Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

La Fortitudo Moncada Agrigento si riprende la A2. Lasciata due anni fa in piena emergenza sanitaria da covid, la squadra biancazzurra festeggia una promozione voluta e meritata.

In un palasport mai così pieno, senza un posto libero, la Fortitudo Moncada ha battuto in gara 5 la Sebastiani Rieti col punteggio di 63-60.

Una partita combattuta, equilibrata, decisa nei secondi finali. Agrigento, priva del capitano Albano Chiarastella, ci ha creduto fino in fondo dimostrando ancora una volta grande personalità e carattere.

La Fortitudo Moncada è stata letteralmente trascinata dai tifosi. Tra i migliori realizzatori Grande con 16 punti, Morici 15  e Ambrosin 10.

La Fortitudo alza la coppa al cielo tra gli applausi del pubblico ed il pensiero va al patron Salvatore Moncada scomparso proprio recentemente e che aveva a cuore il salto di categoria.

La serie A2 ritorna ad Agrigento. Un risultato straordinario in un periodo certamente non dei più semplici su più fronti. Un plauso alla dirigenza, al presidente Gabriele Moncada, al ds Cristian Mayer, allo staff tecnico guidato dal bravo Michele Catalani e, dulcis in fundo, alla squadra protagonista dall’inizio alla fine. Un’altra pagina di storia per un club che da oltre 50 anni regala emozioni.

“L’Akragas merita più della serie C. Vorremmo regalare un sogno ai tanti giovani della città ma, a distanza di quasi un anno, dal Comune di Agrigento non abbiamo ricevuto ciò che chiediamo, ovvero l’affidamento dello stadio Esseneto. Adesso siamo ad un bivio”.

Il presidente Giuseppe Deni pone una linea di demarcazione e si rivolge a Palazzo dei Giganti.

“Non chiediamo soldi, si badi, bensì lo strumento di lavoro essenziale per rilanciare il progetto. Allo stadio Esseneto vorremmo realizzare qualche evento che dia ulteriore linfa economica alla società, vorremmo poter fare crescere il settore giovanile dando la possibilità ai tantissimi ragazzini di poter crescere bene. L’Akragas intende svolgere sempre più una funzione sociale. Ma dal Comune finora nessun positivo riscontro concreto. Quest’anno abbiamo speso circa 700 mila euro. Vale la pena continuare in assenza di collaborazione? A questo punto metto al centro le mie dimissioni che potrebbero diventare esecutive qualora non ci sia riscontro fattivo. Basta parole”.

Giuseppe Deni è concreto e diretto. Incontrando la stampa peer un consuntivo della stagione ha ringraziato la squadra, lo staff tecnico e i collaboratori per l’impegno e la dedizione, la tifoseria che si è nuovamente avvicinata numerosa all’Akragas. Ma adesso alla vigilia della programmazione della nuova stagione Deni mette in chiaro le proprie intenzioni.

“Non siamo qui per smobilitare ma per dire a chiare lettere che così non si può crescere. Nonostante tutto nei prossimi giorni presenteremo richiesta di ripescaggio in serie D. Se può essere qualche chance per andare nella categoria superiore desideriamo esserci. E chiaramente a breve incontreremo l’allenatore per conoscere le sue intenzioni e avviare la costruzione di una squadra degna del nome Akragas. Ciò si concretizzerà se dal Comune riceveremo il sostegno (non di natura economica) che merita il club”.

La conferenza stampa è poi diventato un confronto con l’amministrazione comunale. All’incontro è intervenuto l’assessore allo sport Costantino Ciulla insieme al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gerlando Piparo i quali  hanno garantito che lo stadio Esseneto avrà il suo impianto di illuminazione e sarà ristrutturato e ammodernato in varie parti. “I tempi della burocrazia purtroppo non sono quelli della società. Ne siamo consapevoli ma possiamo garantire che il finanziamento c’è. Invitiamo la società dell’Akragas ad un incontro per discutere in maniera più approfondita e poter dare continuità all’attività avviata dal presidente Deni”.

L’Akragas ed il Comune adesso dialogano. L’incontro dovrebbe svolgersi nella giornata di giovedì.

La speranza dei tifosi è che l’Akragas possa rilanciare le proprie ambizioni costruendo un organico tecnicamente ancora più competitivo di quest’anno. Operando da subito sul mercato e con l’esperienza acquisita, probabilmente potrebbe essere l’anno giusto per il salto di categoria.  

