E’ il momento decisivo per la Seap Dalli Cardillo Aragona. Partita da dentro o fuori. Domani sera le ragazze di Lino Giangrossi conosceranno il proprio destino affrontando la già retrocessa Modica.
Per conquistare la permanenza in A2 bisogna sperare che nel primo pomeriggio di domani la Sigel Marsala vinca sul campo del Club Italia Milano e che l’Anthea Vicenza superi in casa il Sant’Elia senza disputare il tie-break. Se dovessero andare a buon fine questi risultati, alla Seap Dalli Cardillo Aragona basterà conquistare 3 punti contro il già retrocesso Modica al Pala Moncada di Porto Empedocle per festeggiare la salvezza.
Il derby siciliano è in programma alle 20, quando già si conoscerà il risultato della sfida Club Italia Milano – Sigel Marsala (formazione già salva da parecchie settimane) in programma alle ore 16 e si saprà con ogni probabilità anche il finale di gara di Anthea Vicenza – Sant’Elia in programma alle 17.
Sarà, dunque, un sabato pallavolistico mozzafiato con il secondo posto della Pool Salvezza ancora da assegnare.
Giocare dopo appena quattro giorni dalla scomparsa del patron? Si, la Fortitudo Agrigento domenica va in campo regolarmente. Non sarà una partita facile da giocare. Lo stato d’animo nell’ambiente è a pezzi dopo la prematura scomparsa di Salvatore Moncada ma è il modo migliore per ricordarlo. Quello che lui avrebbe certamente chiesto da grande innamorato della Fortitudo e del basket.
Il presidente Gabriele Moncada e tutta la famiglia hanno così deciso di non variare il programma. Fortitudo Moncada – Cassino si giocherà domenica 8 maggio con inizio alle 18 ad ingresso gratuito.
La partecipazione del pubblico, il calore di tifosi, appassionati e simpatizzanti sarà un modo per far sentire la vicinanza degli agrigentini nei confronti di un uomo che ha dato molto anche in ambito sportivo e che, nonostante le difficoltà del periodo, non smetteva di sognare in grande per la Fortitudo. Vedere il pala Moncada pieno di gente avrebbe fatto piacere a Totò Moncada e oggi è importante per i familiari ed una squadra che ha piange la scomparsa di un importante e insostituibile punto di riferimento. Allora gente, amuni’ tutti al palasport...
C’è anche un’Akragas di calcio versione femminile che diverte e ottiene brillanti risultati. Un gruppo di calciatrici che portano in alto i colori biancazzurri e di Agrigento con un nome, appunto, dal sapore molto speciale per gli appassionati di calcio.
L’Akragas donne, guidata da Totò Piraneo, festeggia la vittoria del campionato di serie D. Decisiva la vittoria a Licata con la Santa Sofia, 5 a 1, e la contemporanea sconfitta delle Leonesse White di Leonforte ad Agira.
Per le agrigentine nell’ultima gara sono andate in gol Fabiola Failla, Veronica Vassallo, Romina Astuto e Irene Brusca. Ma un plauso va certamente a tutte che hanno dimostrato dedizione, compattezza ed anche buone doti tecniche.
L’Akragas brinda al salto di categoria grazie ai 31 punti ottenuti. La Leonesse White Leonforte ha chiuso a quota 30. Più sotto tutte le altre.
Un successo che va a merito delle ragazze ed allo staff tecnico e dirigenziale.
Soddisfatto l’allenatore Piraneo: “Un grazie speciale alle nostre meravigliose ragazze per lo splendido campionato. Ci siamo divertiti e tolti belle soddisfazioni. Crederci sempre, unione e compattezza sono state la forza del gruppo”. Altro aspetto importante è la crescita del movimento – come afferma il team manager, Calogero Longo. “Tante ragazze si stanno avvicinando. Vedere un gruppo che vince sicuramente fa crescere l’interesse tra le giovani. Siamo contenti e già proiettati al futuro”.
