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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

La prima operazione in entrata dell’Akragas di questo assai difficile mercato di gennaio è l’ingaggio del terzino sinistro (classe ’97) Ferdinando Raucci dal Bisceglie. È cresciuto nel settore giovanile dell’Avellino e nel recente passato ha indossato anche le maglie di Lumezzane (Serie C) e Torres (Serie D). 

In Puglia si trasferisce, invece, a titolo definitivo Genny Russo (classe '95).

In queste ultime ore di mercato l'Akragas è costretta a muoversi con estrema cautela in virtù di un budget molto contenuto. 

 

 

Nelle more della definizione della trattativa è stato chiesto al Presidente Silvio Alessi di dare continuità alla gestione societaria. Quest’ultimo pur rimanendo fermo sulla sua posizione di soggetto dimissionario, si è dimostrato ancora una volta sensibile e disponibile ad attendere qualche altro giorno la formalizzazione degli accordi.

Pertanto il club ha deciso di intervenire urgentemente nel mercato in entrata al fine di rafforzare l’organico dei giocatori per cercare di raggiungere la salvezza o quantomeno di raggiungere i play out, nell’attesa che si concretizzi positivamente, come ci auguriamo tutti, il passaggio della società nelle mani dei nuovi proprietari”.

Sono le parole dell’avvocato Enzo Caponnetto, legale dell’Akragas e passionale tifoso biancazzurro. Lui non ci sta a vedere morire la squadra del cuore e le sta tentando tutte per provare a risollevarla. Caponnetto è stato a Teheran per l’Akragas ed ha intessuto i rapporti con il gruppo iraniano interessato a rilevare il club di Agrigento. E pare che la trattativa sia in dirittura d’arrivo.

Gli iraniani hanno chiesto a Caponnetto, e quindi Alessi, però, di intervenire urgentemente sul mercato per porre rimedio ad una situazione estremamente delicata. Alessi ha acconsentito ma non si faranno follie. Il denaro risparmiato dalle cessioni sarà nuovamente utilizzato per rimpinguare l’organico.

L’Akragas pescherà essenzialmente tra giocatori che intendono rilanciarsi, chi proviene da infortuni e vuol rimettersi in discussione e da alcuni giovani di categorie superiori. Pare che il tecnico Di Napoli in persona domani sarà a Milano per chiudere alcune trattative.

 

L’Akragas oggi non muore e probabilmente neppure domani. Realisticamente, dipenderà dalla conclusione della trattativa con il gruppo iraniano. I buoni presupposti sembrano esserci.

Ancora una sconfitta ed ancora, in particolare, un finale da dimenticare. La Fortitudo Moncada Agrigento cede il passo anche a Treviglio e prima vittoria dell’anno ancora rinviata. I biancazzurri hanno ceduto 82 a 76. Treviglio comanda il gioco e va al riposo lungo con otto punti di vantaggio grazie a centri di Marino  e Pecchia.

Nel terzo quarto la Fortitudo Moncada ha un piglio diverso: Pepe, Williams e Cannon sono i più prolifici,  ma nei momenti topici del match Agrigento commette i soliti errori sia in attacco che in difesa e Treviglio porta a casa il successo.

A fine gara coach Franco Ciani ha rimarcato la mancanza di continuità da parte dei suoi.

"E’ mancato qualcosa all’inizio, nella gestione dei ritmi della partita. Nella seconda parte abbiamo fatto meglio. Dobbiamo avere la capacità di togliere le penetrazioni facili all'avversario Nel finale, l’ansia di vincere, è riuscita a farci fare non scelte giuste in attacco.

Siamo mancati nella lucidità. Abbiamo fatto una partita sufficiente, oggi per vincere bisogna sapere fare qualcosa di più. Qualcosa di buono? Lo spirito e la voglia di lottare. Ci vuole qualcosa in più, l’assetto con il lungo di ruolo comincia ad avere la giusta geometria".

