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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

Antonio Paternoster (coach Viola Reggio Calabria)

Siamo in un momento negativo e i motivi sono infiniti. Sapevamo di affrontare una squadra di grande valore che dopo le due sconfitte consecutive aveva voglia di riscatto. Quando affronti una situazione del genere e non ti opponi nel modo adeguato accade quel che abbiamo visto stasera. Abbiamo subito la loro fisicità.

E' un periodo in cui per svariati motivi non siamo costanti in allenamento, non siamo pronti per giocare quaranta minuti con grande intensità. Perdere così fa malissimo, però il lavoro paga e dobbiamo continuare con dedizione dando tempo, tra l'altro, ai nuovi arrivati di entrare in condizione.

Onore ad Agrigento che ha strameritato la vittoria. Dobbiamo fare tesoro degli errori e non perdere fiducia in noi stessi.

Sapevamo che quest'anno avremmo sofferto. Vogliamo salvarci e stando uniti ci riusciremo.

 

 

Franco Ciani (coach Fortitudo Moncada Agrigento)

"Siamo soddisfatti della vittoria e della prestazione. Credo sia stata una buona risposta perché abbiamo ripristinato le consuetudini tattiche e tecniche che ci avevano contraddistinto nelle sette vittorie consecutive: la difesa, la voglia di giocare insieme, il costruire insieme con pazienza le azioni d’attacco ed altri aspetti importanti.

Mi è piaciuto l’atteggiamento, sono contento della risposta dei ragazzi. Dare spazio ai giovani è stata la ciliegina sulla torta: abbiamo dei ragazzi molto validi che si sacrificano ogni giorno e credo sia giusto gratificarli.

 

Ci godiamo questo +32 e da domani pensiamo alle prossime sfide. Ci aspetta un mese assai tosto con avversarie di rango. Un mese duro che apriamo con una vittoria che ci da morale e fiducia". 

Il gol del giovanissimo Sicurella, siglato allo scadere di gara con il Fondi, ha dato trasmesso nuovo entusiasmo all’Akragas. Il tecnico Raffaele Di Napoli blinda il suo gruppo motivandolo al massimo in vista dei prossimi impegni, a cominciare da quello di sabato con il Francavilla.

Di Napoli ne ha parlato oggi in conferenza stampa. “Il bellissimo gol di Sicurella alimenta i nostri stimoli. Mi auguro abbia dato un po’ di serenità all’ambiente. A noi ha dato la conferma che stiamo lavorando bene. Con impegno, sacrificio e umiltà centreremo il nostro obiettivo.

La gara con il Francavilla sarà molto difficile. Ritengo sia tra le squadre più tecniche del girone. E’ una formazione esperta composta da giocatori importanti. Noi dobbiamo metterci il cuore, dobbiamo moltiplicare le nostre forze. Da adesso in poi saranno quattordici finali e dovremo dimostrare di avere gli attributi per raggiungere la salvezza. Auguro il meglio a chi ci ha lasciato. Sono orgoglioso di averli allenati. Oggi si sono integrati al nostro gruppo altri ragazzi importanti che hanno sposato il progetto Akragas. Conosco molto bene Mileto perché l’ho fortemente voluto lo scorso anno a Messina. Conosco bene anche Bramati per averlo allenato a Messina. Ci tornerà utile anche Tardo. Ha una buona struttura fisica. Adesso aspettiamo l’attaccante Kralic. Confido anche in chi è rimasto, come Cochis, Longo, Cocuzza ed altri. Con il loro prezioso contributo lotteremo fino alla fine. Ai tifosi chiedo di starci vicino in maniera positiva. Sabato sera, dopo la gara col Fondi, ho visto piangere tifosi, giocatori e staff tecnico. Sono orgoglioso di allenare l’Akragas”.

 

 

Nonostante l’infortunio che lo costringe a spostarsi con fatica questa mattina si è presentato nella sala stampa dello stadio “Esseneto” per parlare del delicato momento dell’Akragas. Silvio Alessi ha tracciato vari aspetti della questione sottolineando, tra l’altro, l’impegno ed il grande senso di responsabilità del presidente Marcello Giavarini e dell’Amministratore delegato Peppino Tirri.

“Se abbiamo superato la prima delicatissima fase della sottoscrizione della nuova fidejussione lo dobbiamo principalmente al grande gesto di sensibilità del presidente Giavarini. La sua firma, insieme alla mia, erano fondamentali per scongiurare punti di penalizzazione. Non si è tirato indietro nonostante gli insulti e nonostante avesse dichiarato già a novembre il proprio disimpegno finanziario in favore dell’Akragas.

Ma con la fidejussione i nostri problemi non sono finiti, purtroppo. Giavarini ha confermato di non voler proseguire il proprio impegno a sostegno del club e conferma l’intenzione di cedere le proprie quote. Abbiamo, dunque, necessità di sopperire alla carenza economica. Per andare avanti abbiamo bisogno dell’apporto economico di altri. Da solo non posso sicuramente riuscire nell’intento. Ribadisco che le porte dell’Akragas sono aperte a tutti.

