Quando può non perde l’occasione di tornare ad Agrigento. L’Akragas continua ad essere nel cuore dell’imprenditrice lombarda Sonia Giordano, già presidente del club biancazzurro qualche stagione addietro.
Sonia Giordano oggi allo stadio Esseneto ha seguito la gara con l’Acireale e si è intrattenuta con gli sportivi agrigentini. A fine partita è intervenuta in sala stampa.
“Tornare qui è sempre una grande emozione. L’Akragas è nel mio cuore così come la gente di Agrigento. Tanti mi scrivono e non mancano di farmi sentire la loro vicinanza in un periodo delicato della mia vita, in cui sto combattendo il mio campionato della vita… Ma oggi voglio ringraziare pubblicamente in particolare il vice presidente Carmelo Callari, che mi è sempre vicino, e Giuseppe Deni. Sono contenta di tornare ad Agrigento anche se sinceramente mi aspettavo una presenza maggiore di tifosi allo stadio. Spero di vederne di più in futuro.
Il mio futuro? Ho due obiettivi. Il primo sconfiggere il cancro e poi sinceramente ho il grande desiderio di tornare ad Agrigento. L’Akragas è nel cuore”.
Felice per il conseguimento della salvezza la presidente Roberta Lala che in sala stampa si rivolge all’amministrazione comunale.
“Come società abbiamo mantenuto la promessa fatta ai tifosi ma adesso mi rivolgo all’amministrazione comunale affinché acceleri l’iter per la pubblicazione del nuovo bando per l’affidamento dello stadio Esseneto che, come si sa, è stato ritirato in autotutela. I tempi sono fondamentali perché vorremmo programmare un campionato che ci veda protagonisti. Non possiamo perdere tempo. Abbiamo la parola del sindaco Miccichè e non voglio pensare che venga meno a quanto garantito riguardo la celerità nella pubblicazione. Vorremmo avere la possibilità di fare qualcosa di importante per la città e per la nostra Akragas”.
Nell’ultimo minuto di recupero, nell’ultima azione d’attacco l’Akragas riesce ad acciuffare un pari meritato con l’Acireale ma che a quel punto della gara sembrava tramontato. A regalare la gioia ai tifosi presenti all’Esseneto è stato il difensore gelese Richici bravo a raccogliere il traversone dall’ottimo Grillo e, lasciato solo dai granata di Marra, dall’interno dell’area di rigore di piatto ha battuto il bravo portiere Zizzania.
L’Akragas esulta per il pareggio che vale la salvezza nel campionato di serie D. Un punto d’oro contro un buon Acireale che al 17esimo del secondo tempo era riuscita a sbloccarla su rigore con l’attaccante Cicirello per un fallo di mano di Garufo.
A fine gara soddisfazione ed un pizzico di emozione nelle parole del tecnico agrigentino Marco Coppa per l’obiettivo raggiunto. Parole pronunciate con gli occhi lucidi che sanno di congedo.
“Credo che non sarebbe stato giusto uscire dal confronto con una sconfitta. Non me ne voglia il collega Marra ma se c’è stata una squadra superiore all’altra questa è l’Akragas, forse per le maggiori motivazioni. Il mio stato d’animo? Sono stanco ma molto contento. Venire a lavorare in una piazza importante come Agrigento non era semplice, anche perché molto esigente e vuole sempre vincere. Il nostro obiettivo raggiunto vale doppio perché non avevamo una corazzata ma una squadra molto giovane. Abbiamo centrato la salvezza non mettendola mai in discussione. L’Akragas non è mai stata invischiata nella zona play out. Desidero ringraziare in primis il presidente ed il direttore Cammarata perché sono stati i primi a credere in me e poi tutti i collaboratori. Insieme abbiamo fatto un grande lavoro che mi auguro verrà ricordato dai tifosi”.
Di cuore oltre l'ostacolo ha parlato il direttore sportivo Peppe Cammarata.
“La squadra ha dato tutto, ha creato tantissimo e penso che il risultato di parità è il minimo che potessimo raccogliere. Il sapore della salvezza? Bellissimo e lo voglio condividere con la città, con i nostri meravigliosi tifosi e con tutti i collaboratori. Restano tre partite che onoreremo dando il massimo per fare più punti possibili”.
