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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

La vittoria con il Catania ha riportato entusiasmo e fiducia nell’ambiente. Dallo scoraggiamento e amarezza si è passati alla speranza che ancora nulla è compromesso o perduto. Agrigento vuole custodire la Lega Pro e ieri lo ha dimostrato stringendosi alla sua squadra.

Sulla vittoria è intervenuto oggi con una nota stampa anche il collaboratore dell’Akragas Biagio Nigrelli complimentandosi con il tecnico Raffaele Di Napoli, il suo staff, i giocatori e tutti i collaboratori.

“Spero che questa vittoria possa ricompattare l’ambiente agrigentino perché i tifosi, i giornalisti e tutti quanti dobbiamo lottare insieme per conquistare la salvezza”.

 

  

In sala stampa grande soddisfazione anche da parte del direttore sportivo dell’Akragas, Totò Catania. Il ds ha lavorato in questi mesi al fianco dell’amministratore delegato Peppino Tirri al quale ha voluto dedicare la bella vittoria sul Catania.

“Siamo felici per la vittoria contro una squadra importante quale il Catania. I ragazzi hanno dato dimostrazione di attaccamento alla maglia, voglia di lottare ed anche capacità. Abbiamo un organico molto giovane ma di qualità.

Sono sicuro che di questi ragazzi sentiremo parlare in futuro. Desidero dedicare la vittoria alla città di Agrigento, al nostro pubblico ed in modo particolare a Peppino Tirri. Lasciatemi dire che è lui l’artefice di questa squadra. Sono sicuro che Peppino sta soffrendo molto perché ci tiene tantissimo.

Spero possa tornare sui suoi passi perché l’Akragas ha bisogno di Peppino”.  

 

 

Il gruppo che insieme supera le difficoltà. Il gruppo che si stringe in una sorta di “patto di ferro” per provare a centrare l’agognato obiettivo salvezza. Il gruppo che soffre unito e vince.

La foto pubblicata dal sito ufficiale dell’Akragas e che vi proponiamo può essere considerata l’emblema della domenica perfetta dell’Akragas, insieme al meraviglioso pubblico dello stadio Esseneto che l’ha incitata e trascinata al successo nel derby col quotatissimo Catania dell’ex Pino Rigoli.

I giovani rampanti dell’Akragas si godono il meritatissimo successo contro gli etnei e fanno festa nello spogliatoio. La vittoria del gruppo e sicuramente del tecnico Raffaele Di Napoli, abile a schermare la squadra dalle polemiche e dai problemi societari e di motivarla, oltre che a ben disporla sul terreno di gioco.

La vittoria contro il Catania è anche merito del condottiero Di Napoli e dei suoi collaboratori.

La speranza è che si possa ricompattare tutto l’ambiente, a cominciare dalla società. Chissà che la gioia della gara col Catania non possa rinnovare e rigenerare entusiasmo anche sotto l’aspetto dirigenziale. Un ricompattamento complessivo potrebbe essere l’arma vincente dell’Akragas per centrare una salvezza che sarebbe davvero sensazionale in una stagione alquanto tribolata.     

 

Tutti insieme si può vincere l’ennesima sfida.

Il colpo in Toscana non riesce. La Fortitudo Moncada Agrigento è costretta alla resa contro Siena. 79 a 72 il risultato di una gara sempre condotta dai padroni di casa. Siena è subito partita bene giocando un basket brillante ed efficace.

Agrigento ha subìto il gioco della squadra di Griccioli e solo dal terzo quarto i biancazzurri hanno iniziato a carburare, grazie ai centri di Buford e migliorando il rendimento in difesa.

La Fortitudo Moncada riduce lo svantaggio ma sul meno quattro il motore di Agrigento si spegne. Siena gestisce con lucidità i possessi decisivi e porta a casa i due punti con pieno merito.

La squadra di Ciani ha pagato a caro prezzo il rendimento incostante, specie nei primi due quarti.

Adesso Agrigento è attesa dalla seconda trasferta consecutiva. Domenica prossima sarà di scena a Casale Monferrato.


Mens Sana 1871 Siena-Fortitudo Moncada Agrigento (25-12; 44-34; 63-53)


Mens Sana 1871 Siena: Masciarelli 2 (1/2, 0/1), Harrell 9 (2/5, 1/4, 2/2 tl), Mascolo 8 (2/3, 1/2, 1/2 tl), Neri, Vildera 10 (4/4, 2/2 tl), Saccaggi 6 (3/7, 0/3), Flamini 6 (0/1, 2/5), Pichi 2 (0/1 da tre, 2/2 tl), Myers 18 (7/8, 4/6 tl), Tavernari 18 (4/5, 2/10, 4/6 tl). All. Giulio Griccioli

 


Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 13 (2/3, 3/4), Buford 15 (5/8, 1/2, 2/2 tl), Cuffaro ne, Zugno (0/1, 0/1, 0/2 tl), Evangelisti 1 (0/1, 0/2, 1/1 tl), Ferraro ne, Chiarastella 15 (5/5, 1/4, 2/2 tl), De Laurentiis 2 (2/6 tl), Piazza 8 (1/5, 1/3, 3/4 tl), Bell-Holter 18 (5/7, 2/5, 2/2). All. Franco Ciani

In sala stampa sorridenti e soddisfatti gli autori dei due gol che hanno consentito all’Akragas di battere il Catania di Pino Rigoli. Pezzella e Salvemini hanno rilanciato le ambizioni di un gruppo che intende salvare la Lega Pro.

