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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

Ad alzare la coppa dell’edizione 2019 è stato il liceo scientifico “Leonardo” che in finale ha battuto il liceo “Politi”. Terzo posto per il “Majorana”, al quarto l’Itc “Sciascia”.

L’evento “Fortitudo School Cup” anche quest’anno ha riempito le gradinate del pala Moncada con il calore e la passione degli studenti agrigentini che si sono confrontati in gare ricche di agonismo e campanilismo.

Soddisfatto il direttore sportivo della Fortitudo Agrigento, Cristian Mayer, che ha curato l’organizzazione dell’evento.

 “E’ stata una bellissima edizione con tante novità. Ringrazio il presidente, Salvatore Moncada, per avere fatto sì, che l’evento si potesse realizzare. Grazie anche ai nostri sponsor, sempre pronti a sposare iniziative pregevoli. L’edizione di quest’anno ha coinvolto cinque istituti, anzi, siamo pronti ad aprire le adesioni già per il prossimo anno. Vogliamo che questo evento diventi, ancora di più, una bella abitudine”.

Lo abbiamo spesso guardato in viso durante la gara e negli sguardi dei protagonisti si leggono molto spesso emozioni e stati d’animo. E dopo l’uscita per infortunio di Ambrosin nel volto di Ciani era palese la preoccupazione mista, quasi, a rassegnazione. Preoccupazione accresciuta quando al rientro in campo dal riposo lungo il coach agrigentino, nei pressi della panchina, ha scambiato due parole con il ds Cristian Mayer. E’ apparso chiaro che senza Ambrosin e con Evangelisti praticamente inutilizzabile per la Fortitudo Moncada significava perdere due giocatori fondamentali e consegnare a Rieti lo scettro del match.

Che fosse una partita molto difficile per i biancazzurri lo si sapeva ma è altrettanto vero che se una gara del genere non la giochi appieno dando il massimo il risultato negativo è scontato. E così è stato.

In sala stampa coach Franco Ciani ha analizzato la partita dando i voti alla stagione della sua Fortitudo.

“Per due quarti abbiamo tenuto testa a Rieti giocando una buona pallacanestro. L’infortunio di Ambrosin ci ha molto penalizzato riducendo le nostre possibilità. Nella restante parte di gara abbiamo ignorato quelle che sono le nostre idee di gioco. Abbiamo sbagliato tanto in attacco e in difesa. Non è stata una prestazione all’altezza. Siamo molto rammaricati perché nell’ultimo mese non abbiamo certamente dato il meglio di noi e siamo in calo. E’ innegabile. E’ un dato di fatto come lo è che abbiamo vissuto una stagione particolarmente travagliata con infortuni importanti. Zilli per noi era un giocatore fondamentale come Evangelisti. Abbiamo cercato di sopperire ma non sempre ci siamo riusciti.

Adesso per stabilire se siamo nei play off o meno siamo costretti a sperare in altre combinazioni, in altri risultati. Se dovessi dare un voto alla nostra stagione? Se non dovessimo raggiungere l’obiettivo penso che una sufficienza la meritiamo, anche un sei e mezzo se vogliamo essere di manica larga. Non partivamo certamente per raggiungere i play off ma per centrare una salvezza non facile quest’anno con le numerose retrocessioni. Se per alcuni momenti della stagione siamo anche stati al vertice della classifica un po’ di merito lo abbiamo e non è stato un caso. Se dovessimo entrare nei play off sarà un risultato molto positivo, nonostante le tante vicissitudini. Il deludente finale di stagione non deve e non può annullare le considerazioni positive”.

Il cammino della Seap Aragona prosegue a ritmo di vittoria. Le agrigentine hanno fatto proprio il derby di Catania contro la Siki Condor. E’ finito 3 a 1 per le agrigentine su un campo insidioso. Vittoria importante, non scontata.

Le agrigentine hanno offerto una prestazione di valore, mostrando grande determinazione. I set si sono conclusi con i seguenti parziali: 18-25; 23-25; 25-21; 19-25. Partita combattuta e ben giocata da entrambe le squadre. Ha prevalso la Seap che ha mostrato i “muscoli” alle padrone di casa. Le catanesi, lo ricordiamo, sono in lotta per il terzo posto. 

La squadra di Paolo Collavini ha ceduto solo nel terzo set nel quale le etnee hanno tirato fuori l’orgoglio prevalendo in attacco e in ricezione. La reazione agrigentina non ha tardato ad arrivare nel quarto set chiuso con autorevolezza.

Con questo successo la Seap Aragona sale in classifica a quota 60 e conferma la seconda posizione. 

Adesso il campionato di serie B2 si ferma per le festività pasquali. Le agrigentine torneranno in campo sabato 27 aprile. Al palasport Nicosia arriva la già retrocessa Battipaglia.

