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Calogero Lazzaro

Calogero Lazzaro

 

I tifosi potranno tornare a seguire le partite dell’Akragas allo stadio Esseneto, almeno fino all’esito della camera di consiglio.

Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha, infatti, accolto l’istanza del club biancazzurro che ha contestato il provvedimento di revoca della licenza da parte della Questura di Agrigento. Fino alla sentenza, quindi, sarà valida la precedente licenza rilasciata alla società Akragas il 17 novembre 2023.

Le porte dello stadio Esseneto potranno essere riaperte ai tifosi sin da domani quando le squadra di Marco Coppa sarà impegnata nella delicata sfida salvezza col Castrovillari. Fischio d'inizio non più alle 14,30 ma alle 15,00.

In una nota, il club biancazzurro ha comunicato la decisione della presidente Roberta Lala di consentire domani l’ingresso gratuitamente a tutti. Non si pagherà il biglietto per assistere alla partita con i rossoneri calabresi.

L’auspicio della società è che il pubblico accolga numeroso l’invito per garantire alla squadra il giusto sostegno per spingerla verso una vittoria che sarebbe molto importante per il proseguo del campionato.

    

 

Davanti a sei mila persone l’Akragas esce sconfitta dal confronto del “Provinciale” con la corazzata Trapani. Troppo netto il divario tra le due squadre. I granata vincono 4 a 1.

L’Akragas resiste appena cinque minuti quando Crimi insacca di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione di Kragl.

L’Akragas si fa vedere dalle parti del portiere Ujkai con un gran tiro del promettente giovane Caramanno da una trentina di metri.

Al 39esimo  il raddoppio del Trapani con Convitto e prima del riposo realizza il terzo gol con un diagonale dell’esperto ex Messina, Kragl.

Nel secondo tempo il Trapani va vicino alla quarta marcatura ma Cocco fallisce un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Fragapane.

A partita compromessa, l’Akragas prova a reagire e al 67esimo trova il gol consolazione con Casadidio di testa sul corner calciato dall’ex granata Garufo.

Il Trapani sigla il poker al 76esimo con Cocco e al 90esimo sfiora la quinta rete con Pino ma Sorrentino respinge.

A fine gara il commento dell’allenatore Samuele Costanzo che ha diretto la squadra al posto dello squalificato Marco Coppa.

“Sapevamo di affrontare una squadra molto forte. Abbiamo provato a limitarla e a fare il nostro gioco. Nel secondo tempo ho detto ai ragazzi di giocare in tranquillità, abbiamo fatto gol e costruito buone trame. Chiaramente non è col Trapani che dovevamo fare punti. Pensiamo alla partita di mercoledì col Castrovillari”.

Per l’Akragas arriva una sconfitta ampiamente preventivata. Mercoledì prossimo vietato sbagliare in casa – a porte chiuse – allo stadio Esseneto contro il Castrovillari.

 

 

E’ un momento delicato per l’Akragas. A renderlo tale non sono tanto i risultati della squadra, che tra alti e bassi sta nel complesso rispettando i programmi societari di inizio stagione, quanto piuttosto le vicende extra legate alla chiusura al pubblico dello stadio Esseneto da parte della Questura e le vicende dirigenziali che si legano al provvedimento.

In tutto ciò a pagarne le conseguenze sono purtroppo anche e soprattutto i tifosi che non potranno seguire la loro squadra del cuore nelle gare casalinghe fino al termine della stagione. Una beffa. E lo è ancor di più per chi in estate aveva acquistato l’abbonamento.

La società dell’Akragas trasmetterà gratuitamente le gare interne tramite la tv del club ma - diciamolo con franchezza - non è esattamente la stessa cosa e non tutti hanno la possibilità di seguirla in streaming, specie chi ha qualche anno in più e non è social.

Un problema certamente da risolvere, si spera in fretta. Una città come Agrigento, che nel 2025 sarà capitale italiana della cultura, ha il suo stadio chiuso.

