Il bunker difensivo biancazzurro regge 89 minuti quando arriva il gol, duramente contestato dall’Akragas, del giallorosso Giovinco. Il Catanzaro vince la sfida salvezza del “Ceravolo” e conquista tre punti importanti per il proseguo del campionato, in ottica salvezza. L’Akragas è costretta alla resa ma dopo aver giocato complessivamente una gara accorta e con poche sbavature.
Quella che si gioca al “Nicola Ceravolo” è l’undicesima sfida della storia tra Akragas e Catanzaro. La formazione iniziale dell’Akragas è la stessa che ha giocato il derby col Catania. In virtù del fattore campo e di una classifica peggiore il Catanzaro ha l’obbligo di fare la partita e i ragazzi di Alessandro Erra dopo un inizio stentato hanno il pallino del gioco.
I primi venti minuti sono di studio. Non si registra alcuna azione di particolare rilievo.
La prima trama d’attacco dell’incontro la costruiscono i biancazzurri di Raffaele Di Napoli. Al 28esimo vanno vicinissimi al gol: da pochissimi metri Coppola, controllato da un avversario, spreca mandando sopra la traversa su assist perfetto di Salvemini.
Al 33esimo la risposta del Catanzaro con Basrak ma il suo tiro è neutralizzato da Pane. Un minuto dopo ancora Catanzaro in evidenza con il diagonale insidioso di Pasqualoni, ma Pane è bravo a deviare.
Al 42esimo i padroni di casa hanno un’altra buona opportunità con Carcione su calcio di punizione, ma Pane è attento.
In chiusura di tempo il Catanzaro rischia in difesa con Esposito che perde palla e per poco non consente all’Akragas di sbloccare il match.
Il primo tempo si conclude dopo quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara Nicolò Cipriani di Empoli.
Il secondo tempo è giocato con maggiore intensità ed agonismo. L’ingresso in campo di Cunzi per Basrak vivacizza la manovra del Catanzaro. I padroni di casa rientrano sul terreno di gioco con un piglio diverso, sono più offensivi. L’Akragas abbottonata nella propria metà campo sventa gli attacchi dei giallorossi.
Al 64esimo il primo cambio nell’Akragas. Di Napoli manda in campo Klaric per Cochis. Un minuto dopo il Catanzaro invoca il calcio di rigore per un presunto fallo di mano di mano di Riggio, ma le immagini chiariranno che l’arbitro ha visto bene non concedendo la massima punizione.
Al 68esimo destro di Palmiero abbondantemente sopra la traversa. Il secondo tempo propone un Catanzaro costantemente nella metà campo biancazzurra. L’Akragas si difende ma nell’ultimo minuto di gioco arriva la doccia fredda: il portiere Pane non trattiene il pallone su cross di Icardi in uscita e Giovinco insacca l’uno a zero. Il capitano dell’Akragas protesta con veemenza lamentando di essere stato spinto ed il direttore di gara lo espelle. Piove sul bagnato sull’Akragas che resta in dieci ed incassa la sconfitta. Una sconfitta bruciante non foss’altro perché maturata nell’ultimo minuto regolamentare proprio quando l’Akragas iniziava ad assaporare la conquista di un punto prezioso.
Finisce con il Catanzaro che fa bottino pieno e raggiunge in classifica l’Akragas. La sfida salvezza si accende, lotta più che mai aperta.
Una vittoria complessivamente meritata dal Catanzaro che ha avuto il pregio di crederci maggiormente. L’Akragas ha giocato con impegno e determinazione ma in avanti non ha osato granché. La squadra di Di Napoli torna a casa con la consapevolezza di poter competere fino alla fine per conservare la Lega Pro. I nuovi arrivati si stanno inserendo sempre meglio. I giovani continuano il loro percorso di crescita. Avanti, con fiducia.