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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

L’Akragas prosegue la preparazione in vista della gara di ritorno dei play out contro il Melfi. Domenica prossima, alle 16, allo stadio Esseneto “la resa dei conti” tra siciliani e lucani. Il Melfi è obbligato a vincere. L’Akragas può contare su due risultati: vittoria e pareggio. A prescindere da ciò sarà gara difficile. I biancazzurri si stanno allenando con grande impegno e determinazione.

Oggi allo stadio Esseneto il gruppo di Lello Di Napoli ha dato vita ad una partitella in famiglia durante la quale il tecnico ha provare diverse soluzioni nei vari reparti. Assente il centrocampista Bruno Pezzella che ha svolto un lavoro personalizzato.

 

Per la gara più importante della stagione, l’Akragas confida nell’apporto del pubblico. La presenza di tifosi è auspicata dal presidente Alessi, ma anche dal tecnico e dai giocatori. “Riempiamo l’Esseneto” è l’appello rivolto ai sostenitori dell’Akragas per fare sentire calore e passione. 

Ultima settimana di lavoro. Sono i giorni più importanti della stagione: in palio la permanenza in Lega Pro. Akragas – Melfi di domenica prossima fa salire la febbre degli appassionati. L’Akragas oggi ha ripreso gli allenamenti allo stadio Esseneto. Quasi due ore di lavoro al quale hanno preso parte tutti i giocatori. E’ tornato in gruppo anche l’esterno offensivo Fabio Aveni, “clinicamente guarito dall’infortunio al ginocchio” .

 

Ricordiamo che per la gara di domenica il tecnico Di Napoli potrà contare sui rientri del centrocampista Palmiero e del difensore Riggio. I due calciatori hanno scontato le rispettive squalifiche. 

E’ deluso dall’esito della stagione appena conclusa. Da quel gruppo di giocatori che hanno formato la sua Fortitudo si aspettava un comportamento diverso. Non solo dal punto di vista agonistico ma anche, e soprattutto, umano. 

Incontrando la stampa il presidente Salvatore Moncada ha espresso la propria amarezza dichiarando di “auto bocciarsi” e, quindi, le dimissioni (simboliche) intendono essere un modo per riconoscere anche i propri errori di valutazione. "Quest'anno ho avuto la sensazione di sentirmi estraneo a casa mia. Deluso dal comportamento di diversi giocatori, tra i quali i due americani".

Moncada non molla ma la sua Fortitudo rivedrà gli obiettivi. Si profila un ridimensionamento del budget. “In questi anni ho speso tanto facendo grossi sacrifici economici. Ma l’ho fatto con piacere perché amo il basket e ne riconosco la grande valenza sociale. Adesso però è arrivato il momento di rivedere i programmi. Parteciperò come sponsor e puntiamo decisamente alla linea verde. Spazio essenzialmente ai giovani. Ne ho parlato con Franco Ciani. Mi piacerebbe che fosse ancora lui il coach. Ci rivedremo entro la fine della settimana. Vuol prima parlarne col suo procuratore ed insieme valuteranno le altre proposte.

Intendo guardare ai giovani, ampliando gli orizzonti ai talenti stranieri. Mi auguro che Ciani voglia sposare il mio progetto”.

Moncada ha ringraziato i tifosi che quest’anno sono stati vicini e a quanti in questi giorni gli hanno manifestato stima. “Grazie a quanti amano davvero la Fortitudo. Il loro apporto è apprezzato ma purtroppo il contributo economico non è sufficiente.

Abbiamo incassato 88mila euro dalla vendita dei biglietti e quest’anno il campionato è costato circa un milione di euro. Comprenderete che la maggior parte del costo ricade sulla mia persona e ciò non può andare bene. Dal 2010 al 2016 abbiamo speso circa 9milioni di euro. Personalmente ho sborsato poco più di otto milioni. Da adesso in poi mi comporterò da sponsor. Metterò la mia quota ma non potrò più farmi carico di ingenti somme”.

La Fortitudo Moncada Agrigento riparte, allora, dai giovani. La prima mossa sarà la scelta del tecnico. La prossima settimana se ne saprà di più. 



