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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

L’Akragas si arrende al Cosenza ed incassa la prima sconfitta allo stadio Esseneto. Sul terreno di gioco appesantito dalla pioggia, e davanti a pochissimi spettatori, la squadra di Raffaele Di Napoli subisce un tre a uno maturato nel secondo tempo.

I biancazzurri giocano, forse, la migliore partita casalinga ma pagano le numerose imprecisioni nella fase difensiva. Il Cosenza ne approfitta con cinismo ed esperienza e porta via tre punti importanti per il proseguo del campionato dei calabri.

Dopo un primo tempo terminato zero a zero, ma con il Cosenza che ha sfiorato il gol nitidamente in almeno due circostanze con l’attaccante Gambino, nella ripresa l’Akragas cede. Sotto la pioggia battente, al 14esimo la retroguardia biancazzurra sonnecchia e Statella la trafigge con freddezza.

Rotto il ghiaccio il Cosenza sale in cattedra e inizia a costruire gioco. L’Akragas ha un sussulto d’orgoglio con Gomez su calcio di punizione ma il portiere Perina respinge con autorevolezza. L’Akragas si impegna, prova velocizzare la manovra ma risulta evanescente.

 

Quando sembra che l’Akragas possa pervenire al pareggio ecco che gli ospiti trovano il raddoppio. Protagonista ancora Statella. Nei minuti finali l’Akragas accorcia con un bel gol di Zanini ed il Cosenza, subito dopo, sigla il definitivo 3 a 1 con Caccetta. Finisce così. L’Akragas lascia il campo con la consapevolezza di aver dato tutto ma con l’incapacità di dare continuità ai risultati. Dopo il successo esterno con la Casertana un eventuale risultato positivo oggi pomeriggio avrebbe rilanciato i biancazzurri in classifica. Resta il rammarico e la necessità di dover subito pensare alla prossima gara esterna di Castellammare di Stabia.

Arriva l’ennesima prova esterna per la Fortitudo Moncada Agrigento, l’ennesimo banco di prova per testare la consistenza lontano dal pala Moncada. Finora la resa non è stata positiva ed un cambio di rotta è ciò che si attende l’entourage biancazzurro.

Oggi in conferenza stampa ne hanno parlato il coach Franco Ciani e Rino De Laurentiis.

“Andiamo ad affrontare Legnano con la consapevolezza che rappresenta per noi un'altra tappa di crescita e di avvicinamento a quello standard qualitativo che auspichiamo dall’inizio della stagione – ha affermato coach Ciani. Cercheremo con tutte le nostre forze di sovvertire l’esito delle gare giocate in trasferta, anche se le difficoltà da affrontare per la nostra squadra sono molteplici. Una su tutte è costituita dalla qualità del roster che ci accingiamo ad affrontare.

Legnano è squadra ben assortita, solida, con tiratori dalla lunga distanza con altissime percentuali di realizzazione. E’ gara molto impegnativa che ci dirà a che punto siamo, anche se le nostra situazione fisica purtroppo non è ottimale.

Ripartiamo dalla prova di cuore e volontà di domenica contro Rieti. Dentro ognuno di noi è forte il desiderio di tornare brillanti come un tempo, di dimostrare di poter essere tra le protagoniste del campionato. Speriamo di superare prima possibile anche i problemi di natura fisica che, comprensibilmente, ci stanno limitando rallentando la nostra crescita di squadra. Un pizzico di fortuna in questo periodo non guasterebbe”.

Rino De Laurentiis è stato uno dei protagonisti della vittoria contro Rieti. Insieme a Marco Evangelisti ha letteralmente preso per mano la squadra portandola alla conquista di due punti preziosi.

“Sono contento della mia prestazione di domenica ma ciò che conta è il risultato di squadra. Il nostro campionato è in salita ma non vogliamo sottrarci dalla battaglia. Siamo abituati a lottare e venderemo cara la pelle. Con Legnano ci attende una gara molto difficile ma faremo di tutto per provare a fare risultato. Sappiamo che dobbiamo dare tutti molto di più per invertire la rotta”.

 

   

Un risultato positivo per provare a riportare serenità nell’ambiente e dare un nuovo impulso alla classifica. L’Akragas si prepara ad affrontare la trasferta in Campania. I biancazzurri sono attesi dalla Paganese. Una gara insidiosa che stuzzica l’ex Raffaele Di Napoli. Oggi il tecnico ha parlato in conferenza stampa.

“E’ una gara importante, un’altra tappa del nostro cammino. Non sarà facile ma affronteremo la Paganese con la dovuta cattiveria sportiva. Sono certo che venderemo cara la pelle.

La Paganese è un’ottima squadra, ha nel suo organico giocatori di spessore come Manolo Pestrin che ho allenato a Frosinone, Reginaldo, Iunco, Marruocco. E’ una squadra che, come noi, viene da un periodo negativo. Sarà uno stimolo in più per fare bene.