“La mia vita, è stata sicuramente sempre rivolta a volere dimostrare che nel nostro territorio si potesse fare, nel lavoro e nello sport, ciò che in altri posti era normale fare, una impresa innovativa, una squadra di successo, e non per sola visibilità personale, ma per l’orgoglio di dire ce l’ho fatta qui.
Credetemi, non poche volte per farlo ho messo a rischio tutto, per farlo in un posto periferico al mondo, per gli ostacoli di molta gente che non voleva che ci riuscissi, per collaboratori che nella realtà non lo erano, ma sono andato avanti L’ho fatto pensando che questo nel tempo avrebbe portato la consapevolezza ai miei, al territorio e ai suoi giovani che si poteva fare, che qui si doveva fare.
Io non so se ci sono riuscito, sicuramente con momenti alterni sono stato la azienda che in termini di fatturato di gruppo tra il 2010 e 2012 ha raggiunto gli importi che nessuno aveva mai raggiunto nel nostro territorio, senza avere appalti dalla pubblica amministrazione che non abbiamo cercato, e nel basket ho raggiunto i migliori risultati della nostra città, i play off per la serie A e numerose avvincenti stagioni…”.
Scriveva così Totò Moncada proprio nel maggio di due anni fa in un lettera nella quale tracciava il percorso della sua Fortitudo di basket nel periodo di piena pandemia e che sintetizza il profilo di un uomo che ad Agrigento, e non solo, si è tanto adoperato in ambito economico e sociale.
Gesti concreti, fattivi, andava al sodo Totò Moncada. Uomo passionale, generoso, molto sensibile e riservato al contempo. Alle parole preferiva le azioni, agire. Con la fondazione “Agireinsieme” si impegnò proprio per migliorare un territorio dalle mille risorse, bellezze, ma anche complessità e asperità.
Grande amore per il basket e per i ragazzi. Amava vedere il suo pala Moncada gremito di giovani. La Fortitudo il proprio orgoglio di famiglia da custodire gelosamente. L’ha presa per mano nei primi anni ’90 subentrando all’allora presidente Vittorio Pantalena, Enzo Penna e Gianni Portannese. Un club con oltre 50 anni di storia che continua a splendere ed essere modello italiano per gestione oculata e brillanti risultati sportivi grazie all’opera di Gabriele, Raimondo e Andrea ed altri validi collaboratori e dirigenti tra i quali, in primis, Cristian Mayer. Nei giorni scorsi su facebook scriveva che sognava di vedere il palasport completamente pieno, senza un posto libero. Chissà che questo desiderio molto presto non possa essere esaudito. La sua squadra avrà adesso una ragione in più per continuare a vincere e a splendere nel basket che conta. Oggi più di ieri.
Tanti i suoi gesti silenziosi in favore di chi era nel bisogno.
Appresa la notizia della scomparsa, numerosissimi i messaggi di cordoglio tramite i social delle società sportive agrigentine ed anche dei tifosi ed ex giocatori e allenatori biancazzurri. “Hai dato molto più di ciò che hai ricevuto…Per Agrigento finisce un’era...”. Questa volta Totò Moncada purtroppo va via davvero. Non è un grido d'allarme e neppure una provocazione.
Alla famiglia Moncada le condoglianze della redazione di Obiettivo Informazione
Il ritorno di Lollo Ambrosin in casa Fortitudo Moncada Agrigento alimenta l’entusiasmo della tifoseria. Sui social sono numerosi i messaggi di bentornato al bravo giocatore veneto che nei tre anni trascorsi in città si è fatto molto apprezzare contribuendo ai successi in A2.
Oggi Ambrosin torna in maglia biancazzurra per tentare di riportare la sua Fortitudo Agrigento in quella categoria che le appartiene.
Contento il coach Michele Catalani. “Lorenzo è un giocatore che ha la Fortitudo nel dna ed ha le caratteristiche giuste per integrarsi nel nostro modo di essere squadra. E’ un atleta che in A2 ha dimostrato grandissime cose, anche nelle ultime due stagioni lontano dalla Sicilia. E’ duttile e bravo ad interpretare più ruoli. Aggiungerà fisicità, talento e freschezza in vista dei play off. Credo che questo innesto sia un premio ed un regalo che il club ha voluto fare alla squadra per il percorso incredibile fatto finora”.
