Dal professionismo alla liquidazione. Giù a picco. Alla chiusura dei termini per l’iscrizione nel campionato di serie D il club agrigentino non risulta tra quelli che hanno presentato domanda di ammissione. Il presidente Silvio Alessi ha ritenuto di fermarsi dopo che il suo recente appello agli iraniani è caduto nel vuoto.
Si chiude un ciclo. Bisognerà ricominciare da zero, o quasi. Se il sindaco di Agrigento dovesse fare richiesta alla Lega Sicula, qualora ci fosse un posto, si potrebbe ripartire dall’Eccellenza con nuova matricola e denominazione.
Sotto traccia si starebbe lavorando per provare a comporre una nuova dirigenza in grado di gestire la nuova eventuale fase. Ma non sarà semplice ripartire e, soprattutto, riconquistare i tifosi dopo la grande delusione. Sono in tanti in queste ore a scrivere sui social post di amarezza e c’è chi parla di “tradimento” da parte di Alessi nei confronti della città e dell’Akragas.
Il presidente ha sempre sostenuto di essere rimasto da solo a portare avanti il club e di non essere più nelle condizioni di proseguire, ma il feeling con l’ambiente si è rotto, alla luce tra l’altro delle nuove scritte apparse ieri nei pressi dello stadio “Esseneto”.
Non iscrivendo l’Akragas nella prossima serie D Silvio Alessi ha così preferito “staccare la spina” ad una società da qualche anno in difficoltà economica.
Finisce un’era. Stop. Fine della corsa.