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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Il ritorno al pala Moncada dopo tre settimane è bagnato dal successo. La Fortitudo Moncada Agrigento ritrova il sorriso e i due punti contro Legnano al termine di una gara emozionante, giocata ad alta intensità da entrambe le squadre, e decisa all’ultimo secondo.

68 a 67 il punteggio finale. Decisivo l’errore in penetrazione di Raivio. Agrigento tira un sospiro di sollievo ed incamera un successo prezioso in chiave play off.

La Fortitudo Moncada Agrigento ha giocato un buon match, è stata solida in difesa, soprattutto nel tirato finale nel quale non ha concesso nulla ad un Legnano ben organizzato e consistente.

Tra gli agrigentini da rimarcare i 16 punti di Bell-Hoter e i 14 di Zugno.   

Per la Moncada è stata l’undicesima vittoria casalinga sulle tredici finora disputate. Agrigento resta nel gruppo delle squadre da play off e adesso prepara la trasferta di Tortona in programma sabato sera alle 20,30.

 

Fortitudo Moncada Agrigento – TWS Legnano 68-67 (19-17; 31-36; 56-55)


Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 5 (1/5, 0/1, 3/3 tl), Buford 11 (4/13, 0/1, 3/4 tl), Cuffaro ne, Zugno 14 (3/6, 2/3, 2/2 tl), Evangelisti 9 (3/6, 1/5), A. Tartaglia ne, Ferraro ne, M. Tartaglia ne, Chiarastella 6 (3/5, 0/1), De Laurentiis (0/1 da tre), Piazza 7 (0/1, 2/4, 1/2 tl), Bell-Holter 16 (4/6, 2/5, 2/2 tl). All. Franco Ciani


TWS Legnano: Roveda, Maiocco 2 (1/2, 0/3), Palermo 11 (1/3, 3/7), Martini 19 (5/9, 2/7, 3/4 tl), Ihedioha 6 (3/6, 0/2), Sacchettini 2 (1/1, 0/2 tl), Raivio 19 (4/9, 3/3, 2/2 tl), Berra ne, Mosley 8 (4/7), Battilana. All. Mattia Ferrari

 

 

L’Akragas batte la corazzata Matera e conquista tre punti preziosi in chiave salvezza. Allo stadio “Esseneto” la squadra di Raffaele Di Napoli riesce nell’intento di superare i lucani al termine di una gara giocata con il giusto temperamento.

A decidere la gara è stato ancora Salvatore Cocuzza su calcio di rigore. Al 12esimo del secondo tempo è stato implacabile dal dischetto spiazzando il portiere del Matera. Un gol fondamentale che l’Akragas è riuscita a custodire con molta attenzione, difendendosi con ordine. Il Matera ha avuto il pallino del gioco per lunghi tratti ma ha sbagliato tanto e l’Akragas non ha mai corso sei pericoli.

Una vittoria fondamentale per il proseguo del campionato. I tre punti consentono all’Akragas di fare un passo in avanti e guardare al futuro con più serenità e ottimismo.

Il riavvicinamento del presidente Marcello Giavarini è stato bagnato da un successo che si spera potrà contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della salvezza diretta. Continuando con questo spirito i biancazzurri potranno farcela.

 

Il Matera non ha ancora superato il momento negativo. La squadra di Gaetano Auteri da alcune settimane sembra aver smarrito il passo da grande squadra.

Vigilia all’insegna della serenità e dell’ottimismo. La vittoria di domenica scorsa a Taranto ed il riavvicinamento del presidente Marcello Giavarini contribuiscono ad affrontare con ancora maggiore determinazione e buonumore l’ultima parte di campionato.

Domani allo stadio Esseneto l’Akragas riceve la visita dell’ambizioso Matera di Gaetano Auteri. Una gara difficile dalla quale i biancazzurri proveranno ad ottenere un risultato di prestigio che sarebbe oro colato in chiave salvezza.

Il tecnico Raffaele Di Napoli ed il portiere Pasquale Pane oggi hanno presentato la gara col Matera. Di Napoli si è detto fiducioso.