L’attuale società dell’Akragas lavora per superare il problema. Giuseppe Deni ha annunciato l’intenzione di cedere le sue quote residue. Nelle ultime ora si è fatto avanti pubblicamente l’imprenditore di Grotte Diego Russello. Sarebbe però intenzionato a rilevare il 100% delle quote, non quelle residue.

Con un post su Facebook ha comunicato ai tifosi di aver dato mandato a consulenti  svizzeri insieme all’agrigentino Salvatore Burgio di verificare la situazione attuale della società che detiene la proprietà della squadra di calcio.

Ad Agrigento si parla anche di Marcello Giavarini, l’imprenditore già presidente dell’Akragas negli anni dell’ultima serie C. Lui non ha mai nascosto l’amore e la passione per la squadra di calcio di Agrigento ma bisognerà vedere se in questo momento Giavarini desideri riprendersi il club per rilanciarlo.

Un momento particolarmente delicato per l’Akragas e di incertezza sul futuro. I tifosi organizzati sono delusi e amareggiati. Tramite i social hanno annunciato che da qui alla fine del campionato non seguiranno più la squadra, proprio perché non vedono chiarezza e prospettive stabili.

L’auspicio è che tutto si possa risolvere a breve, anche perché bisogna innanzitutto mantenere la serie D che costituisce un patrimonio importante su cui sviluppare il rilancio, aspettando che si lavori alla ristrutturazione dello stadio Esseneto. Le opere sono oramai ritenute urgenti. Occorre rifare il manto erboso, realizzare l’impianto di illuminazione e recuperare nel complesso strutturalmente l’impianto. Da troppi anni non si interviene ed è giunto il momento di farlo. Lo merita la città, lo merita l’Akragas.

 

 

 

Lo stop interno con il Ragusa lascia l’amaro in bocca in casa Akragas. In sala stampa il tecnico Marco Coppa rimarca i limiti della squadra.

“Dispiace per l’esito della partita. Posso difendere i ragazzi solo per la prima frazione di gioco perché hanno prodotto tante occasioni gol però abbiamo un problema che ci portiamo dietro da tempo, ovvero fatichiamo a mettere la palla in rete, non siamo mai cattivi, non siamo mai lucidi. Il Ragusa oggi ha fatto solo due mezzi tiri in porta ed ha vinto la partita. Questo mi fa arrabbiare tantissimo. Sono l’allenatore e ovviamente mi prendo tutte le responsabilità però è giusto che tutti diventiamo grandi e maturi.

Cosa non ha funzionato nel secondo tempo? Ci siamo lasciati prendere dalla frenesia di sbloccare la partita e, invece, abbiamo subìto”.

 

 

Si interrompe contro il Ragusa la serie positiva dell’Akragas in questo inizio 2024. Nel silenzio - ancora una volta - dell’Esseneto chiuso al pubblico su disposizione della Questura, i biancazzurri sono stati battuti due a zero.

Gara decisa nel secondo tempo dai gol di Romano al 60esimo e Maltese al 95esimo. Ragusa più volitivo e determinato, abile a colpire di rimessa e affondare un’Akragas che nella ripresa ha fatto poco per mettere in difficoltà gli ospiti. Il tecnico Coppa ha provato ad invertire la rotta inserendo gli attaccanti Olaoye e Litteri ma non è cambiato granché. A parte le due reti del Ragusa, il secondo tempo è stato avaro di azioni ed emozioni.

Nel primo tempo Akragas sicuramente migliore, più propositiva e determinata. I ragazzi di Coppa hanno costruito diverse palle gol con Marrale, Grillo, Puglisi e Scozzari ma l’imprecisione e l’attenzione del portiere Freddi hanno negato la gioia di un gol che l’Akragas avrebbe meritato.

La seconda parte della gara è stata segnata da due disattenzioni costate molte care. L’Akragas costretta alla resa nello scontro diretto per la salvezza. Un passo falso che lascia l’amaro in bocca nell’ambiente biancazzurro per come è maturato.