La Fortitudo Moncada Agrigento si aggiudica gara 1 degli ottavi di finale dei play off promozione e regala uno splendido pomeriggio di basket ai tifosi del pala Moncada. 100 a 77 il successo della Fortitudo Moncada.

Una vittoria meritata, frutto di grande determinazione ed efficacia sia in attacco che in difesa.

Bologna ha retto praticamente 29 minuti, poi Agrigento ha allungato e chiuso con un sostanzioso +23.

Primi due quarti all’insegna dell’equilibrio. Bologna ha avuto ottime percentuali al tiro sia da due che da tre punti ma Agrigento ha risposto bene. Dopo l’intervallo la forza difensiva e l’esplosività in attacco hanno consentito ai padroni di casa di prendere in mano saldamente le redini del match. Super protagonista del match l’americano Perrin Buford: il suo atletismo ha fatto la differenza chiudendo con un bottino personale di 21 punti. Subito dietro Marco Evangelisti. Anche lui ha fatto un ottimo lavoro in attacco realizzando 20 punti. Ma in casa Agrigento hanno tutti svolto il loro compito con la giusta mentalità ed applicazione. Le rotazioni profonde sono state il valore aggiunto della squadra di Franco Ciani.

Bologna dal terzo quarto è calata. Ha subito tanto, troppo, ed ha dovuto arrendersi incassando ben cento punti. Ma è stata solo gara 1. Appena l’inizio di una lunga serie che si preannuncia combattuta ed avvincente. La Fortitudo Moncada ha iniziato col piede giusto ma c’è da attendersi la reazione di Bologna già da gara due, mercoledì prossimo alle 20,30, ancora al pala Moncada.  

 

A fine gara soddisfatto coach Ciani. Il tecnico friulano contento dell’approccio con i play off e con un avversario di grande qualità quale la Fortitudo Bologna. “Abbiamo iniziato molto bene. I ragazzi si sono espressi come desideravo ma adesso c’è da confermare quanto fatto in gara 1. Ci aspettiamo la reazione di Bologna. Dovremo essere bravi a contenerli e a fare il nostro basket”.

Dall’altra parte coach Boniciolli deluso dalla prestazione di Bologna, al di sotto delle aspettative. “Quest’anno non siamo mai stati così molli in difesa. Abbiamo subito tanto. Se c’era un avversario da non affrontare era proprio Agrigento, che aveva grosse motivazioni nel voler vendicare il 3 a 0 dello scorso anno. Motivazioni implementate da altre situazioni di cui non parlo”. Coach Boniciolli si riferiva alle parole dello sponsor principale della Fortitudo Bologna, Ballandi. (Agrigento è ancora in Italia? Si raggiunge col canotto?) “Mi auguro che questa sberla sia utile a capire il clima di mercoledì. Di certo non faremo sempre la stessa partita”.

 Fortitudo Moncada Agrigento - Fortitudo Kontatto Bologna 100-77 (20-20; 48-48; 74-66)

 

Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 12 (0/1, 3/3, 3/3 tl), Buford 21 (6/9, 2/2, 3/3 tl), Cuffaro (0/2), Zugno 7 (2/3, 0/1, 3/4 tl), Evangelisti 20 (4/7, 2/2, 6/6 tl), A. Tartaglia (0/1), Ferraro 8 (1/1, 2/2), M. Tartaglia, Chiarastella 6 (2/3, 0/1, 2/4 tl), De Laurentiis 13 (6/6, 0/1, 1/1 tl), Piazza 5 (0/1, 0/6, 5/6 tl), Bell-Holter 8 (0/2, 2/3, 2/2 tl). All. Franco Ciani

 

Fortitudo Kontatto Bologna: Cinciarini 13 (4/6, 1/4, 2/2 tl), Mancinelli 6 (1/1, 1/1, 1/1 tl), 8 (1/1, 2/2), Legion 9 (3/4, 1/3), Ruzzier 9 (3/6, 1/1), Campogrande 2 (0/1 da tre, 2/2 tl), Montano 5 (0/2, 1/1, 2/2 tl), Costanzelli, Gandini 10 (3/6, 1/3, 1/2 tl), Raucci (0/1), Knox 11 (4/6, 3/4 tl), Italiano 4 (2/3, 0/2). All. Matteo Boniciolli

