Conosce già l’ambiente per aver indossato la maglia dell’Akragas Volley per due stagioni dal 2012 al 2014 (B2 e B1). Ritorna nell’agrigentino Ambra Composto, centrale palermitana, classe ’87, 180 centimetri. Proviene dal Volley Palermo di serie B2.
“Ho scelto l’Aragona per l’ambizioso progetto che mi ha illustrato il presidente Nino Di Giacomo. Dopo un anno nella mia città, che mi ha lasciato tanto amaro in bocca e tanta delusione per non aver centrato nemmeno i play off, ho tanta voglia di fare bene e di togliermi ancora nuove soddisfazioni, di ricominciare a lavorare in palestra ed avere un obiettivo ben preciso davanti agli occhi.
Nonostante la mia età non più giovanissima, ho sempre voglia di imparare cose nuove ed allenarmi al meglio, con la speranza di stare sempre bene fisicamente e mentalmente. Spero di centrare tutti gli obiettivi che la società ha messo nel mirino per questa stagione giocando al meglio. Di sicuro darò il 200% per non deludere le aspettative della vigilia”.
Dal professionismo alla liquidazione. Giù a picco. Alla chiusura dei termini per l’iscrizione nel campionato di serie D il club agrigentino non risulta tra quelli che hanno presentato domanda di ammissione. Il presidente Silvio Alessi ha ritenuto di fermarsi dopo che il suo recente appello agli iraniani è caduto nel vuoto.
Si chiude un ciclo. Bisognerà ricominciare da zero, o quasi. Se il sindaco di Agrigento dovesse fare richiesta alla Lega Sicula, qualora ci fosse un posto, si potrebbe ripartire dall’Eccellenza con nuova matricola e denominazione.
Sotto traccia si starebbe lavorando per provare a comporre una nuova dirigenza in grado di gestire la nuova eventuale fase. Ma non sarà semplice ripartire e, soprattutto, riconquistare i tifosi dopo la grande delusione. Sono in tanti in queste ore a scrivere sui social post di amarezza e c’è chi parla di “tradimento” da parte di Alessi nei confronti della città e dell’Akragas.
Il presidente ha sempre sostenuto di essere rimasto da solo a portare avanti il club e di non essere più nelle condizioni di proseguire, ma il feeling con l’ambiente si è rotto, alla luce tra l’altro delle nuove scritte apparse ieri nei pressi dello stadio “Esseneto”.
Non iscrivendo l’Akragas nella prossima serie D Silvio Alessi ha così preferito “staccare la spina” ad una società da qualche anno in difficoltà economica.
Finisce un’era. Stop. Fine della corsa.
All’appello di Silvio Alessi finora alcuna risposta dagli iraniani. Nonostante il recente accordo sul nucleare fra lo Stato persiano e l’Ue, la holding capeggiata da Karimouee, considerato il silenzio, sembra ancora orientata a confermare il “no” all’acquisto dell’Akragas.
Alessi si era detto disponibile ad iscrivere la squadra in serie D se ci fosse stato un “segno tangibile” da parte degli iraniani garantendo, inoltre, una cospicua sponsorizzazione per la prossima stagione. Finora silenzio. Cosa può succedere a 24 ore dalla scadenza? Alessi iscriverà ugualmente l’Akragas in D?
Ad Alessi la gravosa responsabilità di decidere il futuro del club anche se da alcune frange della tifoseria biancazzurra arriva l’ennesima richiesta di lasciare l’Akragas. Sono, infatti, apparse alcune scritte nei pressi dello stadio Esseneto nella quali si chiede ad Alessi di farsi definitivamente da parte preferendo, eventualmente, anche la fine del calcio in città.
Tassello dopo tassello la Seap Aragona costruisce l’organico che parteciperà al prossimo campionato di B2. Aragona punta ad un campionato da protagonista e lavora per affidare al nuovo tecnico Eliseo una squadra competitiva.
L’ultima operazione in entrata è quella di Carolina Falcucci, schiacciatrice, classe 1995, di Pisa. Una giocatrice fortemente voluta dal nuovo tecnico che l’ha allenata anche lo scorso anno a Lamezia sfiorando la promozione in B1.
Falcucci è presentata come un martello ricevitore molto abile in difesa.
La giocatrice si dice contenta di approdare in maglia Seap.
“Sono reduce da una stagione dove con le mie compagne del Lamezia abbiamo sfiorato con i play off la promozione in B1 e quando è arrivata la chiamata che prevedeva di affrontare nuovamente obiettivi importanti, mi sono sentita particolarmente stimolata.
