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Carmelo Lazzaro

Carmelo Lazzaro

“Abbiamo preso in mano la partita nel secondo quarto, costruendoci un vantaggio in doppia cifra. Poi,  un po’ per via delle rotazioni, un po’ per stanchezza, e forse anche perché pensavamo di aver già incanalato definitivamente la gara, abbiamo subito una bella reazione dei padroni di casa. In quel momento noi abbiamo ripreso a giocare con intensità difensiva e quando abbiamo riallungato loro non hanno avuto più energia per provare a ricucire, ma hanno cercato solo di contenere il divario finale”.

 

E continua: “De Laurentiis e Vai, sia per il momento nel quale sono entrati in campo sia per l’atteggiamento, oggi sono stati protagonisti in prima persona di questa vittoria, con due eccellenti prestazioni. Mi fa piacere aver potuto dare dei minuti a Visentin e Morciano, che continuano questo loro processo di crescita che è importante. È chiaro che con loro dobbiamo fare ancora dei passi in avanti ma l’avere potuto ampliare la rotazione è un dato importante, perché adesso ci saranno tre turni ravvicinati e tra non molto arriverà anche la Coppa Italia: ci sarà bisogno di tutti.”

La Fortitudo Moncada Agrigento si aggiudica in trasferta il derby siciliano con Barcellona. 62 a 81 il punteggio finale e successo meritato degli agrigentini.

Un  match senza storia, sempre saldamente in mano alla squadra di Franco Ciani. Barcellona ha resistito appena un quarto: l’equilibrio ha regnato solo nel primo periodo. Il resto di marca biancazzurra.

Nella Fortitudo Moncada Agrigento da evidenziare i 22 punti di Martin e i 14 di Evangelisti. Nella fila di Barcellona Smith 25 punti e Loubeau 20.

Per la Fortitudo Agrigento un nuovo importante successo, il terzo consecutivo, per la felicità anche dei tifosi che l’hanno seguita a Barcellona.

Domenica prossima al Pala Moncada arriva Casalpusterlengo.

 

 

Tre su tre. Ancora una vittoria ed ancora senza subire reti. L’Akragas versione Rigoli continua la serie positiva. A Catanzaro riesce nell’intento di portare via il massimo. Un gol in contropiede di Di Grazia, entrato nella ripresa al posto di Mauri, consente ai biancazzurri di vincere una gara importante contro un’avversaria temibile.

Gol arrivato nel miglior momento del Catanzaro. La squadra di Erra nel secondo tempo ha mantenuto il pallino di gioco mettendo spesso sotto pressione il reparto difensivo dell’Akragas. Il portiere Vono in diverse occasioni si è opposto brillantemente alle conclusioni dell’attaccante Razzitti. Quando sembrava che l’Akragas fosse alle corde è arrivato il colpo del KO. Pallone soffiato al Catanzaro e lancio in profondità per Di Grazia che non si è lasciato sfuggire l’occasione.

Nel primo tempo, comunque, l’Akragas era andata vicina alla marcatura con Madonia e Di Piazza. I biancazzurri recriminano per un presunto gol: una conclusione di Di Piazza – secondo l’Akragas – avrebbe varcato la linea di porta ma sia il direttore di gara che l’assistente di linea non hanno ritenuto lo stesso.

Un gol annullato a Razzitti del Catanzaro per presunto fuori gioco.

 

Catanzaro – Akragas è stata una bella partita, giocata con intensità. Premiata l’Akragas  che ha dimostrato d’essere in crescita: grande compattezza e determinazione. Felici i sostenitori biancazzurri che hanno seguito l’Akragas al “Ceravolo”. Tre punti preziosi per continuare la risalita in classifica verso la salvezza diretta che domenica dopo domenica non appare impossibile conquistare.

“Vorrà dire che invece di venti punti ne faremo ventitre. Sono convinto che sul campo saremo bravi a superare anche l’ostacolo penalizzazione”. Così il tecnico Pino Rigoli riguardo la penalizzazione di tre punti subita dall’Akragas nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer”.

“Non entro nel merito delle decisioni ma sono sicuro che i legali dell’Akragas sapranno cosa fare. A livello psicologico la squadra è rimasta fuori da tutto questo, lavoriamo e pensiamo a giocare. Questa penalizzazione pesa, ma ci da la carica per fare ancora meglio. Contro il Catanzaro andremo in campo con ancora maggiore determinazione”.

Riguardo la chiusura del mercato invernale il tecnico Pino Rigoli si è detto soddisfatto dei giocatori in organico.

 

Sulla partita di sabato a Catanzaro:  “vogliamo fare risultato. Sarebbe utile anche il pareggio, servirebbe a muovere la classifica. Il Catanzaro ha un buon organico ma se l’Akragas gioca da Akragas non deve temere nessuno. Non vogliamo alibi e non ne cerchiamo mai. Quelli li usano i perdenti.”

Andrea De Rossi si aggrega ai suoi nuovi compagni di squadra. L’esterno romano è nuovamente biancazzurro dopo la parentesi negativa di Catania nella quale il calciatore il campo di gioco lo ha praticamente visto solo dalla tribuna.

A dargli la possibilità di riscatto, come già accaduto, è ancora una volta l’Akragas. Porte aperte del club biancazzurro ad Andrea De Rossi, contento di tornare ad Agrigento.

