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Il tecnico dell'Akragas, Raffaele Di Napoli Il tecnico dell'Akragas, Raffaele Di Napoli

Di Napoli: “Ad Agrigento c’è chi non vuole il bene dell’Akragas”.

Scritto da  Ott 24, 2017

Tra mille difficoltà che affrontiamo qui ad Agrigento cerchiamo di fare il massimo e desidererei che chi ci sostiene lo faccia in modo giusto, con entusiasmo e la voglia di mantenere viva questa squadra, darle futuro. Sono sicuro che Silvio Alessi insieme al suo staff sta cercando di farci tornare a giocare ad Agrigento e sono convinto che prima o poi ci riusciremo. Vedere, leggere e sentire commenti di persone che cercano solo di disfare, buttando benzina su cose che non esistono non mi piace”.

Il tecnico dell’Akragas, Lello Di Napoli, si dice fiducioso riguardo il rientro della squadra ad Agrigento e, soprattutto, difende l’operato del presidente Silvio Alessi e dei suoi collaboratori. Alla vigilia della manifestazione organizzata dai tifosi, i quali criticano l’operato della società riguardo la questione impianto di illuminazione dello stadio Esseneto e più in generale sulla gestione complessiva del club, l’allenatore dei biancazzurri chiede meno attacchi e più sostegno alla squadra in un momento peraltro abbastanza delicato.

La squadra sta lavorando per preparare la prossima gara di sabato, al “Massimino” di Catania, contro la Sicula Leonzio di Pino Rigoli.

La squadra ha compreso e metabolizzato la sconfitta di sabato. L’abbiamo analizzata e trovato delle risposte che mi auguro ci serviranno per il proseguo della stagione. I ragazzi si stanno allenando come sempre con grande impegno. Da questo punto di vista sono contento del loro atteggiamento di grande maturità.

 

La partita con la Sicula Leonzio sarà come tutte le altre, anche se si tratta di un derby siciliano. La stiamo preparando cercando di fermare le loro fonti di gioco e di metterli in difficoltà con le nostre armi. E’ una buona squadra, guidata da un ottimo allenatore, composta da giocatori esperienti della categoria. Noi dobbiamo provare a riprenderci quel che ci è stato tolto per demerito nostro o per merito di altri. L’Akragas deve lavorare e vivere ogni giorno con entusiasmo e voglia. I tifosi sono preoccupati per la classifica? Sapevamo che ci saremmo trovati ad affrontare questo tipo di stagione. Sono realista ma anche ottimista. Ho capito, però, che ad Agrigento c’è gente che non vuol bene all’Akragas. C’è chi continua ad infamare e a parlare a sproposito. Noi sappiamo che dobbiamo lavorare e sacrificarci. Io e i giocatori lottiamo e lotteremo per questi colori fino alla fine e speriamo di raggiungere l’obiettivo anche quest’anno. Il percorso è duro: sappiamo che se dovessero toglierci dei punti potremmo ritrovarci in ultima posizione ma questo non dove abbatterci piuttosto deve essere uno spunto per far meglio”.

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