“Dobbiamo essere ottimisti e giocare con grande determinazione. I ragazzi stanno facendo un grande lavoro e sono orgoglioso di loro. Il Matera è ritornata domenica scorsa alla vittoria dopo cinque sconfitte di fila. Hanno un allenatore, Auteri, che rappresenta un lusso per la categoria. Noi abbiamo il massimo rispetto ma non abbiamo paura di nessuno. Cercheremo di non essere anonimi e di farci ricordare. Sono contento perché vedo crescere il gruppo in autostima, attaccamento alla maglia, un gruppo che non molla mai.

Umiltà e ottimismo devono sempre ispirarci. Abbiamo un grande patrimonio di custodire e vogliamo riuscire nell’obiettivo. Se stiamo uniti possiamo vincere tutti insieme”.

Il portiere Pasquale Pane torna disponibile dopo aver scontato i tre turni di squalifica. “Sono a disposizione del mister e della squadra. Ci aspetta una partita difficile, l’ennesima battaglia, ma possiamo fare bene. Il Matera è una squadra forte ma hanno anche loro dei punti deboli. Dovremo essere bravi a limitarli.

 

Mi è tanto mancato il campo. Stare fuori non è mai facile. Adesso voglio dare il mio contributo all’Akragas”.

“Il presidente Marcello Giavarini sta facendo un nuovo sacrificio economico per il bene dell’Akragas, si sta riavvicinando, può rappresentare ancora una risorsa per il nostro club ma ha bisogno di ritrovare l’entusiasmo iniziale”.

Il presidente Silvio Alessi parla dell’attuale momento, del riavvicinamento di Giavarini ai colori biancazzurri per terminare dignitosamente questo campionato. Lo ha fatto stamane partecipando alla conferenza di presentazione della gara di domani col Matera. Accanto a lui il tecnico Di Napoli ed il portiere Pasquale Pane.

“Giavarini è sempre stato vicino all’Akragas nonostante il disimpegno economico. Il suo stato d’animo è da comprendere: e non è solo dovuto ai cori campanilistici ma ad altri fattori. Su tutti quelli strutturali. Ci siamo dovuti fare carico della realizzazione della video sorveglianza, della manutenzione e miglioramento dello stadio Esseneto, il problema legato all’affissione pubblicitaria all’esterno dell’impianto. Oltre a questo l’assenza totale di collaborazione da parte degli imprenditori locali. Gli sponsors che partecipano al progetto sono quasi tutti della provincia. Agrigento città è assente.

Sono convinto che se Giavarini percepisce un’inversione di rotta, un clima diverso attorno a sé e all’Akragas, potrebbe continuare ad essere una preziosa risorsa per la società. Certamente molto dipenderà anche dalla conclusione di questo campionato e sono sicuro che la squadra raggiungerà l’obiettivo della salvezza.

Abbiamo la fortuna di avere una squadra composta da persone di grande responsabilità che hanno finora lavorato con massimo impegno, facendo fronte a numerosi problemi. Sono grato ai ragazzi, allo staff tecnico e a quanti lavorano a stretto contatto con loro.

Il presidente Giavarini mi ha chiesto di rivedere ulteriormente i costi e, nei limiti del possibile, stiamo vedendo di ridurre ancora qualcosa. Dobbiamo lavorare per recuperare i rapporti con chi lavora in società. E Tirri rappresenta una risorsa, lo ritengo indispensabile per questa società.

 

Alla squadra chiedo di lavorare con assoluta serenità. La salvezza è fondamentale per il futuro dell’Akragas". 

La Fortitudo Moncada Agrigento prepara il rush finale della regular season. Obiettivo: centrare i play off e sperare di cambiare volto ad una stagione non semplice. I biancazzurri domenica tornano a giocare in casa. Cliente di turno il Legnano terzo in classifica con 30 punti. La Moncada occupa, invece, la settima posizione con 26.

Agrigento torna davanti ai propri tifosi e spera di regalare due punti ed una prestazione che dia morale e fiducia ad un ambiente che quest’anno non riesce a gioire. Finora il cammino della squadra di Ciani è stato altalenante e, soprattutto, il gruppo non sembra aver raggiunto l’amalgama necessaria per imprimere la svolta alla stagione. Lontano da Agrigento le prestazioni sono state incostanti. In casa sicuramente meglio.

