Non meteora del basket ma certezza. Non una società “fantasma”, purtroppo come molte, ma riconosciuto esempio di programmazione, serietà e stabilità. Mentre una società quale Siena è scomparsa dopo essere stata per anni la regina del basket, ad Agrigento la Fortitudo Moncada continua la propria attività sia in A2 che in ambito giovanile. Quest’anno non è riuscita a centrare i play off ma, seppur tra alti e bassi, è riuscita anche a far divertire il pubblico, specie nella prima parte della stagione. Il prossimo anno la Fortitudo Moncada sarà ancora ai nastri di partenza dell’importante campionato di A2. Il nome di Agrigento continuerà a veicolare in Italia. Altri giovani emergenti avranno la possibilità di mettersi in mostra. Ed a guidarli sarà ancora Franco Ciani. Così come anche il direttore sportivo Cristian Mayer continuerà a svolgere il proprio ruolo di “esploratore” di talenti. Ancora presto per parlare di mercato anche se quasi sicuramente l’americano Jalen Cannon saluterà la Fortitudo Agrigento. Cinque i giocatori che dovrebbero essere riconfermati.
Della stagione da poco terminata hanno parlato durante una conferenza stampa il presidente Salvatore Moncada ed il direttore sportivo Cristian Mayer.
Il presidente Moncada ha rimarcato, tra l’altro, i grandi sforzi per dare continuità e portare avanti il progetto sportivo.
“E’ difficile fare di più. Questo campionato ci mette a confronto con realtà molto importanti. Stiamo lavorando su dei nuovi processi di marketing, iniziative che potrebbero efficientare i costi. Non ho nulla da rimproverarmi. Le nostre risorse sono queste. Da un punto di vista finanziario ed economico è il massimo che il territorio può permettersi. Ringrazio lo zoccolo duro degli sponsor, stanno sempre al nostro fianco e di questo ne sono felice. Credono nel nostro progetto, lo fanno da anni. E' importante. Non posso - dice Moncada - chiedere di più alle persone che sono state nella squadra e con la squadra. E’ abbastanza costante il nostro atteggiamento in questo campionato. Le nuove manovre di marketing potrebbero consentirci di avere qualcosa in più in moda da investire sulla squadra. Siamo stati un po’ sfortunati, quando le squadre sono abbastanza corte, mantenere gli equilibri è complicato. L’infortunio di Giacomo Zilli, non ci voleva. Lui è un centro fisico ed importante, la sua presenza ha aiutato moltissimo. Se avessimo vinto una partita in più, avremmo disputato i play off. Ho la consapevolezza che queste sono le nostre risorse, più di questo la società non può fare. Oserei dire che è anche il nostro territorio non si può permettere. Bilancio economico? Nello sport ci rimettono tutti. Io lo faccio da anni. Se dovessi guardare quanto ho rimesso nel basket, avrei già lasciato.
Questo è un campionato che costa, non abbiamo grandissimi introiti. Siamo riusciti a compattare i costi. Questo, però, ci mette nella condizione di essere un po’ ‘stretti’. Palazzetto con poche presenze? Lo stimolo principale era quello di non dare alla città il campionato che si merita, numericamente forse non è la serie A. Però, poi, penso alla gente appassionata e dentro di me cresce la voglia di continuare a fare basket. Cristian Mayer ed il coach Ciani in questo periodo sono stati al mio fianco, mi hanno ascoltato ed abbiamo preso delle decisioni logiche. Io sto dando un obolo alla mia città, potrei fare altro. Questa è una cosa che mi fa divertire, c’è anche un fatto aggiuntivo a tutto questo, ho anche mio nipote che mi tiene compagnia nelle partite. Spesso cambiano le dinamiche mentali. Se io non avessi il basket perderei una delle cose più importanti della mia vita. Sotto l’aspetto tecnico, noi abbiamo dei contratti pluriennali. Ovviamente abbiamo delle clausole, così come le hanno i giocatori. Abbiamo investito su delle persone, ad esempio Lorenzo Ambrosin. Lui, come tanti altri, ha dato il cuore per questa squadra. Obiettivi? Io vorrei avere un pubblico che ami il basket e non i risultati. Spesso mi sento dire, perché fa pagare il biglietto? Le cose regalate non possono essere uguali a quelle guadagnate. La dinamica più importante è quella di amare un nome, la squadra della propria città. Noi, non abbiamo mai fatto dei campionati da pezzenti, siamo stati bravi a giocarcela con chiunque. Spesso ci confrontiamo con squadre che spendono il doppio di noi, contro di loro abbiamo anche vinto. Questo è gratificante. I giocatori che vanno via da qui sono tutti regolarmente pagati. Siamo una società seria, corretta e puntuale con gli impegni: questo ci ha premiati. Sempre.
