Non sono mancati cuore e volontà ma la Fortitudo Moncada Agrigento ha dovuto cedere alla maggiore qualità tecnica della capolista Virtus Roma. Al pala Lottomatica della capitale è finita 91 a 81. Un successo meritato dai padroni di casa che hanno giocato con maggiore continuità sia in attacco che in difesa contro una Fortitudo Moncada penalizzata dall’esplusione di Pepe nel secondo quarto. Ma i biancazzurri hanno commesso diversi errori sia in attacco che in difesa.
Primo quarto all’insegna dell’equilibrio. Inizio con errori da entrambe le parti e difese impegnate. Più redditizio il gioco della Virtus Roma che con Sandri, Landi, Moore, Alibegovic ha trovato la via del canestro con maggior facilità. La Fortitudo Moncada ha faticato a perforare il muro difensivo. C’è riuscita, in particolare, con Cannon e Guariglia. Il primo quarto si è chiuso con la Virtus Roma avanti 26 a 21.
Nel secondo periodo la Fortitudo Moncada ha iniziato con un piglio diverso andando subito a segno con Pepe ed una tripla firmata Ambrosin che nell’azione successiva insacca il tiro libero che vale il sorpasso 26 a 28. A cinque minuti dal termine è parità 38 a 38. In casa Agrigento in evidenza il capitano Marco Evangelisti ma i biancazzurri perdono Simone Pepe, punito da un antisportivo dopo aver subito un fallo tecnico. Una grave perdita per la squadra di Ciani chiamata ad uno sforzo maggiore per sopperire. Agrigento non demorde e non si disunisce. Anzi. Va a segno rabbiosa con Evangelisti, Sosa e Cannon. Gara avvincente e combattuta. Agrigento punge e la Virtus Roma graffia nell’ultimo minuto di gioco andando a segno con un super Moore dalla distanza, Baldasso e Sandri. Il secondo quarto si chiude con i giallorossi avanti 53 a 49.
Alla ripresa dopo il riposo lungo, la Fortitudo Moncada ha un approccio positivo al match recuperando lo svantaggio (55 a 55). Ma la capolista non ci sta e torna prepotentemente avanti (67 a 57) con i biancazzurri agrigentini che soffrono la difesa della Virtus e subiscono le triple pesantissime di Landi. La Fortitudo Moncada cala e, complici decisioni arbitrali discutibili, va sotto 72 a 62. Con un giocatore in meno nella rotazione per Agrigento è ancora più dura recuperare contro una Virtus desiderosa di consolidare il primato in classifica. Il terzo quarto si chiude con i padroni di casa avanti 72 a 66.
La Fortitudo Moncada Agrigento non si da per vinta. I biancazzurri lottano e soffrono con coraggio contro la corazzata Roma. Cannon ed Evangelisti hanno carattere e personalità. Quaglia sotto i tabelloni fa un buon lavoro e va anche a segno. Dall’altra parte risponde il gigante Sims (74 a 71). Ci pensa poi Ambrosin a insaccare la tripla che vale il 74 a 74 a otto minuti dal termine. Moore è indomabile e, in tandem con Sims, in un amen riportano avanti la Virtus 82 a 76. Il pala Lottomatica si infiamma. Gara avvincente. Nei minuti finali Agrigento è morbida e vulnerabile, sbaglia palloni importanti e deve cedere alla capolista.
Finisce 91 a 81 con la vittoria meritata della Virtus Roma ma per la Fortitudo Moncada il rammarico di non averla potuta giocare ad armi pari per l’espulsione di Pepe.
Domenica prossima sarà derby contro Trapani al pala Moncada.
Virtus Roma – M Rinnovabili Agrigento 91-81 (26-21, 27-28, 19-17, 19-15)
Virtus Roma: Alibegovic 19 (6/8, 1/2), Sims 18 (6/14, 0/0), Landi 13 (1/1, 3/4), Sandri 12 (2/3, 2/7),Moore 11 (3/4, 1/4), Baldasso 11 (0/3, 3/4), Santiangeli 3 (1/2, 0/1), Chessa 2 (1/1, 0/1), Saccaggi 2 (1/1, 0/0), Lucarelli 0 (0/0, 0/0), Spizzichino 0 (0/0, 0/0), Matic 0 (0/0, 0/0). All. Bucchi
M Rinnovabili Agrigento: Cannon 19 (7/13, 0/0), Evangelisti 19 (5/7, 1/1), Ambrosin 18 (3/6, 2/4), Quaglia 10 (2/2, 1/1), Sousa 7 (3/4, 0/2), Pepe 4 (1/4, 0/1), Fontana 2 (1/2, 0/3), Guariglia 2 (1/3, 0/1), Bell 0 (0/1, 0/4), Cuffaro 0 (0/0, 0/0); All Ciani.