“Divergenze tecniche con la squadra”. Questo il motivo delle dimissioni di Pino Rigoli da allenatore dell’Akragas. Lo scrive il club nel comunicato nel quale, come da rito, ringrazia il tecnico per il lavoro svolto.
La decisione di Rigoli dopo una riunione con la squadra. Faccia a faccia che evidentemente non ha unito le parti, non è servito a trovare un punto in comune. Squadra e allenatore divisi. Da qui la decisione di Rigoli di farsi da parte. Dimissioni che la società non ha respinto. Rottura, quindi, del rapporto di collaborazione.
Le dimissioni dell’esperto allenatore arrivano dopo appena due settimane di lavoro nel quale aveva ottenuto una vittoria sulla Sancataldese ed una sconfitta immeritata in trasferta con l’Igea Virtus.
Sui social la grande delusione dei tifosi biancazzurri che avevano tanto gioito per l’arrivo di Rigoli sulla panchina dell’Akragas e ora, contestando l'operato della società, si dicono preoccupati per il proseguo della stagione. C'è chi accusa la dirigenza di non aver salvaguardato Rigoli e di non aver impedito ai giocatori di "licenziare" di fatto il tecnico.
Cosa succede adesso? Potrebbe essere richiamato Lillo Bonfatto, anche se nella dichiarazione post esonero aveva parlato, tra l’altro, “di richieste tecniche non esaudite dal club”. Si attendono sviluppi.
Una cosa è certa, ora la squadra si carica di maggiore responsabilità. Vietato sbagliare. L’Akragas è ultima in classifica. E domenica prossima all’Esseneto arriva la capolista Scafatese. E' un momento estremamente delicato che se non affrontato adeguatamente potrebbe costare caro.
Disco rosso per l’Akragas a Barcellona Pozzo di Gotto. Per i ragazzi di Pino Rigoli arriva la sconfitta seppur di misura. Decisivo il calcio di rigore dopo 7 minuti della ripresa trasformato da Aperi.
La partita con l'Igea Virtus è stata nel complesso equilibrata. Primo tempo avaro di emozioni. Nella ripresa l’Akragas ha avuto la possibilità di pareggiare con Meola, Grillo e Rechichi a tu per tu col portiere Belmonte.
A fine gara le parole del tecnico Pino Rigoli.
“L’episodio ha deciso la partita e rotto l’equilibrio. Ma chi vince ha ragione. Sapevamo di non aver risolto i nostri problemi e oggi desideravamo dare continuità al nostro cammino ma purtroppo è arrivata la sconfitta.
Sotto l’aspetto dell’atteggiamento abbiamo fatto un passo indietro rispetto alla partita precedente con la Sancataldese. Il rigore concesso all’Igea Virtus? Molto molto dubbio. Non ero lontano dalla posizione e mi è sembrato uno spalla a spalla ed anche il calciatore Calafiore mi ha detto che non era rigore. Evidentemente per l’arbitro lo era. Andrò a rivederlo e magari cambierò idea.
Dobbiamo rivedere alcune situazioni che avevamo preparato in settimana. Dobbiamo cercare di riprenderci perché domani ci aspetta una partita in casa importante con la Scafatese. Abbiamo una classifica deficitaria e dobbiamo rimetterci in linea con il nostro obiettivo che è la salvezza”.
Questo risultato non ci deve fare pensare che abbiamo risolto i problemi. Chiaramente in una settimana non ho la bacchetta magica. Posso però dire di aver trovato un gruppo di ragazzi disponibili e seri professionisti…”.
Pino Rigoli esordisce così in sala stampa dopo la vittoria interna con la Sancataldese che ha consentito alla sua Akragas di conquistare i primi tre punti in campionato.
“Sicuramente c’è tanto da fare. Sono contento del risultato, che alimenta l’autostima e muove la classifica, ma non della prestazione. Abbiamo una squadra molto tecnica, specie a centrocampo e negli attaccanti esterni, e non possiamo sbagliare così tanti passaggi. Errori da attribuire principalmente alla tensione. Lavoreremo anche su questo aspetto e mi confronterò con la società per fare il punto della situazione assolutamente per il bene dell’Akragas. Tutti, e rimarco tutti, dobbiamo fare il bene dell’Akragas e remare dalla stessa parte. Solo così possiamo ottenere i risultati sperati. Vietato dividersi o fare polemiche sterili improduttive. Abbiamo bisogno del contributo, a vario titolo, di tutti ”.