Giocheremo a viso aperto con la speranza di avere un pizzico di fortuna per ottenere un risultato positivo. Siamo in crescita. Ci manca qualcosa in fase di finalizzazione, però ho la consapevolezza che chiunque dei miei giocatori vada in campo da l’anima per questa maglia. E’ un gruppo solido che non molla.

Mi dispiace non aver vinto col Messina. In casa, purtroppo, facciamo più fatica. Sappiate che oltre ad essere l’allenatore dell’Akragas ne sono anche un tifoso. Il primo ad essere rammaricato dei risultati e di qualche vittoria mancata sono io. Speriamo di essere più concreti. Stiamo lavorando per questo”.

Di Napoli potrà contare sul recupero dei calciatori infortunati.

Dopo la gara con la Paganese la comitiva biancazzurra resterà in Campania, precisamente a Cava de Tirreni, dove preparerà la sfida con la Casertana del 4 dicembre.

 

 

 

L’Akragas è concentrata sul derby col Messina. Un solo obiettivo, vincere. Il tecnico Raffaele Di Napoli e l’attaccante Salvatore Cocuzza oggi in conferenza stampa hanno presentato l’impegno di domani.

Il tecnico Di Napoli sprona la squadra ad ottenere il massimo. “Ripartiamo dai 30 minuti della partita contro il Siracusa, dove ho visto la migliore Akragas della stagione, che ha giocato un grande calcio e messo sotto gli avversari.

Poi siamo stati superficiali e abbiamo pagato a caro prezzo anche l’inesperienza di alcuni giocatori. Siamo in un periodo di crescita e sono certo che presto usciremo da questo momento negativo.

Il Messina è un’ottima squadra, ma noi domani vogliamo vincere per risalire la classifica”.

Sarà gara speciale anche per l’attaccante Salvatore Cocuzza. Anche lui lo scorso anno a Messina protagonista di una positiva stagione.

 “Ci siamo preparati benissimo nel corso della settimana. Abbiamo lavorato duramente anche sotto la pioggia per arrivare al top nella sfida contro il Messina. L’obiettivo sono i tre punti e faremo di tutto per vincere.

Abbiamo tanta voglia di rivalsa. A Messina ho trascorso 4 anni bellissimi ed ho disputato cento partite con la maglia giallorossa, ma il mio presente si chiama Akragas. Domani spero di giocare e di sbloccarmi proprio contro il Messina. Sarebbe fantastico, ma se segno non esulto”.  

 

 

“Abbiamo lavorato bene in settimana e sono  fiducioso che i ragazzi sul campo sapranno darmi le risposte che mi attendo“.

Parole d’ordine fiducia ed ottimismo. Così il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, alla vigilia dell’atteso derby col Siracusa di domenica prossima, il primo di due derby consecutivi (il successivo sarà con il Messina allo stadio Esseneto di Agrigento). In sala stampa il tecnico biancazzurro, insieme al difensore brasiliano Thiago Cazè, ha analizzato la gara di domenica.

“E’ una partita difficile perché ci troveremo davanti una squadra motivata a dare continuità agli ultimi risultati positivi. Il Siracusa è una squadra ben organizzata, con giocatori di esperienza e carisma, sono ben guidati da Andrea Sottil, allenatore preparato e sanguigno che fa giocare bene le proprie squadre. Ci aspettiamo un Siracusa aggressivo.

Ma noi siamo l’Akragas: squadra giovane che ha voglia di lottare, combattere. Sappiamo che se giochiamo con volontà, ritmo, intensità e determinazione possiamo essere temibili. Dobbiamo sfruttare le nostre qualità. Se ragioniamo da squadra possiamo fare buone cose.

La situazione infortuni? Va meglio. Salandria, Russo e Carrotta sono rientrati in gruppo. Andiamo verso la normalizzazione. Il morale? Domenica sera era chiaramente sotto i tacchi. Adesso siamo pronti e carichi per la nuova sfida. Sappiamo che il nostro campionato sarà questo. Ogni domenica una sfida importante ma ci anima il desiderio di centrare il nostro obiettivo. Anche se la salvezza arriverà negli ultimi cinque minuti di campionato l’avremo centrata e avremo vinto.

La gara col Siracusa sarà, perciò, importante ma non fondamentale per il proseguo. Se dovesse andare male non dobbiamo fare eccessivi drammi. Procediamo con serenità. Il derby col Siracusa rappresenta una tappa del nostro lungo percorso. Lotteremo insieme ad altre cinque squadre. Il risultato finale lo guarderemo al termine del campionato a salvezza raggiunta”.

Fiducia anche da parte di Thiago Cazè. “Siamo pronti per la gara di Siracusa. Abbiamo la giusta determinazione per ottenere un risultato positivo. Dentro di noi abbiamo la convinzione che se giochiamo da squadra e trasferiamo in campo la giusta grinta saremo capaci anche di vincere. Vorremmo tanto regalare una gioia ai nostri tifosi e regalarla a noi stessi”.  

