“Aspetteremo lunedi, non di più. Se entro il 23 gennaio all’appello dell’Akragas non dovesse rispondere concretamente qualcuno, disposto a rilanciare economicamente il club, saremo costretti a prendere decisioni che non escludiamo possano essere anche drastiche, drammatiche e dolorose”.
Lo ha affermato il presidente Silvio Alessi intervenendo nella trasmissione televisiva “Solo Akragas”. Il club biancazzurro è ad un bivio e, dopo il disimpegno del presidente Marcello Giavarini, il futuro è quanto mai incerto.
“Abbiamo una sola certezza. E’ quella che l’Akragas sicuramente non fallirà. C’è il mio impegno e quello dei collaboratori affinché il club non muoia. Oggi abbiamo avuto una importante riunione durante la quale abbiamo fatto il punto della situazione. Molto dipenderà da quanto accadrà da qui a lunedì. Abbiamo contatti con tre cordate che sembrerebbero interessate a partecipare al progetto Akragas: una romana, una del Nord Italia ed una con riferimenti agrigentini. Ci auguriamo che almeno una di queste risponda positivamente.
Se entro lunedì non avremo risposte decideremo come operare. In quel caso saremo costretti ad effettuare altre cessioni di giocatori. Non possiamo fare altrimenti per portare a termine la stagione. Probabilmente ciò comporterà la retrocessione in serie D? Forse si ma meglio retrocedere che scomparire dalla mappa del calcio. Silvio Alessi non farà fallire l’Akragas”.
Il futuro dell’Akragas è appeso ad un filo. I tifosi col fiato sospeso.