“Agrigento è per me una seconda casa, sono super motivato e contento”.
Sono le prime parole di Lorenzo Ambrosin che, per la gioia dei tifosi agrigentini, torna ad indossare la canotta della Fortitudo Moncada.
La 25enne guardia-ala ha lasciato consensualmente Scafati dove l’arrivo di David Cournooh in vista dei play off non gli avrebbe dato spazio.
Lollo Ambrosin torna ad Agrigento dove era già stato dal 2017 al 2019. Sarà il jolly per gli imminenti play off di serie B.
“Ringrazio tutta la società per questa opportunità. Spero di fare bene e dare il mio contributo, ma soprattutto di vedere un Pala Moncada stracolmo”.
Un colpo di mercato importante per la squadra del presidente Moncada che si garantisce un giocatore di grande qualità tecnica e umana. Ambrosin conosce bene l’ambiente e potrà certamente dare un contributo di esperienza in una fase della stagione decisiva. Altro aspetto da rilevare è la voglia della società di elevare ulteriormente il tasso tecnico del roster a disposizione di coach Catalani. L’obiettivo di Agrigento è quello di continuare a sognare e divertire il pubblico che adesso più che mai dovrà rispondere presente per contribuire a trascinare la squadra verso nuovi successi.
Il presidente Gabriele Moncada ha fortemente voluto l'acquisto di Lorenzo Ambrosin in vista degli ormai imminenti playoff: “Agrigento c’è e vuole essere protagonista e sono certo che Ambrosin darà un importante contributo alla squadra inserendosi sin da subito nel gruppo.
Spero che i nostri tifosi comprendano gli sforzi societari per questo finale di stagione e ricambino con la loro presenza e calore al palazzetto, perchè questi ragazzi hanno bisogno di sentire la forza trascinatrice del sesto uomo”.
Per il direttore sportivo Cristian Mayer quella del conterraneo veneto è una scelta dettata dal cuore: “La società è davvero contenta che Ambrosin abbia scelto di tornare da noi, una scelta senza dubbio più di cuore che altro. Stiamo dando un segnale importante alla piazza ed in generale a tutta l’Italia della pallacanestro dopo l’auto-retrocessione della scorsa stagione, dimostrando che siamo ambiziosi e che vogliamo tornare lì dove meritiamo.
La Fortitudo vuole riprendersi la serie A e in questo la scelta di un giocatore di talento come Lollo la dice lunga. Il girone C è forte e competitivo, ma noi non siamo da meno e daremo tutto quello che abbiamo e che è nelle nostre possibilità per riprenderci il nostro posto”.
La sconfitta è arrivata al quinto set e con molta probabilmente sancisce la retrocessione in serie B dopo appena un anno di A2. Grande amarezza in casa Seap Dalli Cardillo per lo stop casalingo con la Rizzotti Design Catania. Questi i parziali: 20-25, 27-29, 25-20, 25-18, 7-15.
Le agrigentine avevano necessità di conquistare i tre punti ed, invece, Catania è riuscita a fare lo sgambetto. La Seap Dalli Cardillo ha pagato a caro prezzo una condizione complessiva non ottimale a causa di un virus intestinale che ha colpito alcune ragazze. Nonostante ciò le ragazze di Giangrossi non si sono risparmiate dando tutto.
Coach Giangrossi si affida inizialmente a Caracuta, Stival, Negri, Cometti, Dzakovic e Zech con Vittorio libero. Il Catania risponde con Bridi, Alessia Conti, Catania, Bertone, Bulaich e Bordignon con Michela Conti libero.
La Seap Dalli Cardillo Aragona conquista un punto e sale a quota 27, mentre il Catania con due punti va a 26. A meno di improbabili colpi di scena sia Aragona che Catania saluteranno la A2.