L’Akragas imbarca 5 gol a Reggio Calabria. Turno infrasettimanale prepasquale amaro per l'Akragas. Biancazzurri pesanemente sconfitti, 5 a 1, al "Granillo" da La Fenice.
L'Akragas ha resistito solo 15 minuti per poi cedere ai granata di Trocini, apparsi con maggiori motivazioni oltre che cifra tecnica più elevata.
La Fenice sblocca il match con Renelus e al 17esimo e 40esimo sigla il secondo e terzo gol con capitan Barillà. Il primo tempo si chiude sul tre a zero.
Leggero sussulto d’orgoglio dell’Akragas in avvio di secondo tempo con Liga che accorcia le distanze. Ma i reggini di mister Trocini prendono il largo con Girasole e Marras. Cinque a uno e partita mai messa in discussione.
“L’Akragas è rimasta in albergo. Pessimo approccio alla gara. Non si può venire a Reggio Calabria e fare una simile prestazione”. Il direttore sportivo dell’Akragas Giuseppe Cammarata in sala stampa chiede scusa alla società per una prestazione assai deludente. “Noi siamo l’Akragas, rappresentiamo un club glorioso e una città importante, non possiamo permetterci di fare simili pessime figure. Siamo scesi in campo consegnandoci ad un ottimo avversario. Necessitava una prestazione diversa. Sono molto rammaricato”.
A chi fa notare al tecnico dell’Akragas che la sua squadra è rimasta negli spogliatoi, Marco Coppa smorza e corregge: “Purtroppo è vero che in casa siamo una squadra e fuori un’altra ma la spiegazione sta nel fatto che siamo una squadra molto giovane con pochi giocatori d’esperienza. Ma non credo proprio che siamo rimasti negli spogliatoi perché fino al loro primo gol pensavo addirittura che avessimo in mano la gara. Sul tre a uno ho rivisto la mia squadra giocare come nel primo quarto d’ora. Onore e merito a La Fenice che ha meritato la vittoria”.
Una prestazione pressocché perfetta e l’Akragas all’Esseneto conquista tre punti fondamentali per la salvezza. La Nuova Igea Virtus può ben poco contro la maggiore determinazione, incisività e brillantezza fisica.
Tre a zero tondo e partita mai messa in discussione, dominata dalla squadra di Marco Coppa, bravo ad azzeccare le mosse tattiche e le sostituzioni. Chiunque va in campo dà il massimo ed è perfettamente inserito nei meccanismi del tecnico catanese. Nonostante le importanti assenze del capitano Cipolla, di Sanseverino e Puglisi, l’Akragas gioca un buon calcio.
Tutti da elogiare ma oggi, in particolare, è stata la partita di Gianluca Litteri. Il centravanti è sempre più in forma ed è decisivo. La sua esperienza è il valore aggiunto in una squadra prevalentemente giovane. Dopo un inizio sotto tono dei padroni di casa, è proprio l’ex bomber di Cittadella e Triestina a mettere il sigillo sulla prima marcatura. Si procura un calcio di rigore alla mezzora del primo tempo e lo trasforma con freddezza e precisione.
Nel secondo tempo l’Akragas cresce e cerca la via del raddoppio che arriva al 77esimo ancora su rigore firmato da Grillo e all’87esimo il tris con il nuovo entrato Gonzalez.
L’Igea Virtus non ha mai procurato pericoli alla porta difesa da Sorrentino. L’Akragas sale in classifica a quota 38 punti raggiungendo proprio i messinesi di Ciccio Di Gaetano. Non c’è ancora la matematica salvezza ma l’Akragas è oramai praticamente al riparo da spiacevoli sorprese. In sala stampa raggiante il tecnico Marco Coppa. “L’Igea Virtus proveniva da dieci risultati utili consecutivi e non era facile. I ragazzi sono stati ancora una volta stupendi. Hanno offerto un’ottima prestazione. E’ un gruppo formidabile, unito, solido, che vale la pena custodire per il futuro. Non c’è ancora la matematica salvezza ma indubbiamente abbiamo fatto un ulteriore importante passo avanti verso l’obiettivo. E’ una vittoria che dedichiamo a Ciccio Nobile, nostro collaboratore tecnico ma principalmente primo tifoso. Prima della partita ha avuto un malessere ma fortunatamente ora sta bene”.