Domenica con Legnano vietato sbagliare. La gara è stata presentata oggi dal play nisseno Ruben Zugno e dal coach Franco Ciani.

Per Zugno quella di Agrigento è la prima vera esperienza da protagonista ed in lui è forte il desiderio di fare bene.

“Ogni partita è importante e tutte sono impegnative. Noi siamo chiamati a reagire per un finale di stagione che speriamo possa regalarci soddisfazioni. Vogliamo centrare i play off e faremo di tutto. Legnano è una squadra ben organizzata e sicuramente venderà cara la pelle. Ma dall’altra parte troveranno una squadra pronta alla sfida. Insieme ai nostri tifosi speriamo di chiudere la stagione con qualcosa di importante.

Per quanto mi riguarda sono contento di essere qui. Sto crescendo di gara in gara ed è ciò che volevo”.

Franco Ciani sprona il gruppo. “Adesso saranno tutte finali. Dobbiamo giocare ogni gara come se fosse l’ultima. Ci aspetta una gara difficile ma la squadra è consapevole dell’importanza ed è conscia che questo finale di stagione dovremo essere bravi ad interpretarlo nel modo giusto per centrare i play off.

Nella gara di andata Legnano prevalse di quattro, speriamo di ribaltare il computo. Giochiamo in casa e dobbiamo far valere il fattore campo”.

 

 

Dimenticare subito la grande delusione della Coppa Italia e la prova al di sotto delle aspettative contro Bologna e concentrarsi sul campionato. La Fortitudo Moncada Agrigento riparte da Rieti con l’intento di superare l’ennesimo momento negativo della stagione. Il presidente Salvatore Moncada in questi giorni ha espresso la propria delusione nel vedere una squadra priva di mordente, scarica, quasi priva di fame sportiva. Oggi il coach Franco Ciani ed uno dei veterani del gruppo, Marco Evangelisti hanno parlato anche di questo durante la conferenza stampa di presentazione della prossima gara di Rieti.

Per Franco Ciani bisogna ripartire azzerando quanto accaduto a Bologna ma conservando il ricordo tecnico degli errori.

“La squadra in passato ha dato dimostrazione di saper affrontare i periodi negativi, reagire ed a superarli. Il rammarico adesso è quello che non riusciamo a non ricadere nei soliti problemi. L’aspetto positivo è che ogni volta siamo capaci di ripartire e ricercare nuovi stimoli e motivazioni.

Durante la settimana lavoriamo bene ma purtroppo non riusciamo a raccogliere i frutti sperati. Chiaramente non possiamo nascondere la delusione per non aver fatto bene in Coppa Italia. Gli ultimi 15 minuti con Bologna sono stati davvero molto negativi: lo riconosciamo e dobbiamo fare tesoro di quanto accaduto per ripartire.

Abbiamo la fortuna che quanto accaduto a Bologna non ha ripercussioni sul  campionato. Mettiamo un punto sulla Coppa e ci concentriamo sul campionato. Andremo a giocare a Rieti, su un campo caldo (il più multato della categoria) ma non per questo violento seppur ai limiti della correttezza sportiva.

Rieti è un’avversaria che attraversa un buon momento e che ha mestiere, atletismo, fisicità, buoni tiratori. Sarà una partita molto difficile e dovremo affrontarla con lo spirito giusto, combattivo.

A proposito dello sfogo del presidente, dico che il presidente ha tutto il diritto di esternare le proprie considerazioni e noi abbiamo il dovere di recepirle in chiave positiva, di stimolo, incentivo a fare meglio. Sono certo che se dovessimo inanellare una serie di successi e di chiudere la stagione regolare al secondo il primo ad essere contento di non aver avuto la conferma delle proprie parole sarebbe proprio il presidente. Io sono certo che i ragazzi (vecchi e nuovi) hanno ancora le motivazioni per fare bene ad Agrigento ma chiaramente dovremo dimostrarlo tutti insieme”.

Amareggiato e desideroso al contempo di dimostrare d’essere ancora affamato di successi anche Marco Evangelisti.

