Le ultime due vittorie portano il suo sigillo. Due rigori calciati alla perfezione e due gol che valgono sei punti ad un’Akragas che vuol centrare una salvezza diretta che sarebbe come vincere il campionato.
Totò Cocuzza prende per mano la sua squadra e in questo finale di stagione vuol dimostrare di non essere un ex calciatore. Superato il periodo difficile dal punto di vista fisico e ambientale adesso sta dando il proprio contributo in modo efficace. Il neo papà è rigenerato, voglioso di regalare soddisfazioni ai tifosi dell’Akragas. Con Agrigento ha un “conto” aperto e non ha nessuna intenzione di andare via prima di aver compiuto la “missione salvezza”.
In sala stampa, al termine della gara vinta col Matera è apparso sereno, contento.
“Il rigore è stato sacrosanto. Se Auteri ritiene che non fosse rigore stava vedendo un’altra gara. Sono molto contento. A gennaio ero in procinto di lasciare Agrigento per tanti motivi. Questo non è avvenuto e sono stato riaccolto dalla società, dal mister e dai compagni di squadra.
Ho sofferto molto nel girone di andata per via di un grave infortunio che mi ha tenuto fuori dai campi di gioco per sette mesi e per me è stato un dramma. Fisicamente non sono mai stato al top. Adesso sto bene e sono felice di poter dare il mio contributo.
Stiamo ricreando entusiasmo insieme al nostro pubblico. Ci hanno sostenuto dal primo all’ultimo minuto. Abbiamo tifosi stupendi. Ogni gara è una finale. Vogliamo salvarci. Tutti insieme possiamo riuscirci. Il mio gol? lo dedico alla mia famiglia, a mia moglie e alla mia dolce bimba appena arrivata”.