Remer Treviglio - Moncada Agrigento 82-76 (24-15, 24-25, 16-20, 18-16)

R
emer Treviglio: Marino 21 (2/3, 5/11), Pecchia 19 (5/6, 2/4), Voskuil 16 (2/3, 3/8), Easley 14 (6/11, 0/0), Mezzanotte 6 (2/5, 0/0), Planezio 3 (0/1, 1/3), Dincic 2 (1/1, 0/2),  Palumbo 1 (0/0, 0/1), Rossi 0 (0/1, 0/1), Nani 0 (0/0, 0/0),  D’almeida 0 (0/0, 0/0). All Vertemati

Moncada Agrigento:  Pepe 15 (0/3, 4/6), Cannon 14 (4/7, 1/3),  Williams 13 (5/10, 1/4),  Zugno 8 (4/7, 0/0), Zilli 8 (2/7, 0/0),  Ambrosin 8 (1/1, 2/7),  Guariglia 8 (1/3, 2/2),  Lovisotto 2 (1/1, 0/1),  Evangelisti 0 (0/4, 0/1),  Cuffaro 0 (0/0, 0/0). All Ciani, ass Dicensi

 

 

Tascone condanna l’Akragas alla sconfitta.

Prosegue il calvario dell’Akragas. Con la Paganese è arrivata l’ennesima sconfitta che compromette ulteriormente il cammino dei biancazzurri, sempre più ultimi in classifica e con sempre minori possibilità di evitare la retrocessione diretta.

A Pagani si affrontavano le squadre che hanno finora fatto peggio: Akragas ultima e Paganese penultima. Sfida da “dentro o fuori” come si dice in gergo. La Paganese ha portato a termine la missione di giornata contro un’Akragas con sempre meno frecce nel proprio arco e con sempre più la consapevolezza che rimediare ad una stagione assai deficitaria e con mille incognite quest’anno non è per nulla facile.

La Paganese è andata in gol dopo otto minuti con il colpo di testa in area di Tascone. L’Akragas ha provato a fare del proprio meglio, non è mancato l’impegno, ma i limiti tecnici hanno trovato riscontro sul campo. Il secondo tempo è stato giocato meglio del primo ma il portiere della Paganese non è mai stato seriamente  impegnato.

Le speranze dell’Akragas di ottenere un risultato positivo si infrangono a Pagani e, francamente, non era neppure semplice considerata la grave situazione economica del club. Il presidente Silvio Alessi in conferenza stampa nei giorni scorsi ha annunciato che quella di Pagani sarebbe stata l’ultima trasferta sotto la sua gestione. Inizia, allora, una nuova settimana con nuove incognite e con la probabilità che altri giocatori decideranno di lasciare Agrigento.

Le telecamere di Sportitalia si accendono sulla Fortitudo Moncada Agrigento. Domenica prossima, dalle 18, l’emittente sportiva (canale 60 del digitale terrestre) seguirà in diretta la gara che la squadra di Franco Ciani giocherà a Treviglio, al pala “Facchetti”.

La Fortitudo sta attraversando un periodo non particolarmente felice (quattro sconfitte consecutive), condizionato dai problemi fisici di alcuni giocatori. Un segnale di ripresa si è registrato nella gara con Siena, anche se il risultato finale non ha sorriso ad Agrigento. Dell’appuntamento di domenica prossima hanno parlato il tecnico Ciani e Tommaso Guariglia.   

 Franco Ciani: "Sarà una partita di grande fisicità e di grande ritmo. Entrambe le squadre  avranno tanto da chiedere a questi 40’. Siamo sugli schermi di Sportitalia, davanti ad un pubblico molto ampio. Questo darà forti pressioni e motivazioni ad ogni singolo giocatore.

Tutto porta ad una partita di grande impatto, in campo sono certo che nessuno si risparmierà. Treviglio rispetto alla gara d’andata? E’ cambiata a livello di ritmo, convinzioni. E’ una squadra solida. La vittoria? Abbiamo tanta voglia di vincere, comincia ad essere opprimente. Questo potrebbe toglierci freschezza, l'arrivo di due punti potrebbe regalarci un nuovo sorriso.

Fortitudo e Treviglio, sono le due squadre  che utilizzano maggiormente gli Under. Entrambe abbiamo dato fiducia e visibilità a dei giovani talenti della pallacanestro italiana".

Tommaso Guariglia: "E’ una squadra pericolosa, è una ammazza grandi. Treviglio ha molte insidie, sicuramente Voskuil è uno dei giocatori più pericolosi. E’ capace di fare grandi cose.