“Sono felice di essere qui. E’ davvero come tornare a casa. In passato ho fatto delle scelte giuste o sbagliate che siano ma non ho mai messo in discussione ciò che mi ha dato questo club.  Adesso ho tanta voglia di giocare, di sudare la maglia, di dimostrare il mio valore, di contribuire a raggiungere l’obiettivo della salvezza con l’Akragas. Sono onorato d’essere nuovamente qui. Alla chiamata del tecnico Pino Rigoli ho subito risposto sì, senza alcuna esitazione. Adesso voglio far parlare il campo”.

 

 

Acclamato. Applaudito. Abbracciato. Tra Pino Rigoli ed Agrigento è feeling forte. Il tecnico è sicuramente tra i più amati della storia calcistica akragantina. La riprova nella domenica di Akragas – Cosenza. Appena sbucato dagli spogliatoi gli oltre duemila dell’Esseneto gli hanno riservato scroscianti e prolungati applausi. Al termine ancora applausi e cori da ogni settore dello stadio. In molti lo hanno atteso anche all’uscita dallo stadio per foto ricordo. Pino Rigoli come una star ad Agrigento.

Un legame forte, sempre di più. In sala stampa alla domanda sulle sensazioni del ritorno all’Esseneto Rigoli ha risposto così: “Agrigento mi emoziona sempre di più. Sentire l’affetto di tutta la gente di questa città, nessuno escluso, mi riempie di gioia e mi commuove. Ringrazio tutti. Questa città è nel mio cuore ed è un motivo in più per fare bene. La vittoria col Cosenza è stata voluta da tutti. Dalla squadra, dallo staff tecnico, dalla società e dai tifosi. Dobbiamo continuare così. La strada è ancora lunga ma con la voglia di fare che la squadra ha dimostrato nelle ultime due partite possiamo centrare la salvezza”.

Con lui in panca l'Akragas ha ottenuto sei punti. Due vittorie: con Monopoli e Cosenza, siglato due gol e, aspetto non di poco conto, non ha subito reti. 

 

 

Ciò che contava era solo vincere. Contava solo cancellare la lunga serie negativa stagionale interna in campionato. L’Akragas versione Pino Rigoli ha compiuto la sua missione domenicale.

Col Cosenza biancazzurri estremamente concreti e cinici, abili a sfruttare la principale azione costruita. A regalare la vittoria all’Akragas è stato nella ripresa lo sloveno Urban Zibert, su assist di un Beppe Madonia sempre più in crescita. Un gol che ha fatto esplodere di gioia gli oltre duemila dell’Esseneto.

 

Dall’altra parte, il Cosenza ha confermato d’essere squadra molto ben organizzata. Nonostante le numerose assenze sono stati i calabri a fare la partita, mantenendo costantemente sotto pressione la retroguardia agrigentina.

Uno a zero per l’Akragas e primi tre punti all’Esseneto colti nel giorno dell’esordio casalingo del tecnico Pino Rigoli, accolto dai fragorosi applausi dal pubblico agrigentino. Rigoli ha ricambiato al termine della partita andando sotto i vari settori, facendo anche l'inchino. Un clima di festa e ritrovata serenità che fanno ben sperare per il proseguo del difficile campionato di Lega Pro. 

L'Akragas è piaciuta molto per il carattere dimostrato, la grinta, la determinazione. Una squadra rigenerata dalla cura Rigoli. 

Non era facile ma ancora una volta la Fortitudo Moncada Agrigento riesce  nell’intento di ottenere una vittoria esterna. Questa volta a Tortona. Al pala Oltrepò finisce 64 a 74. Una gara nei primi due quarti all’insegna dell’equilibrio, poi, nel terzo quarto, l’allungo degli agrigentini bravi ad ergere un muro difensivo che ha consentito loro di costruire un vantaggio di 17 punti.

Nell’ultimo periodo piccola reazione dei padroni di casa ma la Fortitudo Moncada è riuscita a portare a casa due punti preziosissimi. Note di merito per i due americani. Martin migliore realizzatore con 20 punti, seguito da Eatherthon con 18 ed Evangelisti con 13.

Il commento del coach Franco Ciani nel dopo gara:

“Avevamo già sottolineato l’importanza di questa partita, quindi il fatto di averla vinta è un dato estremamente positivo – dichiara il coach Franco Ciani - a livello di classifica questi cominciano a essere distacchi  non facili da recuperare. Poi, c’è da dire che anche il modo in cui noi abbiamo giocato è di per sé un dato significativo, sicuramente l’assenza di Marks per Tortona è stato un caso fortuito che per una volta è andato a nostro favore, però bisogna anche saper vincere le partite e noi oggi abbiamo giocato in modo molto intelligente sotto profilo il tattico, molto attenti, con grande impegno e partecipazione da parte di tutti. Credo che stiamo uscendo da un momento un po’ negativo e come al solito lo stiamo facendo con le nostre armi, ovvero con il gioco di squadra, con la difesa, con la grande volontà da parte di tutti di fare delle cose importanti come è avvenuto oggi”.

E continua: “I nostri due americani hanno poi dimostrato il loro buon livello e ancora una volta credo che la crescita e i miglioramenti di Scott Eatherton siano stati evidenti, perchè ha fatto delle cose  molto importanti contro un avversario come Garri, con anni di serie A e di Nazionale alle spalle, questo è per noi un altro segnale molto positivo”.

 

 

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