Parlando con il presidente Nino Di Giacomo si percepiva tanta professionalità e voglia di fare bene ed è quello che cerco. In più ho già avuto la possibilità di giocare con Francesco Eliseo, un allenatore che mi conosce bene, che sa quali sono sia i miei punti forti e, soprattutto, quelli su cui dover lavorare bene. Non vedo l’ora di iniziare, per conoscere tutti i componenti della società e le mie nuove compagne di squadra”.
L’acquisto di Carolina Falcucci si aggiunge, al momento, a quelli delle palleggiatrici Martina Baruffi (proveniente da Baronissi di A2) e Sara Gabriele e della schiacciatrice Valentina Biccheri.
Aragona è una matricola della nuova B2 ma intende candidarsi alla vittoria finale. L’obiettivo è arrivare nel giro di qualche anno in serie A. La Seap giocherà, lo ricordiamo, le gare interne al palasport Nicosia di Agrigento.
“Se gli iraniani danno un segno tangibile della reale volontà di addivenire ad una conclusione positiva della trattativa, nelle more che si concretizzi il passaggio di proprietà nei giusti modi e con i dovuti tempi, sono disponibile ad iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie D”.
Il presidente Silvio Alessi apre alla possibilità di iscrivere il club in quarta serie. E lo fa a pochi giorni dalla scadenza (il 13 luglio). Secondo quanto scritto in un comunicato diramato dall’ufficio stampa del club, condizione fondamentale è la risposta positiva della holding iraniana che fa capo a Karimouee.
“Ci auguriamo, quindi, che il grande interesse (più volte manifestato e comunicato non solo alla società ma anche ai tifosi) da parte dei nuovi investitori sia ancora vivo, ed essendoci di nuovo i presupposti e le condizioni per potere concludere la lunga e travagliata trattativa, si possa finalmente addivenire ad una positiva conclusione dell’operazione.
In caso contrario, ed in assenza di giuste e convincenti motivazioni, ci dispiacerebbe pensare che anche questa trattativa debba alla fine risultare un grande bluff da parte dei nostri interlocutori, vanificando così mesi di intenso e duro lavoro, fatto con amore e passione, da parte di Enzo Caponnetto e Gerlando D’Aleo che hanno trascurato i propri affetti e il proprio lavoro per cercare di dare un futuro a questa società ma soprattutto al calcio agrigentino, ed ai quali va il nostro sincero e affettuoso ringraziamento per tutto l’impegno profuso, a prescindere dal risultato della trattativa”.
L’Akragas attende la risposta iraniana e i tifosi sperano di non veder morire la loro amata squadra. Il futuro della squadra biancazzurra si deciderà, anche quest’anno, in extremis.
La Seap Aragona programma la nuova stagione e centra i primi obiettivi. Il primo è il nuovo tecnico. Guida affidata a Francesco Eliseo, 35 anni, lo scorso anno sulla panchina del Lamezia con cui ha sfiorato la promozione in B1. “Sono felice di essere il nuovo allenatore della Seap. Arrivo in una società ambiziosa e ringrazio il presidente Nino Di Giacomo per la fiducia che ripone in me. Trovo un ambiente motivato, ci sono tutte le condizioni per fare bene”.
Francesco Eliseo sarà coadiuvato dall’agrigentino Dino Arnone, ex bandiera della Castori e tecnico preparato. Sarà il vice allenatore. Ad Aragona arriva anche la schiacciatrice Valentina Biccheri, toscana, di Arezzo, classe ’91. Proviene da una stagione non particolarmente fortunata a Pedara, in serie B1 ed ha sposato il progetto Aragona per rilanciarsi. Biccheri vanta un curriculum ampio con esperienze in A1 e A2 ed ha anche indossato la maglia della nazionale maggiore e juniores. Ecco le prime parole della nuova giocatrice della Seap Aragona. “Sono estremamente felice di avere accettato la proposta del presidente Nino Di Giacomo. La società ha un obiettivo molto chiaro per la prossima stagione e farà sicuramente di tutto per raggiungerlo, e questo, come atleta, mi motiva tantissimo. Mi entusiasma il progetto di crescita del club e sono carica al punto giusto per dare il mio contributo. Le sensazioni sono state da subito positive, a partire dai primi contatti che ho avuto sia con il presidente Nino Di Giacomo che con l’allenatore Francesco Eliseo. Entrambi hanno mostrato un forte interesse nei miei confronti. Cercavo una società seria, ambiziosa, con la voglia di lavorare nella massima serietà e serenità, e la Seap Aragona mi sembra il club ideale per tentare la scalata alla serie superiore. Voglio fare un’ottima stagione, darò il massimo in campo per la mia nuova squadra. Ho tanta voglia di riscattarmi rispetto alla stagione passata, di rimettermi in gioco e di mostrare tutto il mio vero valore. Sono convinta che ci toglieremo delle belle soddisfazioni”.
