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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

“E’ una sconfitta che ci sta. Complimenti alla Juve Stabia”. Il tecnico dell’Akragas, Lello Di Napoli, riconosce la sconfitta e se ne assume la responsabilità.

 

“E’ una sconfitta mia perché probabilmente non ho lavorato bene nella mente dei ragazzi. Non sono stato bravo in settimana a far comprendere l’importanza di questa gara. Me ne assumo la responsabilità. Oggi è mancata la convinzione, la giusta cattiveria agonistica, la determinazione. Eravamo molli. L’Akragas oggi era non era nelle migliori condizioni ma è anche vero che la Juve Stabia è una squadra con giocatori importanti. Merito a loro per una vittoria giusta”. 

Giornata amara per l’Akragas. I biancazzurri incassano la sconfitta con la Juve Stabia. I campani si impongono due a uno al termine di una partita giocata sicuramente meglio. Canotto e Simeri nel secondo tempo regalano tre punti importanti alla Juve Stabia ed Akragas che deve ancora una volta rinviare l’appuntamento con la vittoria.

I biancazzurri hanno evidenziato un passo indietro sul piano del gioco. La squadra di Di Napoli è apparsa meno propositiva e lucida, incapace di custodire il vantaggio. E’ stata brava la Juve Stabia a giocare d’anticipo. Pressing alto e maggiore vivacità offensiva hanno piegato un’Akragas sterile e meno volitiva rispetto alle prestazioni precedenti.

Ha fatto tutto la Juve Stabia, anche l’illusorio momentaneo gol del vantaggio dell’Akragas giunto dopo dieci minuti del secondo tempo con l’autogol di Viola che ha spiazzato il portiere delle “vespe” Branduani.

Il gol dell’Akragas è arrivato dopo un primo tempo con poche emozioni e portieri complessivamente inoperosi anche se gli ospiti hanno espresso un gioco più apprezzabile. L’Akragas ha fatto poco o nulla per impensierire la retroguardia della Juve Stabia.

I campani dopo l’autogol hanno reagito aumentando la pressione, non facendo ragionare un’Akragas assai imprecisa. La Juve Stabia affonda i colpi decisivi al 62esimo ed al 70esimo con Canotto e Simeri. Due gol fotocopia con due precisi diagonali con la retroguardia biancazzurra non esente da colpe in entrambe le circostanze.

I biancazzurri hanno avuto l’occasione di pareggiare con Parigi al 72esimo ma la sua rovesciata è terminata sul fondo. La Juve Stabia ha subito dopo sfiorato il terzo gol con Berardi che ha sprecato incredibilmente sotto porta.

 

Akragas priva di mordente e inconcludente, imbrigliata dalla Juve Stabia. Gialloblù più reattivi e concreti. Finisce con il successo degli ospiti che salgono a quota 12 in classifica. Per l’Akragas un passo falso che frena l’ottimismo dopo il buon pareggio colto a Lecce.        

Il lucchetto nel cancello d’ingresso degli spogliatoi dello stadio Esseneto è emblematico. Stadio chiuso. Ad Agrigento non si può giocare perché l’impianto è sprovvisto di illuminazione. Dopo tre anni non si è riusciti realizzarlo. Non un giorno, non un mese, non un anno, ma tre lunghi anni scanditi da proclami, annunci, rassicurazioni e false promesse.

E così quella tanto sognata e desiderata serie C, inseguita per oltre 30 anni, gli agrigentini non possono godersela. La loro Akragas giocherà a Siracusa fin quando lo stadio Esseneto non sarà dotato di torri faro.

Oggi ad Agrigento una bellissima giornata di sole. Anche oggi un gruppo di affezionati tifosi biancazzurri si è ritrovato davanti al cancello. Tifosi rammaricati, arrabbiati, delusi, traditi.  

E’ come se la città di Agrigento avesse ricevuto il “daspo”. In questi giorni si assiste a rimpalli, botte e risposte a distanza tra amministratori e attivisti locali che finora concretamente non ha portato a nulla se non ad alimentare polemiche assolutamente improduttive.

La politica “chiacchiera” e bisogna riconoscere che anche la società biancazzurra ha le proprie responsabilità. Anzi, principalmente la società che fino a poco tempo fa rivendicava con forza al Comune la gestione dello stadio per sviluppare ed incrementare il progetto calcio ad Agrigento. La prima cosa da fare avrebbe dovuto essere proprio l’impianto di illuminazione ed, invece, è diventata l’ultima.

