Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Soddisfatto della prestazione della sua squadra anche se in cuor suo avrebbe sperato nella vittoria. Così Leonardo Bitetto, tecnico del Melfi, in sala stampa allo stadio Esseneto.

“Sono contento di come i ragazzi hanno interpretato la gara. Sapevamo che non sarebbe stato semplice giocare su questo campo ma sono soddisfatto. Siamo ultimi in classifica e per noi in ogni gara c’è l’obbligo di fare il massimo. Peccato perché nel secondo tempo abbiamo anche avuto l’opportunità per segnare il gol partita. Ma è andata così. Portiamo a casa un punticino che muove la classifica e fa morale.

 

Siamo dispiaciuti perché è da alcune partite che pratichiamo un discreto calcio, propositivo, ma non raccogliamo quanto di buono riusciamo a trasferire sul campo. Anche con Siracusa e Catanzaro avremmo meritato ma sappiamo come è andata. Pazienza, ripartiamo da qui”.

Al termine della gara con il Melfi si presenta anche il capitano dell’Akragas, Daniele Marino. Anche lui rammaricato per non aver portato a casa i tre punti. Il calciatore analizza il momento di stagione e si mette a scudo dell’allenatore Di Napoli.

“Se il nostro allenatore si sente di chiedere scusa allora siamo noi a farlo. Lui non c’entra nulla, non ha colpe. Siamo dispiaciuti perché avremmo tanto voluto vincere ma purtroppo è andata così. Traverse, le parate del portiere ospite, qualche nostra disattenzione, e aggiungo l’errore arbitrale nell’assegnare il gol al Melfi in netto fuori gioco.

Dobbiamo accettare tutto questo e pensare al proseguo. La situazione non è drammatica e né siamo ultimi in classifica. Ci manca solo la vittoria. La scorsa stagione, se ricordate, ne abbiamo perse sette di fila in casa con una squadra dal budget superiore. Se stiamo uniti, stampa, tifosi, società e squadra possiamo farcela. La critica deve essere costruttiva. Abbiamo una squadra giovane e posso dirvi che i ragazzi si impegnano tantissimo e adesso sono molto amareggiati per come è andata in campo. E’ un periodo in cui non riusciamo a metterla dentro e subiamo al primo errore”.

 

 

 

La delusione per la mancata vittoria è visibile a fine gara negli occhi del tecnico Raffaele Di Napoli che commenta così il pari col Melfi: “ci metto la faccia e chiedo scusa ai tifosi se non siamo riusciti a vincere. I ragazzi si sono impegnati, hanno lottato ma non è andata come volevamo.

Anche le traverse si sono opposte alla nostra volontà di vincere. Sono molto amareggiato perché volevamo ottenere i tre punti. A questo punto, considerato il malcontento dei tifosi, mi sento di rimettere il mandato alla società. Se si ritiene che il problema sono io sono pronto a farmi da parte. Io conosco il valore della squadra e non mi sono lasciato andare dopo le prestazioni positive di Catania e Foggia.

 

Il nostro percorso è questo. La società ne è a conoscenza. Purtroppo ci manca quel guizzo finale per fare risultato. Continueremo a lavorare con impegno, se la società mi consentirà di farlo”.   

Appuntamento con la vittoria ancora una volta rinviato. La sfida col Melfi, allo stadio Esseneto, finisce in parità, uno a uno. L’Akragas fallisce l’opportunità di incamerare tre punti preziosi in chiave salvezza.

Partita piacevole: peccato per la scarsa presenza di pubblico. Purtroppo è una costante all’Esseneto. La squadra non starà regalando grandi emozioni ma è altrettanto vero che l’Akragas sta giocando un campionato importante: la Lega Pro meriterebbe un maggior seguito di tifosi agrigentini.

Akragas – Melfi è stata gara combattuta, decisa nel primo tempo con un botta e risposta nel giro di sessanta secondi.

Al ventesimo i biancazzurri sbloccano l’incontro con Thiago Cazè. Il brasiliano è stato bravo a raccogliere l’invito di Longo. Neanche il tempo di gustarsi il gol e di gioire che il Melfi perviene al pareggio, complice una difesa distratta e poco reattiva. A siglare il pari è il gialloverde De Vena su assist di Gammone.