Ventidue anni compiuti lo scorso 21 maggio, 193 centimetri, playmaker proveniente dal rinomato college di Princeton. Amir Bell è un nuovo giocatore della Fortitudo Moncada Agrigento. Il comunicato del club biancazzurro lo presenta come cestista duttile.
Bell è stato nominato migliore difensore della Ivy League, ed ha concluso la sua carriera al 31esumo posto nella classifica di tutti i tempi di Princeton totalizzando in tutto: 1,043 punti, il sesto assoluto in assist con 313 punti in tutto. Amir Bell ha giocato 118 partite a Princeton entrando "nella storia", come quarto giocatore più utilizzato di sempre.
Il neo arrivato in casa Agrigento la scorsa stagione, in 29 partite giocate, ha toccato la doppia cifra in 17 gare, raggiungendo anche quota 20 punti. Amir Bell e Jalen Cannon sono la nuova coppia di americani della Fortitudo Moncada Agrigento. Amir è nato a East Brunswick, comune degli Stai Uniti d’America.
Contento dell’operazione di mercato il coach Franco Ciani che rimarca le qualità del nuovo giocatore
"Amir è un duttile playmaker. Proviene da un college rinomato. Princeton ha un programma sia di studi che atletico molto importante. Bell, ha delle grandi qualità tecniche che si associano a delle attitudini personali e culturali rilevanti. Princeton? Non dimentichiamo che è stato anche il college di Mason Rocca, non uno qualsiasi. Bell non è un playmaker che monopolizza il gioco, tutt’altro.
Nell’ultimo anno ha avuto delle medie importanti, sa difendere ma anche attaccare e fare canestro. Riteniamo che sia il profilo adatto per valorizzare il gruppo ed il patrimonio di italiani che abbiamo in squadra".
"Sono felice e orgoglioso di continuare a fare parte della famiglia Fortitudo Agrigento”. Marco Evangelisti resta in biancazzurro. Il capitano non si muove dalla città dei templi.
Per me è un momento importante. La scorsa stagione abbiamo fatto grandi cose, non era semplice. In squadra avevamo ragazzi che non conoscevano la serie A2. Il prossimo anno? Il mio ruolo è importante ed io sono pronto ad affrontare nuove sfide. I giovani, adesso, hanno un anno di esperienza in più”. Evangelisti si rivolge ai tifosi della Fortitudo Moncada chiedendo maggiore presenza nelle gare interne. “Vorrei vedere sempre più gente al Pala Moncada, trascorrere delle sane domeniche di sport è importante”.
Chi va via è, invece, il playmaker Ruben Zugno. Il giocatore nisseno ha saluto i tifosi agrigentini con una lettera. "Tutte le cose belle prima o poi finiscono, così come la mia esperienza con la Fortitudo Agrigento che mi ha permesso di tornare a giocare vicino casa e di indossare con grande orgoglio una maglia a cui sono sempre stato affezionato. Ho conosciuto persone fantastiche con cui ho legato molto, che mi hanno dato tanto e che mi hanno aiutato in un processo di crescita umana e professionale. Ringrazio la società, lo staff, i miei compagni e tutti i tifosi che sono sempre stati calorosi e presenti anche nei momenti difficili.
In particolare vorrei ringraziare il Presidente Moncada che ha sempre creduto in me e Cristian Mayer per il tempo che mi ha dedicato e per i suoi consigli che mi hanno reso migliore. Ho sempre dato tutto me stesso in questi due anni che mi hanno insegnato tanto e ricorderò per sempre. Ci sono anche stati ostacoli e delusioni che mi hanno dato però l’opportunità di diventare più forte. Ho capito e deciso quindi che intraprendere una nuova avventura sarebbe stata la scelta migliore per me. Con la speranza che sia solo un arrivederci, un sincero grazie a tutti di cuore. A presto Agrigento!".