Mayer e Ciani sono persone competenti, il loro lavoro per me è prezioso. Cannon? E’ un giocatore molto forte, ha giocato due anni strepitosi. Credo, abbia altre ambizioni”.
Bilancio positivo anche per il direttore sportivo Cristian Mayer.
“Il mio bilancio? E’ in linea con quello che ha detto il presidente. L’anno prima è stato forse più entusiasmante. Tutti dicono che il girone Est è più difficile, i play off stanno dimostrando il contrario. Quest’anno il campionato è stato molto più complicato. Rimpiazzare Giacomo Zilli non era facile. Fare mercato durante l’anno non è mai semplice. L’unica delusione che ho, è che alla fine ho visto giocatori che mentalmente hanno mollato. Altri, erano davvero stanchi. Possiamo e dobbiamo lavorare sui cali di tensione morali. Dobbiamo fare di più, ci sono dei margini di miglioramento.
Siamo stati tutta la stagione tra le prime quattro del campionato, sembrava un anno semplice. Poi, l’infortunio di Giacomo Zilli ha condizionato il percorso. Stiamo lavorando per il futuro, cercando soluzioni diversi. Abbiamo diverse possibilità e le stiamo vagliando tutte. Cerchiamo di muoverci il prima possibile, speriamo di dare qualche novità. Amir Bell? E’ un ragazzo speciale. Mi piacerebbe rimanesse, è un ragazzo fantastico. E’ al suo primo anno da professionista, sarà difficile trattenerlo. Vediamo. Cannon? Ha fatto un grande campionato, gli auguro il meglio. Non credo sia possibile poterlo mantenere. Ci vorrebbe una crescita generale del territorio”.
Le urla di esultanza e gli abbracci al termine sono liberatori e servono a scarica la tensione accumulata. La Seap Aragona vince con merito gara 1 della semifinale dei play off per la promozione in serie B1. Al palasport Pippo Nicosia le agrigentine hanno superato Ladispoli per tre set a zero.
Vittoria col massimo scarto ma Ladispoli ha dimostrato di essere una buona squadra, omogenea e ben organizzata, capace nei primi due set di mettere in difficoltà le padrone di casa. La Seap ha fatto valere in pieno il fattore campo esprimendo una buona pallavolo, giocando con grinta e determinazione. Ecco il racconto dei set.
La Seap ha un buon approccio alla gara ma Ladispoli non soccombe. Primo set intenso, emozionante, all’insegna dell’equilibrio, giocato punto a punto dopo un’iniziale prevalenza delle padrone di casa che hanno vanificato il vantaggio di cinque punti. Aragona e Ladispoli si danno battaglia e non mancano gli errori al servizio e in attacco da entrambe le parti, a dimostrazione di quanto sia importante la posta in palio. Ma la spunta la Seap trascinata dalle schiacciate di Cammisa. E’ proprio lei a chiudere il set sul punteggio di 27 a 25.
L’equilibrio è il filo conduttore anche del secondo parziale. Ladispoli prova a farlo suo ma la Seap annulla il mini vantaggio delle ospiti. L’ingresso in campo di Falcucci per Biccheri si rivela una mossa azzeccata del tecnico Collavini. Falcucci mette in difficoltà le avversarie con battute insidiose, ed in attacco le agrigentine non perdonano. Ladispoli va in confusione e cede 25 a 21 con il punto decisivo dell’alzatrice Martina Baruffi.
Il terzo set è senza storia. Dominio assoluto della Seap Aragona. Ladispoli non riesce ad opporsi e a fare il proprio gioco. Le agrigentine, trascinate da un pubblico caloroso, chiudono parziale e gara col punteggio di 25 a 11.
Tre a zero e primo round alla Seap. Successo importante in vista di gara 2 in programma sabato a Ladispoli. Le romane sono obbligate a vincere. Aragona potrà giocare sicuramente con maggiore tranquillità e la serenità non è una componente di poco conto. Si preannuncia una nuova gara combattuta.