“Siamo felici. I nostri gol sono stati importanti ma vogliamo condividere questa nostra gioia con tutto il gruppo e i nostri tifosi che oggi ci hanno seguito con passione e calore. Sono stati straordinari. Noi vogliamo continuare così e regalare la salvezza. Noi ci crediamo”.

 

 

Sono molto contento della prestazione dei ragazzi. Abbiamo fatto davvero una gran bella partita e credo che l’abbiamo vinta con merito. Mi è piaciuto l’atteggiamento, la determinazione, l’applicazione.

Non ci siamo abbattuti dopo il gol del Catania e abbiamo fatto la nostra partita di grande sacrificio. Nella ripresa l’Akragas si è meritata una vittoria che rappresenta il premio per questo gruppo che sta lottando con grande dignità.

I ragazzi si allenano ogni giorno con molto impegno. Fino alla fine faremo la nostra parte per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo dei giovani molto interessanti, di qualità, che non potranno che crescere. I tre punti incrementano l’autostima del gruppo e sono sicuro che riusciremo nel nostro intento. Stiamo diventando sempre più squadra.

 

Sono molto contento anche per i nostri tifosi che ci hanno sostenuto con grande passione. E' un successo che condivido con il mio staff tecnico, i medici e sanitari, i nostri collaboratori. Bravi tutti. Dobbiamo continuare così”. 

“Sapevamo che questa partita non sarebbe stata semplice, presentava molte insidie. Abbiamo forse staccato la spina dopo il gol del vantaggio. Dovevamo, invece, insistere e giocare con un piglio diverso. Non aver fatto il due a zero ci ha penalizzati ed abbiamo incassato la reazione dell’Akragas.

Abbiamo sbagliato molto nella fase di possesso e di appoggio e questo ha determinato il risultato. Contavamo di portare a casa un risultato diverso ma c’è stato un calo mentale.

Non dovevamo permettere tante cose ai nostri avversari. Adesso dobbiamo ricompattarci e ripartire.

 

Mi auguro che l’Akragas possa superare gli attuali problemi e centrare il suo obiettivo stagionale”.

L’Akragas si conferma la bestia nera del Catania. Come nel girone d’andata i biancazzurri battono i più quotati etnei e lo fanno con una prestazione tutta cuore e volontà. Due a uno il successo dei “giganti” in rimonta. Un grande secondo tempo regala all’Akragas tre punti d’oro in chiave salvezza e frena le ambizioni di un Catania giunto ad Agrigento forse appagato dal successo sul Matera.

L’inizio di gara è stato del Catania che già all’undicesimo sblocca la gara. Il direttore di gara, Volpi, sanziona con il penalty il fallo di mano in area di Sepe. Dal dischetto implacabile l’esperto Mazzarani.

I biancazzurri provano a reagire alla mezzora e lo fanno in un paio di occasioni ben costruite con ripartenze efficaci finalizzate da Palmiero e Longo ma in entrambe il portiere Pisseri è stato bravo a neutralizzare.

L’Akragas ha giocato un buon primo tempo, con la solita generosità e determinazione. Il Catania ha chiuso la prima parte di gara in vantaggio con il minimo sforzo. La squadra di Rigoli ha pensato a controllare e contenere ma non ha creato particolari problemi al portiere Pane.

Nella ripresa il tecnico dell’Akragas manda in campo il nuovo arrivato Klaric al posto di Cochis. Al quarto minuto occasione gol per l’Akragas: Salvemini chiama all’intervento Pisseri con un gran tiro da applausi. Akragas intraprendente ma imprecisa.

Al tredicesimo i biancazzurri aggiustano il tiro e realizzano un gol capolavoro per esecuzione e precisione con l’argentino Bruno Pezzella. Un bolide da fuori area imprendibile per Pisseri che libera la gioia dei tifosi biancazzurri.

La squadra di Raffaele Di Napoli non si accontenta e pigia sull’acceleratore. L’Akragas cresce di minuto in minuto e segna ancora al 28esimo. Longo viene steso in area da Gil e per il direttore di gara è rigore. Nessuna esitazione. Dagli undici metri Salvemini trasforma il 2 a 1.

Sulle ali dell’entusiasmo, e trascinata dal calore dei tifosi, l’Akragas gioca bene e chiude ogni spazio al Catania. Gli etnei faticano a costruire gioco. La difesa dell’Akragas controlla ed il portiere Pane da sicurezza tra i pali.

Nei minuti di recupero l’arbitro assegna  al Catania un rigore apparso inesistente. Dagli undici metri Mazzarani si fa parare il tiro da  un ottimo Pane e suggella la bellissima vittoria dell’Akragas. L’Akragas domina un Catania sotto tono e dal quale ci si attendeva ben altra prestazione. La squadra di Rigoli è stata ottimamente imbrigliata da un’Akragas molto motivata e desiderosa di regalare la vittoria al suo pubblico.

Il tecnico Di Napoli aveva chiesto ai suoi di metterci grande cuore. E’ stato accontentato. L’Akragas lancia un chiaro messaggio alle contendenti per la salvezza. Vuole esserci fino alla fine, nonostante i problemi societari.

 

Al derdy dell’Esseneto hanno assistito 2.700 spettatori. Festa grande per i tifosi dell’Akragas. 

 

 

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