Smaliziata, forse ancora poco concreta ma sicuramente brillante nel gioco e già in clima campionato. L’Akragas versione Catania è piaciuta per l’impegno, la personalità dei suoi giovani e la determinazione. Il risultato ha premiato il Catania dell’ex Pino Rigoli, anche se alla luce di quanto visto il 2 a 0 degli etnei appare fin troppo largo. Ed anche il direttore di gara Nicoletti ha contribuito a renderlo tale: all’Akragas ha negato un calcio di rigore apparso netto, mentre è sembrato fin troppo generoso nel concederlo al Catania. Episodi questi che hanno determinato l’esito della gara.

Le due reti del Catania nel secondo tempo. La prima di Calil su assist di Russotto al 52esimo. Il secondo dal dischetto all’80esimo ad opera di Paolucci.

L’Akragas crea pericoli in più occasioni, il portiere etneo Pisseri salva il Catania in almeno tre circostanze, ma i biancazzurri (ieri in maglia rossa) escono di scena dalla Coppa Italia con la consapevolezza di aver costruito un organico giovane composto da elementi di talento. La strada sembra essere quella giusta. Al Cibali si sono viste belle trame di gioco, una buona intesa tra i vari reparti, buon palleggio negli spazi stretti ed una condizione fisica ideale per iniziare il campionato al meglio. La prestazione di Catania dice al tecnico Di Napoli che la strada segnata è quella giusta. Se si continua così si può fare bene.