La Seap Aragona è proiettata a gara 1 dei play off per la promozione in B1. Mercoledì al palasport Nicosia di Agrigento (inizio ore 20,30) arriva Ladispoli. Le romane nella stagione regolare si sono classificate al terzo posto, nel girone G, con 63 punti, frutto di 20 vittorie e 6 sconfitte e nei quarti di finale dei play off hanno superato Brindisi in rimonta.
Un’avversaria da affrontare nel modo migliore. Le ragazze agrigentine sono chiamate a prestazione di grande concentrazione e determinazione.
Della gara e più in generale sui play off hanno parlato in conferenza stampa il tecnico Paolo Collavini, la palleggiatrice Martina Baruffi ed il presidente Nino Di Giacomo.
Ecco le loro dichiarazioni:
Paolo Collavini: “La mia squadra è pronta alla sfida contro il Volley Ladispoli. Le ragazze hanno una gran voglia di scendere in campo e di vincere. Mi aspetto una gara dura perché affrontiamo un avversario ben organizzato con pochissimi punti deboli che ha avuto la capacità e la bravura di eliminare l’Oria Brindisi, formazione sulla carta più quotata. Il risultato finale dipenderà molto da noi”.
Martina Baruffi: “Finalmente si gioca e non vediamo l’ora di dimostrare tutto il nostro valore. Siamo in grande forma, cariche al punto giusto per sfoderare una superba prestazione. Vogliamo iniziare con una vittoria la nostra rincorsa alla serie B1 che in campionato ci è sfuggita per tre soli set. Un vero peccato. Sarà una grande battaglia che vogliamo vincere grazie anche all’incitamento dei nostri meravigliosi tifosi”.
Nino Di Giacomo: “Mi aspetto una gara superlativa e ho molto fiducia nelle mie ragazze. Sono sicuro che la squadra farà una grande partita. Sono molto ottimista per mercoledì e confido molto nell’apporto del pubblico che sono certo riempirà gli spalti del PalaNicosia per spingere la squadra alla vittoria. Sarà un grande spettacolo anche perché il Volley Ladispoli è un’ottima squadra, da non sottovalutare, ma da affrontare con grandissima determinazione”.
Testa rivolta ai play off. Per accedere al campionato di serie B1 la Seap Aragona dovrà vincere il mini torneo. Le ragazze di Paolo Collavini si allenano per prepararsi al meglio.
Il via mercoledì 22 maggio con gara 1 al palasport Nicosia di Agrigento dalle 20,30. Le agrigentine affronteranno la vincente tra Ladispoli e Brindisi. La gara di ritorno si giocherà sabato 25 maggio. L’eventuale bella ad Agrigento mercoledì 29 maggio.
Ambiente sereno in casa Seap. Il gruppo biancazzurro non vede l’ora di tornare in campo per conquistare la promozione in B1 sfuggita per un soffio a vantaggio del Santa Teresa di Riva.
Per non perdere il ritmo partita la Seap giocherà una gara di allenamento venerdì prossimo a Comiso contro le locali di serie C ed in finale dei play off per il salto in B2. Per il tecnico Collavini sarà l’occasione per testare la condizione della squadra, provare alcune soluzioni tattiche e collaudare gli schemi in vista della prima dei play off.
Vittoria col massimo scarto a Giarre, tre a zero (14-25; 19-25; 22-25) e adesso testa rivolta ai play off per la B1. La concomitante sconfitta della capolista Santa Teresa di Riva ha consentito alle agrigentine di raggiungere le messinesi in cima alla classifica (66 punti) ma la differenza set premia Santa Teresa di Riva.
La Seap dovrà provare a raggiungere la B1 tramite i play off. La squadra di Paolo Collavini, essendo la migliore seconda dei nove gironi di B2, inizieranno il mini torneo direttamente dalle semifinali che si giocheranno al meglio delle tre partite e con l’eventuale bella che le agrigentine giocherebbero in casa al palasport Nicosia.