Soddisfatto anche il vice presidente Carmelo Callari.
“Siamo molto contenti per una vittoria che ci proietta verso la salvezza in serie D. Era il nostro principale obiettivo e lo abbiamo praticamente raggiunto. Complimenti alla squadra e allo staff tecnico per l’ottimo lavoro. Il futuro dell’Akragas ? I prossimi giorni saranno decisivi. Avremo una riunione nella quale decideremo il da farsi. Desidero intanto ringraziare i nostri stupendi tifosi e quanti ci hanno finora seguito con amore e passione”.
Akragas sconfitta in trasferta al “Valentino Mazzola” dalla Sancataldese. Biancazzurri battuti 3 a 0. Gol maturati nel finale di una gara nella quale l’Akragas – tramite il dirigente Giuseppe Deni – ritiene di aver subito diversi torti arbitrali. La Sancataldese è andata in gol all’85esimo su rigore con Varela, al 93esimo con Correnti e al 95esimo con Durmush. L’Akragas recrimina per un calcio di rigore non concesso nei primi minuti di gioco, per un gol annullato per fuori gioco e due espulsioni. Ecco le parole a fine gara del dirigente dell'Akragas, Giuseppe Deni.
“Sono molto amareggiato. Oggi più che ad una partita di calcio ho assistito ad uno scempio. Manderemo le immagini all’ufficio inchieste perché l’arbitro è stato assolutamente inadeguato. Un direttore di gara che rischia di mettere a rischio l’ordine pubblico. Ho visto delle cose assurde. Non si può annullare un gol se si tratta di un’autorete. Inconcepibile. Questo arbitro è assolutamente da fermare. Nei primi minuti di gioco c’era anche un calcio di rigore in nostro favore. E abbiamo subìto anche due espulsioni ingiuste. Un vero peccato aver rovinato una partita di calcio”.
Un secondo tempo tutto cuore, grinta e determinazione e l’Akragas supera in rimonta il Locri. Sull’insidioso terreno di gioco dello stadio Esseneto, i biancazzurri fanno propria la gara con i calabresi 3 a 1 mettendo un altro importante tassello per la permanenza in serie D.
L’Akragas - priva in difesa dello squalificato Rechichi e dell’infortunato Fragapane - nel primo tempo, dopo aver sfiorato la rete con il talentuoso Di Mauro (tra i migliori della partita), con Grillo e Litteri, è incappata in un errore provocato dal terreno fangoso e irregolare: Sanseverino scivola e ne approfitta l’ex Leveque che si invola in area e serve un assist al centro per Costa che al 26esimo sigla l’uno a zero per il Locri.
Una inaspettata doccia fredda per l’Akragas che, tuttavia, reagisce e va vicina al pari con Di Stefano, Litteri e l’imprendibile Di Mauro. Il Locri resiste ma nel secondo tempo nulla può sulla maggiore voglia dell’Akragas di recuperare e fare propria l’intera posta in palio. I ragazzi di Marco Coppa hanno più benzina e i calabresi subiscono il gioco agrigentino. Al 54esimo il neo entrato Ruffino imbecca Grillo che ottiene il pari con un bel diagonale. Al 71esimo è Di Mauro a guadagnarsi un calcio di rigore che trasforma l’esperto Litteri. L’Akragas domina e al 78esimo segna la terza rete. Autore il capitano Alfonso Cipolla sugli sviluppi di un corner. Finisce con gli applausi del pubblico. Una vittoria preziosa, conquistata con grande personalità da un gruppo che ancora una volta ha mostrato personalità, compattezza e voglia di centrare l’obiettivo.
La salvezza è oramai praticamente acquisita. Lo riconosce a fine gara anche il tecnico dell’Akragas Marco Coppa. “Al 99% siamo salvi. E’ quasi fatta. Bravi i ragazzi a vincere una partita importantissima per raggiungere il nostro obiettivo principale. Nell’occasione del gol del Locri è stato un incidente. Sanseverino è scivolato in una pozzanghera. Purtroppo siamo costretti a giocare su un campo che penalizza chi vi gioca. Il gol che abbiamo subìto è stato un infortunio. Non c’è stato un errore tattico”.
