L’Akragas ritorna a giocare allo stadio Esseneto con la speranza non sia una delle ultime apparizioni nel proprio stadio. La decisione della Figc di non rinnovare la deroga sta creando preoccupazione tra i tifosi. In attesa di sviluppi su questa vicenda e su quella che riguarda l’aspetto dirigenziale, l’Akragas si concentra sulla gara di domani con la Paganese che, tra l'altro, vedrà il debutto stagionale in panchina del tecnico Lello Di Napoli dopo aver scontato i tre turni di squalifica rimediate lo scorso anno. Una partita da vincere per non perdere terreno dalle concorrenti alla salvezza. Ne è consapevole anche il tecnico biancazzurro intervenuto oggi in sala stampa per presentare la gara.
“Dobbiamo affrontare la partita con l’atteggiamento giusto di chi vuol vincere. Non possiamo nasconderci ma nello stesso tempo abbiamo il massimo rispetto della Paganese: una squadra composta da buoni giocatori, allenata da un tecnico preparato. Per noi è arrivato il momento di iniziare a raccogliere i frutti del lavoro fin qui svolto. Lavoriamo sodo da luglio e i ragazzi hanno tanto entusiasmo e voglia di dimostrare il proprio valore. Mi aspetto un’Akragas con grande determinazione e intelligenza tattica per mettere a frutto quanto preparato in settimana.
La squadra è in crescita e lo abbiamo dimostrato a Monopoli. Peccato per i punti sprecati col Rende ma dobbiamo guardare al futuro con fiducia. Dobbiamo crescere in autostima e capitalizzare quanto più possibile”.
Riguardo la questione stadio Esseneto il tecnico dell’Akragas si è detto speranzoso di poter continuare a giocare ad Agrigento.
“E’ una questione che dal mio punto di vista si può superare in qualsiasi momento, d’altronde in Italia le leggi cambiano dalla sera alla mattina. Confido nel buon senso e spero che il club si dia da fare per mettersi in regola e realizzare l’impianto di illuminazione che rappresenta un’opera importante per il progetto futuro legato alla crescita dell’Akragas.
Noi abbiamo bisogno del sostegno dei nostri tifosi. Giocare lontano da Agrigento non ci tornerebbe vantaggioso. Mi auguro che la nostra società si attivi per impedirlo”.