 

 

Le speranze di centrare la salvezza diretta si spengono quasi irrimediabilmente. A meno di improbabili colpi di scena dell’ultimo momento, la netta sconfitta interna con la Juve Stabia, tre a uno, condanna l’Akragas agli spareggi per evitare la retrocessione in serie D.

All’Esseneto, davanti a poco più di duemila spettatori, i biancazzurri di Lello Di Napoli steccano uno degli appuntamenti più importanti della stagione. L’Akragas incassa un duro colpo in una gara equilibrata per cinquantacinque minuti. L’espulsione diretta del centrocampista dell’Akragas, Palmiero, ha spezzato l’equilibrio. Nella prima frazione di gioco non si sono registrati particolari emozioni. Nella ripresa i gol della Juve Stabia: al 57esimo con Ripa, bravo a sfruttare l’assist di Matute. Dopo tre minuti la seconda sberla dei campani con Mastalli.

L’Akragas accusa il colpo ma trova il gol di Salvemini che riapre il match. In chiusura di gara i ragazzi di Di Napoli tentano di pareggiare ma è ancora la Juve Stabia ad affondare e colpire in contropiede. A realizzare il gol del tre a uno è il nuovo entrato Cutulo.

 

All’Esseneto cala il gelo e la preoccupazione dei play out e più di un timore. L’Akragas si arrende e ciò che preoccupa è la condizione complessiva della squadra tra infortuni e diffide. Domenica prossima l’ultimo atto a Monopoli.

Giornata di ringraziamenti e saluti, ma assolutamente non addii anche perché l’Akragas non ha ancora concluso il suo campionato. L’obiettivo non è ancora stato centrato e la concentrazione è altissima in vista dell’appuntamento di domani con la Juve Stabia.

Essendo l’ultima gara interna di campionato, il tecnico Di Napoli ha, però, voluto ringraziare quanti hanno reso possibile l’esperienza agrigentina. Insieme a lui schierati lo staff tecnico, sanitario, dirigenti e collaboratori.

“Un ringraziamento a tutti per il lavoro svolto con grande serietà e competenza. Se oggi siamo qui lo dobbiamo principalmente ai presidenti Giavarini e Alessi, ai miei ragazzi che stanno lottando per un obiettivo importante, al mio staff e ai collaboratori tutti: sono essenziali per il nostro lavoro.

Chiaramente non è un addio ma semplicemente l’occasione per dire grazie a tutti, senza dimenticare i nostri tifosi che mi auguro domani ci diano una grande mano d’aiuto. Siamo pronti per la gara ed ho chiesto ai miei di dare ancora una volta il massimo perché conta solo vincere. Domani non abbiamo alternative”.

Dal presidente Alessi parole di elogio per tutti e l’esortazione ad uno sforzo finale che  consenta all’Akragas di raggiungere la salvezza.

“Staff tecnico e squadra meritano il nostro grazie per i grandi sacrifici, la professionalità e l’abnegazione. Chiaramente, insieme al presidente Marcello Giavarini, adesso vogliamo che l’opera venga completata con una meritata salvezza. Per questo domani sarà fondamentale vincere. Mi auguro che i tifosi siano numerosi allo stadio. Se abbiamo ridotto ulteriormente i prezzi dei biglietti è proprio per consentire un maggiore afflusso”.  

 

 

Alessandro Piazza e Albano Charastella preferiscono non commentare le parole pronunciate dal main sponsor della Fortitudo Bologna che in occasione della presentazione ufficiale di Daniele Cinciarini ha affermato ironicamente: “Agrigento dove si trova? è ancora in Italia?”. Una battuta, si dirà sicuramente a Bologna per minimizzare. Ma è pur sempre una battuta di pessimo gusto. Certamente una caduta di stile che non ci si aspetta da uomini di sport. Ad Agrigento i giocatori della Fortitudo Moncada preferiscono concentrarsi sulla gara piuttosto che badare alle parole.

