Come anticipato l'Akragas ha definito il passaggio in biancazzurro di Simone Brunetti. Dopo l'annuncio della società Lupa Frascati è arrivata l'ufficializzazione dei "giganti". Ecco il comunicato stampa diramato dal club.
La Società dell’Akragas è lieta di comunicare l'ingaggio del centrocampista Simone Brunetti, classe 1999, in arrivo dalla Lupa Frascati, formazione laziale che milita nel campionato di Serie D, girone G. L'importante operazione di mercato è stata portata a compimento dal Direttore sportivo Ernesto Russello, con il benestare del Presidente Giuseppe Deni.
Brunetti inizia la carriera con la squadra romana della Vigor Perconti, dove si mette in mostra e conquista, da protagonista, il titolo nazionale Giovanissimi nel 2014. In seguito, passa nei professionisti dove gioca con Vicenza, Udinese (di cui è capitano nella formazione Primavera) e Sambenedettese, con cui esordisce in Serie C. In seguito, colleziona 50 presenze e una decina di gol in Serie D fra Ragusa, Fezzanese, Tiferno e Sancataldese. Brunetti è un centrocampista moderno, il classico "tuttocampista" perché può ricoprire il ruolo di mezz'ala, trequartista e play basso, davanti la difesa. Senso tattico, tecnica individuale e un fisico importante fanno di Brunetti un centrocampista completo.
La sessione di mercato invernale si è aperta e anche l’Akragas si muove. Il direttore sportivo biancazzurro Ernesto Russello è operativo con l’intento di rinforzare ulteriormente la squadra. Ecco, allora, che è in arrivo il centrocampista Simone Brunetti, 23 anni, romano, proveniente dalla Lupa Frascati di serie D.
A darne notizia è proprio il club laziale. A breve si attende l’ufficializzazione anche dall’Akragas.
Simone Brunetti è una conoscenza diretta del ds Russello che già lo scorso anno lo ha avuto nella Sancataldese in serie D. Brunetti in passato ha anche giocato - tra le altre - nel Marina di Ragusa, Sambenedettese e le giovanili di Udinese e Vicenza.
Con l’attuale assenza dell’esperto e apprezzato Caccetta, l’arrivo di Brunetti può rappresentare una ulteriore alternativa per il tecnico Nicola Terranova per affrontare al meglio le prossime delicate settimane. Il mercato dell’Akragas potrebbe riservare qualche altra sorpresa in entrata. Al momento non sarebbero previste partenze.
Nel frattempo, l’Akragas è pronta per la difficile trasferta di domani ad Enna. Al “Gaeta” si preannuncia una bella gara tra due delle migliori squadre del girone A di Eccellenza, entrambe in lotta per la promozione in serie D. I biancazzurri provengono dalle vittorie in campionato e coppa, rispettivamente con Cus Palermo e Don Carlo Misilmeri. L’Enna nell’ultimo turno ha vinto in trasferta col Marineo. A Enna si prevede una bella cornice di pubblico.
Primo round all’Akragas. Un ben gol direttamente su calcio d'angolo di Desiderio Garufo nei minuti di recupero del primo tempo regala il successo ai biancazzurri nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia sul campo della Don Carlo Misilmeri.
Una gara ben giocata dall'Akragas che ha avuto diverse occasioni per rendere il vantaggio più corposo. In una si è opposta la traversa sul tiro di Vitelli. Buona palla gol anche per Mansour che ha giocato un tempo sostituito poi da Semenzin.
Nel secondo tempo l’Akragas ha ben gestito il prezioso vantaggio non correndo particolari rischi, chiudendo bene gli spazi.
Una vittoria meritata conquistata con determinazione e concentrazione. La qualificazione alla finale regionale si deciderà mercoledì 14 dicembre allo stadio Esseneto di Agrigento. I “giganti” partiranno dall’importante gol in trasferta ma guai a sentirsi già in finale.
La squadra di Nicola Terranova continua a centrare risultati positivi. Da domani testa nuovamente al campionato e alla difficile trasferta di domenica prossima ad Enna contro i gialloverdi di mister Strano e dell’ex Peppe Prestia.
Un secondo tempo giocato con più determinazione consente all’Akragas di superare il Cus Palermo e incamerare tre punti preziosissimi per il primato in classifica. I biancazzurri hanno vinto tre a uno ma non è stato semplice avere ragione dei palermitani, complice un terreno di gioco insidioso a causa delle piogge delle scorse ore.
Come nelle gare precedenti, l’Akragas ha mantenuto saldamente l’iniziativa e creato numerose occasioni gol ma ha peccato di imprecisione e poca lucidità sotto porta.