Alla domanda se l’Akragas ha vinto meritatamente Rigoli ha risposto così.
“Direi di si perché su quel tiro nei minuti di recupero della Sancataldese il nostro portiere ha fatto una grande parata. La partita è stata combattuta e noi siamo stati bravi a vincerla. I ragazzi hanno dato l’anima per ottenerla. Se la Sancataldese avesse fatto gol non avrebbe però rubato nulla. Desidero rivolgere un plauso alla mia squadra perché in questa prima settimana di lavoro sono stati molto coesi e mi hanno dato ampia disponibilità. Andiamo avanti con la consapevolezza che c’è tanto da fare.
La sofferenza non è mancata ma l’Akragas è riuscita a conquistare la prima vittoria in campionato. All’Esseneto superata di misura la Sancataldese, grazie ad un gol siglato nel primo tempo, nella domenica del ritorno in panchina dell’applaudito tecnico Pino Rigoli.
Una vittoria figlia della volontà e dell’abnegazione di un gruppo che ha voluto fortemente cancellare lo zero in classifica e ci è riuscita pur non brillando. Dopo 19 minuti l’Akragas è riuscita a sbloccarla con Palazzolo su palla inattiva. La Sancataldese, che nei primi minuti ha perso per infortunio Sidibi, ha provato a reagire con le conclusioni insidiose di Montaperto e Santonocito. I ragazzi di Rigoli sfiorano il raddoppio con Grillo ma il portiere Dolenti è stato bravo a neutralizzare.
Seconda parte di gara avara di occasioni anche se la Sancataldese, nonostante in inferiorità numerica per l’espulsione del capitano Tedesco, non si disunisce ed anzi esercita una maggiore pressione che mette in difficoltà l’Akragas. I verdeamaranto dell’ex Orazio Pidatella nei minuti conclusivi sfiorano il pari ma la bravura del portiere Dregan ed un pizzico di fortuna hanno consentito all’Akragas di portare a casa il primo successo. I primi tre punti consentono di togliere l’incomodo zero dalla classifica e fanno morale per il proseguo della stagione.
A fine gara significativo l’abbraccio tra i giocatori biancazzurri. Applausi anche per il tecnico Pino Rigoli sotto la curva Sud. Per lui, dunque, buona la prima. La squadra è stata meno appariscente delle prestazioni precedenti (escluso Favara) ma più accorta, solida e concreta anche se ha sbagliato molti passaggi. Pino Rigoli dovrà lavorare molto ma a lui le sfide piacciono. Chi ben comincia è a metà dell’opera.
“Torno ad Agrigento più carico di prima. Sono orgoglioso di guidare nuovamente l’Akragas. Qui mi sento a mio agio e respiro aria di casa. Con questo ambiente si crea ogni volta un’alchimia che non si riesce a spiegare a parole. E' un posto per me unico”.
Pino Rigoli si presenta con queste parole nella conferenza stampa al termine della sessione pomeridiana di allenamento.
Il tecnico da martedì è al lavoro con l’intento di invertire la rotta di una squadra costruita per ben figurare ma che nelle prime tre giornate di campionato ha incontrato “disco rosso”.
“Ringrazio la società per aver riposto fiducia in me e sono pronto a dare tutto per questi colori che, come sapete, amo profondamente. Ma Rigoli da solo non basta, è necessario che ciascuno faccia la propria parte, dobbiamo tutti insieme fare quadrato attorno alla squadra. Mi piacerebbe ricreare ciò che abbiamo fatto in passato.
Non è semplice ma dobbiamo impegnarci per creare una bella situazione. Il campionato è difficile, ricco di squadre molto ben organizzate e avremo tanti derby. La squadra? Devo rendermi conto dell’organico a disposizione ma ho notato che c’è qualità. Adesso siamo concentrati sulla partita di domenica con la Sancataldese. Ci attende una squadra organizzata e ben allenata”.
A presentare il tecnico Pino Rigoli è stato il direttore sportivo Peppe Cammarata.
“Desideriamo ringraziare Lillo Bonfatto per il lavoro svolto con serietà e impegno ma purtroppo è stato necessario voltare pagina. Non avevo una lista di nomi ma uno solo, quello di Pino Rigoli. Abbiamo puntato sul meglio oggi in circolazione. Rigoli rappresenta una certezza sotto tanti punti di vista e con lui riprendiamo fiduciosi il nostro cammino”.