 

Per espugnare Rieti era necessaria una prova di grande carattere. Occorreva, appunto, l’impresa sportiva. La Fortitudo Moncada non l’ha giocata appieno ed anche la fortuna non è stata dalla parte dei biancazzurri che durante il secondo quarto hanno dovuto rinunciare a Lollo Ambrosin costretto a lasciare il parquet per infortunio. E con il capitano Evangelisti in panchina (ha giocato solo qualche sprazzo di gara) non è stato semplice poter fare “la partita della vita”. Chi ha giocato non ha reso al meglio complice la maggiore determinazione e voglia di vincere di Rieti, indubbiamente superiore in tutti i reparti. Tanti errori in casa Agrigento ed è arrivata puntuale la sconfitta, 81 a 64.

Considerata l’importanza del match ci si attendeva una prestazione diversa, con maggiore “cattiveria” e intraprendenza, ma la Fortitudo a Rieti è stata di pasta diversa. L’ultima partita della stagione regolare è stata molto amara e nei volti di giocatori e tecnici si è notata tutta la grande delusione. I biancazzurri continuano a subire sia in attacco che in difesa, 57 a 44. Buio.

 

Inizio di gara all’insegna dell’equilibrio. Rieti ed Agrigento si danno battaglia con i padroni di casa più precisi al tiro. Jones fa subito sentire la propria forza in attacco. La Fortitudo risponde con Ambrosin e Pepe. Il primo quarto si chiude con Rieti avanti 20 a 17.

 

Buon inizio di secondo quarto per i biancazzurri di Ciani che dopo due minuti sono avanti di un punto 20 a 21. A tre minuti dalla fine la Fortitudo Moncada perde per infortunio Lorenzo Ambrosin. I biancazzurri sono in difficoltà: errori al tiro ed in difesa. Rieti è più brillante e trova canestri importanti con il solito possente Jones. Al riposo lungo le due squadre vanno col punteggio di 39 a 33.

 

Terzo quarto. Ambrosin non può rientrare e Ciani manda in campo Evangelisti (anche se non al meglio della condizione). La Fortitudo manca di solidità in difesa e Rieti trova i varchi giusti per castigare con Jones e Tomasini, 45 a 36. Cannon, dopo un inizio positivo, cala vistosamente sbagliando anche molti tiri liberi. Biancazzurri fragili anche sotto le plance. Rieti prende un vantaggio di dieci lunghezze 47 a 37.

 

La gara si fa dura ma Agrigento non sembra avere le energie adeguate per contrastare i padroni di casa, decisamente più volitivi e concreti. I biancazzurri continuano a subire sia in attacco che in difesa, 57 a 44. Buio. Agrigento affonda sotto i colpi spietati di Rieti trascinata dal calore del proprio pubblico, 75 a 51 a cinque minuti dal termine. Nel finale la musica non cambia e Agrigento cede a Rieti.

Adesso l’accesso ai play off non dipende più dalla Fortitudo Moncada. Occhio agli altri campi.

 

Tabellino

Zeus Energy Group Rieti - M Rinnovabili Agrigento 81-64 (20-17, 19-16, 23-16, 19-15)

Zeus Energy Group Rieti:  Vildera 21 (10/14, 0/0),  Jones 16 (3/7, 2/3),  Jackson 13 (4/5, 1/3),  Carenza 11 (3/5, 1/2), Casini 8 (1/2, 2/4),  Toscano 5 (2/3, 0/1),  Conti 4 (2/4, 0/0),  Tomasini 2 (1/4, 0/3),  Bonacini 1 (0/1, 0/1),  Berrettoni 0 (0/1, 0/0),  Finco 0 (0/1, 0/0). All Rossi

 

M Rinnovabili Agrigento:  Pepe 17 (3/6, 2/7),  Cannon 16 (7/8, 0/3),  Bell 8 (2/4, 1/1),  Guariglia 8 (1/4, 2/4),Fontana 5 (1/3, 1/2), Quaglia 5 (1/1, 1/1),  Sousa 3 (1/4, 0/2), Ambrosin 2 (1/5, 0/1), Evangelisti 0 (0/1, 0/1),  Cuffaro 0 (0/0, 0/0). All Ciani.

 

Sul campo tra i più caldi del girone di A2 contro una delle squadre più forti. Serve l’impresa alla Fortitudo Moncada Agrigento per sbancare il palasport di Rieti dove, tra l’altro, si prevede il tutto esaurito.

Ai biancazzurri occorre vincere per centrare l’obiettivo dei play off. In caso contrario dovrà sperare in alcune, non semplici, combinazioni matematiche. La Fortitudo si gioca, dunque, il tutto per tutto. Sarà necessaria una prestazione superba, grande concentrazione e lucidità da parte di tutta la squadra. In settimana il gruppo ha lavorato sodo per provare a chiudere la stagione regolare nel migliore dei modi. Il compito è difficile ma non impossibile.

Coach Franco Ciani carica il gruppo per la “battaglia” di Rieti.

Servono due punti per conquistare i play, o vinciamo questa partita oppure ci mettiamo li e attendiamo speranzosi che accadono “miracoli” matematici. Sono tanti gli incastri necessari, che sarebbe una speranza legata alla casualità matematica. L’unico modo che abbiamo, per conquistare i playoff,  è quello di vincere contro Rieti, sapendo che giochiamo contro una squadra che si è meritata i galloni di prima fascia. Giocheremo in un campo caldo, forse il più caldo della serie A2.