Il tabellino:
Seap Dalli Cardillo Aragona: Caracuta 2, Stival 7, Dzakovic 29, Zech 17, Cometti 15, Negri 5, Vittorio (L), Zonta 9, Ruffa, Casarotti, Bisegna 2. All.: Giangrossi
Rizzotti Design Catania: Bulaich Simian 11, Catania 14, Conti 15, Bordignon 20, Bertone 10, Bridi 5, Conti (L), Oggioni 4, Poli 1, Picchi n.e. All.: Chiappafreddo
NOTE: Muri Aragona 11, Catania 16, Ace Aragona 3, Catania 5. Err. battuta Aragona 13, Catania 7. Err. azione Aragona 11, Catania 9. Attacco Aragona 34%, Catania 30%. Ricezione Aragona 47% (22% perfetta), Catania 60% (37% perfetta).
Anche l’ultima trasferta della stagione regolare sorride alla Fortitudo Moncada Agrigento. I ragazzi di coach Catalani espugnano il campo di Bisceglie col punteggio di 68 a 73.
Vittoria sofferta ma meritata dai biancazzurri che raggiungono quota 26 successi complessivi.
La gara ha messo in evidenza le ottime prove realizzative di Cosimo Costi e Santiago Bruno, rispettivamente autori di 22 e 18 punti.
Al Pala Dolmen le due squadre danno vita ad una bella gara. Agrigento parte forte. Eloquente 1 – 19 nel primo quarto. I pugliesi si svegliano e accorciano il divario grazie ai punti di Fontana, Dri ed Enihe. Più equilibrato il secondo parziale con Bisceglie che rosicchia altri quattro punti (25-21). La Fortitudo Moncada accusa un calo e nel terzo quarto va sotto nel punteggio. Influisce l’assenza di Morici e l’uscita dal campo per infortunio di Alessandro Grande. Agrigento stringe i denti e dimostra grande personalità disputando un ultimo quarto di grande carattere e lucidità. I “giganti” nei minuti finali mettono la freccia e spengono i sogni di gloria dei pugliesi.
Domenica prossima l’ultima gara della regular season. Al pala Moncada arriva Cassino. La società del presidente Moncada ha deciso di aprire gratuitamente le porte del palasport. La squadra merita una gran bella cornice di pubblico dopo una stagione davvero esaltante. Dopo inizia un nuovo “campionato”, via ai play off che hanno sempre un sapore speciale.
Il tabellino
Lions Basket Bisceglie - Moncada Energy Agrigento 68-73 (13-24, 25-21, 16-6, 14-22)
Lions Basket Bisceglie: Marco Giannini 13 (5/5, 1/4), Emmanuel Enihe 11 (1/1, 3/8), Edoardo Fontana 11 (3/7, 1/5), Filiberto Dri 10 (2/6, 0/4), Simone Giunta 8 (3/4, 0/2), Gabriel Dron 7 (2/3, 1/3), Marcelo Dip 6 (2/6, 0/0), Davide Vavoli 2 (1/2, 0/1), Fadilou Seck 0 (0/2, 0/0), Alessandro Mastrodonato 0 (0/0, 0/0), Ferdinando Provaroni 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 12 / 15 - Rimbalzi: 37 8 + 29 (Emmanuel Enihe 7) - Assist: 13 (Filiberto Dri 4)
Moncada Energy Agrigento: Cosimo Costi 22 (6/10, 2/9), Santiago Bruno 18 (3/4, 4/8), Alessandro Grande 9 (0/0, 3/8), Albano Chiarastella 6 (3/9, 0/3), Mait Peterson 6 (2/5, 0/0), Andrea Lo biondo 6 (2/4, 0/1), Giuseppe Cuffaro 3 (0/2, 1/2), Nicolas Mayer 3 (0/0, 1/1), Nicolas Morici 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)
Tiri liberi: 8 / 10 - Rimbalzi: 36 7 + 29 (Cosimo Costi 11) - Assist: 10 (Alessandro Grande, Albano Chiarastella 3)