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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

 

L’Akragas non ci sta a giocare domenica prossima la gara interna con la Nuova Gioiese a porte chiuse, senza pubblico. Il club biancazzurro ha annunciato di aver presentato ricorso dopo che il giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti ha disposto la chiusura per un turno dell’Esseneto a seguito del lancio in campo di petardi e fumogeni a Ravanusa durante il deby col Licata, alcuni dei quali esplosi a meno di due metri da un assistente che lo hanno stordito e costretto l’arbitro – è scritto nel provvedimento - a sospendere la partita per circa due minuti.

Nel frattempo, la presidente dell’Akragas Roberta Lala condanna fermamente il gesto di alcuni tifosi dell’Akragas.

L’episodio - afferma il massimo dirigente biancazzurro - arreca a tutti noi un enorme danno non solo da un punto di vista economico ma soprattutto d’immagine e reputazione.

Premesso che la società, che mi onoro di rappresentare, rispetta tutta la tifoseria ma il comportamento di pochi nostri ultras mette tutti noi in una posizione di difficoltà e imbarazzo. Confidiamo nell’accoglimento del ricorso ma se lo stesso non dovesse andare in porto la squadra sarà costretta a giocare una gara importantissima per la nostra classifica senza il supporto e il sostegno della tifoseria.

Siamo davvero dispiaciuti per un atteggiamento incivile e controproducente di un gruppo di tifosi e per un provvedimento che penalizza enormemente i nostri sostenitori, i nostri abbonati, i familiari dei nostri calciatori che senza avere colpe potrebbero essere costretti a non entrare all’Esseneto per vedere la sfida contro la Nuova Gioiese.

Il derby con il Licata si sa è molto sentito e atteso dalla nostra tifoseria ma non è stato il modo giusto di sostenere una squadra. 

Il mio auspicio è che comportamenti come quelli di Ravanusa siano solamente casi isolati e che non si ripetano più. Il lancio di petardi e fumogeni, tra l’altro esplosi a poca distanza da una persona, rimane un gesto grave e pericoloso che va condannato senza esitazione”.

 

 

 

 

Finisce in parità, senza gol, il derby di Ravanusa tra Licata e Akragas. Un pari sostanzialmente giusto anche se il tecnico dei biancazzurri Marco Coppa a fine gara non ha nascosto un pizzico di delusione per qualche opportunità non sfruttata appieno e che avrebbe potuto consentire all’Akragas di ottenere il massimo.

Un punto che muove la classifica e alimenta il morale di un gruppo rinnovato nel mercato invernale e i nuovi innesti si sono ben comportati. L’Akragas ha giocato una buona partita non correndo mai seri pericoli.

“Sono felicissimo perché l’Akragas ha giocato una bellissima partita – ha affermato mister Coppa - soprattutto sotto il profilo tattico, di grande personalità, contro una signora squadra. Se fossimo stati un po’ più cattivi e più lucidi probabilmente avremmo potuto conquistare i tre punti.

Chi è venuto a seguirci a Ravanusa, e cioè i veri tifosi, ritengo possano essere contenti di aver visto giocare bene la loro squadra. Siamo stati pericolosi nelle palle inattive, purtroppo siamo stati imprecisi negli ultimi 16 metri. Nel primo tempo abbiamo avuto una ghiotta occasione con Di Mauro, peccato gli sia capitata sul sinistro che non è proprio il suo piede migliore.

Un punto che fa classifica, ricordiamoci che dobbiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo principale e domenica prossima ci attende una gara molto importante. Un punto che – consentitemi – da anche una risposta a tanta gente e soprattutto a coloro che non sono veri tifosi dell’Akragas. La nostra non è una squadra costruita per vincere sempre ma vi assicuro che è un gruppo dal grande cuore, che si applica tantissimo e onora la maglia”.

Soddisfatto del pari il direttore sportivo Peppe Cammarata.

