La Seap Dalli Cardillo continua a vincere. E sono tre consecutive. Le biancazzurre di Luca Secchi si sono imposte tre a uno sull’insidioso campo di Torre Annunziata contro la Fiamma Torrese.
Questi i parziali 25-23, 13-25, 21-25, 22-25. Una vittoria meritata al termine di una partita combattuta, avvincente ed a tratti anche equilibrata.
La Seap Dalli Cardillo ha mostrato carattere ed esperienza ed è ciò che ha fatto la differenza al cospetto di un’avversaria intraprendente che ha lottato su ogni pallone. Le agrigentine hanno faticato ad entrare in partita, commettendo diversi errori. La Fiamma Torrese gioca meglio e con De Siano, Sollo e Vujko in particolare evidenza si aggiudicano il parziale 25-23.
Il secondo set è tutta un’altra musica. La Seap Dalli Cardillo lo affronta con piglio diverso. Si alza un muro invalicabile ed in attacco le ragazze di Luca Secchi non lasciano scampo. Le padrone di casa hanno una reazione nella parte finale del set ma le agrigentine se lo aggiudicano 13-25.
Sostanziale equilibrio negli altri due parziali con la Seap Dalli Cardillo maggiormente efficace e lucida nei momenti determinanti. Il capitano Donà suona la carica ed insieme a Manzano mettono a terra punti importanti che fanno la differenza. Le agrigentine vincono gli altri due set 21-25 3 22-25.
Una vittoria importante, sudata, che consente alla Seap Dalli Cardillo di mantenere il primato in classifica insieme al Cerignola.
Il tabellino del match:
Fiamma Torrese Volley: Palladino 3 pt, Tanzani 3, Vujko 9, De Siano 15, Facendola 8, Sollo 17, Celotti 1, Moretti (L), Ferrieri n.e., Azzurro n.e, Pernice n.e
Seap Dalli Cardillo Aragona: Trabucchi 1 pt, Manzano 14, Composto 12, Moneta 15, Donà 18, Arico' 10, Patti 0, Vittorio (L), Maiello n.e, Facendola n.e, Falcucci n.e, Parisi (L2).
Da un derby ad un altro. La Fortitudo Moncada Agrigento è proiettata alla seconda sfida regionale consecutiva. Dopo Trapani sulla strada degli agrigentini Capo d’Orlando. La gara è in programma domenica dalle 18 al pala Fantozzi.
Gli agrigentini sono chiamati a dimenticare in fretta l’amara sconfitta interna con i granata. Le parole del vice allenatore Michele Giovanatto, ex di turno, e del giovane americano Christian James.
Michele Giovanatto: "Affrontare un altro derby dopo solo 3 giorni é molto positivo per la squadra aiutandoci a mantenere il livello di concentrazione molto alto. Il gruppo, come ha sempre fatto, sta lavorando duramente per preparare al meglio questa partita che ci vede affrontare una squadra in ottima salute che è riuscita nelle ultime uscite, 2 vittorie su 3 partite, a trovare un equilibrio dopo un inizio di campionato condizionato dagli infortuni. Dovremo affrontare la gara con grande intensità e restare concentrati per 40 minuti evitando cali di tensione per fare uno step in avanti nel nostro percorso di crescita. Personalmente è una gara che dal punto di vista emotivo sento in modo particolare dato che la scorsa stagione ho avuto la fortuna di lavorare con lo staff di Capo d'Orlando, a fianco di coach Sodini ed è stata un'esperienza formativa e umana di alto livello”.
Christian James: “Contro Capo d’Orlando ci aspetta una partita non semplice. Dobbiamo essere concentrati e riuscire a dare il meglio di noi stessi. Contro Trapani non abbiamo giocato una brutta partita, ma dobbiamo essere bravi a migliorare il nostro ritmo in attacco soprattutto in transizione. Domenica in difesa dobbiamo essere forti e aggressivi, senza tralasciare nulla. Da parte mia mi aspetto una partita molto aggressiva, dobbiamo giocare come meglio sappiamo fare solo così possiamo pensare a vincere”.