“Respiriamo aria di delusione. Siamo delusi come squadra. Peccato perché avevamo raggiunto un grande obiettivo e non lo abbiamo onorato al meglio. C’è rabbia e rammarico perché avremmo dovuto fare di più e meglio. Dobbiamo renderci conto che bisogna crescere in alcuni aspetti perché altrimenti corriamo il rischio di arrivare ad ogni appuntamento nello stesso modo.

In settimana abbiamo ancora parlato a lungo all’interno del gruppo ed analizzato diverse cose. Cercheremo di venirne fuori dando ciascuno il proprio contributo. Lo abbiamo detto più volte quest’anno e ne siamo consapevoli, ma non conosco altri metodi se non il lavoro.

 

Le parole del presidente? E’ comprensibile la sua delusione. Chi ci vede giocare può pensare che non abbiamo fame di vittorie. Posso dire che francamente non è così. Facendo riferimento alla cosiddetta vecchia guardia, il presidente probabilmente avrà voluto stimolarci affinché possiamo fungere da trascinatori nei confronti di chi è arrivato quest’anno. L’amarezza del presidente è comprensibile: chi sborsa tanto denaro ha il sacrosanto diritto di parlare ed esprimere la propria delusione. Per quanto mi riguarda farò quel che posso per contribuire a tirare fuori la squadra da questa situazione”.

L’Akragas parte con destinazione Puglia. Qui nelle prossime due domeniche si decide parte del futuro in questo tribolato campionato di Lega Pro. Domenica prossima la prima delle due trasferte lontane da Agrigento. I biancazzurri affrontano la Fidelis Andria:  squadra di categoria che punta ad un finale di campionato che le possa consentire l’accesso nella griglia dei play off. Gara difficile ma  l’Akragas deve provare ad ottenere un risultato positivo per continuare a sperare nella salvezza. Ci vuole convinzione e coraggio. Occorre una prestazione di grande sacrificio ma anche determinazione e concretezza. E’ ciò che chiede ai suoi il tecnico Raffaele Di Napoli e che ha ribadito stamane nella conferenza stampa pre gara cui ha preso parte anche l’attaccante Salvemini.

 

“Ho la fortuna di allenare un gruppo di ragazzi intelligenti e dal grande senso di responsabilità. Finora hanno dato tanto per questa maglia. Ma a loro adesso chiedo ancora uno sforzo: maggiore autostima e convinzione. Chiedo di dare il doppio. Occorre un grande sacrificio per arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissi. Affrontiamo la prossima gara di Andria come se fosse realmente una finale. Durante la settimana i ragazzi si applicano tantissimo. Adesso dobbiamo raccogliere”

 

E’ tornato disponibile l’attaccante Francesco Salvemini, pronto per l’eventuale utilizzo. “Sarà il mister a decidere. Mi è dispiaciuto non poter dare il mio contributo nella gara con il Foggia ma dobbiamo guardare avanti. Siamo concentrati sulla gara di domenica. La Fidelis Andria è una squadra forte ma noi dobbiamo salvarci. Servono punti”.

 

 

Franco Ciani (coach Fortitudo Moncada Agrigento)

“Con un pizzico di cinismo dico che oggi ciò che contava era solo vincere questa partita. Da un lato sapevamo che per vincere avremmo avuto bisogno di una prestazione di squadra, ed una prestazione di intensità superiore alla media perché Treviglio è una squadra con queste caratteristiche.

Oggi si è visto poco ma è una squadra che corre, che attacca con un ritmo pazzesco e, francamente, temevamo questo genere di pallacanestro. E’ un basket che comporta grande dispendio difensivo per poterla arginare o, almeno, contenere. Fino al terzo quarto abbiamo fatto molto bene. Nel terzo quarto un po’ meno ma perché abbiamo avuto qualche problemino fisico (Albano Chiarastella ha avuto dei crampi).

 

Poi in alcuni frangenti abbiamo subito il gioco di Treviglio ma sono contento della reazione del gruppo, della mentalità. La cosa diversa rispetto al recente passato è stata la forza di arginare il momento negativo e di rientrare in gara con personalità e lucidità. Chiaramente dobbiamo ancora migliorare ma direi che siamo sulla buona strada”.

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