 

Il suo primo anno da patron dell’Akragas si chiude con una finalissima nazionale per la promozione in serie D. Giuseppe Deni affida ad una nota diramata dal club il suo stato d’animo dopo la brutta sconfitta di Martina Franca. Il presidente biancazzurro annuncia una conferenza stampa di bilancio della stagione per domani, martedì. Ecco il comunicato stampa diffuso dall’Akragas:

 

Il Presidente Giuseppe Deni, a nome dell'intera dirigenza biancoazzurra, ringrazia di cuore lo staff tecnico, sanitario e tutti i calciatori, per l'eccellente stagione culminata, purtroppo, con la sconfitta nella finale playoff per la promozione in Serie D. "Il sogno è svanito sul più bello, ma rimane comunque una stagione esaltante" - dichiara il Presidente Deni che aggiunge: "La squadra ha dato tutto, ma oggi abbiamo trovato un avversario molto forte, al quale facciamo i nostri complimenti per il salto di categoria. Tengo a ringraziare i nostri meravigliosi tifosi che anche oggi hanno dimostrato attaccamento e amore ai colori biancoazzurri e alla società. Ci dispiace solamente aver ancora una volta constatato il totale silenzio e disinteresse nei nostri confronti e dell'Akragas da parte dell'amministrazione comunale di Agrigento. Martedì parlerò in conferenza stampa per tracciare un consuntivo della stagione".

Sarà necessaria gara 5, mercoledì prossimo 22 giugno. La Fortitudo Moncada Agrigento cede per la seconda volta a Rieti. I laziali hanno avuto la meglio vincendo con un distacco di 10 lunghezze, 73 – 63.

Rammarico in casa biancazzurra per una prestazione dai due volti. Molto bene nei primi due quarti e numerosi errori nella seconda parte che hanno inciso non poco.

L’assenza del capitano Albano Chiarastella si è fatta molto sentire in difesa e sotto le plance. Ciononostante i ragazzi di Catalani ci hanno provando dando fondo a tutte le energie ma facendo i conti con una squadra determinata ed efficace.

Al pala Sojourner di Rieti è stata una gran bella gara, combattuta. Nella fila di Agrigento da evidenziare i 14 punti di Grande, 13 di Ambrosin e gli 11 di Bruno. Sponda Rieti, invece, sugli scudi Ndoja con 20 punti.

Appuntamento rinviato alla “bella” in programma al pala Moncada. Sarà necessario il grande pubblico, non un posto libero, per provare a trascinare i biancazzurri verso una vittoria tanto desiderata. A questo punto vietato sbagliare. Agrigento è chiamata a sostenere con grande calore una squadra che merita il massimo. Occorre recuperare in fretta le energie e far valere il fattore campo. Come si dice in questi casi, servirà il cuore oltre l'ostacolo. La serie A deve tornare ad Agrigento. 

Il coach agrigentino Michele Catalani carica l’ambiente in vista di gara 5.

 

"Rinnovo i miei complimenti a Rieti, all'allenatore per cui provo stima e ha gestito benissimo queste due partite ma siamo ancora nella serie e se ci avessero detto a inizio stagione che ci saremmo giocati in gara 5 la finale in casa avremmo messo la firma. Sono molto contento di come hanno affrontato il match i miei ragazzi, purtroppo ci mancavano le energie e l'assenza di Albano si è fatta sentire ma ora recuperiamo le energie e giochiamoci tutto per mercoledì".

Il tabellino

Real Sebastiani Rieti - Moncada Energy Agrigento 73-63 (19-19, 17-20, 15-8, 22-16)

Real Sebastiani Rieti: Klaudio Ndoja 20 (4/6, 3/5), Mario jose Ghersetti 16 (7/13, 0/2), Federico Loschi 10 (2/4, 0/6), Marco Contento 9 (2/5, 1/7), Nicolas manuel Stanic 8 (2/6, 1/3), Alessandro Piazza 6 (0/1, 1/2), Omar Dieng 3 (0/2, 1/5), Lorenzo Piccin 1 (0/0, 0/0), Marco Maganza 0 (0/0, 0/0), Zdravko Okiljevic 0 (0/2, 0/0)

Tiri liberi: 18 / 24 - Rimbalzi: 42 13 + 29 (Mario jose Ghersetti 12) - Assist: 11 (Mario jose Ghersetti, Federico Loschi, Marco Contento, Nicolas manuel Stanic 2)

Fortitudo Moncada Energy Agrigento: Alessandro Grande 14 (4/9, 2/8), Lorenzo Ambrosin 13 (4/6, 1/4), Santiago Bruno 11 (0/0, 3/6), Nicolas Morici 8 (3/7, 0/3), Cosimo Costi 6 (2/4, 0/2), Andrea Lo biondo 6 (3/7, 0/0), Mait Peterson 5 (2/6, 0/0), Giuseppe Cuffaro 0 (0/0, 0/0), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 9 / 13 - Rimbalzi: 34 7 + 27 (Nicolas Morici 10) - Assist: 11 (Alessandro Grande 4)

 

L’Akragas assiste alla festa del Martina Franca. Grande amarezza in casa agrigentina per una sconfitta pesante figlia di una prestazione assai deludente. Nel doppio confronto i pugliesi hanno dimostrato la loro superiorità. Una squadra che è capace di fare 6 gol in due partite vuol dire che ha grande qualità, personalità e fisicità.

