Oggi sembrerebbe la strada più semplice e quella maggiormente praticabile per giungere alla meta, ovvero la salvezza dell’Akragas. Se il presidente Marcello Giavarini non dovesse fare un passo indietro rispetto all’annunciato disinteressamento finanziario chi, sin da gennaio, potrebbe assumersi l’onore e l’onere di guidare il club biancazzurro?
Il pensiero va all’ultima dirigenza prima dell’era Giavarini, ai protagonisti della storica promozione in Lega Pro. E con loro non potrebbe non esserci Silvio Alessi che in questo caso potrebbe decidere di restare al timone dell’Akragas.
Chissà che non sarà proprio questa la nuova svolta nella società.
Nuovamente loro, i “vecchi” dirigenti che in questi mesi di assenza hanno seguito la loro creatura da lontano e che, vedendola in difficoltà, potrebbero decidere di riprenderla per mano e darle serenità con l’obiettivo di conservare l’importante categoria della Lega Pro. I vecchi dirigenti nuovamente alla guida del club, supportati da sponsors. Occorrerebbe un nuovo sforzo.
Ad oggi è solo una suggestione, forse una logica intuizione, considerato anche che l’Akragas non ha molto tempo per risolvere la crisi societaria. Il presidente Marcello Giavarini ha fatto sapere che l’Akragas fino a gennaio ha copertura finanziaria. Bisogna fare in fretta anche perché incombe la sessione di dicembre del mercato e l’Akragas deve necessariamente fare alcune operazioni per rafforzare l’organico.
Domenica scorsa qualcuno di loro si è rivisto allo stadio Esseneto, a dimostrazione che l’Akragas è un amore grande.
Senza certezza economica l’amministratore delegato Peppino Tirri non può fare nulla. Non è escluso che nel rimpasto dirigenziale l’uomo mercato del club non resti al proprio posto.
La situazione è in evoluzione. I tifosi tramite i social network adesso spengono le critiche ed auspicano il superamento della crisi societaria per il bene dell’Akragas che resta un patrimonio da custodire.