Dobbiamo trovare tutte le energie nervose e fisiche che ci sono rimaste, metterle in campo in un’unica partita. Abbiamo solo questa chances il rischio è quello che un carico di tensione possa essere un freno, ma ci siamo messi noi in questa situazione. Dobbiamo superare questo tipo di valutazione, farlo contro un’avversaria di prima fascia. E’ evidente che parliamo di una situazione non facile, di una prestazione che deve avvicinarsi a quella che si definisce un’impresa. Sarà una sfida da dentro o fuori, per quanto riguarda noi, dobbiamo pensare che l’unico modo che abbiamo per conquistare con le nostre mani è la vittoria. Servirà una grande partita, ma dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà. In passato abbiamo dimostrato d’essere pronti per queste partite”.

Il rammarico in casa Agrigento è tanto per non aver conquistato anzitempo i due punti benedetti ma non è il tempo di piangersi addosso. Serve il colpo esterno –spiega il direttore sportivo Cristian Mayer.

 “Per vincere contro Rieti serve una prestazione di squadra. Dobbiamo essere affamati, ma anche furbi e intensi difensivamente.  Rieti ha un pubblico caldo, quando si ha una partita di questo tipo bisogna fare attenzione a tutto, soprattutto ai piccoli particolari. Dobbiamo essere svegli, pronti e preparati. Non dobbiamo cedere alle distrazioni, dobbiamo essere concentrati sempre. Queste sono partite particolari, una piccola distrazione può costare cara. Noi, dobbiamo avere solo un obiettivo: vincere. Ripeto, non dobbiamo farci distrarre da altre cose". 

 

C’è un pezzo importante dell’Akragas di qualche anno fa nel Marina di Ragusa che festeggia la storica promozione in serie D. Nella foto di qualche stagione addietro vedete Francesco “the wall” Vindigni, il capitano Gaspare Pellegrino, ed il “genio” Nicola Arena. Insieme a loro l’ex dirigente dell’Akragas Totò Catania.

In questa immagine li vediamo ritratti in occasione del loro arrivo ad Agrigento, nella stagione del grande trionfo nel campionato di Eccellenza sotto la guida di Pino Rigoli.  Tre calciatori indimenticati dai tifosi dell’Akragas.

E loro, nonostante qualche anno in più, continuano ad essere vincenti. Vindigni, Pellegrino ed Arena sono tra gli artefici principali della grande cavalcata del Marina di Ragusa culminata ieri con la vittoria decisiva sul Palazzolo.

I tifosi dell’Akragas continuano a ricordarli. Anche oggi ai tre calciatori tramite i social sono giunti numerosi messaggi agrigentini. I “giganti” continuano a vincere.  

La Fortitudo Moncada Agrigento fallisce l’appuntamento con la vittoria e vede allontanarsi l’obiettivo play off. Il derby con Trapani non a caso era stato presentato come la gara dell’anno. Agrigento non è riuscita a far valere il fattore campo perdendo una ghiotta opportunità. 69 a 78 il successo di Trapani al termine di una gara equilibrata ma con gli ospiti bravi a chiuderla in proprio favore.

La Fortitudo Moncada non è stata continua, è mancata soprattutto nei momenti decisivi. Trapani è stata più lucida e precisa, abile a sfruttare i momenti negativi dei biancazzurri.

La gara è scivolata all’insegna dell’equilibrio. Nell’ultimo quarto la Fortitudo era riuscita ad annullare il vantaggio di Trapani e pareggiare, 56 a 56.

Trapani è stata più continua e spietata nel finale. Ha giocato con maggiore determinazione ed ha chiuso centrando un successo che le consente di sperare nell’accesso nei play off.

Per la Fortitudo Moncada la sconfitta brucia moltissimo. Il tanto desiderato obiettivo quest’anno rischia di naufragare per appena due punti. Per sperare i biancazzurri sono chiamati ad ottenere il successo domenica prossima sul difficile campo di Rieti.  

Per quanto riguarda il tabellino, in casa Agrigento da evidenziare i 18 punti di Bell, 16 di Cannon e 15 di Ambrosin.  

Sul fronte granata Pullazi 16 punti, Renzi 15 e Ayers 14.

Appagata, forse, dalla certezza di giocare i play off, l’Akragas ha affrontato l’ultimo impegno della stagione regolare con poca incisività. A Palma di Montechiaro, biancazzurri sconfitti dalla Gattopardo che, invece, aveva necessità dei tre punti per evitare la lotteria dei play out e centrare la salvezza diretta.

Il derby agrigentino è terminato uno a zero. A decidere la gara è stato l’ex Minio alla mezzora del primo tempo. L’Akragas ha preferito risparmiare alcuni giocatori non al meglio delle condizione. La Gattopardo ha fatto valere la maggiore determinazione e voglia di centrare la vittoria.

Per l’Akragas adesso l’appuntamento con i play off. Gara secca con il Salemi.

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