 

 

La Fortitudo Moncada Agrigento deve inchinarsi alla capolista Siena. Il Pala Moncada ancora una volta espugnato da una squadra che ha dimostrato di essere tale, continua, concreta, unita. Ciò che finora sta mancando ad Agrigento per essere altamente competitiva.

La squadra di Franco Ciani quest’anno sta parecchio faticando per raggiungere lo standard qualitativo delle precedenti stagioni. Alcuni giocatori, specie gli americani, stanno stendando ad entrare nei meccanismi di squadra.

La gara con Siena è terminata 67 a 72. Agrigento si presentava senza il suo play titolare Alessandro Piazza, fermato da un problema muscolare. La sua assenza ha pesato anche se la Fortitudo aveva iniziato in modo incoraggiante con i centri di Marco Evangelisti. Successivamente i toscani sono saliti in cattedra mettendo in risalto le fragilità di Agrigento soprattutto in fase di costruzione, impostazione del gioco.  

I ragazzi di Ciani durante i 40 minuti hanno alternato cose buone ad altre decisamente al di sotto delle aspettative. Poca lucidità realizzativa e modesta fluidità di gioco.

Siena ha meritatamente conquistato i due punti confermandosi leader del torneo. Per i toscani di Giulio Griccioli è la quarta vittoria consecutiva. Agrigento è chiamata ad uno sforzo ulteriore per migliorare un assetto di squadra ancora lontano dagli standard voluti da Franco Ciani.

 

Domenica prossima la Fortitudo Moncada è attesa da un’altra gara interna. Al Pala Moncada arriva Casale Monferrato. 

Il tabellino:

 

Fortitudo Moncada Agrigento – Mens Sana 1871 Siena 67-72 (23-18; 29-34; 53-52)

Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 4 (2/5, 0/1), Buford 14 (4/7, 1/1, 3/4 tl), Cuffaro ne, Zugno (0/5, 0/1), Evangelisti 14 (0/3, 4/8, 2/2 tl), A. Tartaglia ne, Ferraro 1 (1/2 tl), M. Tartaglia ne, Chiarastella (9 (3/7, 1/2), De Laurentiis 9 (3/4, 0/1, 3/4 tl), Piazza ne, Bell-Holter 16 (4/5, 2/3, 2/4 tl). All. Franco Ciani

 

Mens Sana 1871 Siena: Masciarelli ne, Harrell 21 (6/15, 2/3, 3/4 tl), Vildera 7 (3/4, 1/2 tl), Cappelletti 11 (4/5, 0/1, 3/5 tl), Saccaggi 8 (2/5, 1/3, 1/1 tl), Flamini 5 (1/1, 1/1), Bucarelli 2 (1/2, 0/1), Pichi, Myers 13 (6/11, 1/6 tl), Tavernari 5 (1/3, 1/6). All. Giulio Griccioli

Soddisfatto della prestazione della sua squadra anche se in cuor suo avrebbe sperato nella vittoria. Così Leonardo Bitetto, tecnico del Melfi, in sala stampa allo stadio Esseneto.

“Sono contento di come i ragazzi hanno interpretato la gara. Sapevamo che non sarebbe stato semplice giocare su questo campo ma sono soddisfatto. Siamo ultimi in classifica e per noi in ogni gara c’è l’obbligo di fare il massimo. Peccato perché nel secondo tempo abbiamo anche avuto l’opportunità per segnare il gol partita. Ma è andata così. Portiamo a casa un punticino che muove la classifica e fa morale.

 

Siamo dispiaciuti perché è da alcune partite che pratichiamo un discreto calcio, propositivo, ma non raccogliamo quanto di buono riusciamo a trasferire sul campo. Anche con Siracusa e Catanzaro avremmo meritato ma sappiamo come è andata. Pazienza, ripartiamo da qui”.

Al termine della gara con il Melfi si presenta anche il capitano dell’Akragas, Daniele Marino. Anche lui rammaricato per non aver portato a casa i tre punti. Il calciatore analizza il momento di stagione e si mette a scudo dell’allenatore Di Napoli.

“Se il nostro allenatore si sente di chiedere scusa allora siamo noi a farlo. Lui non c’entra nulla, non ha colpe. Siamo dispiaciuti perché avremmo tanto voluto vincere ma purtroppo è andata così. Traverse, le parate del portiere ospite, qualche nostra disattenzione, e aggiungo l’errore arbitrale nell’assegnare il gol al Melfi in netto fuori gioco.

Dobbiamo accettare tutto questo e pensare al proseguo. La situazione non è drammatica e né siamo ultimi in classifica. Ci manca solo la vittoria. La scorsa stagione, se ricordate, ne abbiamo perse sette di fila in casa con una squadra dal budget superiore. Se stiamo uniti, stampa, tifosi, società e squadra possiamo farcela. La critica deve essere costruttiva. Abbiamo una squadra giovane e posso dirvi che i ragazzi si impegnano tantissimo e adesso sono molto amareggiati per come è andata in campo. E’ un periodo in cui non riusciamo a metterla dentro e subiamo al primo errore”.

 

 

 

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