Il Cus Palermo ha fatto la classica partita di chi pensa a non prenderle al cospetto di una squadra tecnicamente superiore: grinta, chiusura degli spazi, pressing. Il portiere dell’Akragas Elezaji non ha mai corso seri pericoli. L’Akragas spreca tanto con Pavisich e Mansour.
A fine primo tempo il tecnico Terranova negli spogliatoi si fa sentire e la sua squadra entra in campo con un piglio diverso. A sbloccarla è l’attaccante Santiago Pavisich al 60esimo sugli sviluppi di un corner calciato dall’ottimo Garufo. Passano otto minuti ed il Cus Palermo pareggia sfruttando appieno un calcio di rigore trasformato da Nuccio.
L’Akragas è consapevole dell’importanza della gara e non si deprime. La squadra spinge sull’acceleratore, crea tanto gioco. Il tecnico Terranova rinforza l’attacco con Ciccio Vitelli e la spinta aumenta. A 10 minuti dal termine Mansour è steso in area e l’arbitro indica il dischetto. Della battuta si incarica Desiderio Garufo che con freddezza segna il due a uno. L’Akragas vede vicino il successo e sulle ali dell’entusiasmo va ancora in gol con Semenzin, autore di una buona prestazione, ottimamente servito da Vitelli.
L’Akragas porta a casa la vittoria. Successo sofferto ma pienamente meritato dai biancazzurri. Festa sotto la curva Sud e applausi del pubblico. In virtù dei risultati di giornata, l’Akragas sale a quota 30 punti e allunga di due lunghezze sul Misilmeri, che ha pareggiato al 98esimo in trasferta col Casteldaccia. Frena in casa la Pro Favara (25 punti) costretta al pari con il Castellammare. Brutta sconfitta della Mazarese a Sciacca. Vince solo l’Enna fuori casa col Marineo.
Mercoledì l’Akragas torna in campo per la Coppa Italia. Gli agrigentini giocano a Misilmeri la gara di andata di semifinale.
A fine gara soddisfatto il tecnico Nicola Terranova.
“Sarà un campionato con tante partite giocate con sofferenza. Quando si vince soffrendo aumenta l’autostima della squadra. Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno da subito cercato il vantaggio. Cosa ho detto a fine primo tempo? Cerchiamo sempre di spronare il gruppo ma anche di dare serenità. C’è da dire che questa settimana ci siamo allenati poco all’Esseneto per salvaguardare il terreno di gioco. Sono contento della prestazione dei ragazzi. Dobbiamo continuare così. E’ un campionato tosto che si deciderà nelle ultime giornate. Adesso pensiamo a recuperare le energie. Domani torniamo ad allenarci in vista della gara di mercoledì a Misilmeri e poi penseremo all'Enna. Una partita per volta”.
Alla vigilia della partita col Cus Palermo, in programma domani allo stadio Esseneto, il presidente dell’Akragas Giuseppe Deni è rientrato da Imola per seguire la sua squadra del cuore. Il patron biancazzurro ha incontrato la squadra e lo staff tecnico per caricarli in vista della nuova partita di campionato. L’Akragas insegue i tre punti per continuare il cammino in vetta.
“Sono tornato perché l’Akragas è parte di me, una creatura che sto seguendo con particolare attenzione. Il nostro obiettivo è riportare l’Akragas dove merita e il nostro impegno è confermato. Sono certo che i ragazzi domani risponderanno nel migliore dei modi. Vogliamo fare bene sia in campionato sia in Coppa Italia. Entrambe le competizioni rientrano tra i nostri obiettivi e vogliamo ottenere il massimo. Il mercato? piena fiducia nel direttore sportivo Ernesto Russello. Ha svolto un gran lavoro nella sessione estiva e saprà certamente fare bene anche prossimamente. Lui conosce i nostri obiettivi e saprà muoversi. Messaggio ai tifosi? Di continuare a starci vicini. Crescono numericamente e ciò mi riempie di gioia. Dobbiamo stare uniti e dare alla squadra la giusta carica. L’Akragas è un patrimonio importante”.
Semaforo rosso a Torino. La Fortitudo Moncada Agrigento esce sconfitta dal parquet del pala Gianni Asti col punteggio di 88 – 69. I biancazzurri hanno dovuto fare i conti con una squadra molto ben organizzata che ha meritato i due punti perché più continua e fisica. Nei primi due quarti Agrigento ha tenuto testa ricucendo i vantaggi dei piemontesi. Nella seconda parte Torino ha sbagliato un colpo. La difesa ermetica ha costretto la Fortitudo a forzare i tiri spesso imprecisi. Gli errori hanno indubbiamente pesato. Gialloblu implacabili con Schina, Poser e l’ex Simone Pepe.