Mi dispiace essere stati costretti a cedere i nostri pezzi pregiati, ma è stata una necessità. Peppino Tirri ha svolto un grande lavoro e gli sono grato. E’ stato fondamentale ed ognuno di noi deve essere consapevole che il problema dell’Akragas non è certamente Tirri, bensì la mancanza di denaro. Senza Tirri questa squadra non può avere futuro. La mia fiducia verso di lui resta incondizionata. Vedremo cosa deciderà l’assemblea dei soci.

Sento di rivolgere un appello a tutti. Sosteniamo questa squadra e questa società. Evitiamo di distruggere questo meraviglioso giocattolo che per sei anni è stato il fiore all’occhiello di Agrigento. E’ l’ultima occasione che abbiamo per stare insieme e ricomporre l’armonia di un tempo”.

 

 

Il suo lavoro per conto dell’Akragas l’amministratore delegato Peppino Tirri lo ha portato a termine, adesso si concede alla stampa. Stamattina, insieme al presidente Silvio Alessi, ha incontrato gli operatori dell’informazione per fare un resoconto e chiarire alcuni aspetti del proprio rapporto con il club. Tirri ha evidenziato di aver portato avanti il mandato dell’assemblea dei soci, ovvero ridurre i costi.

“Mi sono mosso seguendo questa precisa direttiva societaria e mi sembra che ci siamo riusciti. Non è stato neanche molto difficile perché i nostri giocatori avevano diverse richieste. Le cessioni erano d’obbligo per contenere i costi. Abbiamo fatto del nostro meglio per salvare l’Akragas. Ciò che mi dispiace molto è sentire spesso il mio nome e sentirlo pronunciare da più parti (non solo dai tifosi). C’è chi ritiene che il problema dell’Akragas sia io e se facessi un passo indietro le cose all’interno del club migliorerebbero. Ed, allora, faccio un passo indietro per il bene di questa società e di tutti.

 

Mi dimetto e sarà l’assemblea dei soci a decidere se accettare o meno le mie dimissioni. E’ stato, inoltre, tirato in ballo mio figlio a proposito delle procure che, secondo qualcuno, divideremmo. Chi sostiene ciò non tiene conto che io sono assolutamente incompatibile con questa situazione per il ruolo che svolgo. Basta chiedere ai giocatori dell’Akragas quali siano i propri agenti. Mio figlio ha lavorato per l’Akragas ed è stato lui lo scorso anno a portare ad Agrigento giocatori quali Muscat e Dyulgerov. Sapete quanto ha guadagnato in un anno e mezzo? Tremila euro. Altri hanno imposto dei giocatori e quelle cifre percependo le stesse cifre in un solo mese, malgrado quei giocatori passeggino. 

Parola al tecnico Raffaele Di Napoli. “E’ un momento difficile ma cerchiamo di tapparci le orecchie e continuiamo a fare la nostra parte con impegno e volontà con la speranza che la situazione societaria possa trovare uno sbocco positivo”.

Il tecnico dell’Akragas parla ai giornalisti cercando di trovare parole ed argomentazioni che diano fiducia e speranza al gruppo e ai tifosi agrigentini.

“Dobbiamo continuare a correre e lottare. I nostri giovani hanno la possibilità di mettersi in mostra in un campionato importante, hanno l’opportunità di dimostrare di poter giocare in Lega Pro. Ci stiamo unendo ancora di più per fronteggiare una situazione sicuramente non facile ma abbiamo il compito di portare avanti il nostro compito. Diversi giocatori stanno andando via? Purtroppo la situazione è questa. Vorrà dire che valorizzeremo altri giovani attingendo sia dalla formazione berretti che dagli allievi.

Confido nel lavoro del presidente Alessi, di Peppino Tirri e Totò Catania. Spero trovino una soluzione per superare la crisi.

Se non fosse stato per Alessi e qualche altro questa squadra non sarebbe arrivata tra i professionisti. Bisogna stare uniti. Agrigento può mantenere la Lega Pro soltanto rafforzando la società e creando strutture dove far crescere i giovani. In modo diverso si va a sbattere, non si va avanti in maniera costruttiva.

Domani faremo del nostro meglio. Ci proveremo indipendentemente dal nome dell’avversario di turno. Sono orgoglioso di essere qui ed è una scelta che rifarei”.

Da Di Napoli parole di apprezzamento nei confronti dei veri tifosi dell’Akragas.

“Sono quelli che anche in questi momenti difficili si mettono in viaggio per sostenere l’Akragas. Sono quelli che macinano chilometri su chilometri pur di far sentire il loro amore ai colori biancazzurri. Tifano e basta. A questi dico grazie, di cuore”.