“Nell’economia dei 95 minuti i portieri sono stati nel complesso inoperosi anche se nel secondo tempo noi abbiamo fatto qualcosina in più. Ritengo che il pareggio sia giusto. Siamo soddisfatti delle prestazioni dei nuovi. Mi ha stupìto Caramanno: ha tenuto molto bene il campo, bene Fragapane, Distefano, un po’ tutti.

E’ un punto che ci consente di muovere la classifica e siamo contenti di aver regalato una prestazione importante ai nostri stupendi tifosi della curva Sud che ci seguono ovunque.

Desidero dedicare questo pareggio a Francesco Nobile, colpito da un grave lutto. A lui e alla sua famiglia va il nostro pensiero e vicinanza”.   

 

 

 

“Sono arrivato all’Akragas per un progetto vincente ma se non ci dovessero essere – come ancora adesso – le adeguate condizioni logistiche e strutturali dell’impianto di gioco a fine stagione lasceremo il club”.

Giuseppe Deni convoca gli operatori dell’informazione per fare il punto della situazione alla conclusione del girone d’andata del campionato di serie D. Lo fa – ha dichiarato - non più da socio di maggioranza ma ugualmente da punto di riferimento all’interno della dirigenza.

Un campionato che per Deni ha finora rispettato i propositi di inizio stagione, ovvero quelli di un campionato d’avanguardia e di assestamento nella categoria. Il dirigente biancazzurro si è soffermato sulle pessime condizioni in cui versa lo stadio Esseneto, ad iniziare dal terreno di gioco per arrivare alla mancanza di torri faro che impediscono di andare oltre alla serie D. Ed è tornato a sollecitare il Comune di Agrigento a dare seguito alle promesse di intervento. “Noi vorremmo riportare l’Akragas nei professionisti. Il Comune dovrebbe dirci se può soddisfare le nostre richieste di sistemazione e adeguamento dello stadio. Siamo stanchi delle solite promesse che non portano a nulla. Se la situazione a breve non dovesse cambiare a fine campionato cederemo la squadra nelle mani del sindaco di Agrigento”.

Dopo la pausa natalizia per l’Akragas inizia il girone di ritorno: il primo impegno del 2024 sarà contro il Licata.  A Deni abbiamo chiesto come si sta organizzando la società, se ritiene possano esserci insidie nel raggiungimento dell’obiettivo della salvezza. Il dirigente dell’Akragas ha rassicurato la tifoseria dichiarando che la permanenza in quarta serie non sarà in discussione. Ha comunicato che proprio oggi è stato tesserato l’attaccante inglese David Olaoye, classe ’96 con esperienze nei campionati in Albania e Repubblica Ceca. Nei prossimi giorni arriverà un altro attaccante e andranno via alcuni giocatori che la società non ritiene più funzionali al progetto. Ecco, su questo punto Deni ha anche ammesso alcuni errori. “Riconosco che ne abbiamo fatti diversi in sede di mercato. Abbiamo tesserato giocatori con trascorsi anche in A e B che non ci hanno dato ciò che speravamo e andranno via”. Poi, ha parlato del tecnico Marco Coppa. “Il mister sta facendo un buon lavoro ed ha la nostra fiducia”.

Deni ha espresso un desiderio. “Mi piacerebbe poter essere giudicato dalla tifoseria dell’Akragas in un contesto strutturale diverso. Con l’Esseneto dotato di illuminazione e terreno di gioco ottimale costruiremmo certamente un’Akragas vincente, anche perché non mancano le richieste di partecipazione al nostro progetto da parte di imprenditori anche stranieri. Ma questo ora dipenderà dal Comune di Agrigento”.

 

 

 

L’Akragas chiude il 2023 con un’altra sconfitta. Nel turno infrasettimanale  di campionato, biancazzurri di Marco Coppa sconfitti nell’insidiosa trasferta a Portici. E’ terminata 3 -1.