A differenza delle precedenti gare esterne, la Fortitudo Moncada non è riuscita a restare in partita fino ai minuti conclusivi ed è ciò che ha fatto la differenza. Tra i piemontesi da segnalare i rientri in campo di Taflaj, Jackson e capitan De Vico.
Top scorer del match Daeshon Francis con 22 punti e 4 rimbalzi, un'altra prestazione di rilievo per l'americano. In doppia cifra anche Grande con 16 punti e Marfo con 11. Partita decisamente storta per Lorenzo Ambrosin, a segno solo 1/11 da due punti e 0/6 da tre.
Torino resta imbattuta in casa (cinque su cinque). Per la Fortitudo Moncada uno stop esterno che deve essere cancellato in fretta, pensare subito alla prossima partita casalinga contro Treviglio. La squadra agrigentina è stata seguita come sempre da un gruppo di tifosi. Calore e sostegno anche questa volta non sono mancati e l’incitamento non è passato inosservato ai cronisti locali che a fine partita hanno avuto modo di evidenziarlo con coach Franco Ciani. Lui, da ex, ha speso belle parole nei confronti dei tifosi e di Agrigento ricordando gli otto anni importanti trascorsi in una città. “Sono andato a salutare i tifosi della Fortitudo, un gesto sentito carico di emozione e stima nei confronti di persone che mi hanno dato tanto così come penso di aver fatto anch’io. Otto anni di vita professionale e non solo non possono essere sempre chiusi in uno scrigno. Tra l’altro non si diventa casualmente cittadino onorario di una città”.
Coach Devis Cagnardi ha riconosciuto i meriti di Torino e si è detto rammaricato per la prestazione dalla fine del terzo quarto. “Speravamo di arrivare ai minuti conclusivi incollati alla partita per giocarci le nostre chance ma non siamo stati costanti e non abbiamo giocato con la giusta energia”.
Reale Mutua Torino - Moncada Energy Agrigento 88-69 (19-20, 20-17, 22-14, 27-18)
Reale Mutua Torino: Matteo Schina 16 (3/3, 3/4), Federico Poser 15 (7/9, 0/0), Niccolo De vico 11 (1/1, 1/2), Tommaso Guariglia 11 (4/5, 0/1), Simone Pepe 11 (2/6, 1/4), Iris Ikangi 11 (1/3, 3/5), Ronald Jackson 7 (2/3, 1/1), Demario Mayfield 4 (2/4, 0/3), Celis Taflaj 2 (1/3, 0/1), Giorgio Dalle ave 0 (0/0, 0/0), Federico Avino 0 (0/1, 0/0), Luca Loiacono 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 15 / 21 - Rimbalzi: 36 7 + 29 (Matteo Schina, Federico Poser, Ronald Jackson 6) - Assist: 16 (Demario Mayfield 5)
Moncada Energy Agrigento: Daeshon Francis 22 (7/9, 2/2), Alessandro Grande 16 (2/3, 3/9), Kevin Marfo 11 (4/8, 0/0), Matteo Negri 8 (2/3, 1/2), Albano Chiarastella 5 (1/1, 1/3), Lorenzo Ambrosin 3 (1/11, 0/6), Cosimo Costi 2 (1/3, 0/3), Mait Peterson 2 (1/1, 0/1), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 10 / 18 - Rimbalzi: 31 9 + 22 (Kevin Marfo 9) - Assist: 9 (Alessandro Grande 4)
La stella brilla per la Fortitudo Moncada Agrigento. Roma deve inchinarsi ai biancazzurri di casa. Al pala Moncada un vero e proprio trionfo in una gara praticamente senza storia. 91 a 63. + 28 sul tabellone in favore dei ragazzi di coach Cagnardi che hanno dominato e divertito il caloroso pubblico.
La Fortitudo Moncada ha girato a meraviglia: continuità e ritmo in attacco e solidità difensiva. Vittoria di squadra, voluta con determinazione dopo la sconfitta di Cantù. Miglior realizzatore Kevin Marfo, un gigante sotto canestro, autore di 19 punti e 7 rimbalzi. Super anche Ambrosin con 17 e Francis con 16. Come non menzionare il gran lavoro di capitan Chiarastella. Ma tutti, anche i ragazzi della panchina, hanno dato il contributo.
Era importante dare un segnale seppur contro una squadra che sta facendo fatica e che finora le ha perse tutte.
