L’unica bella immagine che ricorderemo della partita col Rende è proprio questa che vedete sopra. Peccato, però, sia solo un’immagine e nel concreto l’unione rappresentata in foto non trovi riscontro sul campo. L’Akragas vista a Rende ha dato l’impressione di essere disgregata: calciatori che si fanno ammonire banalmente peccando di ingenuità o, con molta più probabilità, modesta intelligenza tattica, e chi si fa espellere penalizzando ulteriormente la squadra. Insomma, un’Akragas tutt’altro che unita a dispetto dell’immagine che il “gruppo” ha voluto proporre prima della gara.
Sul campo l’Akragas ha svolto il solito “compitino” subendo il gioco dei padroni di casa che hanno vinto senza eccessive difficoltà. Akragas mai seriamente pericolosa. La squadra di Lello Di Napoli sembra oramai priva di reali motivazioni, in campo più per onorare l’impegno che per ottenere risultati utili alla classifica. Appare destinata a recitare il ruolo di cenerentola del torneo.
Il Rende ha vinto con merito, due a zero. Un gol per tempo: al secondo minuto di gioco Franco ed al 50esimo Rossini. I calabri avrebbero potuto andare a segno ancora ma il portiere Vono si è opposto. Dell’Akragas ben poco da raccontare.
Dopo questa nuova sconfitta l’Akragas resta sempre più ultima in classifica. L’agonia continua. Ad oggi non sembrano esserci le condizioni per una inversione di tendenza, mentre incombe l’apertura del mercato invernale. Dalle prossime operazioni, sia in entrata che in uscita, si comprenderanno ulteriormente le strategie del club. Chi resterà in maglia biancazzurra? Chi vorrà continuare a soffrire per un campionato che di settimana in settimana ha sempre meno di dire sul piano squisitamente competitivo, tecnico ed agonistico?
Il futuro appare sempre più buio. A proposito, a Rende hanno l’impianto di illuminazione e la squadra gioca regolarmente nell’impianto della città calabra. Ad Agrigento si sta perdendo la serie C anche per la luce che non c’è allo stadio Esseneto. La società aveva promesso la realizzazione che ha poi disatteso. E dire che per anni lo sponsor principale è stato “Enel” e la società ha tanto insistito col Comune di Agrigento per avere la gestione diretta dello stadio. Non occorre aggiungere altro. Ancora oggi buio fitto. Per i tifosi agrigentini solo amarezza, delusione e sempre più disaffezione.