L’Akragas è attesa domenica dalla difficile trasferta di Trapani

 

Non era facile contro una squadra ben organizzata, solida, che sta  dimostrando di essere tra le più brillanti del girone I di serie D. L’Akragas è riuscita a portare via un punto preziosissimo dal “Fresina” di Sant’Agata. Partita di contenimento dei ragazzi di Marco Coppa, bravi a chiudere gli spazi e arginare le giocate dei padroni di casa e a provare a colpire con le ripartenze.

Tema tattico pienamente rispettato. Il Sant’Agata ha fatto la partita e costruito numerose azioni gol: sin dai primi minuti in evidenza con Marcellino in due occasioni, Squillace e Alagna. In chiusura di tempo l’Akragas si è fatta viva con un tiro dalla distanza di Puglisi.

Nel secondo tempo ancora Sant’Agata in avanti alla ricerca del gol e Akragas ben attenta e coperta. I messinesi ci provano con Falla, Alagna, Saverino e Mincica. L’Akragas si rende pericolosa nei cinque minuti di recupero con Grillo e Di Mauro.

Finisce zero a zero. L'Akragas regge agli assalti del Sant'Agata e per poco non riusciva a compiere il colpaccio. Un pari d’oro per un’Akragas certamente che continua la marcia verso la salvezza. Sono adesso 26 i punti dei biancazzurri. Domenica prossima appuntamento allo stadio Esseneto contro il Ragusa di Ignoffo che condivide lo stesso piazzamento in classifica.

 

“La vittoria con la Gioiese vale sei punti, in  virtù anche degli altri confronti di giornata”.

Il tecnico dell’Akragas, Marco Coppa, commenta così in sala stampa la netta affermazione contro i viola calabresi, ultimi in classifica.

“Era importante avere il giusto approccio alla gara e i ragazzi sono stati bravi. Poi siamo calati di intensità ma all’inizio del secondo tempo siamo tornati quelli di inizio partita. Ci prendiamo questa vittoria e adesso prepariamo la prossima gara”.

L’Akragas tornerà in campo mercoledì in trasferta contro il Sant’Agata. Una gara difficile come sottolinea lo stesso allenatore.

“Ci concentriamo subito sul prossimo impegno. Ci attende una squadra tosta. Finalmente potremo misurarci su un terreno di gioco adeguato. Speriamo di fare una buona prestazione”.

 

Nel silenzio spettrale dello stadio Esseneto, senza pubblico per la squalifica di un turno, l’Akragas vince facile il confronto con il finalino di coda Gioiese.

I biancazzurri sono andati a segno sei volte in una partita senza storia, sbloccata dopo pochi minuti dai ragazzi di Coppa che hanno controllato senza correre seri pericoli.

Su un rettangolo di gioco fangoso e insidioso, l’Akragas è riuscita a sbloccarla dopo appena 5 minuti con Grillo su calcio di rigore. Due minuti il raddoppio con il neo acquisto Distefano (ex Igea Virtus).

La Gioiese, dopo un inizio stentato che le è costato due gol, ha giocato con più disinvoltura e complice un calo di intensità dell’Akragas, con Di Maggio su punizione ha chiamato all’intervento il portiere Sorrentino, al rientro dopo aver scontato i tre turni di squalifica.  

Nel secondo tempo l’Akragas ritrova l’adeguata concentrazione e dilaga. Al 53esimo autorete di Montefusco che beffa in uscita il proprio portiere Tammaro.

Al 65esimo in gol l’attaccante agrigentino Marrale, all’80esimo il neo acquisto Casadidio e all’85esimo Liga.

Sei a zero. Punteggio netto per un’Akragas che aveva necessità dei tre punti per alimentare ulteriormente la classifica e mantenersi lontana dalla zona a rischio.  I biancazzurri salgono a quota 25.

 

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