I “giganti” hanno subito iniziato nel modo giusto. La Stella Azzurra Roma da l’impressione, tuttavia, di reggere il confronto. Ma dura solo un quarto. Agrigento col passare dei minuti dilaga. Padrona assoluta del campo. La Fortitudo concede solo 9 punti nel terzo parziale e 15 nell'ultimo quando il divario era ormai molto ampio. Vittoria, senza storia. Agrigento sale in classifica a quota 8 punti.
Soddisfatto coach Cagnardi al termine del match: "Era importante vincere perché c'è sempre un classifica con la quale fare i conti, era importante dare seguito alle prestazioni, era importante esprimere la nostra pallacanestro per dare un senso al lavoro di tutti i giorni e per questo ringrazio i ragazzi, non è una cosa scontata, lo fanno con grande spirito di sacrificio e con dedizione. Era importante approcciare bene e l'abbiamo fatto. Oggi tutti i ragazzi si sono espressi molto bene. Ci aspetta un campionato lungo ed una trasferta difficile come quella di venerdì contro Torino, una corazzata, difficile ma non proibitiva, è tutto nelle nostre mani e possiamo giocarcela contro chiunque".
Moncada Energy Agrigento - E-Gap Stella Azzurra Roma 91-63 (28-25, 23-14, 24-9, 16-15)
Moncada Energy Agrigento: Kevin Marfo 19 (5/8, 0/0), Lorenzo Ambrosin 17 (5/10, 2/3), Daeshon Francis 16 (2/2, 2/3), Alessandro Grande 13 (2/2, 3/9), Cosimo Costi 12 (2/4, 1/3), Mait Peterson 6 (3/5, 0/0), Albano Chiarastella 5 (1/1, 1/1), Matteo Negri 3 (0/2, 1/2), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/1)
Tiri liberi: 21 / 24 - Rimbalzi: 32 6 + 26 (Albano Chiarastella 8) - Assist: 23 (Albano Chiarastella 10)
E-Gap Stella Azzurra Roma: Duane Wilson 18 (4/7, 3/5), Jacopo Giachetti 12 (5/9, 0/1), Matteo Ferrara 9 (4/4, 0/0), Matteo Visintin 6 (3/3, 0/1), Emmanuel Innocenti 6 (3/4, 0/4), Alberto Chiumenti 4 (2/3, 0/0), Riccardo Salvioni 4 (2/2, 0/0), Lazar Nikolic 2 (1/1, 0/3), Roberto Rullo 2 (1/2, 0/6), Lucas Fresno 0 (0/1, 0/2), Fabrizio Pugliatti 0 (0/0, 0/0), Dut Mabor biar 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 4 / 7 - Rimbalzi: 20 3 + 17 (Matteo Ferrara 5) - Assist: 6 (Roberto Rullo 2)
Dopo due pari consecutivi in campionato, l’Akragas torna a gustare il sapore della vittoria e incamera tre punti importanti. Il Gela, fanalino di coda, si arrende al maggiore tasso tecnico della capolista.
Due a zero il punteggio finale al “Vincenzo Presti”, firmato da Mansour e Neri con un gol per tempo.
L’Akragas ha meritato il successo contro una squadra che ci ha messo cuore e generosità ma non è riuscita ad andare oltre.
I biancazzurri di Nicola Terranova la sbloccano dopo 18 minuti con Mansour che riceve un gran pallone lavorato magistralmente dall’ottimo Semenzin. I “giganti” hanno la possibilità di andare a segno altre volte ma gli avanti sprecano.
Nella ripresa la musica non cambia. L’Akragas continua a fare la partita e realizza il gol del raddoppio con il difensore Neri a dieci minuti dal termine del tempo regolamentare.
Unica nota stonata del pomeriggio gelese l’infortunio occorso al centrocampista Caccetta che lo ha costretto a lasciare il terreno di gioco anzitempo. Secondo la prima diagnosi, il calciatore ha riportato la frattura composta della testa del perone. In settimana Caccetta sarà sottoposto a risonanza magnetica.
L’Akragas torna a sorridere, sale in classifica a quota 27. I tre punti la fanno “respirare” e affrontare con maggiore serenità la nuova settimana di lavoro. Domenica prossima all’Esseneto arriva il Cus Palermo.
Nelle altre gare, la Pro Favara si è imposta di misura sul campo della Mazarese con un gol di La Piana a cinque minuti dalla fine. Con questo successo i gialloblu di Catalano balzano a quota 24, al terzo posto. Secondo piazzamento per la Don Carlo Misilmeri (25 punti) che ha rifilato quattro gol alla Nissa. Rinviata per maltempo la gara Enna - Casteldaccia.