Nello scadere di tempo l’Akragas colpisce la traversa sul calcio di punizione di Gomez e mette i brividi al portiere ospite anche con l’ex Longo, ma è stato bravo Gragnaniello ad azzeccare il tempo dell’uscita ed evitare che Longo effettuasse il pallonetto, e successivamente con Matteo Zanini, ancora una volta Gragnaniello si è fatto trovare pronto alla risposta.

Il Melfi ci ha provato con Defendi: il suo tiro è terminato di poco alto . Fin qui la prima parte del match. Nella ripresa, dopo otto minuti l’Akragas colpisce nuovamente la traversa: questa volta con il capitano Daniele Marino di testa su cross di Longo. Al 19esimo Longo serve un pallone invitante a Coppola che a tu per tu con Gragnaniello fallisce l’opportunità. A quel punto il tecnico Di Napoli toglie Cocuzza per far posto a  Garcia. Il Melfi si rende pericolosa con Obeng complice la disattenzione difensiva biancazzurra, ma il giocatore di colore spreca. Nell’ultima parte della gara fioccano le occasioni da una parte e dall’altra, il nervosismo in casa Akragas cresce e ne fa le spese il tecnico Di Napoli, allontanato dalla panchina a quanto pare per aver sollecitato un cambio con eccessiva irruenza. Il risultato non cambierà. Akragas e Melfi guadagnano un punticino per parte.

Il risultato è indubbiamente accolto con soddisfazione dagli ospiti perché colto in trasferta. Rammarico nel versante Akragas per una vittoria tanto desiderata e che manca oramai dalla fine di settembre. I biancazzurri hanno mostrato generosità, volontà, impegno ma faticano nella gestione complessiva del match, in avanti non sono incisivi. Ed oggi anche in difesa qualcosa non ha funzionato a dovere.

Un punto. Si guarda avanti. Il campionato è ancora lungo. A fine gara si è sentito qualche fischio da parte di alcuni tifosi delusi dal risultato. Domenica prossima l’Akragas è attesa dal derby sul campo del Siracusa.    

 

 

 

La partita col Melfi è importante ai fini della permanenza in Lega Pro. Siamo ancora nella prima parte della stagione ma è indubbio che la gara rappresenta già uno scontro salvezza. Ne è consapevole il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, che oggi ha parlato dell’appuntamento di domani pomeriggio.

“C’è in noi gran voglia di fare e soprattutto di tornare alla vittoria. Siamo consapevoli che non sarà una gara semplice ma abbiamo un solo obiettivo, i tre punti. I “se” i “ma” non contano. Dobbiamo avere testa, cuore e gambe per fare nostra la partita.

Il Melfi occupa l’ultimo posto ma è squadra composta da giocatori di categoria. Dobbiamo fare attenzione alle loro ripartenze. In settimana ho visto i ragazzi molto determinati e sono fiducioso. Il lavoro ripaga sempre.

Quella col Melfi è l’occasione giusta per riscattare la sconfitta di Matera. Ho chiesto ai ragazzi una prestazione maiuscola ma anche di giocare con serenità, senza frenesia, con sacrificio e volontà. Domani sarà importante andare in campo con l’atteggiamento giusto.

Le dichiarazioni di Auteri nel dopo gara a Matera? Io l’ho elogiato prima della partita, così come faccio con tutti i colleghi. Ritengo non sia elegante esprimersi su altre squadre come ha fatto Auteri, il quale non può assolutamente minimizzare la mia squadra. Possiamo anche essere ignoti ma siamo dei professionisti come il Matera. Speriamo di dare soddisfazioni ai nostri tifosi.   

Chi domani non potrà essere dei convocati? Soltanto Russo anche se Carrotta non è al top. Chiunque andrà in campo darà il massimo per ottenere la vittoria. I ragazzi sono uniti. Andiamo avanti”.

 

 

Non è certamente il miglior “cliente” considerato l’inizio di stagione altalenante della Fortitudo Moncada Agrigento. I biancazzurri ricevono al Pala Moncada un Siena che in queste prime giornate di campionato, al contrario di Agrigento, ha dimostrato di aver già raggiunto una discreta amalgama di squadra. Il primo posto in classifica dei Toscani rappresenta il biglietto di presentazione.

