L’Akragas aspetta la sentenza sul “caso Messina” ma è concentrata sulla sfida d’andata dei play out a Melfi. La squadra prosegue gli allenamenti: ieri l’amichevole allo stadio Esseneto con la formazione allievi alla presenza di un gruppo di tifosi che hanno applaudito e incitato i giocatori.
Una presenza particolarmente gradita dalla squadra e dallo staff tecnico. L’allenatore Raffaele Di Napoli in una nota ha esortato i tifosi biancazzurri a stare vicini alla squadra e ad essere presenti numerosi a Melfi. L’Akragas chiama a raccolta i tifosi per una trasferta lontana ma fondamentale.
“Ringrazio di cuore i tifosi venuti allo stadio a sostenerci con affetto e passione. Li esorto a starci vicini e superare qualsiasi difficoltà al fine di essere presenti allo stadio di Melfi. La squadra ha bisogno, adesso più che mai, del loro sostegno e sono certo che non lo faranno mancare.
Come ho sempre sostenuto, tutti uniti dobbiamo difendere questi colori e questa categoria lottando fino all’ultimo secondo. Melfi è una tappa fondamentale poiché Agrigento per la terza volta consecutiva (mai successo finora) ha la possibilità, il prossimo anno, di disputare nuovamente un campionato professionistico.
Io e i miei calciatori siamo sicuri che i nostri tifosi, come hanno sempre dimostrato negli anni, ci sorprenderanno con il loro tifo e per questo li ringraziamo anticipatamente”.
Nuovamente in campo. Tenuta da allenamento e sotto con il lavoro per preparare le prossime due ultime sfide della stagione, quelle che sul campo stabiliranno se l’Akragas nella prossima stagione giocherà ancora in Lega Pro.
I biancazzurri si sono ritrovati allo stadio Esseneto sotto la guida del tecnico Raffaele Di Napoli e dei suoi collaboratori. La squadra è apparsa motivata. Allenamento in gruppo per Klaric, Cochis e Pezzella. Lavoro personalizzato per Genny Russo a causa di un lieve acciacco fisico. Assente il portiere Pane che ha goduto di un permesso da parte della società.
L’Akragas si contenderà la permanenza in Lega Pro con il Melfi di Aimo Diana. La gara di andata si giocherà il 21 maggio in trasferta. Il ritorno allo stadio Esseneto è fissato per il 28 maggio. Ultime due gare per sperare di centrare un obiettivo fondamentale per dare continuità al progetto di Marcello Giavarini e Silvio Alessi.
Una salvezza che l’Akragas merita per i notevoli sacrifici, principalmente di natura tecnica. La squadra a dicembre è stata ulteriormente ringiovanita e nonostante ciò la squadra ha lottato con cuore, generosità e determinazione. Ogni domenica in campo si sono visti all’opera giovani di prospettiva che testimoniano progettualità per il futuro del club biancazzurro. La salvezza sarebbe il giusto premio per la società ed il tecnico che ha sempre avallato in pieno il progetto tecnico e tutelato il gruppo.
In una lettera le sue riflessioni, purtroppo amare, al termine della stagione 2016-2017. Salvatore Moncada è deluso e nelle sue righe esprime amarezza. Rassegna le dimissioni da presidente della sua Fortitudo Agrigento per aprire una discussione interna per scelte future con uomini migliori. La speranza è che Moncada continui il proprio impegno da tutti sempre apprezzato, possibilmente – come lui stesso scrive nella lettera – “con uomini migliori” sotto l’aspetto sportivo e umano, visto che tra i giocatori c’era chi aveva la valigia già pronta ancora prima del termine della stagione.
L’amarezza di Moncada è comprensibile. Adesso è il momento di fare un bilancio complessivo, ma dopo, smaltita la delusione, l’auspicio è che la Fortitudo Agrigento, club modello per tante altre società, possa ripartire con rinnovato slancio per nuove appassionanti sfide sportive. Ecco la lettera del presidente Salvatore Moncada pubblicata dal sito ufficiale del club biancazzurro.
“La Fortitudo Agrigento ha rappresentato per me una compagna di vita, avendo iniziato la mia carriera dirigenziale e con il ruolo di presidente nel 1991. Erano anni in cui la nostra società militava in Serie B2 così come Porto Empedocle, sono rimasto all’interno del club fino alla stagione 1993-94 prima che un problema familiare molto serio mi allontanasse dalla squadra, avendo questioni molto più importanti da affrontare. Quando sono tornato, nel 1998, la squadra era in C2: allora fui stimolato dai miei figli, che praticavano il minibasket, e da Giovanni Portannese.
