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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Alessandro Piazza (playmaker Fortitudo Moncada Agrigento)

“Voglio in primis fare i complimenti a Treviglio perché si è dimostrata una squadra di carattere, molto dura da affrontare. Mi ha fatto una grande impressione. Noi sentivamo molto a questa partita perché  la classifica la guardiamo tutti ed è sotto gli occhi il momento negativo dopo uno positivo e ci stiamo male noi come anche i tifosi e la società.

Sappiamo che ultimamente abbiamo fatto delle partite bruttine e oggi contava solo vincere. Abbiamo fatto degli errori, alcuni li ho fatti io, ma era importante conquistare i due punti, anche giocando non al meglio. Adesso proveremo a fare uno sgambetto alla Virtus Bologna in Coppa Italia.

 

Ognuno di noi deve cercare di dare il meglio alla squadra perché abbiamo un metodo di gioco che può esaltarci. Ci restano sette finali che dobbiamo interpretare come tali. Pensiamo ad ottenere il massimo da ciascuna gara e poi vedremo. Arriviamo nei play off e proveremo a vincere con chiunque”.  

Adriano Vertemati (coach di Treviglio)

“Ci aspettavamo una reazione di Agrigento dopo le due sconfitte consecutive. Eravamo consapevoli che il loro approccio sarebbe stato più aggressivo ciononostante siamo nel complesso riusciti a contenerli. Hanno fatto qualcosina in più di noi ma, se vogliamo, era anche abbastanza normale.

Siamo, comunque, riusciti a mantenerli entro i dieci punti di svantaggio. Sono soddisfatto della prova dei ragazzi. Ce la siamo giocata fino alla fine e abbiamo avuto la possibilità di fare il colpo. I complimenti vanno ad Agrigento ma ritengo che entrambe le squadre avrebbero meritato il successo.

 

Sono molto orgoglioso della mia squadra perché è un roster giovanissimo che ha saputo tenere testa ad una avversaria su un campo dove finora solo Biella e Siena sono riuscite a portare via i due punti. La mia è una squadra che oramai da venti partite compete con tutte e dimostra sempre grande carattere, anche quando il morale non è proprio alle stelle”. 

Infinita e avvincente. E soprattutto, alla fine a spuntarla è stata la Fortitudo Moncada Agrigento anche se solo dopo un tempo supplementare. Treviglio si è  confermata squadra di rango dura a morire contro una Fortitudo volitiva ma non continua.

84 a 84 il punteggio finale di una gara che ha tenuto i tifosi col fiato sospeso fino all’ultimo. Agrigento ha trasferito sul campo tanto cuore regalando una prestazione d’orgoglio e tecnica per tre quarti per poi accusare un calo che ha consentito a Treviglio di tornare prepotentemente in partita annullando i tredici punti di vantaggio acquisiti dai biancazzurri di Franco Ciani.

Come previsto è stata una gara combattuta. Treviglio arrivava al pala Moncada forte del quarto piazzamento in classifica e fino all’ultimo ha provato a soffiare il successo ai padroni di casa trascinata dalle triple di Marino, la dirompenza di Sorokas e le belle giocate di Sollazzo.

La Fortitudo Moncada ha giocato stringendo i denti considerato l’infortunio ad Albano Chiarastella che lo ha costretto a fermarsi prima della fine del match ed i problemi fisici accusati dall’americano Buford nel terzo periodo.

Nel terzo quarto Agrigento si è guadagnata la doppia cifra di vantaggio facendo un ottimo lavoro nei rimbalzi offensivi con la combattività di Bell-Holter, i colpi di un buon Bucci, la potenza di Buford (autore di 28 punti) e la regia attenta di Alessandro Piazza.

Nei minuti finali, però, la squadra di Ciani si è smarrita sbagliando tanto sia in attacco che in difesa, consentendo ai lombardi di ridurre lo svantaggio e di portarsi in vantaggio grazie alla tripla del bravo Marino (77 a 79). Agrigento si è poi svegliata trascinata, in particolare, da Buford e Piazza. Agli sgoccioli dell’overtime Treviglio ha la possibilità di pareggiare ma Sollazzo non riesce a portare a compimento l’operazione.

Vince Agrigento con merito ma con tanta sofferenza. Due punti importantissimi che arrivano dopo due sconfitte consecutive e che consentono alla Fortitudo Moncada di prepararsi con maggiore serenità all’imminente Final Eight di Coppa Italia. Appuntamento venerdì 3 marzo per il quarto di finale contro i padroni di casa e super favoriti della Virtus Bologna.