Non sarà gara facile per il quintetto di Franco Ciani chiamato al riscatto dopo lo stop di Reggio Calabria. Ma la voglia di invertire la rotta c’è tutta come hanno affermato in conferenza stampa pre gara il coach Franco Ciani e Rino De Laurentiis.

“E’ una gara molto difficile – ha dichiarato Franco Ciani -. Siena è una squadra stellare, molto solida e redditizia con due americani che in due realizzano in media 36 punti a gara. Due play molto forti ed il resto non è contorno ma pilastri solidi che garantiscono affidabilità. Quattro vittorie su cinque partite è certamente un bottino importante per Siena. Ecco allora che servirà una Fortitudo Moncada molto determinata e volitiva. Sappiamo di non essere ancora al top del rendimento ma abbiamo bisogno di tornare alla vittoria per blindare il nostro fattore campo, per alimentare la classifica e dare ulteriore certezza e vigore al nostro percorso di crescita. Stiamo lavorando per raggiungere la giusta forza in tutti i fondamentali per un gioco di squadra armonico e competitivo”.

 

“Siamo carichi e vogliamo tornare al successo – ha affermato Rino De Laurentiis -. Il nostro cammino finora non è stato continuo. Fuori casa non riusciamo ancora ad essere continui ma stiamo lavorando per migliorarci ed essere squadra solida. Domenica non è gara semplice ma daremo tutto per vincerla davanti ai nostri tifosi. Affrontare una squadra in salute è uno stimolo a fare di più e meglio”.    

Con le cosiddette “grandi” l’Akragas si esalta particolarmente. Fuori casa la squadra di Raffaele Di Napoli si esprime indubbiamente con maggiore efficacia. A Catania e Foggia due gran belle imprese che i “giganti” hanno voglia di ripetere per continuare a stupire in un campionato difficile. Domenica sera (20,30) l’Akragas affronta una delle squadre più forti del girone C di Lega Pro. Il Matera di Gaetano Auteri è stata costruita per essere protagonista fino in fondo, con calciatori d’esperienza e giovani di grande qualità. I lucani provengono dalla vittoria roboante di Reggio Calabria, sei a uno, e vorranno proseguire il loro cammino positivo anche con l’Akragas.

Dall’altra parte una squadra che ha voglia di confermare di non essere agnello sacrificale, così come ha dichiarato oggi il tecnico Raffaele Di Napoli nella conferenza stampa pre gara.

“Siamo consapevoli di affrontare un’ottima squadra di cui abbiamo grande rispetto ma noi non ci tiriamo indietro. Andiamo a Matera per vendere cara la pelle e se i ragazzi, come spero, si esprimeranno con la giusta mentalità e applicazione possiamo fare bene. Sono molto fiducioso perché conosco la mia squadra ed ho ben chiaro il nostro potenziale. Siamo giovani ma con fame di dimostrare di poter competere. Vogliamo continuare la nostra scia positiva”.

Quale impatto ha avuto sulla squadra il suo sfogo di martedì con la stampa?

“Non è stata assolutamente una bacchetta ai giornalisti ma un confronto costruttivo, un chiarimento. Io spero di essere sempre vero. I tifosi, poi, rappresentano il nostro valore aggiunto. La squadra è carica non perdendo di vista l’umiltà che ci deve sempre caratterizzare”.

Che squadra proporremo domenica?

“I problemi di infermeria li abbiamo sin dall’inizio della stagione ma ho già un’idea di massima della formazione da schierare. Abbiamo, però, ancora tempo per meditare ulteriormente le scelte da praticare”.

I punti di forza del Matera?

 

“E’ una squadra completa in ogni reparto, è un collettivo di grande qualità. Ha un allenatore, Auteri, che pratica un calcio molto propositivo (3-4-3) e degli interpreti di valore. Da Negro, a Di Lorenzo, Infantino, Strambelli, Casoli, Iannini. E’ l’insieme che fa la differenza. Noi ci siamo preparati bene. In settimana ho visto una squadra molto concentrata e motivata. Andiamo a Matera per fare bene”. 

