Il grande evento ecclesiale agrigentino è fissato per sabato 5 marzo. La Chiesa di Agrigento si ritrova al pala Moncada di Porto Empedocle per celebrare il Giubileo in presenza dell’Arcivescovo Francesco Montenegro. Un grande momento comunitario di riflessione, preghiera e socializzazione.
Il vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento, Melchiorre Vutera, a nome dell’Arcivescovo Montenegro invita i fedeli agrigentina a partecipare numerosi. Di seguito il testo della lettera.
Carissimi, nella lettera pastorale l’Arcivescovo ci ha invitati a vivere il Giubileo Straordinario della Misericordia come «una marcia in più nel cammino iniziato in questi anni». In particolare ci ha chiesto «un atto personale e comunitario di misericordia, innanzitutto verso la nostra Chiesa Agrigentina, che ci ha generati alla fede e che nella fede siamo chiamati a rigenerare giorno dopo giorno», così come «verso il nostro territorio, e non per un atto di generosità da parte nostra, ma perché ne abbiamo il dovere, in quanto ci permette di radicarci nella storia e nella vita sociale di oggi».
Il Giubileo assume così una fortissima e decisiva importanza ecclesiale, in quanto scelta personale e comunitaria di un modo ancora più autentico e fecondo di vivere l’appartenenza alle nostre comunità per edificare nella fede il nostro territorio.
Con questo spirito l’Arcivescovo raduna l’intera Chiesa Agrigentina per il primo di due eventi giubilari diocesani, che vivremo al PalaMoncada di Porto Empedocle nel pomeriggio di sabato 5 marzo, a partire dalle ore 15.30.
Sulla base della riflessione maturata all’interno del presbiterio e tra gli operatori pastorali nei primi due moduli del Progetto Formativo Unitario, ci soffermeremo con il nostro Pastore a chiederci cosa significa “essere misericordiosi” diventando sempre più «comunità dal volto nuovo per una nuova presenza nel territorio».
Il tutto in un momento di preghiera e di ascolto che – al di là dello spazio sacro di un luogo o di un giorno “giubilare” in senso tradizionale – ci permetterà anche di ottenere l’indulgenza.
In tal modo realizzeremo quanto don Franco auspicava all’inizio di quest’anno, dicendoci – sempre nella sua Lettera Pastorale – che il Giubileo «oltre a essere un’occasione per trovare misericordia, è possibilità per esercitarci ancora una volta a essere misericordiosi, capaci cioè di recuperare finalmente uno sguardo sincero con cui guardare il mondo e gli uomini e le donne che lo abitano».
Chiedo pertanto a tutte le realtà e a tutte le componenti ecclesiali della nostra Arcidiocesi – parrocchie, presbiteri e diaconi, laici e consacrati, gruppi, associazioni, movimenti e nuove comunità – di rispondere generosamente all’invito del nostro Pastore, di sollecitare un corale coinvolgimento di tutti e di partecipare numerosi all’evento.