L’Akragas vince la gara del “Bruccoleri”. In uno stadio gremito i biancazzurri ottengono tre punti importantissimi per la corsa promozione. La squadra di Terranova si è imposta giocando una gara accorta ma anche di personalità e temperamento.
A decidere il match è stato l’esperto Desiderio Garufo su calcio di rigore all’ottavo minuto del secondo tempo ma grande merito è da attribuire al giovane Bruno, bravissimo ad entrare in area e procurarsi il penalty concesso senza alcuna esitazione dal direttore di gara Laugelli di Casale Monferrato. Bruno è stato certamente uno dei grandi protagonisti della gara vinta dall’Akragas: un giovane che da alcune settimane si sta mettendo in mostra ed è in continua crescita.
L’esecuzione di Garufo è stata praticamente perfetta. Il gol dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato. Nella ripresa la Pro Favara ha alzato il baricentro ed in qualche occasione si è presentata dalle parti del portiere Elezaji che comunque non è stato chiamato ad interventi difficili. Il tecnico agrigentino Terranova ha poi dato spazio a Caccetta e Mansour. L’Akragas ha badato a controllare giocando di rimessa.
La Pro Favara recrimina per un calcio di rigore non concesso e sul finire Mansour ha avuto la palla del due a zero ma Miano ha evitato il gol.
Finisce con la l’esultanza dei giocatori dell’Akragas e la delusione dei tifosi della Pro Favara che in massa avevano riempito lo stadio comunale Bruccoleri e che speravano nel successo per accorciare il divario dall’Akragas e continuare a sperare nel sogno promozione.
Per l’Akragas la vittoria significa aggancio in vetta. I giganti tornano al comando della classifica a quota 55 in virtù del pari interno dell’Enna con la Leonfortese (0-0). Il successo dell’Akragas ha un sapore speciale perché arriva in un periodo di forma non particolarmente esaltante: tanti giocatori non sono al meglio della condizione e qualcuno sta andando in campo stringendo i denti dimostrando grande professionalità e attaccamento alla maglia. Tre punto d’oro che rilanciano le quotazioni dei “giganti” anche sotto l'aspetto motivazionale e del morale. Il gruppo, ricompattato, lancia un chiaro messaggio al campionato: quest'Akragas vuol esserci fino in fondo.