Campani in vantaggio dopo 15 minuti con Maimone che, lanciato da Tuchet sul filo del fuorigioco, ha trafitto il nuovo portiere dell’Akragas Governali.

Il raddoppio del Portici al 62esimo con un calcio di punizione di Marcucci che si insacca all’angolino.

L’Akragas accorcia le distanze al’87esimo con Marrale che salta il portiere De Luca e deposita in rete.

La squadra agrigentina ha l’opportunità di pareggiare al 92esimo con Garufo: il suo tiro al volo finisce però poco sopra la traversa.

Al 95esimo la doccia fredda. Il Portici chiude la partita con il terzo gol firmato da Di Guida.

L’Akragas resta a quota 21 in classifica, superata dall’Acireale vittoriosa sulla Sancataldese. Il Portici conferma lo stato di salute e si porta a 18 punti insieme al Canicattì. Ora la pausa natalizia. La serie D torna in campo domenica 7 gennaio. L’Akragas sarà impegnata nel derby col Licata.

 

 

Domenica speciale per Desiderio Garufo. Il bravo centrocampista dell’Akragas ha festeggiato oggi la centesima partita con la maglia biancazzurra.

Il giocatore di Grotte prima dell’inizio della partita col Siracusa ha esposto la maglia con stampato il numero 100 ed ha ricevuto l’applauso del pubblico dello stadio Esseneto.

 

L’Akragas costretta alla resa contro il Siracusa ma il due a zero non fa giustizia. I biancazzurri hanno giocato un ottimo primo tempo mettendo spesso in difficoltà i più quotati avversari e andando vicina al gol in almeno quattro occasioni ma imprecisione, la bravura del portiere ospite Lamberti  ed un pizzico di sfortuna non hanno consentito all’Akragas di sbloccare la partita. Il rammarico in casa agrigentina è proprio questo: avrebbe meritato il gol il calcio di punizione di Llama e, invece, si è infranto sulla traversa e le due splendide giocate del furetto Di Mauro sono state da applausi ed il portiere Lamberti è stato provvidenziale.

Al 25esimo, però, nel miglior momento dell’Akragas, a fare gol è stato il Siracusa con Alma. I biancazzurri hanno provato a pareggiarla ma la difesa aretusea è riuscita ad arginare gli attacchi biancazzurri.

Sugli spalti dello stadio Esseneto, bello lo spettacolo di sportività offerto dalle due tifoserie che merita di essere sottolineato. I tifosi di Akragas e Siracusa hanno davvero fatto la differenza in una categoria dove raramente si vede una sportività simile.  

Nel secondo tempo la squadra di Marco Coppa è calata ed il due a zero del Siracusa ha chiuso la contesa sportiva: al 64esimo il raddoppio ancora di Alma

e tre punti in cassaforte per un Siracusa (oggi in completo verde) che continua la corsa all’inseguimento della capolista Trapani, distante quattro lunghezze.

Per l’Akragas una sconfitta interna preventivabile considerata la differenza tecnica, anche se i biancazzurri non hanno demeritato. Gli agrigentini restano a quota 21 punti insieme all’Acireale. Mercoledì l’ultima partita del 2023 in trasferta contro il Portici, in piena lotta per mantenere la categoria (15 punti).

Il commento a fine partita dell’allenatore dell’Akragas, Marco Coppa.

“Ho visto un buon primo tempo della mia squadra, con trenta minuti davvero ben giocati. Purtroppo il calcio è fatto di episodi, se avessimo fatto gol nelle occasioni create credo che la partita avrebbe potuto indirizzarsi a favore nostro. A fare gol è stato, invece, il Siracusa e onestamente non credo che in quel momento lo meritassero. La partita sta tutta in quei trenta minuti nei quali abbiamo sviluppato anche un bel gioco. Poi, inevitabilmente, la partita è cambiata ed il Siracusa ha trovato il secondo gol. Mi dispiace per qualche critica a fine partita che non credo meritiamo. Abbiamo perso contro una squadra che ha valori diversi dai nostri ma non abbiamo meritato la sconfitta. Adesso archiviamo questo passo falso e ci concentriamo sulla partita di Portici contro una squadra in salute. Impegno tosto che dovremo affrontare con il piglio giusto per chiudere bene il girone d’andata”.