Prima dell’inizio della gara, iniziata in ritardo a causa di un problema elettrico nei riflettori del palasport, il coach della Fortitudo Franco Ciani ha ricevuto il premio quale miglior allenatore del mese di dicembre da parte della Lega Nazionale Pallacanestro.

 

Fortitudo Moncada Agrigento – Remer Treviglio (20-19; 42-36; 61-50)


Fortitudo Moncada Agrigento: Bucci 15 (3/8, 2/2, 3/4 tl), Buford 28 (8/10, 2/3, 6/6 tl), Cuffaro ne, Zugno 2 (1/1, 0/3), Evangelisti 8 (1/7, 2/5), A. Tartaglia ne, Ferraro 2 (0/1, 2/2 tl), M. Tartaglia ne, Chiarastella (0/4), De Laurentiis 2 (1/2), Piazza 14 (2/5, 1/2, 7/8 tl), Bell-Holter 16 (5/10, 1/3, 3/4 tl). All. Franco Ciani


Remer Treviglio: Cesana 5 (1/1, 1/1), Pecchia 9 (3/5, 1/4), Dessì ne, Sorokas 13 (4/10, 0/3, 5/8 tl), Marino 25 (3/5, 4/9, 7/8 tl), Marini 6 (2/6, 0/1, 2/2 tl), Genovese 3 (1/1 da 3), Rossi 6 (3/7), Nwohuocha 3 (1/2, 1/2 tl), Sollazzo 14 (6/9, 0/2, 2/2 tl). All. Adriano Vertemati

 

   

Ancora un’amarezza per l’Akragas e minuti finali ancora una volta decisivi. I biancazzurri ingoiano il boccone amaro a soli due minuti dal termine dei minuti regolamentari, grazie al gol dell’ex attaccante Matteo Di Piazza. Una batosta che arriva pochi minuti dopo la bella parata del portiere dell’Akragas, Addario, sul calcio di rigore di Mazzeo.

La squadra di Di Napoli deve arrendersi al più quotato Foggia dopo aver giocato col solito cuore e determinazione, con grande impegno, ma peccando di sterilità in avanti. I rossoneri di Giovanni Stroppa hanno prevalso solo nei minuti conclusivi.  

Akragas – Foggia si gioca sotto un sole abbastanza caldo. Clima primaverile ad Agrigento. Allo stadio Esseneto presente anche il dimissionario amministratore delegato biancazzurro Peppino Tirri.

L’inizio di gara vede il Foggia subito riversato nella metà campo dell’Akragas e imprimere un pressing alto. I biancazzurri costretti a difendersi. Nel Foggia in campo sin dal primo minuto l’ex Matteo Di Piazza (l’attaccante lo scorso anno in maglia biancazzurra autore di 14 reti in 32 gare). I rossoneri pugliesi fanno la partita, Sarno è il solito ispiratore del gioco, Gerbo e Mazzeo in avanti sono una costante insidia ma la difesa agrigentina li controlla bene.

Nell’Akragas spazio sin dall’inizio per l’attaccante Klaric al posto di Salvemini. La squadra di Raffaele Di Napoli è raccolta nella propria parte di campo. Vorrebbe colpire con rapide ripartenze ma i biancazzurri non vi riescono.

Col passare dei minuti il Foggia cresce e si propone più volte dalle parti di Addario. Al 41 cross di Gerbo sul secondo palo per Di Piazza ma è provvidenziale l’intervento di Mileto che chiude in corner. Il primo tempo finisce al 45esimo. Prima frazione di gioco senza particolari emozioni, per i portieri Addario e Guarna 45 minuti inoperosi.

Nella ripresa il tema tattico non cambia. Il Foggia ha il pallino del gioco e l’Akragas è costretta a difendersi per poi provare ad attaccare con ripartenze che però non sono ben sfruttate dai biancazzurri. Al 60esimo Palmiero effettua un tiro dalla lunghissima distanza ma il pallone finisce non di molto sopra la traversa.

Subito dopo i primi due cambi. Nell’Akragas entra l’attaccante Cochis per il centrocampista Palmiero. Nel Foggia il tecnico Stroppa manda in campo Chiricò che appena entrato ha una buona occasione ma non viene finalizzata. La gara è piacevole, giocata con un discreto ritmo.

All’80esimo il Foggia ha la possibilità di sbloccare la gara. L’arbitro assegna un calcio di rigore per l’atterramento in area di Gerbo ad opera di Russo. Dagli undici metri Mazzeo si fa, però, neutralizzare il penalty dal bravo Stefano Addario.  

