L’Akragas vince la prima partita nel nuovo campionato di Eccellenza. Sul rettangolo verde dell’Esseneto la squadra di Di Gaetano ottiene un successo importante contro un’ostica Nissa che prima di oggi aveva vinto entrambe le gare finora disputate.
A regalare il successo all’Akragas, oggi in divisa rossa, l’argentino Mauricio Villa al 48esimo del primo tempo. L’attaccante dell’Akragas, in piena area, è stato bravo ribadire in gol sulla corta respinta del difensore Campanaro sul precedente tiro del capitano Gambino. Il gol dell’Akragas è stato come una liberazione. Significativo l’abbraccio del gruppo con i giocatori della panchina corsi a festeggiare con i compagni di squadra e lo staff tecnico.
Nell’azione del gol Villa ha avuto un problema muscolare e nel secondo tempo è stato sostituito dal tecnico agrigentino. L’Akragas ha giocato tutto sommato un buon primo tempo, è stata propositiva. Il tecnico Di Gaetano aveva chiesto ai suoi pazienza e sacrificio evitando di sbilanciarsi troppo in avanti per non lasciare spazi alla Nissa. E così è stato.
Nel secondo tempo l’Akragas si è difesa con ordine giocando di rimessa. La Nissa è stata più vivace ma il portiere agrigentino Compagno non ha mai corso pericoli.
Alla Nissa è stato annullato un gol a Bellanca per fuori gioco.
Da rimarcare il gran numero, eccessivo, di cartellini gialli esibiti dal direttore di gara Pomara di Palermo: 13 giocatori ammoniti, sette dei quali dell’Akragas.
L’Akragas conserva il prezioso 1 a 0 e festeggia la meritata vittoria sulla Nissa. I biancazzurri balzano a quota 4 punti in classifica che valgono il sesto posto nel girone di Eccellenza. Nonostante gli spalti vuoti, a fine gara i giocatori dell’Akragas sono andati sotto la curva Sud ad omaggiare simbolicamente i tifosi biancazzurri che in uno striscione hanno chiesto impegno e vittoria.
Rotto l’incantesimo negativo, adesso bisogna provare a dare continuità ai risultati. Mercoledì turno infrasettimanale di campionato: l’Akragas sarà impegnata nell’insidioso derby esterno con il Canicattì di Pippo Romano.