Soddisfatto il direttore sportivo Giuseppe Cammarata. “La partita si era complicata a causa di un infortunio del nostro bravo Sanseverino, scivolato su un campo le cui condizioni conosciamo benissimo. Nel secondo tempo è entrata in campo una grande Akragas e la vittoria è stata netta e raggiungiamo i 35 punti in classifica che, alla luce degli altri risultati, significano salvezza oramai quasi certa”.
Dalle previsioni di un futuro roseo di due giorni fa al malcontento di oggi. L’Akragas non ritiene appetibile il bando di affidamento dello stadio Esseneto elaborato dal Comune di Agrigento. In una nota il dirigente Giuseppe Deni annuncia che nel caso in cui l’Ente non provvedesse a modificarlo, il club non parteciperà alla gara in programma il prossimo 8 aprile.
Ecco il commento di Deni.
"Dopo aver letto e riletto con attenzione le carte, la nostra soddisfazione per la pubblicazione del bando è andata a farsi benedire. La nostra idea è totalmente cambiata e siamo molto amareggiati. Ci viene da pensare di essere stati presi in giro e di essere vittime di uno scherzo. Ci dispiace dirlo ma si tratta di una bocciatura senza appello e che al momento esclude una possibile partecipazione dell’Akragas al bando di evidenza pubblica del Comune.
Il bando contiene tante incongruenze, molte cose non ci convincono. Si tratta di un'articolazione a mio giudizio vergognosa. E’ come se uno si affittasse una casa e ogni volta che intende invitare qualcuno a cena deve chiedere l’autorizzazione al proprietario. Non si articola così. Il bando prevede anche che chi si aggiudica la gara deve pensare alle opere di manutenzione straordinaria.
Il conduttore fa la manutenzione ordinaria, ma la straordinaria spetta al proprietario. Se allora cade il tetto della tribuna che si fa? Lo fa chi ha in gestione l’impianto?
C’è un regolamento comunale che prevede che le concessioni possono essere estese fino a 15 anni se chi ha in affidamento l’impianto realizza dei lavori. Serve a far sì che si rientri dall’investimento. Qui invece, e non si capisce perché, non è previsto. Se dovessi fare un intervento straordinario, come ad esempio il rifacimento del manto erboso dopo 5 anni dovrei lasciarlo? Così recita il regolamento comunale.
Il bando fatto così penalizza chiunque voglia concorrere per l'aggiudicazione. E’ un insulto all’intelligenza delle persone. Al momento noi paghiamo 50 euro per gli allenamenti, e 250 euro per le partite, ma le utenze le paga il Comune. Adesso il bando è strutturato diversamente e non c’è solo la questione del canone da 1500 euro al mese.
L’Akragas non è interessata a questo bando così come è. La politica deve fare una scelta e penso che in auto tutela possono sospendere questo bando e aggiungere gli accorgimenti necessari. La Società chiede tre semplici modifiche a cominciare dal fatto che non dobbiamo chiedere alcuna autorizzazione se non quelle previste dalla legge. Se vogliamo fare il bar è evidente che bisogna chiedere la Scia. Ma non è possibile che per ogni attività ci debba essere una autorizzazione del Comune. Se arriva un sindaco al quale non siamo graditi che si fa?
Poi c’è la questione delle opere di manutenzione straordinaria che devono essere, come è normale che sia, a carico del Comune. L’Akragas è disponibile ad accollarsi quelle di ordinaria amministrazione. Il terzo punto è la durata: ogni intervento a spese della società deve allungare proporzionalmente il periodo di concessione come previsto da regolamento comunale. Altrimenti che senso ha investire?
Poi ci sono alcuni aspetti che mi fanno sorridere. Ad esempio è previsto che ci siano giorni di chiusura obbligatoria in alcuni giorni festivi. Se la lega mi chiede di giocare il 6 gennaio che gli dico? Non posso aprire lo stadio? Poi chiedono obbligo di tenere aperto lo stadio dalle 10 alle 13. Ma per fare cosa?
Se il bando non cambia noi non siamo interessati. Mi spiace dirlo ma così il futuro dell’Akragas diventa nebuloso. Speriamo che il comune si renda conto che questo bando è pura follia. Se il comune ritira bando e fa le modifiche siamo pronti a rivedere le nostre posizioni. Altrimenti non siamo interessati."