La Fortitudo Moncada Agrigento subisce la prima sconfitta interna della stagione in campionato. I biancazzurri si sono arresi al Trapani nel derby infrasettimanale di serie A2. 66 a 70 il punteggio finale. La squadra di Devis Cagnardi paga a caro prezzo un fallo tecnico fischiato sul finire di gara a Lorenzo Ambrosin che ha spianato la strada a Trapani abile ad approfittarne e ad insaccare i punti decisivi per portare a casa il successo.
Amarezza in casa Fortitudo Moncada per una gara che avrebbe potuto avere un epilogo diverso se alcune fasi della gara fossero stati gestiti in campo in maniera diversa, con maggiore lucidità e sicuramente meno impeto ed istintività.
E dire che la Fortitudo Moncada era riuscita ad annullare il mini vantaggio degli ospiti e, dopo un inizio non al massimo a differenza delle precedenti prestazioni, nel terzo quarto gli agrigentini avevano messo la testa avanti con otto punti di margine.
Nel finale la svolta con Trapani abile ad approfittare anche di una migliore situazione dei falli. Dalla lunetta i granata hanno insaccato i punti decisivi che le hanno consentito di chiudere avanti di 4 lunghezze.
In casa Fortitudo da sottolineare i 18 punti del capitano Albano Chiarastella, 16 di Ambrosin e 11 degli americani Easley e James. Sul fronte trapanese molto bene Corbett autore di 19 punti, Goins 15 e Renzi 12.
Per la Fortitudo Moncada una sconfitta amara, carica di rammarico. Ma non c’è tempo per piangersi addosso. Domenica prossima sarà ancora derby in trasferta a Capo d’Orlando.
In poco più di un’ora la Seap Dalli Cardillo Aragona si sbarazza di Palmi. Le biancazzurre si sono imposte in terra calabra senza eccessive difficoltà, tre set a zero. Questi i parziali 25-17, 25-23, 25-14.
C’è stata storia solo nel secondo set. Palmi è si opposta con determinazione e la Seap Dalli Cardillo ha avuto un calo di concentrazione. Ne è venuto fuori un parziale equilibrato ma le agrigentine hanno avuto il guizzo vincente nel momento topico e con Donà e Moneta lo hanno chiuso in proprio favore.
Le ragazze di Luca Secchi si aggiudicano agevolmente il terzo set dando vita a giocate di pregevole esecuzione.
Un tre a zero netto, senza storia che ha messo in evidenza una squadra in costante crescita che va sempre più collaudando schemi e amalgama di gruppo. Il tecnico Luca Secchi ha iniziato la gara proponendo lo stesso sestetto dell’esordio con Chieti.
Trabucchi in palleggio, opposto Aricò, schiacciatrici Donà e Moneta, centrali Manzano e Composto, libero Vittorio. Nel corso del match sono entrate la centrale Facendola e la schiacciatrice Patti.
Ecco il tabellino della Seap Dalli Cardillo Aragona: Trabucchi 1 punto, Manzano 6, Donà 11, Aricò 11, Moneta 12, Composto 12, Vittorio (L), Patti 0, Facendola 0, Baruffi n.e., Parisi (L) n.e., Maiello n.e., Falcucci n.e.
L’Akragas ritrova la vittoria. Missione compiuta contro una buona Cephaledium. Tre a uno allo stadio Esseneto e tre punti preziosi per il proseguo della stagione. L’Akragas ha vinto con merito giocando con determinazione, cuore e volontà.
I biancazzurri hanno sbloccato la gara dopo ventuno minuti di gioco. In gol l’agrigentino Alfonso Cipolla bravo a colpire di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione.
Al 37esimo l’Akragas resta in dieci uomini per l’espulsione di Biancola. Rosso diretto per un fallo commesso nell’area della Cephaledium. Nell’azione successiva i palermitani guadagnano un calcio di rigore che dal dischetto non falliscono con il bravo Giampiero Clemente. Ma l’Akragas non si perde d’animo e con il capitano Peppe Gambino si riporta in vantaggio. Fin qui il primo tempo.