    

 

Un punticino per ripartire dopo la sosta forzata. L’Akragas fa zero a zero a Locri, contro il San Luca. Biancazzurri non brillanti: meglio nella seconda parte di gare dopo una prima nella quale i calabresi in più occasioni si sono presentati dalle parti del portiere agrigentino Busà: con Pino, Fiumara, Pezzati e Ficara. Quest’ultimo è tra i più vivaci e colpisce anche l’incrocio dei pali attorno alla mezzora.

L’Akragas - che oggi schierava in campo gli ultimi due acquisti Garufo e Liga -  si fa viva con Di Mauro e con l’esperto Llama su calcio di punizione. Nella seconda parte della ripresa l’Akragas è più reattiva, anche se i biancazzurri faticano nei fraseggi e perdono spesso palla a centrocampo. La squadra di Coppa si propone ancora con il giovane Di Mauro, con l’attaccante Leuca, Grillo che colpisce l’incrocio dei pali. Tra i padroni di casa in evidenza Ficara e Romero.

Finisce in parità. Un risultato che se si guarda la classifica del San Luca, terz’ultimo con 7 punti, verrebbe da dire deficitario ma va considerato che i calabresi hanno cambiato proprietà e puntano alla risalita. Hanno anche cambiato guida tecnica e alcuni giocatori. Ecco, allora, che il pari è ben accolto dal tecnico agrigentino Marco Coppa.

“L’approccio non è stato dei migliori. Abbiamo giocato meglio sicuramente nel secondo tempo. Ci aspettavamo una gara tosta. Il San Luca ritengo sia risorta definitivamente. Stanno attraversando un periodo positivo e hanno voglia di dimostrare ai nuovi dirigenti di essere in ripresa. E’ un buon punto per noi, penso che contro il San Luca anche per le altre da ora in avanti non sarà facile fare risultato”.

L’Akragas sale in classifica a quota 21 e domenica prossima allo stadio Esseneto è in programma il derby siciliano con il Siracusa, seconda forza del torneo con 37 punti.

 

Un campionato lo scorso anno vinto con merito, che gli è valso anche il titolo di miglior giocatore del torneo, e poi la separazione. Ma è durata poco perché appena si è presentata l’occasione è stato nuovamente “matrimonio”.

Desiderio Garufo e l’Akragas ancora insieme per la seconda parte della stagione di serie D. Esperienza, qualità tecniche e umane al servizio dei "giganti". E’ stato sottoscritto un contratto biennale fanno sapere dal club, a testimonianza di quanto l’Akragas punti sul calciatore di Grotte.

 

Garufo vanta quattro  promozioni dalla C alla B con Novara, Parma, Trapani e Reggina e una promozione dalla B alla Serie A con il Parma. Ed ancora, quattro vittorie di campionati dilettantistici in  Eccellenza con Alcamo, Nissa,  Canicattì e Akragas. Poi, due Supercoppa Italiana nei Professionisti e una Coppa Italia di Eccellenza con l'Akragas.

Il centrocampista agrigentino ha iniziato la sua carriera con la maglia dell'Akragas del presidente Giuseppe Deni nella stagione 2005-2006. Poi le esperienze con le maglie di Alcamo, Nissa, Sangiovamnese, Taranto, Nocerina, Trapani, Novara, Catania, Parma, Reggina, Catanzaro, Canicattì e Pro Favara. Garufo vanta 295 presenze tra i professionisti.

L’Akragas riaccoglie Garufo con entusiasmo. Felici i tifosi. Soddisfatti il ds Cammarata e tutta la Società, con in testa la presidente Lala e il patron Deni. Il calciatore è già a disposizione del tecnico Marco Coppa.

 

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