Dal 1998 ad oggi sono passati ben 19 anni di affetto e dedizione a questa società, con soddisfazioni notevoli che tutti voi conoscete.
Vi posso assicurare che oltre alla dedizione ho investito tante risorse personali, di tempo ed economiche.
Le mie società hanno sponsorizzato in misura non inferiore all’80% i costi della stagione, sia quando i risultati economici delle mie attività professionali andavano bene, sia quando andavano male.
Non ho mai fatto i conti di quanto ho donato a questa mia compagna di vita, parliamo comunque di diversi milioni di euro, ma il mio input comunicato a tutti gli addetti ai lavori era questo: se mi diverto vado avanti, se non mi diverto più mi fermo, seppur conscio anche della funzione sociale di questa società.
Per me, inoltre, è stata una grande sfida non solo portare Agrigento sui parquet di società e città molto importanti, ma capire fino a che punto ciò potesse appassionare gli agrigentini, farli uscire dalla loro apatia.
Siamo riusciti nelle ultime stagioni regolari a portare dentro il palazzetto 1300/1500 spettatori, di cui 300 atleti, componenti dello staff e sponsor. Non di più.
Siamo riusciti a coinvolgere un bel numero di sponsor, a quali sono grato e che ringrazio sempre.
Alla fine, però, gli incassi tra botteghino e sponsorship rappresentano appena il 20% dell’intero costo della stagione.
Nonostante questo, cioè un investimento non comune per il nostro campionato, ho continuato sempre con entusiasmo. Oggi però non mi diverto più.
Già lo scorso anno avevo avuto sensazioni non positive, ma quest’anno questa sensazione si è fatta sempre più forte, confermata da eventi degli ultimi giorni.
Non parlo dei risultati: sono uno sportivo, so che si vince e si perde e che nulla è scontato.
Mi riferisco soprattutto all’evidenza di tanti errori fatti nelle scelte di uomini, di cui mi ritengo il principale responsabile.
Abbiamo trovato nella camera di Perrin Buford le valigie pronte: ma un giocatore che deve fare tre partite di playoff perché prepara le valige prima di partire per Bologna? Chiaramente non perché i playoff vuole vincerli, anzi, magari pensava già di rientrare a casa una volta tornato dalla trasferta.
Damen Bell-Holter ha fatto qualcosa di ancora più grave, di cui non parlerò, che lede l’onorabilità mia e della società, e sopratutto dello staff che ci ha creduto sino alla fine.
Tutto questo, considerato come sono fatto, mi porta a prendere la decisione di rassegnare le mie dimissioni per aprire una discussione interna su come programmare in modo diverso il futuro di questa società.
Ringrazio tutto lo staff il loro impegno ed in particolar modo Franco Ciani: spero che questo mio gesto sia di buon auspicio per prendere decisioni per un futuro con uomini migliori”.
Finisce al primo turno, in gara 4 a Bologna, il campionato della Fortitudo Moncada Agrigento. La squadra di Franco Ciani ha subìto un’altra sonora batosta che sancisce la superiorità complessiva della “Effe”. 80 a 58 e Bologna che conquista di diritto i quarti di finale dei play off promozione.
Vittoria schiacciante, netta. Il punteggio è eloquente. Agrigento ha retto solo fino al riposo lungo. Poi il crollo con i padroni di casa incisivi sia in attacco che in difesa. La Fortitudo Moncada Agrigento sbaglia molto: errori in attacco e fragilità in difesa. Bologna passa da tutte le zone del campo e chiude festeggiando il meritato passaggio del turno.
Finisce come lo scorso anno con la Fortitudo Bologna che ha ragione di una Fortitudo Agrigento evidentemente non ancora al passo dei più esperti avversari.
L’Akragas non va oltre il pari a Monopoli. La salvezza diretta svanisce. Per conservare il posto in Lega Pro i biancazzurri dovranno giocare i play out. In virtù dei risultati maturati nell’ultimo turno di campionato, l’Akragas dovrà affrontare il Melfi dell’ex Bruno Vicente.
E’ questo il responso del campo al termine della gara giocata a Monopoli. Partita senza gol con l’Akragas che nel primo tempo si è vista annullare un gol (di Coppola) per fuori gioco. Il Monopoli ha sprecato un calcio di rigore con Genchi che ha colpito la traversa. Sul finire del primo tempo i padroni di casa sono rimasti in dieci per l’espulsione di Ricucci, protagonista di un brutto intervento su Sepe.