Nella ripresa la Cephaledium sfiora il gol del pari con l’ex Fabio Messina che sbaglia incredibilmente a tu per tu con Paterniti. I padroni di casa si tengono stretto il vantaggio e sul finire blindano il successo con Bartolo Caronia bravo a battere in contropiede il portiere della Cephaledium.
Tre a uno e giocatori dell’Akragas sotto la curva a ricevere gli applausi dei tifosi che anche oggi hanno sostenuto la squadra con calore e passione. Un successo importante per il morale e per la classifica anche se i problemi per il tecnico Mutolo non finiscono. Domenica prossima dovrà rinunciare a Biancola che sarà squalificato e la panchina non è numerosissima.
“Pippo Romano ha perso l’occasione per stare zitto. Dire che l’Akragas col Canicattì ha fatto anticalcio è oltremodo offensivo. Dovrebbe piuttosto occuparsi del Canicattì e guardare in casa propria”.
Il presidente dell’Akragas, Giovanni Castronovo, è deluso delle dichiarazioni a fine gara del tecnico del Canicattì.
“Sono dispiaciuto perché queste parole vengono da un allenatore che stimo e che nel panorama calcistico siciliano non è l’ultimo arrivato. Ma come uomo Pippo Romano ha sbagliato. Non si parla in questo modo di un’altra squadra anche perché ciò che ha affermato non risponde al vero.
Nel primo tempo il Canicattì ha dominato la scena ma mi pare che dal 70esimo la squadra di Romano è scomparsa dal campo. Da quel momento ha giocato solo l’Akragas e noi avremmo anche potuto vincere. Se così’ stanno le cose, parlare di anticalcio è davvero eccessivo. Usare certi termini è offensivo nei confronti del collega tecnico Mutolo e dell’intero club Akragas. Avrebbe dovuto evitare anche perché non avendo battuto l’Akragas forse i problemi ce li ha lui in casa”.
Nel frattempo, oggi l’Akragas ha ripreso gli allenamenti in vista della gara di domenica prossima allo stadio Esseneto contro la Cephaledium (fischio d’inizio alle 15). Il presidente Castronovo ha incontrato la squadra e staff tecnico.
“Abbiamo parlato di diverse cose. Ho visto un gruppo motivato e desideroso di tornare al successo. La squadra è viva e ripartiamo dagli aspetti positivi delle ultime gare. Questa voglia di recuperare, anche in extremis, è un segnale positivo importante. Domenica dobbiamo tornare alla vittoria con anima, cuore e grinta. Nulla è perduto, il campionato è ancora lungo. Recuperando gli infortunati, sono certo che l’Akragas dimostrerà di che pasta è fatta”.
Voglia di vincere, cuore e generosità. La Fortitudo Moncada Agrigento batte Scafati 77 a 67 ed al termine raccoglie gli abbracci dei tifosi. L’atmosfera al pala Moncada ieri è stata diversa dalle altre. Si è creata una simbiosi tra pubblico e squadra che, forse, è stata determinante per superare le difficoltà di una partita che ha confermato le difficoltà della vigilia e resa ancora più complicata da un arbitraggio molto spesso penalizzante per Agrigento. I biancazzurri sono stati bravi a non perdere la testa ed a crederci fino alla fine, dimostrando affiatamento, nervi saldi e lucidità nel gestire anche una situazione falli non facile.
Bravi tutti in casa Fortitudo Moncada. Il giovane americano Christian James con 22 punti è stato il mattatore: cresce di partita in partita e colpisce per la sua fisicità, applicazione, precisione e grinta trascinante. In crescita anche Easley: 15 punti che in 25 minuti di gioco sono un buon bottino personale oltre ai consigli che durante la gara non manca mai di dare ai compagni anche dalla panchina. Ma bene anche il capitano Albano Chiarastella, De Nicolao e Rotondo.
Non era facile avere ragione di una squadra quale Scafati sicuramente più esperta che fino agli ultimi minuti ha tenuto col fiato sospeso il pubblico del pala Moncada.
Una vittoria importante per la Fortitudo Moncada che così riscatta la sconfitta di Biella e, soprattutto, blinda il proprio fortino. In casa i biancazzurri devono intanto costruire la propria salvezza per poi, chissà, provare a guardare più in alto.