 

Il tecnico dell’Akragas Nicola Terranova a fine gara riconosce i meriti del Martina Franca.

“Quando ad una squadra di grande livello concedi gli errori nelle due gare diventa tutto più complicato. Ho visto un’Akragas impaurita, diversi giocatori in difficoltà. Devo dire che venivamo da una settimana difficile: Maiorano e Ferrigno sono stati male. Non sono alibi ma quando concedi l’aspetto fisico ad una squadra del genere allora si mette male. Il Martina Franca ha dimostrato maggiore brillantezza, arrivavano prima sul pallone, sono stati superiori in tutto.

Faccio comunque i complimenti ai ragazzi e vorrei ricordare che, da quando sono arrivato all’Akragas, in 17 partite la squadra ha collezionato solo questa sconfitta. Sotto la mia gestione la squadra ha incassato solo 3 gol. Onestamente gli avversari non erano di questo livello e già superare il turno precedente con l’Isernia è stata una quasi impresa. Per provare a dare fastidio al Martina bisognava essere perfetti e noi non lo siamo stati. Avevamo tante aspettative, pensavamo di giocarcela in maniera diversa ma bisogna tener conto che la nostra è una squadra giovane che può solo crescere. All’Akragas è mancato il temperamento della grande squadra.

Tifosi amareggiati? Voglio solo dire che pur di vedere l’Akragas in D avrei rinunciato a qualcosa di importante. Mi dispiace molto per i tifosi, per la società, per i ragazzi. Mi assumo tutte le responsabilità della sconfitta".   

 

Per il secondo anno consecutivo l’Akragas perde la finale per la promozione in serie D. Gli agrigentini falliscono l’appuntamento più importante della stagione. Con una prestazione assolutamente non all’altezza, l’Akragas crolla al “Tursi” incassando dal Martina Franca un pesantissimo 4 -0.

Una gara a senso unico, dominata dai pugliesi con la squadra di Nicola Terranova in balìa degli avversari.

Davanti a 2.600 spettatori, oltre un centinaio i tifosi dell’Akragas, il Martina ha fatto un sol boccone dell’Akragas, in grande difficoltà contro un’avversaria che nel doppio confronto ha dimostrato di essere superiore, sicuramente con maggiore tecnica e carattere, meritando la vittoria ed il salto di categoria.

L’Akragas ha deluso le aspettative dei tifosi: approccio negativo, reazione inesistente ai gol del Martina Franca, fragilità e scollamento tra i reparti. I ragazzi di Terranova hanno fallito un gol incredibile dopo pochi minuti con Pyiuka e poi monologo dei pugliesi che hanno dilagato su tutti i fronti. La squadra di Pizzulli è andata a segno due volte con Ancora, poi Barrera e infine Delgado su calcio di rigore.

Akragas incapace di reagire con efficacia, non in grado di far male ai pugliesi. Nella gara d’andata il Martina Franca riuscì a bucare la retroguardia biancazzurra per ben due volte dimostrando qualità e fisicità. L’Akragas versione finale di ritorno non è mai riuscita a riaprire il match. Nel secondo tempo da annotare le due traverse colpite da Corner e Pavisich ma a risultato ampiamente compromesso. Il Martina Franca nei minuti conclusivi ha anche avuto l’opportunità di realizzare la quinta rete.

Chi si aspettava un’Akragas più combattiva è rimasto molto deluso. Amareggiati a fine gara i tifosi che con grande passione hanno seguito la squadra in Puglia. Festeggia meritamente il Martina Franca. Per l’Akragas epilogo molto amaro. Il 4-0 è eloquente.

I biancazzurri dovranno ripartire dall’Eccellenza, ancora una volta. Smaltita la delusione, alla società guidata dal presidente Giuseppe Deni il compito di ripartire con slancio, programmando perbene, cercando di sbagliare meno possibile in fase di mercato. Escludendo la pessima prestazione di Martina Franca, alla squadra ed allo staff tecnico i complimenti per aver disputato un bel campionato che avrebbe meritato un finale diverso.      