Sostenuta dai  propri tifosi l’Akragas prende coraggio ma il Foggia è implacabile a due minuti dal termine con l’ex Di Piazza che non fallisce da posizione ravvicinata.  

Non ci saranno altre azioni di rilievo ed il Foggia porta via i tre punti. Per l’Akragas il rammarico di aver tenuto testa ai “satanelli” in lotta per la B e di essere stati castigati sul finire di match, così come accaduto nella precedente gara col Catanzaro.

Rammarico ma anche consapevolezza che continuando a giocare con determinazione l’obiettivo della salvezza può essere centrato. Domenica prossima altra sfida salvezza ad Andria.

 

 

 

L’Akragas è in clima partita. Concentrazione alta nel gruppo biancazzurro con la consapevolezza che il campionato è entrato nella fase decisiva. Giochi ancora aperti e tutto ancora da decidere sia per l’alta classifica che per evitare la retrocessione.

L’Akragas punta a raggiungere la salvezza diretta. L’obiettivo non è semplice da raggiungere ma, vista l’attuale classifica, non è neppure impossibile. Bisogna però fare punti a prescindere dal nome dell’avversaria di turno.

Domani allo stadio “Esseneto” arriva il blasonato Foggia, con trascorsi anche in serie A ai tempi di Zeman, Signori, Rambaudi e tanti altri. Oggi i “satanelli” sono al secondo posto e inseguono la promozione diretta in B. Il loro obiettivo passa anche dalla gara di domani ma dovranno fare i conti con un’Akragas decisa a vendere cara la pelle per conservare il posto tra i professionisti.

Il tecnico Raffaele Di Napoli ed il portiere Stefano Addario, chiamato a sostituire lo squalificato Pane, oggi lo hanno rimarcato incontrando la stampa. Niente paura e grinta i dettami del tecnico Di Napoli che chiede sacrificio ai suoi.

“Per ottenere qualcosa di buono dobbiamo chiaramente dare tutti di più. Ai ragazzi chiedo ancora sacrificio, determinazione, umiltà. Ho la fortuna di allenare un gruppo molto serio ed ambizioso. Essere ambiziosi per noi vuol dire fare qualcosa di straordinario. Se non sbagliamo l’approccio alla gara possiamo mettere in difficoltà il Foggia.

Sulla carta non dovrebbe esserci storia e, tra l’altro, il collega Stroppa è sicuro di vincere. Noi gli daremo il benvenuto ma i miei ragazzi non partono battuti come nessuna altra squadra. Speriamo trovino pane per i loro denti. Rispettiamo il Foggia e le idee degli altri però chiedo rispetto per questi ragazzi. Non siamo né anonimi né il nulla. Siamo un gruppo che lavora ogni giorno con la cultura del sacrificio e tra mille sacrifici onoriamo e rappresentiamo una città, Agrigento, che merita rispetto. Come il Catania, anche il Foggia è una grande squadra ma si gioca in undici contro undici e ritengo possiamo giocarcela. Chiaramente occorre una prestazione superlativa.

A Catanzaro abbiamo peccato in fase realizzativa ma ho avuto una grande risposta sotto l’aspetto tattivo. Dobbiamo essere più incisivi nelle ripartenze. Con l’aiuto dei nostri tifosi, tutti insieme, possiamo ottenere qualcosa di positivo”.  

Pronto alla sfida il portiere Stefano Addario.

“Sappiamo di affrontare una corazzata ma noi faremo la nostra gara con umiltà ma anche con grande sicurezza, convinzione e cattiveria sportiva. Ogni partita per noi a questo punto della stagione è una finale. Il gruppo è unito e compatto attorno al mister ed il suo staff tecnico.

In casa dobbiamo fare punti e non regalare niente a nessuno perché vogliamo raggiungere la salvezza. Da quando sono arrivato ad Agrigento sono sempre stato consapevole che Pasquale Pane sarebbe stato il portiere titolare. Ho sempre cercato di dare il massimo durante gli allenamenti e adesso ho questa opportunità e farò di tutto per ripagare la fiducia”.

 

Appuntamento domani allo stadio “Esseneto” di Agrigento. Akragas – Foggia è da non perdere. Fischio d’inizio alle 14,30. 

Seconda gara consecutiva lontano dal pala Moncada per la Fortitudo Agrigento. La squadra di coach Franco Ciani è attesa dalla trasferta di Casale Monferrato. Ancora una gara insidiosa, complicata contro un’avversaria di qualità. Delle insidie della partita hanno parlato oggi in conferenza stampa coach Ciani ed il lungo Innocenzo Ferraro.

Per il tecnico di Agrigento una gara dal sapore particolare avendo allenato a Casale per un anno e mezzo, dal 2004 al 2006.