 

Oggi allo stadio Esseneto i tifosi possono solo assistere agli allenamenti dell’Akragas. Il sabato, o la domenica, cancello chiuso in uno stadio tra i più belli della categoria. Riusciremo a vedere l'illuminazione allo stadio Esseneto? Chi la realizzerà? Quanto tempo dovremo attendere? L'Akragas ha necessità di tornare a giocare ad Agrigento "riabbracciata" dai suoi tifosi. 

Quattro punti su tre gare sono un buon bottino iniziale. Due su due in casa e stop in trasferta a Siena, in un campo particolarmente difficile considerata la consistenza tecnica dei biancoverdi.

La giovane Fortitudo Moncada Agrigento ha voglia di continuare a fare bene e ritagliarsi intanto il ruolo di squadra rivelazione del campionato. La squadra di Franco Ciani ha qualità, talento, umiltà e grande determinazione per regalarsi una stagione positiva. Domani sera, inizio ore 20,30 al pala “OltrePo”, i biancazzurri saranno di scena in trasferta contro Derthona.

Ecco i commenti pre gara di Franco Ciani e Lorenzo Ambrosin:

Franco Ciani: "Affrontiamo questa prima sfida con una serenità maggiore, visto la vittoria di domenica. Per la nostra stagione, è particolarmente importante mantenere la capacità di trovare dei punti nelle partite interne. Il passo successivo è quello di provare a vincere anche fuori casa. Indubbiamente, giocare in casa delle prime in classifica è una situazione complessa e impegnativa, ma è anche stimolante. E’ chiaro che un successo in questi due campi – Tortona e Casale Monferrato -  porterebbe dare un’iniezione di fiducia importante. Dobbiamo cercare di consolidarci, essendo capaci sfruttare tutto quello che di buono abbiamo fatto. Affronteremo le partite senza Paolo Rotondo, ha una forma virale particolarmente violenta. Gli facciamo gli auguri, con la speranza che si rimetta presto. Rotondo per noi è un giocatore importante, viene da un’eccellente partita contro Treviglio. La sua mancanza si sentirà molto. E’ un centro molto esperto. Per noi è un elemento di quell’asse portante d’esperienza dove i nostri giovani devono inserirsi. Tortona nella posizione di centro ha uno dei giocatori di maggiore qualità dell’intero lotto. Garri ha giocato in A1 ed in nazionale, è un giocatore che la pallacanestro la spiega. Fare a meno di Rotondo non ci fa piacere, ma abbiamo giocatori che saranno sicuramente responsabilizzati. Soddisfatto dell’avvio? Si lo sono. Mi è piaciuta l’autorità con la quale abbiamo vinto le partite".

Lorenzo Ambrosin: ”Mi aspetto una gara molto tosta, dal punto di vista fisico hanno giocatori importanti come Sorokas. In settimana abbiamo lavorato bene, nonostante i vari acciacchi siamo pronti mentalmente e fisicamente. I tifosi? Mi fa piacere, sono sempre così calorosi. In campo dobbiamo ancora crescere e migliorare, puntando più in alto possibile”.

 

  

L’Akragas deve dotarsi urgentemente di impianto di illuminazione allo stadio Esseneto. E’ la conclusione alla quale si giunge dopo l’ennesimo no da parte degli organi federali alla richiesta di deroga per utilizzare lo stadio di Agrigento.

L’Akragas dovrà continuare a giocare al “Nicola De Simone” di Siracusa. Il Consiglio federale ha confermato il rispetto della normativa vigente in materia di criteri infrastrutturali e, pertanto, l’impossibilità di concedere deroghe. Il comunicato è firmato dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio.

A nulla è servita, dunque, la “missione” romana del sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, che nei giorni scorsi aveva chiesto al numero uno della Federazione la concessione della deroga in attesa – ha affermato il sindaco di Agrigento – del prossimo inizio dei lavori di realizzazione dell’illuminazione.

 

 

Da alcuni giorni è ad Agrigento ed ha avuto modo di conoscere i nuovi compagni di squadra, oggi l’ufficializzazione dell’ingaggio dopo la firma apposta sul contratto. Fabrizio Bramati torna all’Akragas. Il centrocampista romano ha scelto il numero 29 di maglia ed è a disposizione del tecnico Raffaele Di Napoli.