Due giorni dopo la gara pareggiata con il Taranto il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, si presenta in sala stampa per alcuni chiarimenti insieme all’amministratore delegato Peppino Tirri. Di Napoli blinda il gruppo ed esorta la stampa ad essere maggiormente costruttiva.

“La stampa svolge un ruolo importante ed in alcune situazioni mi sento di poter dire che una parte degli operatori dell’informazione non stanno dando una mano all’Akragas. La critica è ben accetta ma sono state dette cose inesatte. Domenica non c’è stata alcuna discussione con i tifosi, non ci sono state accuse. E’ normale che i tifosi vogliano sempre vincere: lo vogliamo anche noi ma bisogna comprendere che siamo un gruppo giovane, dalle grandi motivazioni ma anche con alcuni limiti che col lavoro  quotidiano stiamo cercando di sopperire.

Intanto desidero chiedere scusa al tifoso della tribuna per il comportamento di un mio collaboratore tecnico. Un atteggiamento sbagliato in un momento di nervosismo ma in ogni caso ingiustificabile. Per questo mi piacerebbe incontrare il tifoso, stringergli la mano e chiedere scusa personalmente. Dobbiamo però andare avanti con serenità.

Io sono pagato dalla società per fare delle scelte e intendo farle. Ascolto e leggo con molta attenzione pareri e commenti di tifosi e stampa ma vado avanti per la mia strada con determinazione, difendendo le mie scelte. Voi non state dando una mano a questi ragazzi. Sin da quando abbiamo iniziato la stagione avevamo detto chiaramente quale sarebbe stato il nostro cammino: un progetto basato sui giovani per costruire qualcosa di stabile e importante per il futuro. Non abbiamo certamente promesso la vittoria del campionato. Vogliamo salvarci con questi ragazzi e ci riusciremo. Con orgoglio affermo che abbiamo la squadra più giovane dei tre gironi di Lega Pro. Stiamo facendo un gran lavoro e oggi siamo ottavi in classifica. La società non sta lesinando sforzi per portare avanti questo progetto per il bene della città e mi piacerebbe che ciò fosse ben compreso da tutti.

Le critiche su alcune mie scelte? Perché non in campo Thiago Cazè sin dall’inizio? Perché veniva da un lungo stop e mi sembrava doveroso continuare a dare spazio a chi, come Riggio, si è sacrificato ed impegnato in questi due mesi. Per me il gruppo è sacro. Thiago è un giocatore importante che saprà riguadagnarsi il ruolo che merita. Tutto qui. Gomez? L’ho tolto non perché stava facendo male ma perché ha cominciato ad essere fischiato ed era già stato ammonito. Ho voluto salvaguardarlo perché è un giocatore importante. E lui lo sa bene. E’ tra quelli che ha giocato di più in questa prima fase cosi’ come Pezzella.

A prescindere da ciò desidero che si remi tutti verso una direzione. Vorrei che la stampa e la tifoseria comprendesse la bontà del nostro lavoro. Questi ragazzi lavorano con grande impegno per il bene dell’Akragas. Vedrete che stando uniti centreremo il nostro obiettivo. Domenica andremo a Matera per fare la nostra partita. Ci attende una gara di sofferenza ma vogliamo giocarcela”.

A rafforzare le parole del tecnico anche l’amministratore delegato Peppino Tirri.

“La società ci ha dato un budget preciso e stiamo lavorando su quello. Abbiamo una squadra di giovani che rappresenteranno il nostro futuro. Cercheremo ovviamente di migliorarci e stiamo lavorando su questo intento.

Azzeriamo le polemiche e godiamoci quel che abbiamo. Giochiamo nella terza serie nazionale, ci confrontiamo con piazze importanti e siamo all’ottavo posto. Lottiamo tutti insieme. In questa provincia oltre Giavarini ed Alessi non ci sono investitori nell’Akragas. Sosteniamo il loro impegno e stringiamoci. L’impianto di illuminazione? Il progetto va avanti. Entro il 29 gennaio dobbiamo necessariamente avere le carte apposto. Operazioni di mercato nella sessione di gennaio? Stiamo lavorando da tempo”.

 

 

  1. Popular
  2. Trending
  3. Comments