Prende forma lo staff del nuovo tecnico dell’Akragas Pino Rigoli. Il suo vice è l’esperto Pino Irrera.
Originario di Messina, 63 anni, vanta un curriculum di rilievo sia da calciatore sia da allenatore e osservatore per società professionistiche.
Ha cominciato da calciatore nel Camaro, poi Messina, Savoia, Giarre, Modena, Trapani, Villafranca e nel Licata di Zdenek Zeman.
Da allenatore ha guidato il Villafranca in Promozione e in Eccellenza, il Giarre in Eccellenza, ha fatto il vice ad Acireale e ad Avellino, ha allenato Messina, Gela, Igea Virtus e Milazzo, ha guidato la “Primavera” del Catania e ha collaborato con il club etneo per ben 11 anni. Per Irrera anche la soddisfazione di guidare i rossazzurri in una partita di serie A per sostituire lo squalificato Walter Zenga nella gara Milan – Catania. È stato il secondo di Vincenzo Montella al Milan che alla Roma. Ultimamente è stato osservatore per la Fiorentina.
L’Akragas, dunque, lavora per riorganizzare l’assetto tecnico. Il ritorno di Pino Rigoli è stato accolto con grande entusiasmo dai tifosi agrigentini. Sui social tantissimi i messaggi di apprezzamento nei confronti della società e del tecnico. E c’è chi, come i fratelli Giuseppe e Salvatore Barresi, ha anche dedicato a Pino Rigoli un video amarcord tra passato e presente.
La scelta di affidare la panchina dell’Akragas ad un tecnico come Rigoli è apprezzata dalla tifoseria che da anni ne auspicava il ritorno. Ieri in numerosi non hanno voluto mancare alla direzione del primo allenamento per dare il bentornato “al maestro“.
La società, intanto, lavora anche sotto traccia per rafforzare ulteriormente l’organico. A breve potrebbe essere definita un’altra operazione in entrata.
Domenica prossima allo stadio di Agrigento c'è da giurare che saranno in tanti a seguire l'Akragas nell'importante gara con la Sancataldese. E tanti torneranno allo stadio anche per Pino Rigoli.
Al cuor non si comanda... Il primo vero amore non si dimentica… Pino Rigoli ritorna nella “sua” amata Akragas e in quella città, Agrigento, che gli ha dato le maggiori gratificazioni professionali e umane. Possiamo dirlo con certezza.
Il tecnico ha firmato oggi pomeriggio il contratto che lo lega al club biancazzurro.
Rigoli, 61 anni, torna ad Agrigento per la terza volta. Con l’Akragas ha ottenuto una promozione in serie D a suon di record e ha centrato la salvezza in Lega Pro subentrando a Nicola Legrottaglie.
Ma Pino Rigoli oltre ad aver fatto bingo sul campo ha saputo conquistare i tifosi. Con la gente di Agrigento ha instaurato un rapporto speciale che va ben oltre l’ambito calcistico. Pino Rigoli ad Agrigento è di casa.
Il suo curriculum è noto. Ha allenato il Modica all’inizio della sua carriera ed anche lo scorso anno. Poi anche il Catania, la Sicula Leonzio, la Viterbese, l’Agropoli e il Messina.
Allenatore di grande esperienza e temperamento avrà il compito di risollevare l’Akragas che in questo inizio di stagione sta faticando a fare punti. Domenica il nuovo esordio sulla panchina biancazzurra e sarà sicuramente una giornata ricca di emozioni e, si spera, anche del primo successo stagionale contro la Sancataldese.
La sconfitta con la Castrum Favara costa la panchina al tecnico dell’Akragas Lillo Bonfatto. La società ha comunicato l’esonero in una nota di rito nella quale ringrazia l’allenatore il lavoro svolto con serietà, dedizione e professionalità. L'esperienza di Bonfatto all'Akragas si conclude con una vittoria in Coppa Italia col Licata e le sconfitte in campionato con Locri, Pompei e Castrum Favara.
Il club biancazzurro, guidato dal patron Giuseppe Deni e dal presidente Carmelo Callari, è al lavoro per ingaggiare il nuovo tecnico.
L’ufficializzazione è prevista per domani pomeriggio. Probabile che l’Akragas punti su un allenatore di esperienza con l’intento di cancellare in fretta lo zero in classifica e ridare entusiasmo alla tifoseria. Domenica prossima l'Akragas affronterà all'Esseneto la Sancataldese.