 

Bramati lo scorso anno ha collezionato dieci presenze in maglia biancazzurra e quest’anno era svincolato. Per Di Napoli un giocatore di qualità ed esperienza, che conosce l’ambiente, su cui puntare per incrementare il reparto di centrocampo.

Con le sue parate è già stato determinante in più partite. Anche nella gara di Lecce ha sbarrato la porta ai giallorossi di Liverani consentendo all’Akragas di portare via un punto importantissimo. “Super Vono” si conferma portiere di qualità e temperamento. Una sicurezza per l’intero reparto arretrato. Tornato ad Agrigento dopo una stagione complicata a Livorno, nella città dei templi vuol riscattarsi e prendere per mano i “giganti” nella lotta per conservare la serie C. Alessandro Vono l’ha fortemente rivoluto ed ha bussato alla porta del club con umiltà, entusiasmo e desiderio di dare il proprio contributo.

Alessandro Vono oggi è nuovamente protagonista e siamo sicuri lo sarà positivamente anche nel proseguo. Il portiere piemontese oggi ha parlato della prossima partita con la Juve Stabia, in programma sabato prossimo al “De Simone”. L’Akragas spera di tornare al successo per continuare il buon periodo, ma dovrà fare i conti con i propositi dei campani che provengono dal buon pari esterno di Catania con la Sicula Leonzio.

 

“Sicuramente sarà una partita difficile, come lo sono tutte in questo campionato. Noi dobbiamo continuare a lavorare con i princìpi che seguiamo sin dall’inizio del nostro lavoro stagionale e che ci stanno consentendo di ottenere riscontri positivi come accaduto a Lecce dove abbiamo conquistato un punto importante su un campo molto difficile.

La Juve Stabia è una squadra ben organizzata ed impegnata a raggiungere un obiettivo diverso dal nostro. Hanno un attacco considerevole e per questo dovremo essere molto attenti.

Noi siamo sulla buona strada, stiamo crescendo. Il lavoro inizia a dare i frutti sperati ed arrivano con qualità nel gioco e buoni spunti. Ad inizio d’anno ci siamo detti che il nostro obiettivo passava anche dal gioco e vogliamo continuare così. Sono convinto che affiatamento ed amalgama saranno la logica conseguenza dello sviluppo dell’attento lavoro che stiamo svolgendo tutti insieme”.

Nel frattempo, oggi l’Akragas ha sostenuto un allenamento congiunto con la formazione Allievi nazionali. Domani nuovo allenamento alle 14,30.

 

 

“Quanti luoghi meravigliosi abbiamo in Italia…”. Lo hanno ripetuto in tanti ieri anche ad Agrigento visitando i siti aperti in occasione della prima “Giornata Fai d’autunno”, promossa dal Fondo per l’Ambiente Italiano. Una giornata all’insegna della valorizzazione e riscoperta del territorio e delle sue innumerevoli bellezze.

Agrigento è stata una delle mete di particolare pregio artistico-culturale. Sono state aperte ai visitatori la preziosissima settecentesca biblioteca Lucchesiana, l’ipogeo del vescovado, il Museo diocesano oltre al giardino della Kolymbetra della valle dei templi.

Quanti hanno deciso di trascorrere qualche ora della domenica in questi luoghi hanno avuto la possibilità di apprezzare dei veri e propri tesori, un patrimonio di grande suggestione e valore storico-culturale.

Grazie al Fai, molti beni culturali italiani sono stati restituiti alla fruizione di molti che prima di ieri, probabilmente, ne sconoscevano l’esistenza o a malapena forse solo quella.

La bella giornata di sole ha favorito le numerose presenze: giovani e adulti non hanno mancato di immortalare ciò che hanno avuto la possibilità di ammirare.

L’auspicio è che il Fai continui l’opera di sensibilizzazione e recupero ma che soprattutto la classe dirigente del Paese strizzi l’occhio ai nostri tesori nazionali incrementandone la salvaguardia ed incentivando le politiche di recupero.

 

Ad Agrigento, ad esempio, ancora oggi la Cattedrale è ancora lì ad attendere interventi nel colle dove sorge per evitare il peggio. Finora solo buoni propositi e annunci. La Cattedrale di San Gerlando chiusa al culto e pericolante è una ferita al cuore di tutti.                

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