“Proveremo a far vedere sul campo dove si trova Agrigento in modo che se ne ricorderanno…” – afferma l’ex Alessandro Piazza, bolognese doc. Lui Agrigento l’ha scelta alcuni anni fa ed è felice di viverla. “Siamo carichi e concentrati. Vogliamo fare bene e la sfida accende le motivazioni. Con l’aiuto dei nostri tifosi speriamo di iniziare col piede giusto”.

Albano Chiarastella lo scorso anno ha saltato il confronto con Bologna a causa di un lungo infortunio. Lunedì sarà tra i protagonisti.

“Ho ancora vivo il ricordo dello scorso anno. Adesso posso dare il mio contributo e sono già felicissimo di poterci essere. Sappiamo che sarà una serie molto difficile: Bologna ha un roster di grande qualità, rinforzato dall’arrivo di Cinciarini, ma la Fortitudo Agrigento vorrà dimostrare di non essere da meno. Vogliamo giocarci le nostre chance. Mi auguro che i tifosi riempiano il palasport. Abbiamo bisogno anche di loro”.

 

 

L’adrenalina sale. Arriva il momento più bello della stagione. E’ il momento contagioso dei play off, capace di regalare emozioni e suggestioni. La Fortitudo Moncada Agrigento anche quest’anno risponde presente. Agli ottavi di finale il primo scoglio si chiama proprio Fortitudo. Ancora Bologna sulla strada dei biancazzurri di Franco Ciani. Una squadra gloriosa del panorama cestistico italiano e avversaria di grande calibro.

Strada subito in salita per Agrigento, chiamata all’impresa sportiva per avere ragione dei “cugini” bolognesi. E’ ciò che ha anche sottolineato il coach Franco Ciani, insieme al ds Cristian Mayer, presentando l’appuntamento di lunedì prossimo, 1 maggio (gara 1 ore 18 al pala Moncada).

“Ritroviamo la Fortitudo Bologna ed è una sfida che stuzzica il palato degli appassionati di basket. Ci apprestiamo a vivere un confronto che ci auguriamo sia appassionante e positivo per noi. Indubbiamente non sarà facile. Occorre l’impresa per avere ragione di una squadra quale Bologna. Una squadra di assoluto valore, peraltro ulteriormente rinforzata dal tesseramento di Daniele Cinciarini: un giocatore di grande valore ed esperienza che va ad arricchire un roster già di prim'ordine.

Un innesto che conferma le velleità del club e che, dunque, rappresenta per noi un ostacolo di particolare rilievo. Siamo chiamati ad interpretare la serie nel modo migliore. Occorre una Fortitudo Moncada Agrigento con fame di vittorie e grande determinazione. La squadra sta bene e si prepara al confronto con entusiasmo e voglia di osare. Ecco, dobbiamo avere coraggio per andare oltre.

Confidiamo nel supporto dei tifosi. Avere il palasport pieno e caloroso potrebbe essere la spinta per fare meglio e di più. Bologna ha un pubblico molto numeroso, il nostro non arriva a settemila ma speriamo di vedere in  tanti al pala Moncada già da lunedì pomeriggio”.

Il pubblico è chiamato a dare il proprio contributo e a far sentire l’incitamento alla squadra – così come sottolineato anche dal direttore sportivo Cristian Mayer.

“Ci aspettiamo un pubblico numeroso, anche perché i play off costituiscono una vetrina di grande valore. Non è facile arrivare a giocarli e vanno vissuti appieno anche dal pubblico. Mi auguro che Agrigento e la provincia rispondano positivamente all’appello. Gioca la Juventus il tre maggio? Mi aspetto che i veri tifosi lascino il divano di casa e scelgano di sostenere la squadra che dicono di amare veramente, ovvero la Fortitudo Moncada Agrigento. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi per provare a realizzare insieme una grande impresa”.

 

 

 

 

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