Molto soddisfatto a fine gara coach Devis Cagnardi.
" Arrivavamo da una sconfitta a Biella che c'è servita. Volevamo tornare a vincere, per noi linfa vitale. Sono molto contento di questa partita. Faccio i complimenti ai miei giocatori ed al mio staff, in settimana abbiamo lavorato tantissimo. E' stato una partita davvero dura, vincerla è stato fondamentale per noi. Faccio anche i complimenti al pubblico del PalaMoncada, è stato fantastico, lo abbiamo sentito vicino ed è stato decisivo. Continuiamo così tutti insieme".
Coach Griccioli accetta la sconfitta e guarda avanti. “Sapevamo che Agrigento partisse forte imprimendo grinta e tanto agonismo. Siamo stati bravi a riprendere la partita ma abbiamo peccato alla fine sbagliando alcune cose. Se non insacchi i punti decisivi perdi e questo è accaduto. Dobbiamo cercare di essere più precisi e lucidi nei momenti decisivi. Detto ciò, vanno riconosciuti i meriti della Fortitudo Moncada”.
MRinnovabili Agrigento - Givova Scafati 77-67 (23-15, 20-17, 13-23, 21-12)
MRinnovabili Agrigento: James 22 (5/9, 1/4), Easley 15 (6/8, 0/0), De Nicolao 12 (4/6, 1/3), Ambrosin 9 (1/3, 1/6), Rotondo 7 (2/4, 0/0), Pepe 6 (0/2, 1/8), Chiarastella 2 (1/2, 0/2), Moretti 2 (1/1, 0/0), Fontana 2 (1/1, 0/0), Moricca 0 (0/0, 0/0), Morreale 0 (0/0, 0/0), Indelicato 0 (0/0, 0/0) All: Cagnardi
Tiri liberi: 23 / 31 - Rimbalzi: 36 6 + 30 (Christian James 10) - Assist: 17 (Simone Pepe 4)
Givova Scafati: Rossato 10 (1/3, 1/2), Ammannato 10 (3/4, 0/1), Putney 9 (1/4, 2/4), Fall 9 (3/6, 0/0), Crow 8 (2/4, 1/5), Tommasini 7 (2/3, 0/2), Frazier 6 (2/9, 0/6), Contento 6 (0/1, 2/5), Lupusor 2 (1/2, 0/0), Markovic 0 (0/0, 0/0) All Griccioli
Tiri liberi: 19 / 29 - Rimbalzi: 32 7 + 25 (Raphiael Putney 10) - Assist: 12 (J.j. Frazier 4)
Il commento del tecnico dell’Akragas Mutolo al termine del derby col Canicattì è sostanzialmente lo stesso delle precedenti partite: insoddisfazione per il gioco espresso dalla sua squadra che, priva di alcuni giocatori importanti per infortunio, non riesce a fare gioco e a vincere.
Col Canicattì è stato ancora una volta Biondo ad andare in gol sul finire di gara e ad evitare la sconfitta. L’Akragas ha faticato contro un Canicattì maggiormente determinato e pungente, più desideroso di fare risultato. I biancazzurri sono apparsi con poche idee e scarso mordente salvati da un guizzo finale e, probabilmente, rinvigoriti qualche minuto prima da un calcio di rigore fin troppo generoso ed ai più apparso inesistente assegnato al Canicattì che lo ha trasformato da Taormina.
Ma va detto che i biancorossi di casa nel primo tempo in più di una occasione si sono presentati dalle parti di Paterniti e gli è anche stato annullato un gol per posizione irregolare. L’Akragas poco o nulla . Il tecnico del Canicattì Pippo Romano ha parlato di “anticalcio da parte dell’Akragas”. Da salvare l’orgoglio finale che ha consentito ai ragazzi di Mutolo di pareggiare e portare a casa un punticino e mantenere l’imbattibilità insieme al Dattilo.
Nota lieta la buona presenza di tifosi dell’Akragas al “Saraceno” di Ravanusa. Hanno sostenuto e incoraggiato la squadra dal primo all’ultimo secondo. Ma la squadra non è ancora quella che desiderano vedere in campo.