Veniamo da quattro sconfitte consecutive, abbiamo bisogno di riassaporare il sapore della vittoria. Vincere per noi è la giusta spinta per lavorare meglio". 

 

 

La prospettiva è il fallimento oppure ci sarà un intervento esterno che in extremis consentirà all’Akragas di completare il campionato?

Si prosegue con i calciatori che, non avendo offerte di mercato, resterebbero ad Agrigento e ai quali si aggregherebbero alcuni giovani della formazione Berretti ed, eventualmente, qualche giocatore svincolato?

Non è da escludere completamente che il “puzzle Akragas” possa ricomporsi nei prossimi giorni. Interverrebbero sponsors locali o non solo? Il punto interrogativo è grande e grosso. Grande incertezza. 

Parole di fiducia in questo senso sono state espresse oggi dal tecnico Lello Di Napoli al termine dell’allenamento. “Siamo ancora vivi. Ci stanno celebrando le esequie prima di morire. Personalmente sono convinto che si sistemerà ogni cosa e resto fiducioso per il futuro. Il presidente ha voluto dare un segnale forte perché è rimasto da solo. Sono convinto che in città ci siano persone che non vorranno far fallire l’Akragas. Sono sereno e con me lo è anche la squadra”.

L’auspicio del tecnico dell’Akragas è che si riesca a portare a termine il campionato.

 

Ma in mancanza di imprenditori disposti a sobbarcarsi la gestione economica del club e gli ingenti oneri debitori il fallimento sarebbe solo rimandato al termine del campionato. 

Silvio Alessi si dimette da presidente e amministratore unico dell’Akragas. “Lascio la squadra nelle mani del sindaco e della città di Agrigento. Se c’è qualcuno che vuol subentrare si faccia avanti ma per quanto mi riguarda non sono più disponibile a proseguire. Ho fatto quanto nelle mie possibilità, ed anzi di più. Per l’Akragas in questi anni ho fatto enormi sacrifici economici, rimettendoci. La trattativa con gli iraniani non ha sortito gli effetti sperati. Pur manifestando interesse a rilevare la società i tempi, da quello che mi viene riferito, non sarebbero brevi ed io non sono in condizione di aspettare uno, due mesi. Ma tutto mi sembra astratto”.

Quella di oggi è stata l’ultima conferenza stampa di Silvio Alessi da presidente dell’Akragas.

“Con la serietà che mi contraddistingue ieri ho parlato chiaramente alla squadra ed allo staff tecnico dicendo le cose come stanno. Ai ragazzi ho detto che chi vuole può andare via, non posso più garantirli”.

E’ un momento difficilissimo per l’Akragas che, in mancanza di interventi esterni, rischia sempre più il fallimento. Alessi ha parlato anche di scelte sbagliate ed errori che adesso si ripercuotono sul club, come ad esempio gli ingenti debiti contratti.

“L'attuale esposizione debitoria è il frutto delle gestioni degli scorsi anni e che chiaramente gravano sull’Akragas. Io non sono più disposto a continuare. Ho dato tanto in questi anni e mi dispiace essere criticato da alcuni tifosi”.  

Cosa succede adesso? L’Akragas è attesa dalla prossima gara di campionato con la Paganese. “Farò l’ultimo sforzo. Ho detto ai ragazzi che mi farò carico delle spese per la trasferta campana ma sarà l’ultimo mio contributo. La mia esperienza è terminata”.

 

Resta in piedi l’opzione di proseguire con i giovani. Alessi ha parlato anche di questo. “E’ una possibilità che ho già prospettato e che probabilmente potrebbe consentire di non far morire l’Akragas ma i tifosi non mi sembrano favorevoli”.  

L’esito della trattativa con il gruppo iraniano? Cosa succede adesso in casa Akragas? Scatta il cosiddetto “piano B”? I calciatori più rappresentativi avrebbero deciso di andare via da Agrigento. I tifosi sono delusi, arrabbiati, si sentono traditi. Hanno chiesto ad Alessi di consegnare la squadra al sindaco. Akragas al bivio.

Silvio Alessi oggi pomeriggio incontra la stampa. Il club ha indetto una conferenza per le 16,30.

 

 

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