Ecco la classifica avulsa e le squadre ammesse agli spareggi play off:
1 Seap Aragona
2 Orsogna Chieti
3 Castellana Grotte Bari
4 Ladispoli Roma
5 Oria Brindisi
6 Volley Pizzo Calabro
I quarti di finale cominceranno il prossimo 11 maggio (gara 2 il 15 e l’eventuale gara 3 il 18 maggio) e ad affrontarsi saranno:
Castellana Grotte – Volley Pizzo Calabro (la vincente sfiderà in semifinale l’Orsogna Chieti)
Ladispoli Roma – Oria Brindisi (la vincente sfiderà in semifinale la Seap Aragona)
Gara 1 delle semifinali si giocherà il prossimo 22 maggio, gara 2 il 25 e l’eventuale gara 3 il 29 maggio.
La Seap Aragona scenderà in campo mercoledì 22 maggio alle 20.30 al palasport Pippo Nicosia di Agrigento.
Gara 1
Ultimo atto della stagione regolare del campionato di serie B2. La Seap Aragona va a Giarre con il secondo posto in tasca ma con ancora un obiettivo importante da centrare prima di giocare i play off: il titolo di migliore seconda dei nove gironi di B2 che consente di evitare il primo turno dei play off per la B1. Se così dovesse essere, la Seap inizierebbe dalle semifinali, al meglio delle tre gare con l’eventuale bella in casa.
La gara con Giarre ha, quindi, un interesse speciale. Le biancazzurre si stanno preparando al meglio anche se non sarà facile avere ragione delle etnee che puntano al successo per sperare di centrare il terzo posto, qualora il Pizzo Calabro perda in casa con il già salvo Terrasini.
Giarre – Seap Aragona è in programma domani pomeriggio, dalle 18. Le agrigentine di Paolo Collavini hanno necessità di vincere col massimo scarto.
Vittoria facile per la Seap Aragona nella penultima giornata della stagione regolare del campionato di B2. Le agrigentine hanno archiviato la pratica Battipaglia in poco meno di un’ora. Netto tre a zero. Troppo ampio il divario tecnico tra le due squadre. Battipaglia è ultima in classifica e già da tempo retrocessa in serie C.
Questi i parziali della gara: 25-12; 25-6; 25-11.
Per la Seap è stata una sorta di allenamento in vista della seconda fase, i play off, nella quale le agrigentine intendono essere protagoniste per centrare la promozione in B1. E’ l’obiettivo di una società ed uno staff tecnico che insieme alla squadra stanno lavorando con impegno e determinazione per regalare la categoria superiore ad una provincia che attende il ritorno di una propria squadra di volley nei campionato che contano.
Con il successo su Battipaglia la Seap sale in classifica a quota 63 e si conferma la migliore seconda dei nove gironi di B2.
Sabato prossimo ultima giornata della regular season. Agrigentine impegnate in trasferta a Giarre. Gara insidiosa con le etnee che inseguono il terzo posto, l’ultimo utile per disputare i play off.
Fine gara molto amaro per la Fortitudo Moncada e per i tifosi che hanno sostenuto la squadra con passione e calore. La sconfitta nel derby con Trapani brucia anche perché, a meno di una vittoria sul difficile campo di Rieti, rischia concretamente di estromettere la Fortitudo Agrigento dalla disputa dei play off.
La Fortitudo ha giocato solo a sprazzi. Contro i granata è stata discontinua e non all’altezza dell’importanza della sfida. A fine gara, in sala stampa l’amarezza del tecnico Franco Ciani.
“Alcuni sprazzi di buon gioco in una partita non bastano, specie a questo punto della stagione. Dobbiamo assumerci le responsabilità della sconfitta. A Roma nonostante la sconfitta abbiamo giocato un’eccellente partita ed avevamo visto una reazione che ci aveva fatto ben sperare. Speravamo di ripeterla in casa contro Trapani ma non è stato così. Non abbiamo avuto la capacità di approfittare dei nostri momenti buoni e non siamo stati bravi fino in fondo a limitare le giocate dei granata.
Adesso è evidente che la situazione in chiave play off è gravissima. Non siamo ancora fuori dalla griglia ma dobbiamo andare a vincere a Rieti. Impresa non facile ma abbiamo il dovere di provarci con tutte le nostre forze. E’ una dei campi più difficili del girone ma dobbiamo provarci. Dispiace trovarci in questa situazione perché durante l’anno, nonostante gli infortuni e le vicissitudini varie, questa squadra ha dimostrato con i numeri di meritare i play off. Pensare di andare a vincere a Rieti dopo la prestazione negativa contro Trapani sembra utopistico ma dobbiamo lavorare per il riscatto. Occorre una prestazione superba e faremo di tutto per riuscirci”.