Nella ripresa non succederà granché di rilievo.
Il portiere dell’Akragas Pane è bravo a sbarrare la porta in una occasione e i biancazzurri non riescono a trovare il gol. Finisce 0 a 0 e play out certi. L’Akragas li affronterà da quint’ultima, dal miglior piazzamento. Ma col Melfi bisognerà comunque giocarsela. La prima sfida sarà in trasferta.
Di Napoli dovrà fare la conta dei giocatori disponibili tra infortunati e diffidati con la speranza di recuperare qualcuno degli infortunati.
La Fortitudo Bologna si aggiudica anche gara tre della serie con la Fortitudo Moncada Agrigento. Il risultato finale è eloquente: 73 a 48. Bologna ha letteralmente dominato il match lasciando ad Agrigento le briciole.
Bologna ha attuato una difesa molto solida che non ha lasciato scampo alla Moncada, incapace di superare l’ostacolo.
Agrigento ha sbagliato tanto, tra palle perse e imprecisione al tiro ne è venuta fuori una gara a senso unica, senza storia.
La Fortitudo Bologna è stata costante in attacco, bucando sistematicamente la difesa agrigentina.
I padroni di casa vincono e si portano sul due a uno. Lunedì la gara che potrebbe risultare decisiva. La Fortitudo Moncada Agrigento è chiamata a vincere per non chiudere a Bologna il campionato.
Fortitudo Kontatto Bologna – Fortitudo Moncada Agrigento 73-48 (22-13; 37-23; 59-36)
Fortitudo Kontatto Bologna: Cinciarini 10 (2/5, 2/3), Mancinelli 6 (0/3, 2/4), Candi 4 (2/3, 0/4), Legion 16 (5/6, 1/3, 3/4 tl), Ruzzier 4 (0/2, 1/1, 1/2 tl), Campogrande 4 (2/2, 0/2), Montano 2 (1/1, 0/2), Costanzelli, Gandini 5 (1/2, 1/2), Raucci ne, Knox 19 (6/11, 1/2, 4/4 tl), Italiano 3 (1/5, 0/1, 1/2 tl). All. Matteo Boniciolli
Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 2 (1/2), Buford 9 (4/8, 0/1, 1/2 tl), Cuffaro, Zugno 5 (2/4, 0/1, 1/2 tl), Evangelisti 9 (2/5, 1/2, 2/2 tl), Ferraro 5 (1/1, 1/2), Chiarastella 7 (2/5, 1/2, 0/1 tl), De Laurentiis 7 (1/2, 1/2, 2/4 tl), Piazza 2 (1/3, 0/3), Bell-Holter 2 (1/1, 0/2). All. Franco Ciani
Sarà possibile seguire in diretta tv le prossime due partite che la Fortitudo Moncada Agrigento giocherà a Bologna contro i “cugini” della Fortitudo.
Ecco come:
Gara-3, sabato 6 maggio alle 20.30 (oltre allo streaming su LNP TV Pass) la partita sarà trasmessa in diretta sul digitale terrestre su Agrigento TV (canale 96).
Gara-4, lunedì 8 maggio alle 20.30, sarà trasmessa in esclusiva su Sky Sport Plus HD (canale 205 del decoder Sky).
Agrigento va a Bologna confidando di vincere almeno una delle prossime due gare per costringere la squadra di coach Boniciolli a giocare gara 5 ad Agrigento. Non sarà facile ma le due gare sono giocare.
Le chance sono poche, pochissime ma l’Akragas vuole crederci, fino alla fine. Il tecnico Raffaele Di Napoli crede ancora nella salvezza diretta. A Monopoli l’Akragas domenica sera conoscerà il suo immediato futuro. Parlando oggi in conferenza stampa dell’ultima gara della stagione regolare il tecnico ha espresso parole di fiducia e ottimismo.
“Dobbiamo crederci fino in fondo. La squadra è viva, ha tanta rabbia dentro e, nonostante i numerosi problemi di infortuni, squalifiche e diffide, vuole giocarsi le sue possibilità di salvezza. Siamo consapevoli di affrontare una squadra che attraversa un buon momento e davanti ai propri tifosi vorrà ottenere la vittoria. Ma è ciò che vogliamo anche noi. Dobbiamo essere fiduciosi e convinti di poterci riuscire. Ai play out adesso non penso. Eventualmente, ci sarà tempo. Adesso pensiamo a questa partita di domenica”.