“Conservo un bellissimo ricordo di quella esperienza, costellata da ottimi risultati e ottimi rapporti con dirigenza, tifosi e tutto ciò che gravita intorno alla pallacanestro. E’ sempre emozionante tornare a Casale ma l’emozione finirà all’inizio della partita. Per noi rappresenta una gara importante. Vogliamo riscattare la sconfitta con Siena ma siamo anche consapevoli di affrontare una squadra forte, con la migliore difesa del campionato. Con la formazione casalese abbiamo finora vinto otto gare su nove ma questo dato statistico, ovviamente, resta tale. Ogni gara ha una propria storia e quella di domenica sarà diversa dalle altre.

Abbiamo un cammino altalenante che va rivisto. Abbiamo la necessità di essere più continui e di arrivare all’appuntamento con la Coppa Italia quanto più in forma possibile. Casale Monferrato rappresenta un altro test probante. Dobbiamo avere fiducia nei nostri mezzi e affrontare anche questo momento con serenità”.

La Fortitudo Moncada Agrigento potrà contare sul rientro di Innocenzo Ferraro.

“Sono molto contento di tornare a disposizione del coach e della squadra. Ho recuperato dall’infortunio e sono pronto a dare il mio contributo. Probabilmente mi mancherà un po’ di brillantezza ma sto lavorando sodo per raggiungere la migliore condizione. Andiamo a Casale convinti di poter fare bene. Rispettiamo i nostri avversari ma vogliamo giocarcela con determinazione”.

 

 

Catanzaro – Akragas è uno scontro diretto per la salvezza. L’Akragas ha tre punti in più ed i calabresi proveranno, quindi, ad annullare il divario. Al “Ceravolo” domani c’è da attendersi una gara molto combattuta tra due squadre in piena lotta per mantenere la categoria. L’Akragas vuol confermare l’ottima prova contro il forte Catania, il Catanzaro vuol iniziare bene il nuovo corso Erra.

Della gara hanno parlato in conferenza stampa il tecnico dell’Akragas, Raffaele Di Napoli, ed il portiere Pasquale Pane. Dall’allenatore parole di fiducia nei confronti del gruppo.

“Andiamo a Catanzaro con la consapevolezza che ci attende una gara importante ma non decisiva. Ho molta fiducia nei ragazzi: affronteremo la gara col piglio della squadra che deve salvarsi, venderemo cara la pelle. La vittoria sul Catania ha alimentato la nostra autostima: quando si lavora con impegno i risultati arrivano. Adesso bisogna continuare dando seguito all’ottima prestazione col Catania e sono sicuro che i ragazzi daranno il massimo anche a Catanzaro. Riguardo le dichiarazioni di Lo Monaco nel dopo gara, non voglio ribattere. Mi dispiace che ci sia rimasto male per la sconfitta. Più che le parole a noi interessano i punti e col Catania li abbiamo conquistati sia in casa che in trasferta”.  

Alla vigilia della sfida salvezza di Catanzaro il portiere capitano dell’Akragas, Pasquale Pane, avverte i compagni: “affrontiamo una squadra che non merita l’attuale posizioni in classifica. Nel mercato invernale si sono rafforzati con Zanini e Gomez, ma non solo. Hanno, inoltre, cambiato allenatore. E’ ritornato mister Erra col quale l’anno scorso hanno mantenuto la categoria. L’allenatore conosce l’ambiente e avrà certamente portato una ventata di fiducia e serenità nell’ambiente. Dobbiamo giocare come sappiamo. Se riusciamo a capire che nulla ci è impossibile possiamo confermare il risultato ottenuto col Catania. Non dobbiamo cullarci sulla vittoria con i rossazzurri ma ci deve servire da stimoli”. 

 

I convocati:

22 Pane, 1 Addario, 6 Mileto, 14 Riggio, 19 Sepe, 3 Russo, 16 Thiago, 20 Coppola, 5 Pezzella, 4 Bramati, 17 Longo,15 Palmiero, 7 Salvemini, 29 Cochis, 2 Tardo, 33 Petrucci, 27 Caternicchia, 30 Privitera, 26 Rotulo, 24 Leveque, 9 Klaric, 10 Cocuzza. 

 

 

A margine della conferenza stampa pre gara di Akragas – Catania sono stati presentati i nuovi calciatori dell’Akragas tesserati nella sessione invernale di mercato.

Klaric, Bramati e Tardo hanno posato davanti a fotografi e telecamere con in mano le maglie biancazzurre promettendo di dare il massimo per l’Akragas.

 

 

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