“La mia vita, è stata sicuramente sempre rivolta a volere dimostrare che nel nostro territorio si potesse fare, nel lavoro e nello sport, ciò che in altri posti era normale fare, una impresa innovativa, una squadra di successo, e non per sola visibilità personale, ma per l’orgoglio di dire ce l’ho fatta qui.
Credetemi, non poche volte per farlo ho messo a rischio tutto, per farlo in un posto periferico al mondo, per gli ostacoli di molta gente che non voleva che ci riuscissi, per collaboratori che nella realtà non lo erano, ma sono andato avanti L’ho fatto pensando che questo nel tempo avrebbe portato la consapevolezza ai miei, al territorio e ai suoi giovani che si poteva fare, che qui si doveva fare.
Io non so se ci sono riuscito, sicuramente con momenti alterni sono stato la azienda che in termini di fatturato di gruppo tra il 2010 e 2012 ha raggiunto gli importi che nessuno aveva mai raggiunto nel nostro territorio, senza avere appalti dalla pubblica amministrazione che non abbiamo cercato, e nel basket ho raggiunto i migliori risultati della nostra città, i play off per la serie A e numerose avvincenti stagioni…”.
Scriveva così Totò Moncada proprio nel maggio di due anni fa in un lettera nella quale tracciava il percorso della sua Fortitudo di basket nel periodo di piena pandemia e che sintetizza il profilo di un uomo che ad Agrigento, e non solo, si è tanto adoperato in ambito economico e sociale.
Gesti concreti, fattivi, andava al sodo Totò Moncada. Uomo passionale, generoso, molto sensibile e riservato al contempo. Alle parole preferiva le azioni, agire. Con la fondazione “Agireinsieme” si impegnò proprio per migliorare un territorio dalle mille risorse, bellezze, ma anche complessità e asperità.
Grande amore per il basket e per i ragazzi. Amava vedere il suo pala Moncada gremito di giovani. La Fortitudo il proprio orgoglio di famiglia da custodire gelosamente. L’ha presa per mano nei primi anni ’90 subentrando all’allora presidente Vittorio Pantalena, Enzo Penna e Gianni Portannese. Un club con oltre 50 anni di storia che continua a splendere ed essere modello italiano per gestione oculata e brillanti risultati sportivi grazie all’opera di Gabriele, Raimondo e Andrea ed altri validi collaboratori e dirigenti tra i quali, in primis, Cristian Mayer. Nei giorni scorsi su facebook scriveva che sognava di vedere il palasport completamente pieno, senza un posto libero. Chissà che questo desiderio molto presto non possa essere esaudito. La sua squadra avrà adesso una ragione in più per continuare a vincere e a splendere nel basket che conta. Oggi più di ieri.
Tanti i suoi gesti silenziosi in favore di chi era nel bisogno.
Appresa la notizia della scomparsa, numerosissimi i messaggi di cordoglio tramite i social delle società sportive agrigentine ed anche dei tifosi ed ex giocatori e allenatori biancazzurri. “Hai dato molto più di ciò che hai ricevuto…Per Agrigento finisce un’era...”. Questa volta Totò Moncada purtroppo va via davvero. Non è un grido d'allarme e neppure una provocazione.
Alla famiglia Moncada le condoglianze della redazione di Obiettivo Informazione