L’Akragas che piace per atteggiamento, gioco e personalità. I biancazzurri vincono con orgoglio e grande merito. Il Pompei deve inchinarsi alla squadra di Favarin e lascia il campo tra i fischi e la contestazione del pubblico campano. L’Akragas esulta con i propri trenta tifosi che con passione e amore, senza guardare la classifica, hanno seguito la squadra del cuore trascinandola verso un successo che fa morale e muove la classifica.
Vittoria due a zero maturata nel secondo tempo, firmata da un super Meola (all’ottavo della ripresa) con un bolide che si è insaccato sotto l’incrocio dei pali della porta difesa dal riberese Rizzuto e al settimo minuto di recupero da Lo Faso entrato in campo nei minuti conclusivi della gara.
Akragas che ha interpretato la partita nel modo giusto, limitando il gioco del Pompei di mister Esposito. Il portiere Dregan è stato chiamato all’intervento in un paio di occasioni. L’occasione più ghiotta quella capitata nei piedi di Rondinella ma il portiere agrigentino si è fatto trovare pronto.
Nell’Akragas da registrare la buona prova del centrocampista Pusic, al suo esordio in maglia biancazzurra. Il croato ha giocato ottimi palloni, dando sicurezza ai compagni. Ha sicuramente ampi margini di miglioramento. Ma il merito va a tutta la squadra protagonista di una bella prestazione.
L’Akragas torna ad Agrigento con i tre punti in cascina, terza vittoria in campionato, e la consapevolezza di poter crescere ulteriormente con l’inserimento dell’attaccante serbo Mudrinski. Bello e significativo l'abbraccio dei calciatori agrigentini a fine partita.
Con cuore, coraggio, serenità, determinazione e un pizzico di fortuna l’Akragas può continuare a sperare di mantenere la categoria. La pesante vittoria in trasferta contro una diretta concorrente fa salire le quotazioni. Domenica prossima allo stadio Esseneto arriva la Castrum Favara.