lavorato per l’Akragas ed è stato lui lo scorso anno a portare ad Agrigento giocatori quali Muscat e Dyulgerov. Sapete quanto ha guadagnato in un anno e mezzo? Tremila euro. Altri hanno imposto dei giocatori e quelle cifre percependo le stesse cifre in un solo mese, malgrado quei giocatori passeggino.
Parola al tecnico Raffaele Di Napoli. “E’ un momento difficile ma cerchiamo di tapparci le orecchie e continuiamo a fare la nostra parte con impegno e volontà con la speranza che la situazione societaria possa trovare uno sbocco positivo”.
Il tecnico dell’Akragas parla ai giornalisti cercando di trovare parole ed argomentazioni che diano fiducia e speranza al gruppo e ai tifosi agrigentini.
“Dobbiamo continuare a correre e lottare. I nostri giovani hanno la possibilità di mettersi in mostra in un campionato importante, hanno l’opportunità di dimostrare di poter giocare in Lega Pro. Ci stiamo unendo ancora di più per fronteggiare una situazione sicuramente non facile ma abbiamo il compito di portare avanti il nostro compito. Diversi giocatori stanno andando via? Purtroppo la situazione è questa. Vorrà dire che valorizzeremo altri giovani attingendo sia dalla formazione berretti che dagli allievi.
Confido nel lavoro del presidente Alessi, di Peppino Tirri e Totò Catania. Spero trovino una soluzione per superare la crisi.
Se non fosse stato per Alessi e qualche altro questa squadra non sarebbe arrivata tra i professionisti. Bisogna stare uniti. Agrigento può mantenere la Lega Pro soltanto rafforzando la società e creando strutture dove far crescere i giovani. In modo diverso si va a sbattere, non si va avanti in maniera costruttiva.
Domani faremo del nostro meglio. Ci proveremo indipendentemente dal nome dell’avversario di turno. Sono orgoglioso di essere qui ed è una scelta che rifarei”.
Da Di Napoli parole di apprezzamento nei confronti dei veri tifosi dell’Akragas.
“Sono quelli che anche in questi momenti difficili si mettono in viaggio per sostenere l’Akragas. Sono quelli che macinano chilometri su chilometri pur di far sentire il loro amore ai colori biancazzurri. Tifano e basta. A questi dico grazie, di cuore”.
Nel frattempo, l’Akragas perde anche Carillo passato alla Paganese. Altri giocatori dovrebbero lasciare Agrigento nelle prossime ore. Zanini domani non potrà essere utilizzato perché squalificato ma radio mercato lo dà in procinto di accasarsi altrove.