 

"Era il match che ci aspettavamo e tenere a 60 punti Rieti in casa loro è sicuramente un risultato importante. Non rimprovero nulla ai miei ragazzi, mancava poco per vincere la partita e ci riproveremo in Gara 4”.

Così coach Michele Catalani al termine della sfida del pala Sojourner. La Fortitudo Moncada Agrigento, priva del capitano Albano Chiarastella, perde di appena due punti, 60-58. E’ mancato poco ai biancazzurri nonostante una serata non delle migliori, complice la reazione dei padroni di casa dopo le due sconfitte al pala Moncada.

Rieti ha iniziato in maniera aggressiva andando avanti nel punteggio chiudendo il primo quarto 16-10. Nel secondo la Fortitudo Moncada è più precisa e si porta in vantaggio (+2 a 6 minuti dal riposo lungo), trascinata da un super Ambrosin autore di 19 punti. La gara è combattuta. Rieti sorpassa e chiude il secondo parziale avanti di 8, 36-28.

Nella ripresa la difesa di Rieti funziona meglio e la Fortitudo Moncada fatica in fase realizzativa. Gli amaranto celesti incamerano un buon margine di vantaggio  (+15, 51-36). I ragazzi di Catalani non demordono e accorciano il divario chiudendo la frazione 54-43.

L’ultimo quarto è all’insegna dell’equilibrio, difese solide e aggressività. Ambrosin prende per mano Agrigento, coadiuvato da Morici (14 punti) ma non basta per calare il tris a Rieti. Proprio Morici realizza i due liberi a 23 secondi dal termine che fissano il risultato sul 60-58.

Appuntamento rinviato a domani ancora a Rieti. La Fortitudo Moncada venderà cara la pelle – afferma coach Catalani.

“Abbiamo ancora due match point per portare a casa il risultato. E‘ una finale e ci stanno partite così combattute. Complimenti alla Sebastiani per il match che ha giocato e per l'ambiente attorno, cerchiamo di recuperare le energie e ci vediamo domenica”. La sfida è lanciata. Parola al campo e, si spera, ad un arbitraggio più attento.

Il tabellino

Real Sebastiani Rieti - Moncada Energy Agrigento 60-58 (16-10, 20-18, 18-15, 6-15)

Real Sebastiani Rieti: Federico Loschi 17 (1/2, 3/9), Nicolas manuel Stanic 11 (4/7, 1/2), Marco Contento 10 (3/6, 1/4), Mario jose Ghersetti 7 (3/8, 0/2), Klaudio Ndoja 6 (0/1, 1/3), Alessandro Piazza 5 (0/3, 1/3), Lorenzo Piccin 3 (0/0, 1/1), Marco Maganza 1 (0/0, 0/0), Omar Dieng 0 (0/0, 0/1), Zdravko Okiljevic 0 (0/2, 0/0)

Tiri liberi: 14 / 20 - Rimbalzi: 30 3 + 27 (Mario jose Ghersetti 11) - Assist: 10 (Alessandro Piazza 3)

Moncada Energy Agrigento: Lorenzo Ambrosin 19 (4/8, 3/5), Nicolas Morici 14 (4/6, 1/4), Alessandro Grande 9 (4/9, 0/3), Andrea Lo biondo 8 (4/9, 0/1), Cosimo Costi 4 (0/2, 1/3), Mait Peterson 2 (0/2, 0/1), Giuseppe Cuffaro 2 (1/2, 0/2), Santiago Bruno 0 (0/1, 0/1), Nicolas Mayer 0 (0/0, 0/0), Umberto Indelicato 0 (0/0, 0/0), Luca Bellavia 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 9 / 10 - Rimbalzi: 34 6 + 28 (Lorenzo Ambrosin 9) - Assist: 9 (Alessandro Grande 4)

 

 

“E’ una finale e mi aspetto il massimo dalla nostra squadra. Con i miei compagni di squadra giocheremo con grande determinazione e coraggio. Abbiamo fatto una bella settimana di lavoro intenso e siamo pronti per la sfida.

 

Il centrocampista dell’Akragas Pablo Piyuka è molto concentrato in vista della gara di domenica con il Martina Franca. L’Akragas è consapevole dell’importanza della partita e vuol viverla nel modo giusto, con la giusta grinta.

 

Il gol di vantaggio? E’ un gol di vantaggio, appunto, ma dobbiamo giocare per vincere. Sarà una partita combattuta. Il Martina Franca avrà il fattore campo con i propri tifosi ma non dimentichiamo che anche noi avremo vicini i nostri. Sarà una battaglia sportiva” . 

 

  1. Popular
  2. Trending
  3. Comments