Nel frattempo, l’Akragas perde anche Carillo passato alla Paganese. Altri giocatori dovrebbero lasciare Agrigento nelle prossime ore. Zanini domani non potrà essere utilizzato perché squalificato ma radio mercato lo dà in procinto di accasarsi altrove.

 

 

E’ una vigilia della gara con la Reggina non senza tensione nell’ambiente Akragas. All’indomani dell’ultimatum del presidente Silvio Alessi a quanti sarebbero interessati a partecipare finanziariamente al progetto Akragas, tifosi ed appassionati della squadra biancazzurra si chiedono cosa accadrà lunedì. E’ quello il termine ultimo dato da Alessi per decidere le sorti del club. Se dovessero subentrare nuovi soci a quel punto si metterebbe in moto il mercato per rinforzare l’organico, in caso contrario l’Akragas potrebbe perdere altri pezzi. Si innescherebbero altri meccanismi, seppur drastici e dolorosi, che consentirebbero al club di terminare la stagione evitando il fallimento.  

Nel frattempo la squadra si concentra sulla Reggina – come hanno affermato oggi in conferenza stampa Luigi Carillo, Matteo Zanini ed il dirigente accompagnatore Biagio Nigrelli.

“Pensiamo solo alla gara di domani. Ci siamo allenati con il consueto impegno e domani daremo tutto per l’Akragas. Non pensiamo alle questioni societarie. Vogliamo ottenere un risultato positivo che ci consentirebbe di continuare il nostro cammino verso la salvezza.

Che partita sarà con la Reggina? Difficile perché anche per loro l’obiettivo della salvezza è tutto da sudare. Immaginiamo partiranno forte, imprimeranno gran ritmo sin dall’inizio. Noi dovremo essere bravi a contenerli e a colpire nelle ripartenze, anche perché in difesa finora non sono stati impenetrabili”.

Riguardo le sirene di mercato sia Carillo che Zanini confermano al momento fedeltà all’Akragas. “Riceviamo ogni giorni tante telefonate di club interessati a noi. Questo fa piacere ma oggi pensiamo solo a fare il massimo con la maglia biancazzurra che indossiamo. Se poi domani la società ci dirà di non essere più nelle condizioni di poter continuare il rapporto di lavoro ed allora in quel caso ci guarderemo intorno”.

Il dirigente Biagio Nigrelli ha elogiato il gruppo. “Abbiamo la fortuna di avere dei giocatori che sono dei veri professionisti. Si allenano ogni giorno con grande serietà e impegno. Siamo tutti concentrati e in questo momento pensiamo solo alla Reggina. Riguardo il futuro dell’Akragas il presidente Alessi è stato chiaro. Aspettiamo lunedì”.       

 

 

Dopo aver centrato l’ingresso nella final eight di Coppa Italia la testa è rivolta al nuovo appuntamento di campionato. Domenica prossima la Fortitudo Moncada Agrigento affronta in trasferta Agropoli. Una gara insidiosa che segnerà il ritorno in campo del capitano Albano Chiarastella.

Questa mattina l’italo argentino ed il coach Franco Ciani hanno incontrato la stampa per presentare la gara con Agropoli. Chiarastella contento di aver superato l’ennesimo infortunio. “Sono felice e non vedo l’ora di sudare insieme ai miei compagni. Ho dovuto fare i conti con l’ennesimo periodo difficile ma sono pronto per dare il mio apporto alla squadra. Chiaramente non sono al cento per cento, mi manca il ritmo partita ma conto di inserirmi presto nei meccanismi di squadra. Ho tanta voglia di fare e i successi dei miei compagni mi hanno aiutato a superare l’ennesima prova. Ho recuperato la parte muscolare delle gambe,  ho lavorato bene.   

In questo periodo, anche se assente sul campo, ho cercato di stare vicino ai miei compagni per incitarli. Ci siamo confrontati costantemente e riguardo al campionato penso che dobbiamo andare avanti con molta umiltà, affrontando partita per partita. La strada è ancora lunga. Bastano due sconfitte che si scivola in classifica”.

Il coach Franco Ciani è da sempre un grande estimatore di Albano Chiarastella. Sin dal suo arrivo ad Agrigento lo ha ritenuto un giocatore fondamentale.

 “Albano è un giocatore importante e, conoscendolo, sarà il nostro plusvalore. Gradualmente tornerà ad essere protagonista andandosi pienamente ad inserire nell’equilibrio di squadra. Agropoli rappresenta un’altra tappa del nostro lungo percorso. Gara non facile perché i campani possiedono un roster di qualità, anche se finora non sono riusciti ad esprimere con continuità il proprio valore. Immagino un inizio gara molto aggressivo, dal ritmo alto. Ci faremo trovare pronti con l’intento di continuare a fare bene. Avremo tempo per concentrarci successivamente sulla Coppa Italia. Anche quella sarà una bella sfida per noi stessi”.

 

 

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